Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
14 - 20 Settembre 2003
Tempo Ordinario XXIV, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 17 settembre 2003

Alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli

Nel brano evangelico di oggi, Gesù usa un antico gioco ebraico per condannare l'indifferenza al messaggio cristiano. I bambini protagonisti di questa parabola preferiscono assistere passivamente al gioco piuttosto che partecipare alla gioia comune. Non c'è possibilità di vincere questo muro di indifferenza; a nulla valgono le varie proposte: il risultato è sempre lo stesso con rimanere inattivi. E' un insegnamento anche per noi, quando si è pronti ad usare le più diverse scuse per tacitare la nostra coscienza sugli impegni della vita cristiana. E' una forma di ipocrisia che ci può far vivere in tiepidezza spirituale; magari si partecipa alla Santa Messa ed esteriormente si può dare l'impressione di essere coinvolti dal messaggio di Gesù. In realtà il cuore è lontano perché non si partecipa completamente al suo messaggio. E' un pericolo che può colpire i credenti; coloro che pure hanno una vita cristiana ma non ne sono partecipi completamente. Si ritiene sufficiente quello che si fa già. In fondo quello cha fa costruire questa barriera è il proprio egoismo, mascherato anche da buone intenzioni. La donazione a Gesù e la nostra completa fiducia in Lui possono aiutarci nella nostra vita cristiana, fatta da scelte quotidiane e concrete.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano disse: «Se vuoi vivere, o uomo, secondo la legge di Dio, avrai per protettore l'autore stesso di quella legge».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

RIVERENZA NELLA PREGHIERA

Se, quando vogliamo presentare qualche richiesta ai potenti, non osiamo farlo se non con umiltà e rispetto, quanto più al Signore Dio dell'universo dobbiamo rivolgere le nostre suppliche in tutta umiltà e purezza di devozione! E noi sappiamo che saremo esauditi non per le molte parole, ma per la purezza del cuore e le lacrime di compunzione. Perciò la preghiera deve essere breve e pura, a meno che non venga prolungata per il fervore ispirato dalla grazia divina. Ma l’orazione che si fa in comune sia assolutamente breve e, dato il segnale dal superiore, si alzino tutti insieme.

Cap.20,1-5.