Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
09 - 15 Giugno 2019
Tempo Ordinario X, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Lunedì 10 giugno 2019

I veri “beati”!

Oggi la liturgia ci ricorda la Madonna Santissima, Madre della Chiesa. Per l'occorrenza si possono usare anche le letture proprie. Noi per comodità preferiamo la "lectio continua", così scegliamo per la meditazione le letture del giorno. Essere "beati", felici di una felicità piena e duratura è la naturale aspirazione dell'uomo già durante la sua esperienza terrena. Fu illuso l'uomo da satana quando con la disobbedienza ebbe a credere di poter diventare come Dio. Si illude ancora quando ritiene di poter ottenere piacere e gioia andando contro la volontà divina realizzando progetti propri. Rischia ancora le più amare delusioni quando spera di poter conseguire la piena beatitudine in questo mondo. Ecco perché Gesù oggi ci proietta verso una dimensione ultraterrena, verso la mèta ultima e finale, verso il Regno a cui siamo chiamati dalla bontà del Signore. La vita nel tempo ci occorre per allenare il nostro spirito ai valori autentici che Cristo ci propone. Le beatitudini, accolte nella fede, ci risuonano nel cuore come la via sicura per raggiungere la patria celeste. I poveri in spirito, gli afflitti, i miti sono coloro che nella semplicità e nella purezza della vita sanno accogliere e gustare i veri beni di Dio, ponendoli al disopra di ogni altra aspirazione. Essi anelano alla giustizia e la testimoniano con la vita. Sperimentano la misericordia divina nella gratuità e allo stesso modo la donano ai fratelli, diventano così operatori di pace. Sono puri nel cuore e l'occhio della loro anima è aperto alla visione di Dio che inibita e dimora in essi. Anche se perseguitati, anzi proprio perché perseguitati, hanno la certezza di essere accolti con Cristo nel suo regno di amore e di pace. L'immedesimazione con Cristo, martire e vittima di espiazione per noi, li riempie del migliore gaudio nelle certezza di poter essere partecipi della sua stessa gloria. Vengono così descritte le sublimi virtù dei santi e dei martiri della Chiesa, vengono enumerati i migliori ideali di cui Cristo ha adornato la sua sposa, ci viene indicata la via aurea alla santità e i percorsi del regno. Il nostro mondo fa molta fatica a comprendere le beatitudini del Vangelo, risuonano perfino assurdi rispetto ai canoni di cui l'uomo si è dotato. Se provassimo a scrivere le beatitudini del mondo di oggi ci troveremo a invertire letteralmente quelle proclamate da Cristo e ciò nonostante che appaia evidente che, mentre quelle evangeliche conducono davvero alla pienezza della gioia, quelle del mondo inesorabilmente deludono e ingannano. Entrano in gioco il tempo e l'eternità, il tutto e sùbito e l'attesa nella fede di un mondo diverso e migliore; s'intrecciano ancora la visione umana della gioia e la proposta divina della felicità senza fine e ancora il calcolo umano e la visione dei valori visti con l'occhio della fede. Fin quando restiamo proni sulla terra e non alziamo gli occhi verso l'alto ogni nostra ricerca di benessere e di gioia è purtroppo destinata a naufragare sul nascere. È triste poi costatare che l'ansia non si smorza e le brame crescono a dismisura e la morsa dell'angoscia ci opprime e tutto ciò mentre Cristo seguita a ripeterci la via del vero bene.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba disse: "Non attaccarti con il tuo cuore a colui di cui il tuo cuore non è sicuro".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ELEZIONE DELL'ABATE

Nella elezione dell'abate si segua sempre questo criterio: sia costituito in carica colui che tutta la comunità avrà scelto di comune accordo secondo il timor di Dio, o anche soltanto una parte della comunità, sia pur piccola, ma con più sano giudizio. L'ordinando sia scelto in base alla santità di vita e alla dottrina spirituale, anche se fosse l'ultimo nell'ordine della comunità.

Cap.64,1-2.