Talvolta possiamo riuscire a fingere nei confronti del nostro prossimo fino a indurlo a formulare giudizi erronei su di noi. Possiamo dire e non fare, come facevano alcuni contemporanei di Gesù, gli scribi e i farisei. Egli mette in guardia i suoi discepoli da quei falsi maestri: «Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito». Il nostro giudizio infatti inevitabilmente si ferma alle apparenze e in base a quelle valuta i comportamenti umani. Nei confronti del nostro Dio, che scruta i cuori, ciò non è possibile. Non basta darGli una affermazione verbale: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli». Quindi il nostro assenso deve essere pieno ed incondizionato, fatto di concreta operosità e non soltanto di parole insincere. Il Signore vuole uno stretto legame tra religione e vita. Dovremmo perciò interrogarci se i nostri gesti quotidiani e settimanali di culto, in primo luogo la stessa eucaristia, culmine della nostra adesione a Cristo, condiziona positivamente la nostra vita. L'accusa di essere «cristiani della domenica» talvolta coglie nel segno, se l'ascolto della parola e il pane di vita non ci inducono ad una assidua e costante conversione. Ciò suona a rimprovero e a motivo di riflessione per coloro che affermano, magari con una punta di orgoglio, di credere alle verità della nostra fede cristiana cattolica, ma poi nulla fanno per mettere in pratica quanto la stessa fede ci suggerisce per la vita di ogni giorno. Non ci è consentito ridurre, alla stregua di una semplice filosofia la nostra religione. Gesù nel proporla non solo ha proclamato solennemente le verità antiche e nuove, ma Egli per primo ne è stato il primo testimone e ai suoi discepoli ha chiesto di seguirlo e di imitarlo. Arriva a dire, (l'abbiamo sentito qualche giorno fa), a coloro che l'avvisano che sua madre e i suoi fratelli lo stanno cercando: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Mettere in pratica è il programma inderogabile del cristiano! Non è una cosa semplice. Ma è un affare che vale la vita eterna.
Antifona d'Ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi, * l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato, * non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti. * Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome, Signore, * fa' con noi secondo la tua clemenza, * secondo la tua grande misericordia. (Dn 3, 31.29.43.42)
Atto Penitenziale
Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.
C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi. A: Signore pietà. C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, + continua a effondere su di noi la tua grazia, * perché, affrettandoci verso i beni da te promessi, * diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che prometti vita e salvezza a ogni uomo che desiste dall'ingiustizia, donaci gli stessi sentimenti di Cristo, perché possiamo donare la nostra vita e camminare con i fratelli verso il tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ez 18, 25-28
Dal libro del profeta Ezechièle Così dice il Signore: "Voi dite: "Non è retto il modo di agire del Signore". Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.23
RIT: Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato.
Ricordati della tua fedeltà che è da sempre. Non ricordare i peccati della mia giovinezza: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie.
Seconda Lettura
Fil 2, 1-11
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, se c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l'interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: "Gesù Cristo è Signore!", a gloria di Dio Padre.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mt 21, 28-32 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: "Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: "Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Non ne ho voglia". Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Risposero: "Il primo". E Gesù disse loro: "In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Consapevoli che saremo giudicati sulla testimonianza attiva del vangelo, preghiamo il Padre, dicendo insieme:
Rendici testimoni del vangelo, Signore.
Accompagna, o Signore, il cammino degli uomini verso di te. Purifica la loro fede, in modo che a ciò che dicono, corrisponda ciò che fanno. Preghiamo:
Rendi, o Signore, la tua Chiesa fervida di opere sociali e caritative. Rendila attenta e sensibile a quei bisogni cui la società ancora non provvede. Preghiamo:
Libera, o Signore, i nostri governanti dalla litigiosità e dalla discordia. Concedi loro un cuore saggio e un atteggiamento costruttivo per il bene comune. Preghiamo:
Consola, o Signore, chi si trova a portare una croce pesante. Aiutalo a comprendere che la vita spesa per te, trasformerà il suo lutto in gioia. Preghiamo:
Fortifica, o Signore, la nostra comunità nella sequela del tuo Cristo. La serenità e la pace siano il frutto della fiducia che ha posto in lui. Preghiamo:
Per il rispetto delle minoranze etniche e religiose. Per una testimonianza coraggiosa della fede.
