Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
24 - 30 Aprile 2005
Tempo di Pasqua V, Colore bianco
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Domenica 24 aprile 2005

Cristo, Alfa ed Omega di ogni vita

"La domanda che si impone è drammatica: su quali fondamenta bisogna costruire la nuova epoca storica che emerge dalle grandi trasformazioni dl secolo XX? ... Solo Cristo è la pietra angolare su cui è possibile fondare saldamente l'edificio della propria esistenza" (Giovanni Paolo II).
Cristo solo è l'unico mediatore, l'unica Via, che come nuovo Mosè ci conduce tutti nel Regno del Padre. Questo Regno però ha già inizio ora nell'incontro di salvezza con Cristo nel quale è appunto presente il Padre, in Lui parla, in Lui opera. Gesù vuole assicurarci che la sua dipartita non è definitiva e continuerà nella comunione di vita con Lui che ci ha conquistato la vera "terra" promessa, il "posto" insieme a Lui nella Casa del Padre, del quale ci comunica la vita divina, e lo fa in modo definitivo, totale e salvifico. Il tono di Gesù è esortativo ed incoraggiante: per entrare nella sua comunione salvifica è necessaria la nostra adesione di fede; è questa visione trascendente che ci rende capaci di entrare con la mente e con il cuore nel mistero insondabile della Trinità e di viverne la vita già qui in terra, nel nostro corpo mortale. La fede in Lui dona la capacità di operare in comunione con Lui e con il Padre, nel medesimo Spirito e di compiere le opere grandi, cioè nuove, opere che scaturiscono dalla carità, opere di salvezza e di benedizione, opere di pace e di eternità.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un guerriero dal passato piuttosto torbido chiese ad un anacoreta se pensava che Dio avrebbe mai potuto accogliere il suo pentimento. E l'eremita, esortato che l'ebbe con molti discorsi, gli domandò: «Dimmi, ti prego, se la tua camicia è lacerata, la butti via?...» «No», rispose l'altro: «la ricucio e torno ad indossarla.» «Dunque», soggiunge il monaco, «se tu hai riguardo al tuo vestito di panno, vuoi che Dio non abbia misericordia per la sua immagine?»


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUELLI CHE GIUNGONO TARDI ALL'UFFICIO DIVINO O ALLA MENSA

E nessuno ardisca prendere alcunché di cibo o di bevanda prima o dopo l'ora stabilita. Se però il superiore offre qualcosa a un fratello e questi la rifiuta, quando poi desidera ciò che prima ha rifiutato o altro, non riceva assolutamente nulla, finché non si sia sufficientemente emendato.

Cap.43,18-19.