Come è narrato nella scrittura sacra, sin dal principio, il buon Dio ha affidato all'uomo una missione; lo ha fatto somigliante a se, lo ha dotato di intelligenza e di volontà e ad ognuno ha dato dei talenti speciali da far fruttificare con l'umile e docile servizio allo stesso Signore. Gesù, servitore del Padre, adempie perfettamente la sua missione, accettando la passione, il calvario, la croce e le morte. I due servi del Vangelo di oggi hanno un comportamento diverso l'uno dall'altro. C'è il servo vigilante, che attende il ritorno del suo padrone, vivendo in piena fedeltà al mandato ricevuto. Egli è un docile esecutore degli ordini ricevuti. Riferendoci ad un'altra parabola, potremmo dire che è colui che ha fatto fruttificare a dovere i talenti ricevuti. L'altro servo, che non ha interiorizzato gli ordini ricevuti e non li vive come un dono di fiducia da parte del Signore, vive in piena autonomia, il padrone è lontano e non solo fisicamente, e quindi si sente di fatto libero di agire a proprio piacimento. Verrà sorpreso in questo atteggiamento di infedeltà e di distacco e dovrà subire l'inevitabile condanna. Si perde di vista il Signore e lo si ritiene molto lontano e disinteressato alle nostre vicende, quando la fede si spegne e la vista dello spirito si offusca.
Un guerriero dal passato piuttosto torbido chiese ad un anacoreta se pensava che Dio avrebbe mai potuto accogliere il suo pentimento. E l'eremita, esortato che l'ebbe con molti discorsi, gli domandò: «Dimmi, ti prego, se la tua camicia è lacerata, la butti via?...» «No», rispose l'altro: «la ricucio e torno ad indossarla.» «Dunque», soggiunge il monaco, «se tu hai riguardo al tuo vestito di panno, vuoi che Dio non abbia misericordia per la sua immagine?»
QUELLI CHE GIUNGONO TARDI ALL'UFFICIO DIVINO O ALLA MENSA E nessuno ardisca prendere alcunché di cibo o di bevanda prima o dopo l'ora stabilita. Se però il superiore offre qualcosa a un fratello e questi la rifiuta, quando poi desidera ciò che prima ha rifiutato o altro, non riceva assolutamente nulla, finché non si sia sufficientemente emendato.