Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
26 Gennaio - 01 Febbraio 2014
Tempo Ordinario III, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno II, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Giovedì 30 gennaio 2014

Due piccole parabole.

Si porta la lampada per metterla sul lucerniere. Con la misura con la quale misurate, sarete misurati. Due piccoli brani del Vangelo di oggi con due immagini diverse. Nella prima Gesù riprende un tema che spesso e volentieri utilizza: quello della luce. Stavolta però Egli sembra soffermarsi più sul lucerniere che sulla stessa luce. A questo tema accosta la necessità dell'annuncio della Buona Novella. Nel secondo brano Egli si rivolge direttamente a chi lo sta ascoltando. Vi scorgiamo l'invito alla misericordia e al perdono. Tra queste due immagini, Gesù rivolge, per chi lo ascolta, una doppia esortazione all'ascolto attento della sua Parola. Proprio da questo invito, sempre attuale e vivo per la nostra vita, possiamo scoprire quel sottile filo rosso che unisce queste due parti del Vangelo. La luce che dovrebbe brillare alta, è posta, talvolta, sotto il tavolo; questo accade quando non pratichiamo la misericordia che Gesù stesso ci chiede. La luce allora, per quanto forte potrebbe essere, non riesce ad illuminare come dovrebbe fare per sua natura. Noi, portatori della vera Luce, possiamo essere veri annunciatori di Gesù solo quando dimostriamo un amore sincero verso i nostri fratelli. Gesù è la Luce, forte e potente, e chiede a noi, con la nostra vita, di essere quei lucernieri posti alti sulla tavola, perché la Luce possa veramente illuminare le nostre vite.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Dio è raro: deve essere cercato a lungo affinché raramente ci sia data la grazia di incontrarlo.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Custodire pura la propria lingua da ogni discorso cattivo e sconveniente. Non amare di parlare molto. Non proferire parole leggere o che provocano il riso. Non amare il riso troppo frequente e smodato. Ascoltare volentieri le sante lettura. Dedicarsi con frequenza all'orazione. Confessare ogni giorno a Dio nella preghiera le proprie colpe passate con lacrime e gemiti. Delle stesse colpe fare penitenza ed emendarsi per l'avvenire.

Cap.4,51-58.