Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
18 - 24 Dicembre 2011
Tempo di Avvento IV, Colore viola
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Giovedì 22 dicembre 2011

L'anima mia Magnifica il Signore.

Le belle notizie hanno il potere di smuovere i sentimenti più profondi e più intensi del nostro animo. La Vergine Madre, dopo il sorprendente annuncio dell'Angelo, che predice la sua divina maternità, ora dopo la faticosa scalata del monte per raggiungere la Casa della parente Elisabetta per mettersi umilmente al suo servizio, perché prossima alla maternità, sentendosi chiamata "madre del Signore", esplode in un canto colmo di poesia e vibrante di intensissima lode al Signore. È sicuramente eccezionale la sensibilità della Vergine, accresciuta dalla pienezza dello Spirito che inibita in Lei. Ciò ci aiuta comprendere l'intensità della preghiera che è misurata dalla profondità dell'amore. Lei si rivolge a Colui che l'ha amata esaltandola nella verginità e rendendola madre del Cristo. Lei vuole esaltare e magnificare l'opera divina che in lei s'adempie, ma che è per l'umanità intera. Esulta nel Signore che riconosce come suo salvatore, perché Egli l'ha vista povera ed umile e l'ha esaltata operando in lei «cose grandi». Sente che il suo ruolo è ormai aperto a Dio e al mondo. Sente, con viva intensità, che alla compiacenza divina farà riscontro nei secoli la perenne beatitudine che verrà proclamata per lei dagli uomini di tutti i tempi. Tutti coloro che faranno parte della schiera dei salvati, coloro che volgeranno lo sguardo a Cristo, non potranno non vedere Lei, la madre. Tutti coloro che vorranno benedire il Signore per la redenzione apportata agli uomini, sicuramente troveranno nel canto di Maria le parole migliori per lodare e ringraziare il Signore. Acquista un particolare significato la preghiera di Maria se noi la professiamo dinanzi al presepio mettendosi all'unisono la Madre orante con noi e per noi. È u bel modo di proclamarla proclamarla ancora «beata».


O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l'uomo che hai formato dalla terra.

Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre disse: "Non giudicare il fornicatore se sei continente perché tu trasgredisci altrettanto la legge. Infatti colui che ha detto: non fornicare, ha detto anche: non giudicare".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I FRATELLI MANDATI IN VIAGGIO

I fratelli che devono essere mandati in viaggio si raccomandino alle preghiere di tutti i monaci e dell'abate; e all'ultima orazione dell'Ufficio divino si faccia sempre memoria di tutti gli assenti. I fratelli che rientrano da un viaggio, il giorno stesso del loro ritorno, a tutte le Ore canoniche, mentre sta per terminare l'Opus Dei, si prostrino a terra nell'oratorio, e chiedano la preghiera di tutti, per le mancanze che possono aver commesse eventualmente in viaggio col vedere o ascoltare cose non buone o col trattenersi in discorsi oziosi.

Cap.67,1-4.