Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
17 - 23 Maggio 2015
Tempo di Pasqua VII, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Giovedì 21 maggio 2015

Prego anche per quelli che crederanno alla loro parola.

Continuiamo il racconto della Preghiera sacerdotale di Gesù. E ora la preghiera di Gesù abbraccia tutta i credenti, tutti coloro che accoglieranno la testimonianza degli apostoli e formeranno la sua Chiesa. La stessa unità richiesta ai suoi prediletti, ora Egli la implora per tutti. Questa sarà motivo di adesione alla fede per molti e di gloria per il Signore. L'esclamazione dei pagani di Roma che, pur perseguitando i primi cristiani, non potevano trattenere la meraviglia vedendo e costatando l'amore che li univa, sarà l'annuncio da dare nei secoli futuri da tutti i suoi seguaci. La perfezione dell'unità sarà raggiungibile soltanto nell'unione intima con Cristo: in lui e con lui saremo una cosa sola. È impossibile immaginare una Chiesa senza Cristo e cristiani frantumati da discordie e divisioni. L'annuncio cristiano, per volontà dello stesso Signore, deve necessariamente passare attraverso la via della testimonianza dell'amore fraterno nella perfezione dell'unità: "Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato". Possiamo così cogliere non solo il nostro primario impegno di credenti, ma anche l'inevitabile responsabilità che incombe su ciascuno di noi. Siamo ornati di gloria per questo: "la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola". La nostra gloria consiste nell'essere, perché redenti, figli di Dio, "abbeverati ad un solo Spirito", resi quindi capaci di amore autentico verso Dio e verso il nostro prossimo, con la perfezione che Egli stesso ci dona. Questa è la via per testimoniare l'amore del Padre per il Figlio e l'amore che Cristo ci ha donato. Il mondo è rimasto ignaro di questa meravigliosa esperienza, ma gli apostoli e tutti coloro che per mezzo loro aderiranno al vangelo, hanno il compito di farla conoscere nel corso dei secoli. È un compito arduo, esigente ma bello, da cui però non possiamo esimerci.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Pastor disse: Proprio come il fumo fa uscire le api dall'alveare in modo che il miele venga loro sottratto, così una vita comoda priva l'anima dell'uomo del timor di Dio e cancella tutte le sue opere buone.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

GLI ARTIGIANI DEL MONASTERO

Se nel monastero vi sono degli artigiani, esercitino la loro arte in tutta umiltà e solo con il consenso dell'abate. Se però qualcuno di loro si insuperbisce per la perizia acquisita nella sua arte e perché pensa di recare una qualche utilità al monastero, costui sia sospeso da quell'attività e non torni ad esercitarla se prima non si sarà umiliato e l'abate non glielo avrà concesso di nuovo

Cap.57,1-3.