Le «cose» di Dio non possono essere comprese se non con la luce stessa di Dio. Questa verità gli apostoli l'hanno sperimentata dopo la discesa dello Spirito Santo, e noi con loro, la sperimentiamo quotidianamente anche noi. Lo stesso Gesù li avverte: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso». Ponderare, valutare, comprendere appieno, essere capaci di assimilare ciò che Cristo fa e dice, tutto ciò che ci viene rivelato, non è alla portata delle possibilità umane; non basta la buona volontà e una intelligenza perspicace. Non è sufficiente neanche essere stati testimoni oculari di prodigi di Cristo e neanche l'averlo visto risorto e vivo, con gli occhi della carne. Ecco allora la grande promessa: «Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà». La «verità tutta intera», di cui parla Cristo, è la pienezza della rivelazione, è la comprensione piena della sua divinità e umanità, della sua missione universale di salvezza, è lo Spirito Santo amore, che viene a rinnovare la faccia della terra, è la forza e la luce interiore che pervaderà prima gli apostoli e poi tutti i suoi seguaci. «Prenderà del mio e ve l'annunzierà», ci ripete il Signore. Li renderà capaci di affrontare ogni avversità per essere impavidi araldi del Vangelo e testimoni coraggiosi, pronti a dare la vita per conservare integra la propria fedeltà al Signore. Sperimenteranno finalmente cosa significhi e cosa comporti l'appartenenza a Cristo, l'essere stati con lui fin dal principio. La paternità di Dio, riconosciuta e già manifestata dal Figlio suo, ci riaprirà all'amore e ci renderà capaci di fraternità. Dopo secoli di tenebra brillerà una Luce nuova sul mondo. Gli uomini, prima brancolanti nel buio, e privi di certezze, come accadeva agli apostoli, ora nella luce dello Spirito, ritrovano la vita, ritrovano la verità e la via, ritrovano la libertà dei figli di Dio. Alla Chiesa nascente viene affidato il compito di irrorare di luce l'umanità intera, di testimoniare amore sempre e a chiunque, ma non con le forze umane, ma in virtù di quel dono infinito. Le persecuzioni, le violenze di ogni genere, saranno inevitabili da parte di coloro che non credono, che non hanno conosciuto Cristo e non conoscono il Padre, ma non potranno intimorirla perché lo Spirito Consolatore è infinitamente più potente della forza dei persecutori.
Dicevano dell'Abba Agatone che si mise per tre anni una pietra in bocca, finché non imparò a tacere.
IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO Soprattutto è necessario incaricare uno o due anziani, i quali facciano il giro del monastero nelle ore in cui i fratelli devono dedicarsi alla lectio divina, per vedere se per caso non ci sia qualche fratello accidioso che si dà all'ozio o alle chiacchiere e non è intento alla lettura; e così non solo è inutile a se stesso ma distrae anche gli altri. Se lo si trovasse - non sia mai! - un tipo così, lo si rimproveri una prima e una seconda volta; se non si corregge, sia sottoposto alla disciplina regolare con tale severità che gli altri ne abbiano timore. Né un fratello si intrattenga con un altro nelle ore non permesse.