San Sebastiano, martire, che, originario di Milano, venne a Roma, come riferisce sant'Ambrogio, al tempo in cui infuriavano violenze persecuzioni e vi subì la passione; a Roma, pertanto, dove era giunto come ospite straniero, ebbe il domicilio della perpetua immortalità; la sua deposizione avvenne sempre a Roma "ad Catacumbas" in questo stesso giorno.
A Roma, alle Catacombe, san Sebastiano Martire, il quale, sotto l'Imperatore Diocleziano, avendo il comando della prima coorte, a motivo della fede cristiana fu fatto legare ad un palo in mezzo all'accampamento e saettare dai soldati, e finalmente percuotere con bastoni, finché non rese lo spirito. (sec. IV)
Sebastiano, stimando la fedeltà a Cristo al di sopra di ogni onore militare, accettò di essere radiato dai quadri dell’esercito e subì la morte durante la persecuzione di Diocleziano (303-305 ). Fu sepolto nelle catacombe romane che da lui presero il nome. La Depositio martyrum (336) lo ricorda il 20 gennaio.
Dal Comune dei martiri: per un martire, pp. 716-717.
Donaci, o Signore, lo spirito di fortezza, perché, sostenuti dal glorioso esempio del tuo martire san Sebastiano, impariamo a obbedire a te piuttosto che agli uomini. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.