Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
27 Maggio - 02 Giugno 2007
Tempo Ordinario VIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Sabato 02 giugno 2007

Con quale autorità fai questo?!

Santi Marcellino sacerdote e Pietro esorcista testimoniarono con il martirio il vangelo nella persecuzione di Diocleziano (304). Costretti a scavare la fossa in una fitta boscaglia sulla Casilina, nella zona di Torpignattara, furono decapitati e ivi sepolti. I loro resti mortali rinvenuti, ebbero sepoltura ad duas lauros, sulla Via Labicana, dove Costantino fece costruire una basilica, di cui nel 1897 fu riscoperta la cripta. La Liturgia della parola è anzitutto un inno di ringraziamento a Dio per il dono della sapienza, che ci fa godere delle opere del Signore e ci aiuta a dare il giusto valore agli avvenimenti e alle cose che ci circondano. Nella pericope evangelica viene chiesto a Gesù da parte dei sommi sacerdoti, degli scribi e degli anziani: "Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farle?" Che cosa faceva Gesù? - scacciava i venditori dal tempio - insegnava con autorità una dottrina nuova che non coincideva con gli schemi giudaici. Gesù non risponde alla domanda ma a sua volta interroga i suoi interlocutori per mettere alla prova la loro sincerità. Una loro risposta vera avrebbe ottenuto quella di Gesù. Domanda: "Il battesimo di Giovanni veniva da Dio o dagli uomini?..." I suoi interlocutori non sanno dare una risposta perché non vogliono compromettersi. E rispondono: Non lo sappiamo. E Gesù: "Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose." Ogni pagina del vangelo offre preziosi insegnamenti per la nostra vita perché il vangelo è vita. Quante volte forse anche noi cadiamo nella insincerità perché abbiamo paura di perdere la stima o la fiducia di qualcuno! Ci doni il Signore lo spirito di verità che ci fa esprimere i nostri giudizi nella piena libertà senza ingannare noi stessi né adulare altri per salvaguardare interessi personali. Possedere il dono della sapienza, di cui nella prima lettura, significa appunto agire con verità nella carità, nel rispetto di noi stessi e degli altri.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba Epifanio disse: "Ai peccatori che si pentono, come alla peccatrice, al ladrone e al pubblicano, il Signore perdona tutto il debito. Ma ai giusti chiede anche gli interessi. Ecco cosa significa ciò che disse agli apostoli: se la vostra giustizia non sarà maggiore di quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno dei cieli".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I MONACI PELLEGRINI

E se in seguito vorrà fissare lì la sua stabilità, non si respinga questo suo desiderio, tanto più che nel periodo dell'ospitalità si è potuto ben conoscere il suo tenore di vita. Ma se, mentre è stato ospite, si è dimostrato pieno di esigenze o di difetti, non solo non deve essere aggregato alla comunità, ma anzi gli si dica con garbo di andarsene, perché le sue miserie non contagino anche gli altri. Se invece non è tale da meritare di essere allontanato, non solo se lo chiede lui sia associato alla comunità, ma anche si insista perché rimanga, in modo che gli altri siano edificati dal suo esempio: infatti in ogni luogo si serve un solo Signore e si milita sotto un unico Re.

Cap.61,5-10.