Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
22 - 28 Aprile 2007
Tempo di Pasqua III, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Venerdì 27 aprile 2007

Egli è per me uno strumento scelto per portare il mio nome dinanzi alle genti.

San Luca e tutta la tradizione antica danno un'importanza eccezionale all'evento della conversione di Paolo: E' l'inizio della consapevolezza che il messaggio pasquale è indirizzato anche a tutte le genti, anche non provenienti dal giudaismo. E l'autenticità di questa missione è testimoniata dal fatto che Saulo era proprio uno dei Giudei più intransigenti: solo la potenza irresistibile dell'apparizione di Cristo poteva convincerlo non solo ad accettare l'autenticità della chiesa, ma anche il suo destino universale. E' Dio in persona che guida direttamente gli eventi in questo importantissimo momento della comunità cristiana delle origini. La partecipazione all'eucaristia si manifesta come il modo originario di aderire a Cristo nella fede. La vita e risurrezione provengono dalla carne e dal sangue di Cristo, questa comunione s'istituisce e si alimenta l'intimità con Gesù e quindi con il Padre.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un giorno abba Isacco il Tebano si recò in un monastero e, vedendo un fratello peccare, lo condannò. Partito per il deserto, gli si fece innanzi un angelo del Signore che si fermò davanti alla porta della sua cella e gli disse: "Non ti lascio entrare". Quello lo pregava: "Ma perché mai?". L'angelo gli rispose: "Mi ha inviato Dio dicendo: 'Digli: Dove ordini che io getti il fratello che è caduto e che tu hai giudicato?"'. Subito l'anziano si pentì e disse: "Ho peccato, perdonami". E l'angelo disse: "Alzati, Dio ti ha perdonato. Guardati d'ora in poi dal giudicare qualcuno, prima che l'abbia giudicato Dio".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUELLI CHE SBAGLIANO IN CORO

Se qualcuno nel recitare salmo, responsorio, antifona o lettura commette uno sbaglio e non si umilia subito lì davanti a tutti con una pubblica soddisfazione, sia sottoposto a più grave castigo, perché non ha voluto riparare con un atto d'umiltà l'errore dovuto alla sua negligenza. I fanciulli invece, per mancanze di questo genere, siano battuti.

Cap.45,1-3.