Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
05 - 11 Agosto 2007
Tempo Ordinario XVIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Sabato 11 agosto 2007

Ascolta e guarisci

La pagina deuteronomistica riporta il testo famoso dello Shema, recitato da ogni pio israelita tre volte al giorno e fondamento non solo della fede giudaica ma anche di quella cristiana: Gesù, infatti, alla domanda di uno scriba di indicargli il primo comandamento della legge, risponde citando proprio questo testo (Mc 12, 28ss.). In tal modo esso viene a configurarsi come la Grundnorm (la norma fondamentale) del credere. Si è già detto dell'applicazione che Gesù fa del passo deuteronomistico, se lì si comporta come un rabbi, con un argomentazione rigorosa, nel vangelo di oggi lo troviamo nella veste di guaritore. Nel libro "Jesus" dello studioso ebreo David Flusser, è detto che: "Se si leggono i tre vangeli senza pregiudizi ci si rende conto che essi nel loro insieme rappresentano non tanto un redentore dell'umanità, quanto un taumaturgo e predicatore ebreo". La radice ebraica di Gesù non solo è evidente, ma è altrettanto innegabile e si manifesta anche nell'episodio proposto dal vangelo. Qui, infatti, la "terra promessa" ci è data come eredità spirituale, non c'è più un luogo fisico, ma la promessa si realizza nella liberazione dal male: in fondo guarire, cacciare i demoni, sono tutte opere che indicano la vicinanza del Regno e la sua progressiva presa di possesso del creato. E questo può essere operato solo dal Messia. Apriamoci fiduciosi all'ascolto del Signore e delle sue parole di vita per manifestare al mondo il suo amore che salva e libera.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Tutto deve essere «compiuto nei tempi adatti e nelle misure opportune; ciò che è immoderato e inopportuno, è di breve durata, e le cose di breve durata sono più che altro nocive e non giovevoli».

Evagrio

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

La scala poi innalzata è la nostra vita su questa terra: mediante l'umiltà del cuore essa viene dal Signore elevata verso il cielo; e i montanti di questa scala diciamo che sono il nostro corpo e la nostra anima: tra questi lati la chiamata di Dio ha inserito diversi gradini di umiltà e di disciplina spirituale da salire.

Cap.7,8-9.