Dio della salvezza, che ci chiami ad una testimonianza coraggiosa della nostra fede, aiutaci a portare apertamente e fieramente il nostro nome cristiano, perché Gesù tuo Figlio ci possa un giorno riconoscere davanti a te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, + e da questa offerta * fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui hai voluto rinnovare l'universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. * Pur essendo nella condizione di Dio, egli svuotò se stesso, * e con il sangue versato sulla croce + pacificò il cielo e la terra. ** Per questo fu esaltato sopra ogni creatura * e divenne causa di salvezza eterna + per tutti coloro che gli obbediscono. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo, * con la quale mi hai dato speranza. * Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118, 49-50) Oppure: In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
—(oppure)— È venuto Giovanni il Battista: * i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. (Cf. Mt 21, 32)
Dopo la Comunione
Questo sacramento di vita eterna + ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo, * perché, annunciando la morte del tuo Figlio, partecipiamo alla sua passione * per diventare eredi con lui nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento: I loro angeli vedono sempre la faccia del Padre mio.
Stupendo questo piccolo brano del Vangelo, in una settimana liturgica nella quale lo stesso Gesù ci parlerà dei piccoli e dei semplici. L'invito all'umiltà nel servizio verso i fratelli non è solo una norma di comportamento e nella festa degli angeli assume un significato ben preciso. L'invito della liturgia odierna è nell'immergerci da adesso nella contemplazione beata del Volto del Signore. E' la contemplazione alla quale tutti noi siamo chiamati, quando apparteremo alla schiera dei santi. Siamo chiamati alla contemplazione del Volto del Signore, che significa albergare nel suo Cuore e vivere nel suo perenne Amore. La contemplazione è una realtà che ci distingue come veri figli di Dio; Gesù ci mostra la nostra meta in quella contemplazione che è ora dei santi e degli angeli. Gli angeli, i messaggeri di Dio, sono i nostri custodi perché la nostra vita sia costantemente orientata verso il Signore. Gli angeli, creature spirituali, ci indicano il Regno dei Cieli al quale apparterremo nella resurrezione finale dei corpi. Oggi noi possiamo intuire cosa Gesù voglia dirci con questo invito alla contemplazione del Volto del Signore. Lo afferriamo proprio per questo invito a diventare piccoli: significa scoprire nel nostro prossimo il Volto di Cristo perché la nostra vocazione alla santità si incarna e si realizza nella carità e nell'amore. Contemplare il Volto del Signore significa il destino di gloria ma è anche il percorso che ci porta sulla terra a questa grande meta che oggi appartiene agli angeli. La chiamata alla santità non è una meta ideale, raggiungibile solo per alcuni eletti ma è proprio la costante e continua risposta per conversione vera dei cuori nel riconoscere nel fratello da assistere l'anticipo della gloria che ci attende.
Antifona d'Ingresso
Benedite, angeli del Signore, il Signore, * lodatelo ed esaltatelo nei secoli. (Dn 3, 58)
Colletta
O Dio, che con ineffabile provvidenza mandi i tuoi santi angeli perché siano nostri custodi, dona a noi, che ti supplichiamo, di essere sempre difesi dalla loro protezione e di godere in eterno della loro compagnia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Zc 8, 1-8
Dal libro del profeta Zaccarìa La parola del Signore degli eserciti fu rivolta in questi termini: «Così dice il Signore degli eserciti: Sono molto geloso di Sion, un grande ardore m'infiamma per lei. Così dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata "Città fedele" e il monte del Signore degli eserciti "Monte santo". Così dice il Signore degli eserciti: Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze. Così dice il Signore degli eserciti: Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi? Oracolo del Signore degli eserciti. Così dice il Signore degli eserciti: Ecco, io salvo il mio popolo dall'Oriente e dall'Occidente: li ricondurrò ad abitare a Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, nella fedeltà e nella giustizia.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
IN ALTERNATIVA:
Es 23,20-23 (dalla memoria)
Dal libro dell'Esodo. Così dice il Signore: "Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da' ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. Il mio angelo camminerà alla tua testa". Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE SAL. 90
RIT.: Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.
Chi abita al riparo dell'Altissimo passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente. Io dico al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido".
