Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
22 - 28 Aprile 2007
Tempo di Pasqua III, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Giovedì 26 aprile 2007

Cristo ha dato la salvezza a tutti i popoli.

I giorni pasquali hanno rivelato la grandezza dell'amore, che li ha suscitati: Cristo è morto ed è risorto a motivo della sua carità per gli uomini. Egli è il dono che il Padre ci ha fatto. Nella colletta chiediamo di accogliere pienamente questo dono, così da essere intimamente sciolti dalla relazione con il male e aderire non solo con l'intenzione e il proposito ma con la vita alla parola di Dio, che è Gesù stesso. Chi crede riceve Cristo, pane vivo disceso dal cielo, riceve la sua carne data in sacrificio per la vita del mondo e quindi riceve la vita che preserva dalla morte. Riceviamo con fede l'eucaristia. È la fede la prima condizione per prendere parte alla mensa del Signore, per stabilire un'intimità con Gesù il cui mistero è quello di essere il Figlio di Dio, inviato dal Padre.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba Isaia disse: "La sapienza non consiste nel parlare; la sapienza sta nel sapere in quale momento parlare.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO FARE LA SODDISFAZIONE GLI SCOMUNICATI

E allora, se l'abate lo permetterà, sia riammesso in coro al suo posto o a quello che l'abate avrà indicato; ma a patto che non ardisca recitare da solo salmo o lettura o altro nell'oratorio, se non ad un nuovo ordine dell'abate. E a tutte le Ore, mentre sta per terminare l'Opus Dei, si prostri a terra nel posto dove si trova; e così continui a fare la soddisfazione finché l'abate di nuovo non gli comanderà di mettervi fine. Chi invece per colpe leggere è scomunicato solo dalla mensa, faccia la soddisfazione nell'oratorio, prolungandola secondo l'ordine dell'abate, finché egli dia la benedizione e dica: «Basta così!».

Cap.44,5-10.