Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
19 - 25 Ottobre 2003
Tempo Ordinario XXIX, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Mercoledì 22 ottobre 2003

Conoscere la volontà del Signore

Il brano evangelico di oggi si pone sull'insegnamento della vigilanza che ci propone Cristo per attuare la vita cristiana; è questo un punto costante ed essenziale del suo messaggio: è l'invito ad essere sempre fedeli a Lui, nella sicurezza della sua misericordia. Oggi però abbiamo una prospettiva diversa che coinvolge direttamente la responsabilità di tutti quanti sono impegnati, in un modo o nell'altro, nell'apostolato. Sono presentati due servi: solo uno dei due, però, conosce la volontà del Signore. La figura dei due servi ci indica la necessità che il messaggio del Signore debba essere diffuso il più possibile. E' una responsabilità precisa che ci coinvolge tutti. L'esortazione è diretta quando ci è detto che a chi è dato molto sarà richiesto di più.
A noi che siamo partecipi del messaggio di salvezza è dato il compito di diffonderlo. Ciò vuol dire che dobbiamo andare tutti in terra di missione? Questo non è richiesto a tutti. Tutti sono però responsabili di far progredire la fede nei luoghi dove sembra che essa si stia affievolendo. Come poter fare questo, allora? Le modalità sono molteplici. La prima passa proprio attraverso la testimonianza della propria vita. Come ci siamo concretamente impegnati come cristiani? Abbiamo aiutato i nostri fratelli anche nella loro crescita spirituale e di fede? La risposta a queste domande richiede l'analisi della nostra condotta di vita coerente con il messaggio che Gesù ci trasmette dal Vangelo.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello domandò a un anziano: «Che devo fare, Abba, per combattere i pensieri?». Egli rispose: «Prega il Signore, affinché gli occhi della tua anima vedano gli aiuti che Dio ti manda per proteggerti.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

Capitolo 43
QUELLI CHE GIUNGONO TARDI ALL'UFFICIO DIVINO O ALLA MENSA

Abbiamo creduto opportuno che questi tali rimangano all'ultimo posto o in disparte perché, vedendosi esposti allo sguardo di tutti, si correggano se non altro per la vergogna che ne provano. Infatti, se restassero fuori dell'oratorio, potrebbe darsi che qualcuno torni a coricarsi e a dormire oppure si metta seduto lì fuori e si perda in chiacchiere, dando così occasione al maligno; entri invece dentro, affinché per lo meno non perda tutto e si corregga per l'avvenire. Nelle Ore del giorno, chi non sarà ancora presente all'Opus Dei dopo il versetto e il Gloria del primo salmo che segue il versetto, se ne stia all'ultimo posto secondo la norma stabilita sopra, e non ardisca associarsi al coro dei fratelli che salmeggiano prima di aver fatto la penitenza, a meno che l'abate non glielo permetta per sua concessione; ma anche in tal caso il colpevole deve fare la penitenza.

Cap.43,7-12.