Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
23 Febbraio - 01 Marzo 2003
Tempo Ordinario VII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Sabato 01 marzo 2003

Gesù e i bambini.

Il Signore manifesta una evidente simpatia e predilezione per i bambini, ne apprezza la purezza e la semplicità di cuore, li addita per questo ad esempio e modello per tutti coloro che vogliono entrare nel suo regno. Quando vengono presentati a lui perché li accarezzasse egli volentieri adempie quel compito paterno e materno verso di loro. Sono gli apostoli, animati da falso zelo, ad assumere invece atteggiamenti burberi nei loro confronti, scorgendo in essi, piuttosto la naturale vivacità ed invadenza, che la spontaneità e la sincerità. Per questo Gesù deve scandire loro i motivi della sua gioia nell'accoglierli e benedirli: "Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva". È bella questa scena che ci rivela la squisita sensibilità di Cristo e la sua tenerezza. Dobbiamo dedurre, che, come dice un motto popolare, noi ci roviniamo sul crescere; perdiamo quelle belle doti propri dell'infanzia dello spirito e, illusi di una migliore razionalità, complichiamo un po' tutto, anche le verità di Dio. Nonostante questo ci è ancora consentito di recuperare, almeno in parte, quello stato di purezza infantile, che tanto giova alla nostra vita spirituale. Perfino i buoni psicologi ci garantiscono che anche in età adulta, forse per un impulso di spontanea nostalgia, un po' bambini lo restiamo sempre. Meno male! Se guardiamo i bambini con lo stesso sguardo di Cristo, potremmo costatare di poterci vedere in essi come in uno specchio, su cui far riflettere la nostra immagine. Da ciò dovrebbe sgorgare un amore sincero e puro per loro e la ferma volontà di non inquinare il loro mondo, ove gli stessi angeli dimorano, senza perdere la visione splendida di Dio. "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli". Nel volto di un bambino anche noi possiamo vedere il volto di Dio!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Forse, anche le distrazioni, hanno un funzione: quella di renderci più umili e consapevoli che ogni nostra preghiera è una preghiera povera e una preghiera di poveri. Ma Dio ci ascolta sempre.

Distrazioni

«Che cosa volete dire con pregare male? - È pregare con distrazione? Ebbene io vi dico da parte di Dio... che le vostre distrazioni non impediscono che la vostra preghiera sia buona ed eccellente. Soprattutto le distrazioni non sono una ragione per allontanarvi dalla preghiera. 'Che le mie distrazioni lodino il Signore!'. Più temerò le distrazioni, più pregherò e più sorriderò delle mie distrazioni».

P.I.Hausser

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE

Di domenica ci si alzi un po' prima per le Vigilie. E a queste Vigilie domenicali si osservi il seguente ordine: cantati cioè, come stabilito sopra, sei salmi e il versetto, mentre tutti siedono con ordine, ciascuno al suo posto, sugli scanni, si leggano dal codice quattro letture con i loro responsori, come sopra abbiamo detto; solo al quarto responsorio il cantore aggiunga il Gloria, intonato il quale tutti subito si alzino in piedi con riverenza.

Cap.11,1-3.
COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE

Dopo queste letture, si dicano altri sei salmi secondo l'ordine, con le antifone come i precedenti e il versetto. Quindi di nuovo altre quattro letture con i loro responsori, nello stesso ordine di prima. Ad esse seguano tre cantici dai Profeti, scelti dall'abate, da cantarsi con l'Alleluia. 7opo il versetto e la benedizione dell'abate, si leggano ancora altre quattro letture del Nuovo Testamento nello stesso ordine di sopra.

Cap.11,4-7.