Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 05 settembre 2003

Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro?

Gesù si presenta come lo sposo; Egli inaugura un nuovo tempo e compie la sua missione predicando, ammaestrando e formando i suoi discepoli perché si sentono poi pronti a continuare il tempo di grazia nel tempo della chiesa di Cristo. Il suo messianismo ha le radice sull'annuncio dell'antico Testamento interpretato nei tempi nuovi. Il suo precursore Giovanni Battista pratica un battesimo di penitenza; Egli istaura il battesimo di grazia e perdono per rigenerare l'umanità nel Nuovo Adamo. L'efficacia di questi tempi passeranno attraverso la croce di Cristo; l'insensibilità degli uomini, la loro malvagità ed ipocrisia segneranno la fine della missione terrena di Cristo. L'opera del Padre però trasforma questi eventi in eventi di grazia e redenzione per tutti gli uomini. Il digiuno praticato dai discepoli di Cristo avrà un valore nuovo perché inserito nel Mistero di Cristo. Sarà il segno della partecipazione alla sua Passione nella certezza della Resurrezione. Il digiuno non è una semplice pratica penitenziale ma rimanda direttamente al mistero di amore di Cristo. Il digiuno non ha valore in sé ma deve essere riferito a qualcosa di concreto; la sua valenza sarà allora maggiore se ad esso si aggiunge la pratica della carità. Le rinunce volontarie potranno favorire una migliore comprensione della realtà ed aiutare anche la nostra opera; potremmo meglio meditare sul sacrificio di Cristo e cercare di realizzare al meglio il suo valore infinto nella concretezza della nostra vita che potrà diventare segno dell'opera di grazia del Signore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'audacia della preghiera.

«Una volta Abramo, il discepolo di padre Sisoes, fu tentato dal demonio. L'anziano vide che era caduto, e levatosi in piedi tese le mani al cielo dicendo: "O Dio, sia che tu voglia, sia che tu non voglia, non ti lascerò se non lo guarirai...". E all'istante fu guarito».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE VIGILIE NELLE FESTE DEI SANTI

Nelle feste dei Santi e in tutte le solennità si celebri l'Ufficio come abbiamo indicato per la domenica, 2eccetto
che si dicano i salmi, le antifone e le letture proprie di
quel giorno; ma si mantenga l'ordine stabilito sopra.


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