Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
01 - 07 Gennaio 2006
Tempo di Natale I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Domenica 01 gennaio 2006

La Madre di Dio regina della pace. 1° Gennaio

Sibolo della pace.La festa di oggi ci offre molteplici motivi di riflessione: la chiesa scandisce per tutti noi ripetutamente nel nome del Signore una solenne benedizione sacerdotale. È l'augurio migliore che possiamo ricevere e scambiarci in questo giorno: viene da Dio, ma è per tutti noi. Pur essendo la festa della Madre di Dio, domina la figura del Cristo e ci viene ricordata ancora la sua opera di salvezza per l'intera umanità. Maria è sapientemente incastonata nel mistero del suo Figlio per sottolineare il suo ruolo nella storia della salvezza e in quello sempre attuale di Madre dei credenti. Noi onoriamo Maria sempre vergine, proclamata nel Concilio di Efeso "santissima madre di Dio" perché Cristo sia riconosciuto veramente Figlio di Dio. È nel nome di Maria che dal 1967 si celebra oggi in tutto il mondo cattolico la giornata mondiale della pace. Dono divino, dono messianico è la pace. Non può essere costruita soltanto da noi uomini e soprattutto non potrà mai essere proclamata efficacemente fin quando non si depongono le armi. La pace degli uomini non può essere diversa da quella di Cristo: va quindi costruita sulle solide basi dell'amore fraterno e della grazia divina. Ogni cristiano per vocazione deve essere un costruttore di pace cominciando magari dalle mura domestiche, impartendo una sana educazione ai figli con la forza dell'esempio. Il tutto dobbiamo accompagnarlo con la forza della preghiera come fa la liturgia di questo giorno che ci fa ripetere nella orazione: "Tu, o Dio nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna", una salvezza che inizia già durante il nostro pellegrinaggio terreno.


Non sono più gli stessi...

La redenzione incomincia dalla Vergine Maria. Partono da Lei "le primizie dell'amore misericordioso", dal suo "sì" alla parola del Signore, dal suo consenso a divenire la madre del Figlio di Dio. Gesù passa anzitutto attraverso la fede di Maria, che accoglie il progetto divino e vi si rende totalmente disponibile, come "l'ancella del Signore", tutta alla sua volontà. Il Vangelo della festa odierna ci presenta i pastori che tornano dalla grotta e lodano il Signore. La loro vita certamente non è più quella di prima. Anche noi non restiamo sempre al presepio. Ritornando alle nostre occupazioni e condizioni abituali non dimentichiamo quella nascita, quella innocenza e quell'amore. Come la Madonna, che conservava nel cuore tutti quegli eventi per riviverli.
Oggi si celebra anche la giornata della pace, così violata in questi nostri giorni. La pace è un dono di Dio. Essa è possibile perché nel Figlio di Dio fatto uomo e morto sulla croce l'umanità si è riconciliata con il Signore. In Cristo incontriamo il Padre; in lui allora diventiamo fratelli. Preghiamo il Signore ci dia la sua pace, la pace che ci ha portato. Perché cessino le assurde guerre, e non solo quelle internazionali ma anche quelle che subiamo dentro di noi.

Apoftegmi - Detti dei Padri

Disse un giorno abba Ilarione: «Essere tristi è quasi sempre pensare a se stessi»


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

PROLOGO ALLA REGOLA DI SAN BENEDETTO

Ascolta, o figlio, gli insegnamenti del maestro e tendi l'orecchio del tuo cuore; accogli volentieri i consigli di un padre affettuoso e mettili efficacemente in pratica, affinché, con la fatica dell'obbedienza, tu possa ritornare a Dio, dal quale ti eri allontanato per la pigrizia della disobbedienza. A te dunque si rivolge ora la mia parola, chiunque tu sia, che rinunziando alle tue proprie voglie, cingi le forti e gloriose armi dell'obbedienza, per militare sotto Cristo Signore vero re.

Prol.1-3.