Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
12 - 18 Gennaio 2014
Tempo Ordinario I, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno II, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Martedì 14 gennaio 2014

Una dottrina nuova insegnata con autorità.

L'insegnamento di Gesù si pone sempre sul crinale della tradizione, rappresentata dalla legge mosaica, e del "nuovo". Egli, ai suoi contemporanei, non ha chiesto di abbandonare la legge di Mosè ma ha sempre cercato una sua applicazione sincera, come vera legge dell'amore. Chi lo ascolta però, si rende sùbito conto della novità del suo insegnamento e avverte la presenza di un qualcosa di nuovo e inaspettato. Non è l'autorità politica con la quale Gesù vuole "imporre" il suo insegnamento. Egli comunque - nel suo atteggiamento e con le sue parole, chiede un rispetto come non era successo mai prima di adesso. Si presenta in vesti umanamente umili ma dimostra un dominio sulle cose in modo sorprendente. Agisce con naturalezza compiendo i miracoli più impensati e riesce con le parole a confutare qualsiasi critica gli venga posta. È un'autorità diversa proprio perché riflette il mistero della sua persona di vero uomo e vero Dio. Non è un'autorità che si autoreferenzia presumendosi superiore ma è l'autorità di chi si pone al servizio degli altri. È un messaggio nuovo, quello di Gesù, almeno per come è proposto. È il messianismo del servo non del riscattatore politico. L'invito, anche per noi è saper dimostrare di essere capaci di servire per solo amore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Ad un Abba chiesero: cosa è la rabbia? E lui rispose: è una punizione che noi diamo a noi stessi per l'errore di qualcun altro.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

L'abate pertanto non deve insegnare né stabilire né ordinare nulla che sia contrario - ciò non sia mai! - alla legge del Signore; ma i suoi comandi e i suoi insegnamenti infondano nell'animo dei discepoli un fermento della giustizia divina. Ricordi sempre l'abate che tanto della sua dottrina quanto dell'obbedienza dei discepoli, di tutte e due le cose si farà un esame rigoroso nel tremendo giudizio di Dio.

Cap.2,4-6.