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.
Non temerai il terrore della notte né la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.
Alleluia, alleluia. Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri, che eseguite la sua volontà. Alleluia.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.101
RIT: Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso nel suo splendore.
Le genti temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria, quando il Signore avrà ricostruito Sion e sarà apparso in tutto il suo splendore. Egli si volge alla preghiera dei derelitti, non disprezza la loro preghiera.
Questo si scriva per la generazione futura e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore: Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, dal cielo ha guardato la terra, per ascoltare il sospiro del prigioniero, per liberare i condannati a morte.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza, perché si proclami in Sion il nome del Signore e la sua lode in Gerusalemme, quando si raduneranno insieme i popoli e i regni per servire il Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Figlio dell'uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.
VANGELO
Lc 9, 46-50 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Mt 18,1-5.10 (dalla memoria) Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?". Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
L'angelo a cui è affidata la nostra città, l'angelo della nostra chiesa, l'angelo di ognuno di noi ci aiutino, oggi, ad invocare il Signore e a domandargli la sua benedizione. Con fede, quindi, preghiamo:
Benedici il tuo popolo, Signore.
Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti: ascoltino con fede, ogni giorno, quello che Dio vuole da loro. Preghiamo:
Per i governanti di ogni nazione: gli angeli ispirino loro pensieri di pace. Preghiamo:
Per chi si trova nelle difficoltà, nei dubbi e nella tentazione: un angelo santo indichi loro il cammino della vita. Preghiamo:
Per tutti i nostri bambini: l'angelo di Dio li custodisca e li preservi da ogni male. Preghiamo:
Per la nostra comunità: i nostri angeli ci insegnino ad adorare continuamente il Signore. Preghiamo:
Per la formazione di una retta coscienza. Per chi, oggi, si troverà nel pericolo.
Signore, Dio onnipotente, che con la tua provvidenza orienti tutto il creato alla gloria eterna, custodisci il tuo popolo in cammino perché, assieme agli angeli, giunga davanti a te per godere in eterno la tua beatitudine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni che ti presentiamo in onore dei tuoi santi angeli e fa' che, per la loro continua protezione, siamo liberati da ogni pericolo e giungiamo felicemente alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Noi proclamiamo la tua gloria che risplende negli angeli e negli arcangeli; * onorando questi tuoi messaggeri, esaltiamo la tua bontà infinita: * negli spiriti beati tu ci riveli quanto sei grande e amabile al di sopra di ogni creatura, * per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui le moltitudini degli angeli celebrano la tua grandezza * e le nostre voci si uniscono in adorazione + al loro inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore, * a te voglio cantare davanti agli angeli. (Cf. Sal 137, 1)
—(oppure)— In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
Dopo la Comunione
O Padre, che in questo sacramento ci doni il pane per la vita eterna, guidaci, con l'assistenza degli angeli, nella via della salvezza e della pace. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Cattiva accoglienza di un villaggio di Samaria.
Gesù sta per iniziare il suo ultimo viaggio verso Gerusalemme. La meta ultima che l'attende è però il monte calvario dove consumerà il suo sacrificio. Passando di villeggio in villaggio egli continua la sua missione di annunciare il Regno di Dio e di invitare tutti alla conversione. Lo precedono i suoi discepoli, inviati appositamente per preparare gli abitanti alla sua venuta. C'è un rifiuto e segue l'ira e l'indignazione degli Apostoli. I più zelanti invocano un immediato castigo dal cielo: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Gesù li rimprovera. È falso il loro zelo. La vendetta non ci appartiene. Lo stesso Dio si autodefinisce «Lento all'ira e grande nell'amore». La stessa persona di Gesù incarna il perdono e la misericordia. Quando in noi esplode l'ira, è ancora quel maledetto orgoglio che interviene minaccioso. A pensare che se il nostro Dio non fosse il Dio della misericordia e del perdono, tutti saremmo periti miseramente dopo il primo peccato. Gli Apostoli erano testimoni oculari degli atteggiamenti che Gesù praticava nei confronti dei peccatori: avevano assistito alla conversione di Zaccheo, di Levi il pubblicano. Avevano visto il loro maestro lasciarsi toccare non solo dai lebbrosi, ma perfino da una prostituta. Alcuni si scandalizzavano di ciò, ma i più ne restavano edificati. Dovranno però verificarsi alcuni eventi decisivi perché tutto possa apparire chiaro: la croce, la risurrezione e la pentecoste. Occorre lo Spirito Santo per comprendere al meglio che il Signore e «il mio Dio, il Dio della mia misericordia», come canta il Salmista. Chiediamolo con fede.
