Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
31 Marzo - 06 Aprile 2019
Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Venerdì 05 aprile 2019

Gesù l’inviato del Padre.

Ci illumina e ci sorprende il libro della Sapienza per gli accenti profetici e chiaramente messianici che enuncia: ci sembra di leggere con secoli di anticipo una pagina di Vangelo, una sintesi della passione del Signore: “Dicono gli empi fra loro sragionando: «Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta. Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore”. Quante trame, quante insidie, quanta miscredenza contro Gesù fino al tradimento di Giuda e alla condanna a morte per bestemmia, essendosi equiparato a Dio. “Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora”. Gesù già alle nozze di Cana aveva detto alla Madre: «Non è ancora giunta la mia ora». Poi, in un momento di intensissima preghiera, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano». Per proclamare la piena adesione alla Volontà del Padre e la sua completa disponibilità al Sacrificio dice ai suoi: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione”. A conferma che è lui l’inviato del Padre chiamato alla morte e alla risurrezione, dice di avere il potere di dare e riprendere la vita: "Io do la mia vita per riprenderla di nuovo... Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo". «Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò: Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Egli mi ha mandato». Certamente la condanna di Gesù, la sua crudelissima passione è causata dal peccato, emerge però chiaramente che al di sopra c’è un arcano disegno divino che trascende tutte le trame umane. È un dono gratuito che è originato dall’amore misericordioso di Dio. Ci viene allora spontaneo esclamare: “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?”.
Oggi tante volte grazie al Signore per quanto ti ha dato.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Non appena ti levi dopo il sonno, subito, in primo luogo, la tua bocca renda gloria a Dio e intoni cantici e salmi poiché la prima preoccupazione alla quale lo spirito si apprende fin dall'aurora, esso continua a macinarla come una mola per tutto il giorno, sia grano, sia zizzania. Perciò sii sempre il primo a gettar grano, prima che il tuo nemico getti zizzania.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I SETTIMANARI DI CUCINA

I fratelli si servano a vicenda e nessuno venga dispensato dal servizio di cucina, a meno che non sia malato o occupato in cose di maggiore utilità, perché in tal caso si acquista una più grande ricompensa e un aumento di carità. Ai più deboli si diano degli aiutanti, affinché non svolgano il servizio di malumore; anzi abbiano tutti degli aiuti, secondo i bisogni della comunità e la posizione del luogo. Se la comunità è numerosa, il cellerario sia dispensato dal lavoro di cucina e così pure chi - come abbiamo detto - fosse occupato in cose di maggiore utilità; tutti gli altri si servano vicendevolmente nella carità.

Cap.35,1-6.