Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
05 - 11 Settembre 2010
Tempo Ordinario XXIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Domenica 05 settembre 2010

Riceverei la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti.

Gesù non si rifiuta di accettare inviti a pranzo dai notabili del tempo; non ha paura di farsi vedere insieme a chi non è accolto tra le simpatie della gente comune. Non vuol dare scandalo e neanche vuol approfittare delle generosità altrui. Egli va sempre e solo dove c'è bisogno di Lui, della sua parola, Parola di vita. Nel rispetto delle singole persone ha sempre quell'insegnamento e quella parola capaci di conversione. Nell'episodio che oggi la liturgia ci propone, Gesù si rivolge prima ai commensali e poi direttamente al padrone di casa, evidenziando – per correggere – delle eventuali ipocrisie. L'insegnamento di Gesù è però per tutti noi. La contabilità di Dio non è paragonabile alla nostra contabilità. In genere noi, nelle nostre azioni, chiediamo sempre un contraccambio. I nostri gesti, anche quelli ispirati da sentimenti di più assoluta generosità, nascondono - talvolta - il desiderio di avere una ricompensa umana. Il Signore ci chiede molto, anche quando operiamo nel bene, perché la nostra ricompensa sarà grande e commisurata all'amore che abbiamo donato nella nostra vita. E' questa la vera vicinanza che Egli ci chiede; in una vita generosamente goduta troviamo il vero primo posto, quello che ci porta nel Cuore di Dio, così grande da accogliere tutti noi. Leggiamo allora questo episodio come il voler mettere veramente a fuoco ciò che riteniamo di più importante nella nostra vita. Da un lato il plauso e la considerazione solo degli uomini, perché le nostre azioni e le nostre opere siano sempre favorevolmente accettate ed applaudite. Dall'altro la proposta di Gesù che in linea di principio non è in contrasto con questo nostro desiderio di essere sempre visti positivamente dagli altri. Gesù chiede la coerenza nella nostra vita. Non stacchiamo mai il nostro sguardo dalla contemplazione del suo Volto. Scopriremo allora che l'umiltà che Gesù ci chiede non è altro che riconoscere il nostro stato ed anche la possibilità di intrecciare relazioni umane basate sull'amore vero ed il reciproco rispetto.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'audacia della preghiera.

«Una volta Abramo, il discepolo di padre Sisoes, fu tentato dal demonio. L'anziano vide che era caduto, e levatosi in piedi tese le mani al cielo dicendo: "O Dio, sia che tu voglia, sia che tu non voglia, non ti lascerò se non lo guarirai...". E all'istante fu guarito».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE VIGILIE NELLE FESTE DEI SANTI

Nelle feste dei Santi e in tutte le solennità si celebri l'Ufficio come abbiamo indicato per la domenica, 2eccetto
che si dicano i salmi, le antifone e le letture proprie di
quel giorno; ma si mantenga l'ordine stabilito sopra.

Cap.14,1-2.