Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
03 - 09 Marzo 2019
Tempo Ordinario VIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Martedì 05 marzo 2019

Il premio dell’abbandono.

(Nel nostro Monastero: Solennità del Santo Volto, messa propria. La veglia alle ore 15.30 e poi la sera, la veglia notturna in riparazione, dalle 22 e fino a mezzanotte).
Inseriamo il commento per le letture del giorno e non quelle della solennità del Santo volto.
Lasciare tutto per seguire Cristo è virtù di pochi. È frutto di una iniziativa divina, di una chiamata speciale e di una grazia speciale. Gesù ripeteva ai suoi: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”. Oggi Pietro tenta di fare i conti con Cristo e gli dice: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù sa cogliere il senso recondito della espressione dell’apostolo e gli risponde a proposito: «In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi». Così viene spiegato cosa intendeva dire il Signore quando sul lago di Tiberiade chiamando a se Pietro e compagni disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ecco spiegato per sempre i motivi veri del benessere di cui godono tanti consacrati e consacrate: è il risultato di una solenne promessa mai smentita da Cristo. È l’ottimo contratto che egli, nella sua benevolenza, ha voluto stipulare con tutti coloro che hanno lasciato tutto per seguirlo. Questa promessa però non è esclusiva; Gesù la vuole estenderla a tutti coloro che affermano con la vita il primato di Dio in loro, dice infatti: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Egli vuole così renderci interiormente liberi e sgombri da preoccupazioni terrene: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?”. Quando manca la fiducia in Dio, nella sua divina provvidenza, subentrano in noi gli affanni e ci carichiamo di preoccupazioni. Costatiamo poi che non può essere l’affanno a risolvere i problemi: “E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”. Il Signore infonda in noi questa fede! - Santo Volto Guardaci con misericordia.


Apoftegmi - Detti dei Padri

La preghiera non è una conquista

«Se vuoi pregare hai bisogno di Dio, 'che dona la preghiera a chi prega". Invocalo dunque dicendo: "Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno", cioè lo Spirito Santo e il tuo Figlio unigenito. Questo, infatti, il suo insegnamento, quando ha detto di "adorare il Padre in spirito e verità"».

Evagrio

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE LODI MATTUTINE NEI GIORNI FERIALI

Ma la celebrazione delle Lodi e dei Vespri non deve assolutamente passare mai senza che alla fine il superiore reciti per intero l'Orazione del Signore a voce alta in modo da essere udito da tutti, a motivo delle spine degli scandali che sogliono spuntare; affinché i fratelli, sentendosi impegnati dalle parole della stessa Orazione: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo», cerchino di emendarsi da questo vizio. Alle altre Ore invece si dica a voce alta solo l'ultima parte, in modo che tutti rispondano: «Ma liberaci dal male».

Cap.13,12-14.