Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
08 - 14 Aprile 2012
Tempo di Pasqua I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Mercoledì 11 aprile 2012

Non ci batteva il cuore?

L'episodio dei discepoli di Emmaus è molto significativo. Vi è la presenza di Gesù Risorto che appare a due discepoli sconsolati ed afflitti, nella sera della Pasqua. Si avvicina a loro, percorre la loro strada di sfiducia, cena con loro ed è riconosciuto nel gesto dello spezzare il pane. Qui succede qualcosa di imprevisto che cambia la storia di questi due discepoli e probabilmente anche la storia dei discepoli che erano a Gerusalemme. Generalmente siamo portati ad identificarci con i discepoli che hanno incontrato il Signore; vogliamo leggere la nostra storia in parallelo con la loro e scoprire la novità di vita dell'incontro con Gesù. Incontro nella vita, ma soprattutto nella Chiesa e nelle celebrazioni eucaristiche. È la storia della Chiesa che vi leggiamo, è Gesù che annuncia la Parola e spezza il pane. Guardiamo però anche alla comunità che sta a Gerusalemme e che aveva avuto l'annuncio di salvezza tramite Simon Pietro, ma che era ancora incredula. L'arrivo di questi due discepoli cambia anche la loro storia; vi saranno altre apparizioni di Gesù ma è importante quello che riferiscono ora i discepoli. Il loro annuncio non è sulla loro storia. A livello della comunità il loro incontro con il Gesù Risorto si confronta con l'incontro con la vicenda di Simon Pietro, testimone della tomba vuota. I discepoli di Emmaus danno testimonianza della sua parola. La fede personale ha un valore immenso per la nostra vita ma ci deve essere sempre il confronto con la fede della Chiesa per poterne verificare l'autenticità.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Alcuni fratelli vollero vedere l'abba Antonio. Salirono su una barca, e li trovarono un anziano che anche lui voleva andare da Antonio, ma i fratelli non ne sapevano niente. Seduti sulla barca conversavano sui detti dei padri, sulle Scritture e sui loro lavori manuali. L'anziano invece stava in silenzio. Giunti al porto, si accorsero che anche l'anziano andava dall'abate. Arrivati da Antonio, questi disse: «Avete trovato un buon compagno di strada in questo anziano!». E al vecchio: «E tu ti sei trovato con dei buoni fratelli, Padre!». L'anziano rispose: d'accordo, ma la loro casa non ha porte: entra chi vuole nella stalla e slega l'asino!». Parlava così perché i fratelli dicevano tutto quello che passava loro per la testa.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LETTORE DI SETTIMANA

Alla mensa dei fratelli mentre mangiano non deve mai mancare la lettura; ma non sia uno a caso che prenda un libro e si metta a leggere, bensì vi sia un lettore stabilito per tutta la settimana, che entra in servizio la domenica. Egli, iniziando il turno di lettura, dopo la Messa e la comunione, si raccomandi alla preghiera di tutti, perché Dio tenga lontano da lui lo spirito di superbia. Il lettore intoni nell'oratorio questo versetto, che venga poi ripetuto da tutti per tre volte: «Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode» (Sal 50,17); e, ricevuta la benedizione, entri nell'ufficio di lettore.

Cap.38,1-4.