Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
10 - 16 Luglio 2011
Tempo Ordinario XV, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 3

I Santi del giorno

Mercoledì 13 luglio 2011

Sant'Enrico

Imperatore (Memoria facoltativa)

BIOGRAFIA

Enrico il Buono nacque in Baviera nel 973 e fu educato a San Volfango di Ratisbona. Duca di Baviera, salì al trono imperiale nel 1002 e nel 1014 fu incoronato dal papa Sacro Romano Imperatore. Lui e la moglie Cunegonda furono inviati dalla Provvidenza per proteggere la Chiesa in quel difficile periodo; Enrico, pur essendo un sovrano abile in politica e nelle faccende temporali, ebbe sempre a cuore il benessere della religione e fu pronto a cooperare con le abbazie benedettine del tempo (Cluny, Montecassino, Camaldoli, Einsiedeln, St. Emmeran, Verdun, Gorsch) nel ripristino della disciplina ecclesiastica e sociale. Tentò di farsi benedettino lui stesso, e per questo fu ufficialmente dichiarato da Pio X patrono degli Oblati benedettini. Fu beatificato nel 1146.

MARTIROLOGIO

Sant'Enrico, che imperatore dei Romani, si adoperò insieme alla moglie santa Cunegonda per rinnovare la vita della Chiesa e propagare la fede di Cristo in tutta l'Europa; mosso da zelo missionario, istituì molte sedi episcopali e fondò monasteri. A Grona vicino a Göttingen in Germania lasciò in questo giorno la vita.

DAGLI SCRITTI...

Da una "Vita antica" di sant'Enrico, re.
Questo santo servo di Dio, ricevuta l'unzione regale, non fu contento delle ristrettezze di un regno terreno, ma, per conseguire la corona della vita immortale, si propose di militare sotto le insegne del sommo Re. Servire lui è regnare! Perciò usò grandissima diligenza nel diffondere l'amore alla religione, nell'assicurare alle chiese benefici e suppellettili preziose. Stabilì nel suo stesso palazzo la sede episcopale di Bamberga sotto i titoli dei principi degli apostoli Pietro e Paolo e del glorioso martire Giorgio. Ne fece omaggio con diritti particolari alla santa Chiesa di Roma, per rendere alla prima Sede l'onore dovutole per diritto divino. Con questo alto patronato diede solide basi alla sua fondazione.
Perché poi a tutti sia noto con quale vigilanza quest'uomo santo abbia provveduto la sua nuova chiesa dei beni della pace e della tranquillità anche per i tempi futuri, inseriamo qui, a conferma, una sua lettera: "Enrico per divina Provvidenza re, a tutti i figli della Chiesa presenti e futuri. Siamo invitati e ammoniti dai salutari insegnamenti della Sacra Scrittura di abbandonare i beni temporali e le comodità di questa terra e cercare con ogni mezzo di conseguire le dimore eterne dei cieli. Infatti il godimento della gloria presente è transitorio e vano, a meno che non sia orientato all'eternità celeste. E la misericordia di Dio provvide al genere umano un utile rimedio quando stabilì che i beni della terra fossero il prezzo della patria celeste.
Perciò a noi, memori di questa clemenza e ben sapendo di essere stati innalzati alla dignità regale per una gratuita disposizione della misericordia di Dio, è parsa cosa buona non solo di ampliare le chiese costruite dai nostri predecessori, ma di costruirne delle nuove a maggior gloria di Dio e dotarle di benefici e favori in segno della nostra devozione. Perciò, porgendo vigile ascolto ai comandamenti del Signore e osservando i divini consigli, desideriamo mettere in serbo in cielo i tesori elargiti dalla generosa liberalità divina; in cielo dove i ladri non sfondano né rubano, né il tarlo o la tignola li consumano; in cielo dove, mentre ora ci diamo premura di raccogliervi tutte le nostre cose, anche il nostro cuore possa rivolgersi più spesso con desiderio e con amore.
Pertanto vogliamo che tutti i fedeli sappiano che noi abbiamo innalzato alla dignità di prima sede episcopale una località che si chiama Bamberga, lasciataci in eredità dal nostro padre, perché là si mantenga un solenne ricordo di noi e dei nostri genitori e si offra continuamente il sacrificio di salvezza per tutti i fedeli".



NOTA DEL MESSALE

Enrico II (973 o 978 - Göttingen, Germania, 13 luglio 1024) fu duca di Baviera, re di Germania (1002), imperatore (1014). Come sovrano, seppe coniugare la personale ispirazione religiosa con le concrete esigenze dell’azione di governo. Consapevole dell’importanza della Chiesa per il buon andamento dell’intera società, ne sostenne la riforma, soprattutto in ambito monastico. Dietro sua insistenza, papa Benedetto VIII prescrisse la recita del Credo nella Messa delle domeniche e delle feste principali.

Dal Comune dei santi: per un santo.

COLLETTA PROPRIA

O Dio, che con l’abbondanza della tua grazia hai mirabilmente innalzato sant’Enrico dall’esercizio della regalità terrena alla gloria celeste, concedi, per sua intercessione, che tra le vicende del mondo corriamo incontro a te con cuore puro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.