Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
17 - 23 Maggio 2015
Tempo di Pasqua VII, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Mercoledì 20 maggio 2015

Per essere consacrati nella verità.

Gesù continua la sua preghiera per noi: implora l'unità perfetta tra i suoi seguaci, ci affida al Padre perché "nessuno vada perduto"; prega perché tutti abbiamo "la pienezza" della sua gioia, nonostante la minaccia dell'odio del mondo. Poi la richiesta di Gesù per noi raggiunge il culmine; egli implora che tutti noi siamo "consacrati nella verità". Egli vuole ottenerci questo dono, questa consacrazione, per renderci concretamente capaci di mettere tutta la nostra vita a servizio esclusivo della verità: questo significa essere consacrati, questo è l'impegno del cristiano, quello appunto di fare della propria esistenza una testimonianza viva di Cristo. In questo ci accompagna lo Spirito Santo come guida e interiore energia dell'anima, ma si fa garante per noi lo stesso Cristo: "per loro io consacro me stesso perché siano anch'essi consacrati nella verità". Sarà proprio questa consacrazione a renderci pienamente consapevole della riconquistata libertà; ce lo predìce e assicura lo stesso Gesù: "La verità vi farà liberi". La nostra riflessione diventi preghiera da unire a quella di Cristo: "fa che la Chiesa riunita dallo Spirito Santo ti serva con piena dedizione e formi in te un cuore solo e un'anima sola".


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello chiese ad un anziano: Ci sono due fratelli, dei quali uno medita nella sua cella, protraendo il digiuno per sei giorni e imponendosi molte sofferenze, l'altro si dedica agli ammalati. Quale dei due compie l'azione più gradita a Dio? Il vecchio rispose: Anche se quel fratello che digiuna per sei giorni si appendesse per il naso, non potrebbe essere all'altezza di quello che si dedica agli infermi.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

LA MENSA DELL'ABATE

La mensa dell'abate sia sempre con gli ospiti e i pellegrini. Quando poi ci sono pochi ospiti, egli potrà convocare alla sua mensa qualcuno dei fratelli a sua scelta. Bisogna però che uno o due anziani restino sempre con i fratelli per la disciplina.

Cap.56,1-3.