La festa dei Santi Innocenti che inconsapevolmente danno la loro vita per affermare la presenza di un Bambino meraviglioso, cercato a morte, ci porta a considerare il rispetto che è dovuto ai bambini. I mezzi di comunicazione ci informano ogni giorno sulla situazione di bambini mai nati, di quelli che sono condannati ad una morte lenta per mancanza di sufficiente alimento ovvero di altri coinvolti in stragi terroristiche o anche venduti per abusi di diverso genere. Cosicché corriamo il pericolo che la strage di Erode ci impressioni fino a un certo punto, abituati ormai come siamo a tante atrocità. Lo scopo però di Matteo, nel narrarci questo tragico episodio, voleva essere principalmente quello di richiamare l'attenzione del lettore ebreo sulla persona del Bambino Gesù e sulle coincidenze con Mosè, il grande legislatore del popolo eletto: Strage di bambini alla loro nascita, entrambi si portano in Egitto, e entrambi sono chiamati dall'Egitto. Questi rilievi gli valgono la benevolenza del lettore dal momento che Gesù di Nazaret viene presentato come il grande profeta che Mosè stesso aveva annunciato: La prima lettura ci presenta Dio come luce e fonte della luce. I figli di Dio vivono nella luce, lontano quindi dalle tenebre del peccato. Tuttavia anche se avessimo peccato, non la disperazione, ma il pentimento e l'umile ricorso all'Avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Il vangelo mette in luce la ferocia di Erode quando si vede giocato dai Re magi. Per colpire il Re dei Giudei, il Messia, della cui nascita ha avuto solo qualche vaga notizia, farà uccidere tutti i bambini di Betlemme da due anni in giù nella certezza di colpire anche questo bambino, venuto al mondo in un tempo non favorevole... Ci risuonano all'orecchio le grida disperate delle mamme e dei familiari delle piccole e innocenti vittime mentre la santa famiglia, avvisata in sogno dall'angelo del Signore, fugge in Egitto, da dove ritornerà solo alla morte di Erode. Il dominio della passionalità nel cuore dell'uomo spinge a eccessi impensabili: questo è successo a Erode, succede anche oggi nei regimi totalitari... con sentenze capitali solo per motivi politici, con ostracismi e forzati esili... può succedere ad ogni uomo come purtroppo viene confermato da notizie tragiche che sconvolgono famiglie, il mondo dei giovani, il tessuto sociale anche di modeste cittadine o piccoli paesi. Che dire poi delle mamme che uccidono i propri bimbi nel proprio grembo o di quelle che li gettano nel cassonetto? Nel mondo, oltre 50 milioni di aborti registrati, senza contare quelli clandestini... una strage immensa dinanzi alla quale quella di Erode sparisce... La misericordia di Dio è capace di cancellare ogni peccato, anche questi, orrendi... ma c'è bisogno di tanto pentimento e di una sincera confessione... Gesù è venuto per salvare, per dare speranza...
Il Padre Titeos disse: "Dominare la propria lingua: ecco la vera virtù".
I FRATELLI SI OBBEDISCANO A VICENDA Se poi un fratello, per qualsiasi anche minima ragione e in qualunque modo viene ripreso dall'abate o da un altro superiore, o se si accorge che l'animo del superiore è leggermente, per quanto poco, irritato o turbato contro di lui, subito, senza indugio, si getti ai suoi piedi e rimanga lì a dare soddisfazione, finché quegli con la sua benedizione non mostri che la sua alterazione è passata. Chi rifiuta per disprezzo di compiere tale gesto, sia sottoposto al castigo corporale; se poi rimane ostinato nel suo atteggiamento, sia cacciato dal monastero.