Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
20 - 26 Novembre 2011
Tempo Ordinario XXXIV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Mercoledì 23 novembre 2011

Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime

Ormai i tempi si stanno compiendo, Gesù è prossimo a celebrare la sua pasqua a Gerusalemme. Il tempo della Passione si sta avvicinando. Il brano del Vangelo di oggi è quasi una cerniera, un punto di svolta. Gesù ha già preannunciato ai suoi discepoli la sua Passione e la sua Morte. Questi eventi così incomprensibili per i suoi discepoli, non sono incidenti di percorso ma assumono un valore di salvezza preciso nella sua Resurrezione. È la resurrezione per la vita eterna, per entrare in maniera definitiva nel vortice d'amore trinitario che è la nostra predestinazione, secondo il piano del Padre che proprio in Cristo e nel suo Mistero pasquale trova il suo pieno compimento. Gesù, quindi non vuole solo ammonire i suoi discepoli per il futuro che li attende, non vuole solo inaugurare il tempo della Chiesa ma ha un suo scopo ben preciso. Imitare, nel martirio, le vicende del Maestro diventa partecipare allora al suo stesso Mistero che si glorifica con la Resurrezione. Il messaggio di Gesù è allora proprio guardare alla vita non solo per nelle la sua vicende terrene, non solo nella sua componente naturale ma considerare le cose più alte. La predizione di Gesù non è solo quindi un'esortazione del Maestro verso i tempi difficili che attendono i suoi discepoli; non è solo un messaggio di conforto ma è un invito più preciso. È l'invito per tutti ad una partecipazione che non appartiene a questo mondo ma riguarda propria la Signoria di Cristo.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Uno degli anziani disse: Proprio come l'ape, dovunque vada, fa il miele, così il monaco, dovunque vada, se va a fare la volontà di Dio produce sempre la dolcezza delle opere buone.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

NORME PER L'ACCETTAZIONE DEI FRATELLI

Se egli promette di perseverare nella sua stabilità, dopo due mesi gli si legga di seguito questa Regola e gli si dica: «Ecco la legge sotto la quale tu vuoi militare: se puoi osservarla, entra; se non puoi, va' pure via liberamente». Se rimane fermo nella sua decisione, lo si riconduca nel suddetto locale del noviziato e di nuovo sia messa alla prova in tutto la sua pazienza. Passati sei mesi, gli si rilegga la Regola, affinché sappia che cosa abbraccia. E se ancora persevera, dopo altri quattro mesi gli si rilegga di nuovo la Regola.

Cap.58,9-13.