(1272-1348), fondatore della Congregazione Benedettina di Monte Oliveto Maggiore, Siena. (Monaci Benedettini Olivetani).
Memoria di san Bernardo, abate e dottore della Chiesa, che entrato insieme a trenta compagni nel nuovo monastero di Cîteaux e divenuto poi fondatore e primo abate del monastero di Chiaravalle, diresse sapientemente con la vita, la dottrina e l'esempio i monaci sulla via dei precetti di Dio; percorse l'Europa per ristabilirvi la pace e l'unità e illuminò tutta la Chiesa con i suoi scritti e le sue ardenti esortazioni, finché nel territorio di Langres in Francia riposò nel Signore. Canonizzato nel 2009.
Nacque nella diocesi di Sèez i Francia nel 1601. Ordinato sacerdote si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie. Fondò la Congregazione di Gesù e Maria (Eudisti) per la formazione dei seminaristi e la Congregazione delle Religiose di Nostra Signora della Carità del Rifugio, da cui deriva la Congregazione del Buon Pastore. Promosse con tutte le sue forze la devozione verso i Cuori di Gesù e di Maria. Morì nel 1680.
San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione delle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finchè a Caen nella Normandia in Francia si addormentò pienamente nel Signore.
Dal trattato «L'ammirabile Cuore di Gesù» di san Giovanni Eudes, sacerdote
Fonte della salvezza e della vera vita
Pensa, ti prego, che Nostro Signore Gesù Cristo é il tuo vero capo, e che fai parte delle sue membra. Egli ti appartiene come il capo al corpo. Tutto ciò che é suo, é tuo: il suo Spirito, il suo cuore, il suo corpo, la sua anima, e tutte le sue facoltà. Tu ne devi usare come di cose tue per servire, lodare, amare e glorificare Dio. Tu gli appartieni come le membra al loro capo. Parimenti egli desidera usare, coma cosa che gli appartenga, tutto ciò che é tuo, per indirizzarlo al servizio e alla gloria del Padre suo. Non solamente egli ti appartiene, ma vuole essere in te, vivendo e dominando in te come il capo vive e regna nelle sue membra. Egli vuole che tutto ciò che é in lui viva e domini in te: il suo spirito nel tuo spirito, il suo cuore nel tuo cuore, tutte le facoltà della sua anima nelle facoltà della tua anima, perché anche in te si adempiano queste divine parole: «Glorificate Dio nel vostro corpo» (1 Cor 6, 20) e perché la vita di Gesù si manifesti in te.
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che é in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida. Non c'é vera vita per se non in lui solo, che é la fonte esclusiva della vera vita. Fuori di lui per te non c'é che morte e perdizione. Egli deve essere il solo criterio delle tue iniziative, delle tue azioni, delle tue energie e della tua vita. Tu non devi vivere che di lui e per lui, seguendo queste divine parole: «Nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore; se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo infatti Cristo é morto ed é tornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi» (Rm 14, 7-9).
Dunque tu sei una sola cosa con questo stesso Gesù, come le membra sono una sola cosa con il loro capo. Perciò devi avere con lui uno stesso spirito, una stessa anima, una stessa vita, una stessa volontà, uno stesso sentimento, uno stesso cuore. E lui stesso deve essere il tuo spirito, il tuo cuore, il tuo amore, la tua vita e il tuo tutto. Ora queste grandi verità traggono origine nel cristiano dal battesimo, vengono accresciute e rafforzate dal sacramento della confermazione e dal buon uso delle altre grazie partecipate da Dio, e ricevono il loro supremo perfezionamento dalla santa Eucaristia.