Antifona d'Ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi, * l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato, * non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti. * Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome, Signore, * fa' con noi secondo la tua clemenza, * secondo la tua grande misericordia. (Dn 3, 31.29.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, + continua a effondere su di noi la tua grazia, * perché, affrettandoci verso i beni da te promessi, * diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Zc 8, 20-23
Dal libro del profeta Zaccarìa Così dice il Signore degli eserciti: Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno e si diranno l'un l'altro: "Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti. Anch'io voglio venire". Così popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a cercare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore. Così dice il Signore degli eserciti: In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: "Vogliamo venire con voi, perché abbiamo udito che Dio è con voi".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.86
RIT: Il Signore è con noi.
Sui monti santi egli l'ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati e lui, l'Altissimo, la mantiene salda».
Il Signore registrerà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Figlio dell'uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.
VANGELO
Lc 9, 51-56 Dal Vangelo secondo Luca
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio ci ha tanto amati da mandare il suo Unigenito fra noi, perché avessimo la vita e l'avessimo in abbondanza. Ricolmi di gioia e di pace per questo annuncio, proclamiamo la bontà del Signore e preghiamo:
Ascoltaci, o Signore.
Padre dei credenti, perché i battezzati, con umile coraggio, sappiano essere messaggeri di Cristo, portatori di pace e di speranza tra gli uomini. Ti preghiamo:
Padre della storia, perché quanti operano nel sociale, si prendano a cuore la causa dei poveri e degli oppressi e, riparando ingiustizie e sofferenze, affrettino l'avvento del regno. Ti preghiamo:
Padre della luce, perché chi è nella prova, riceva forza dall'eucaristia, sacramento dell'amore di Cristo, crocifisso innocente per tutti gli uomini. Ti preghiamo:
Padre della vita, perché i bambini che oggi fanno il loro ingresso nell'esistenza, siano accolti con tenero amore. Ti preghiamo:
Padre della gioia, perché in questa eucaristia che ci riconcilia nell'unico corpo di Cristo, troviamo la fonte della pace e della concordia. Ti preghiamo:
Perché la nostra comunità diventi un luogo di dialogo e di accoglienza. Perché la pazienza sia la virtù dei cristiani.
Padre misericordioso, che ti compiaci della gioia dei tuoi figli, dalla tua bontà osiamo sperare tutto ciò che è bene per noi, perché, pieni del tuo amore, sappiamo vivere da veri discepoli del tuo figlio Gesù, che è Dio e vive e regna per i secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, + e da questa offerta * fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo, * con la quale mi hai dato speranza. * Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118, 49-50)
—(oppure)— In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
Dopo la Comunione
Questo sacramento di vita eterna + ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo, * perché, annunciando la morte del tuo Figlio, partecipiamo alla sua passione * per diventare eredi con lui nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Le letture bibliche nelle feste dei santi tendono a descriverci nel modo più semplice ed efficace le loro precipue virtù e la specifica spiritualità di cui si sono dotati in vita per arrivare dritti a Dio, vivendo in modo eroico. Ecco, San Paolo, che si gloria della croce di Cristo e si vede crocifisso al mondo e distaccato da esso: Francesco ha lo stesso vanto perché egli ha avuto il privilegio di portare nel suo cuore e nel suo corpo in modo visibile le stìgmate del Signore, proprio come era accaduto all'Apostolo e ha abbandonato tutte le umane sicurezze per essere tutto ed esclusivamente di Cristo nel gaudio di una completa povertà. Hanno capito entrambi il fascino della croce e hanno imparato a gioire con Cristo nella sofferenza. Il versetto al Salmo responsoriale "Tu sei, Signore, mia parte di eredità" ci ricorda la scelta eroica e decisiva di Francesco, che lascia ogni ricchezza e sposa madonna povertà; si libera dei pesi del mondo per essere tutto e solo di Dio, l'unico vero bene. La preghiera di Gesù al Vangelo vuole ricordarci che le verità divine non appartengono ai dotti e ai sapienti di questo mondo, ma ai puri e ai semplici che sono illuminati dallo Spirito Santo. I famosi "fioretti" di San Francesco sono la testimonianza più evidente dell'alto grado di comunione che il santo aveva raggiunto con il suo Dio, con il prossimo e con la natura che ne è lo specchio. Francesco è il cantore di Dio, cantore della sua grazia, delle bellezze del creato perché ha raggiunto la vera libertà interiore e ha saputo librarsi con tutta la sua vita verso l'Alto. Ha lasciato un solco fecondo dove i fiori della semplicità, della bontà e della purezza fioriscono sempre nuovi ed incantano per il loro splendore. Seguiamo il suo esempio e la sua testimonianza.
