“Se la lampada della fede in Dio arde in te, se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e se ascolterai la sua voce, sicuramente sentirai il Signore dichiarare che egli sarà Dio per noi e tu sarai un popolo consacrato al Signore”. Il Deuteronomio annuncia così l’alleanza, la fedeltà di Dio e preannuncia il nuovo patto che si compie in Cristo. A mo’ di conclusione il Signore dice: "Siate santi, perché io, il Signore Dio vostro, sono santo". E oggi Gesù: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. Questo ci aiuta a comprendere il comando del Vangelo di oggi: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli”. Perché abbiamo Dio con noi, perché da Lui e a Lui consacrati possiamo e dobbiamo aspirare alla santità. San Paolo afferma: “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? e “Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana”. La grazia è il presupposto della nostra fedeltà, la grazia rende possibile quello che la nostra natura non sarebbe capace di comprendere e di osservare. Amare i nemici e pregare per i nostri persecutori richiede una interiore energia che non possediamo se non l’abbiamo chiesta al Signore e non la viviamo con fedeltà. Abbiamo la testimonianza di una schiera innumerevole di eroi, umanamente deboli e inermi, che hanno amato eroicamente fino al martirio; hanno ripetuto con Cristo: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Questa è la vera vittoria degli innamorati di Cristo!
Il discepolo disse al maestro: Sono contento che tu sia qui.
CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI Ci teniamo però a far notare espressamente che se a qualcuno non piace questa distribuzione dei salmi, li disponga pure diversamente, nel modo che ritiene più opportuno; purché faccia attenzione che ogni settimana si reciti l'intero salterio dei centocinquanta salmi e che la domenica alle Vigilie notturne si ricominci sempre da capo; perché darebbero prova di grande pigrizia nel servizio a cui si sono consacrati quei monaci che nell'arco di una settimana recitassero meno dell'intero salterio insieme ai cantici consueti, quando invece leggiamo che i nostri santi Padri compivano con fervore in un sol giorno ciò che noi tiepidi è da sperare che riusciamo a fare almeno in una intera settimana.