Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
22 - 28 Gennaio 2012
Tempo Ordinario III, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Venerdì 27 gennaio 2012

Dorma o vegli, il seme germoglia e cresce.

Oggi il Vangelo ci parla del Regno di Dio che è come un seme, seminato nei nostri cuori. Infatti la Parola di Dio viene seminata dentro di noi, ogni giorno che la leggiamo da soli o andiamo a Messa e viene sminuzzata dal sacerdote per adattarla alla bocca dei "piccoli" e, se il cuore è buono, umile, accogliente allora questo seme santo germoglia e cresce, nel silenzio dell'umiltà di cuore, germoglia e cresce senza far rumore e proprio come il bimbo nel grembo della sua mamma: come noi nel grembo della Chiesa. E' il Regno di Dio che cresce dentro di noi, in silenzio e nella preghiera fatta con il cuore: cresce e quasi non ce ne accorgiamo... fino a quando poi arriva la mietitura, che è la fine della nostra vita quaggiù e il passaggio, (la nostra pasqua!), alla gioia eterna del Cielo. All'inizio il Regno di Dio in noi è piccolo. E piccola è anche la nostra fede, all'inizio, come quella di un bambino appena battezzato, ma poi, nel cammino della vita spirituale e cristiana, cresce e sempre più, fino a poter arrivare alla perfezione della Carità perfetta: allora giungeremo a quell'amore che, essendo perfetto, scaccia via il timore, come ci dice San Benedetto nella sua Regola al capito 7, dove ci parla dell'umiltà. I santi che vengono ricordati dalla liturgia, vi sono arrivati, e con tanta sapienza nel cuore! E ora tocca a noi. Intercedano per tutti noi, per in nostro cammino di sapienza e di perfezione cristiana!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Rimani nella tua cella ed essa ti insegnerà ogni cosa": così abba Mosè si rivolge al discepolo inquieto e tormentato dai cattivi pensieri.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Non portare a compimento i moti dell'ira. Non riservarsi un tempo per sfogare lo sdegno. Non nutrire inganno nel cuore.
Non dare pace falsa. Non abbandonare la carità. Non giurare, per non correre il rischio di spergiurare. Dire la verità col cuore e con la bocca. Non rendere male per male.
Non fare torti e sopportare pazientemente quelli che si ricevono. Amare i nemici. Non maledire quelli che ci maledicono, ma piuttosto benedirli. Sopportare la persecuzione per causa della giustizia.

Cap.4,22-33.