Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
03 - 09 Maggio 2009
Tempo di Pasqua IV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 06 maggio 2009

Io sono venuto come luce nel mondo.

La fede è luce, è la luce di Cristo. Raccogli come in un grido le ultime affermazioni del Cristo Gesù verso coloro che non l'hanno ricevuto. In questo "grido" si compendia l'annunzio tragico del destino di coloro che amano più le tenebre che la luce. La Pasqua, finché la storia si svolge e la luce dell'ultimo giorno non è spuntata, è circondata ancora da queste tenebre tragiche. Dobbiamo, noi cristiani che viviamo in piena Pasqua, "gridare" come il Cristo verso le tenebre per penetrarle. Il nostro grido è la luce sul candelabro di una vita di fede coerente. Lo era anche quella di Gerusalemme. Quella di Gerusalemme è la prima chiesa, l'erede diretta del Signore, ove è in gran conto l'ortodossia e la disciplina. Ma è una chiesa povera e perseguitata. Antiochia, invece, è una chiesa ricca, fiorente, che manda aiuti a Gerusalemme, e invia missionari come appunto Paolo e Barnaba. La missione allora iniziata non finirà se non alla fine del mondo. La chiesa è sempre in viaggio missionario: predicante il vangelo, la Buona novella.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano diceva: Per questo non facciamo progressi, perché non conosciamo i nostri limiti e non abbiamo pazienza nel compiere l'opera che abbiamo intrapreso, ma vogliamo entrare in possesso della virtù senza alcuno sforzo.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'OSSERVANZA DELLA QUARESIMA

Veramente la vita del monaco dovrebbe avere in ogni tempo un tenore quaresimale; tuttavia, dato che questa virtù è di pochi, raccomandiamo che almeno nel periodo di Quaresima ognuno si impegni a custodire la propria vita con la più grande purezza, e insieme a riparare in questi santi giorni le negligenze degli altri tempi dell'anno. Ora, tutto questo lo possiamo attuare in maniera degna se ci asteniamo da ogni peccato e ci dedichiamo alla preghiera con le lacrime, alla lectio divina, alla compunzione del cuore e all'astinenza.

Cap.49,1-4.