Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
25 - 31 Maggio 2008
Tempo Ordinario VIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno II, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Domenica 25 maggio 2008

Chi mangia di questo pane e beve...

La festa del Corpo e del Sangue del Signore dovrebbe essere celebrata il giovedì dopo la domenica della SS.ma Trinità. Nelle nazioni però in cui quel giorno non viene riconosciuto come festivo, come nel nostro paese, viene celebrata la Domenica successiva anche per dare ai fedeli la possibilità di esprimere la propria fede nella presenza del Signore in mezzo a noi sotto i veli del pane e del vino. La ricorrenza festiva ci riporta alla sera del Giovedì santo, all'ultima cena in cui Gesù istituì l'Eucaristia. Dopo la breve parentesi dell'adorazione suggerita dalla norme liturgiche, si viene coinvolti pienamente dalle vicende dolorose del Venerdì Santo. Ritornare a riflettere sull'immenso dono datoci da Gesù nella sua divina Eucaristia sembra una doverosa risposta di amore ma anche una apertura di cuore alla lode e alla fiducia...
E', quello della presenza reale del Signore nell'Eucaristia, un gradissimo mistero che noi crediamo sulla parola di Gesù, come ci viene riportata dal brano del vangelo odierno, confortati in questo anche dalle prime comunità cristiane che hanno celebrato l'Eucaristia come vero sacrificio del Signore, attualizzando quello che egli aveva consumato sulla croce, come ci testimonia Paolo nella lettera ai Corinzi.
La vita di ogni cristiano, di ogni uomo, trova il suo confronto con la traversata del deserto da parte del popolo ebreo in marcia verso la terra promessa. La fatica, la stanchezza, la monotonia del deserto mettevano a dura prova la sua costanza... e di tappa in tappa, nutrito anche dalla manna, da questo cibo celeste, riprendeva coraggio... Anche noi assaporiamo l'amarezza e la fatica del nostro cammino... Gesù, prevedendo la nostra fragilità, ha voluto prepararci un cibo che ci sia di conforto e di sostegno nei momenti difficili che dobbiamo attraversare durante la vita e al momento della dipartita da questo mondo... Allora l'incontro con lui di domenica in domenica, o anche di giorno in giorno, ci dà la certezza di non essere soli nella lotta... ci fortifica e sprona a perseverare nella via della fedeltà al suo amore. Il Viatico ricevuto nell'approssimarsi della fine ci dona fiducia nel viaggio verso l'eternità: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Nelle nostre giornate buie, - ci saranno per tutti! - sarà di grande conforto credere che là, nella chiesa, in quel tabernacolo al cui fianco arde perennemente una lampada eucaristica, c'è un amico
che ti ascolta, ti comprende, ti lenisce la sofferenza, ti dona speranza....
Forse non è fuori posto un richiamo a ricevere l'Eucaristia con le debite disposizioni: Stato di grazia, fede nella presenza del Signore nel pane e vino consacrati, raccoglimento e preghiera, l'osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa e atteggiamento devoto e modesto.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Hor disse al suo discepolo: Bada di non portare mai in questa cella le parole di un altro.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

NORME PER L'ACCETTAZIONE DEI FRATELLI

Allora se, dopo matura riflessione, promette di osservare tutto e di obbedire a ogni comando che riceverà, sia accolto nella comunità, ben sapendo che anche l'autorità della Regola stabilisce che da quel momento non gli è più lecito uscire dal monastero, né scuotere il collo dal giogo della Regola che in sì lungo periodo di riflessione era libero di rifiutare o di accettare.

Cap.58,14-16.