Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
28 Novembre - 04 Dicembre 2004
Tempo di Avvento I, Colore viola
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 1

I Santi del giorno

Sabato 04 dicembre 2004

San Giovanni Damasceno

Sacerdote e Dottore della Chiesa (Memoria facoltativa)

BIOGRAFIA

Giovanni Damasceno

Nacque a Damasco nella seconda metà del secolo VII, da una famiglia di cristiani. Dopo aver ricevuto un'ottima istruzione filosofica, divenne monaco nel monastero di San Saba a Gerusalemme e fu ordinato sacerdote. Scrisse molte opere di dottrina teologica, in particolare contro gli iconoclasti. Morì verso la metà del secolo VIII.

MARTIROLOGIO

San Giovanni Damasceno, sacerdote e dottore della Chiesa, che rifulse per santità e dottrina e lottò strenuamente con la parola e con gli scritti contro l'imperatore Leone l'Isaurico in difesa del culto delle sacre immagini. Divenuto monaco nel monastero di Mar Saba vicino a Gerusalemme, si dedicò qui alla composizione di inni sacri fino alla morte. Il suo corpo fu deposto in questo giorno.

DAGLI SCRITTI...

Dalla «Dichiarazione di fede» di san Giovanni Damasceno, dottore della Chiesa
Tu mi hai chiamato, Signore, a servire i tuoi discepoli
Tu, Signore, mi hai tratto dai fianchi di mio padre; tu mi hai formato nel grembo di mia madre; tu mi hai portato alla luce, nudo bambino, perché le leggi della nostra natura obbediscono costantemente ai tuoi precetti. Tu hai preparato con la benedizione dello Spirito Santo la mia creazione e la mia esistenza, non secondo volontà d'uomo o desiderio della carne, ma secondo la tua ineffabile grazia. Hai preparato la mia nascita con una preparazione che trascende le leggi della nostra natura, mi hai tratto alla luce adottandomi come figlio, mi hai iscritto fra i discepoli della tua Chiesa santa e immacolata.
Tu mi hai nutrito di latte spirituale, del latte delle tue divine parole. mi hai sostentato con il solido cibo del Corpo di Gesù Cristo nostro Dio, Unigenito tuo santissimo, e mi hai inebriato con il calice divino del suo Sangue vivificante, che egli ha effuso per la salvezza di tutto il mondo.
Tutto questo, Signore, perché ci hai amati e hai scelto come vittima, invece nostra, il tuo diletto Figlio unigenito per la nostra redenzione, ed egli accettò spontaneamente; senza resistere, anzi come uno che era destinato al sacrificio, quale agnello innocente si avviò alla morte da se stesso, perché, essendo Dio, si fece uomo e si sottomise, di propria volontà, facendosi «obbediente fino alla morte e alla morte di croce» (Fil 2, 8).
E così, o Cristo mio Dio, tu hai umiliato te stesso per prendere sulle tue spalle me, pecorella smarrita, e farmi pascolare in pascolo verdeggiante e nutrirmi con le acque della retta dottrina per mezzo dei tuoi pastori, i quali, nutriti da te, han poi potuto pascere il tuo gregge eletto e nobile.
Ora, o Signore, tu mi hai chiamato per mezzo del tuo sacerdote a servire i tuoi discepoli. non so con quale disegno tu abbia fatto questo; tu solo lo sai. Tuttavia, Signore, alleggerisci il pesante fardello dei miei peccati, con i quali ho gravemente mancato; monda la mia mente e il mio cuore; guidami per la retta viva come una lampada luminosa; dammi una parola franca quando apro la bocca; donami una lingua chiara e spedita per mezzo della lingua di fuoco del tuo Spirito e la tua presenza sempre mi assista.
Pascimi, o Signore, e pasci tu con me gli altri, perché il mio cuore non mi pieghi né a destra né a sinistra, ma il tuo Spirito buono mi indirizzi sulla retta via perché le mie azioni siano secondo la tua volontà e lo siano veramente fino all'ultimo.
Tu poi, o nobile vertice di perfetta purità, o nobilissima assemblea della Chiesa, che attendi aiuto da Dio; tu in cui abita Dio, accogli da noi la dottrina della fede immune da errore; con essa si rafforzi la Chiesa, come ci fu trasmesso dai Padri.



NOTA DAL MESSALE

Giovanni (Siria, seconda metà sec. VII - Gerusalemme, metà sec. VIII), di famiglia araba cristiana, figlio di un funzionario dei califfi omayyadi, passò la giovinezza alla corte islamica di Damasco. Dedicatosi alla vita monastica nella laura di San Saba, in Palestina, fu ordinato presbitero dal patriarca Giovanni V, di cui divenne stretto collaboratore. A seguito delle polemiche iconoclaste, contro le quali sostenne la liceità delle immagini, fondata sul realismo dell’Incarnazione, si ritirò nel deserto dove visse gli ultimi anni della sua esistenza nell’ascesi e nella revisione delle sue numerose e pregevoli opere teologiche e spirituali. È un importante testimone dell’antica tradizione di fede riguardo all’assunzione di Maria al cielo (De dormitione Virginis), nonché uno dei primi teologi cristiani a confrontarsi con l’Islam.

Dal Comune dei pastori: per un pastore, o dal Comune dei dottori della Chiesa.

COLLETTA PROPRIA

Concedi a noi, o Signore, di essere sostenuti dalle preghiere del santo presbitero Giovanni [Damasceno], perché la vera fede, che egli ha mirabilmente insegnato, sia sempre nostra luce e nostra forza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

Santa Barbara

Vergine e Martire (Memoria facoltativa)

MARTIROLOGIO

A Nicomedia, commemorazione di santa Barbara, che fu, secondo la tradizione, vergine e martire.