Antifona d'Ingresso
Francesco, uomo di Dio, lasciò la sua casa e la sua eredità, * si fece piccolo e povero; il Signore lo prese al suo servizio.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Padre, che hai concesso a san Francesco [d'Assisi] di essere immagine viva di Cristo povero e umile, fa' che, camminando sulle sue orme, possiamo seguire il tuo Figlio e unirci a te in carità e letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gal 6, 14-18
Dalla lettera di san Paolo ai Gàlati Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio. D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 15
RIT: Tu sei, Signore, mia parte di eredità.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 25-30 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Per intercessione di Francesco d'Assisi, fratello universale ed esempio di santità, rivolgiamo al Padre la preghiera della Chiesa e del mondo. Diciamo insieme:
Benedici il tuo popolo, Signore.
Tu sei santo, Signore, e operi cose meravigliose; rinnova ancora la tua Chiesa con la santità di molti che vivano con semplicità e letizia il vangelo. Preghiamo:
Tu sei protettore, custode e difensore nostro: difendi il nostro paese da ogni male e custodiscilo nella pace. Preghiamo:
Tu sei bellezza, umiltà e pazienza: rendi ogni uomo fratello tra fratelli, con tutte le creature canti la tua gloria. Preghiamo:
Tu sei nostra speranza, nostra fede e carità: insegnaci ad amare il tuo cristo crocifisso nel volto degli emarginati del nostro tempo. Preghiamo:
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene: aiuta i movimenti, le persone, le istituzioni che si ispirano a san Francesco, ad amarti sopra ogni cosa. Preghiamo:
Tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei: aiuta la nostra comunità a spogliarsi del superfluo, vivendo con fiducia la tua parola. Preghiamo:
Signore, che nel nome di Francesco d'Assisi anche oggi doni alla Chiesa e al mondo la speranza dell'amore e della pace, ravviva la fede nel tuo Cristo, perché tutte le creature ti benedicano e ti servano con grande umiltà. Per Gesù, immagine del tuo volto, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
L'offerta di questi doni, o Signore, ci disponga a celebrare degnamente il mistero della croce, al quale san Francesco aderì con ardente amore. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella mirabile testimonianza dei tuoi santi * tu rendi sempre feconda la tua Chiesa * e doni a noi un segno sicuro del tuo amore. ** Il loro grande esempio e la loro fraterna intercessione * ci sostengono nel cammino della vita, * perché si compia in noi il tuo mistero di salvezza. ** E noi, uniti agli angeli e a tutti i santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 3)
—(oppure)— In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
Dopo la Comunione
Per i santi misteri che abbiamo ricevuto concedi a noi, o Signore, che, imitando la carità e il fervore apostolico di san Francesco, gustiamo i frutti del tuo amore e li diffondiamo per la salvezza di ogni uomo. Per Cristo nostro Signore.
San Luca distingue due missioni di Gesù, due invii: ai Dodici e ai Settantadue discepoli. Poveri, inviati da un povero ai poveri, sono i missionari. Questa povertà è uno degli imperativi del tempo della Chiesa, così tanto richiamata da Papa Francesco, tempo decisivo, che non ha bisogno di crearsi sicurezze al di fuori della certezza della prossimità di Dio. La partecipazione all'esistenza di Cristo, che ha nell'Eucaristia il suo momento forte, pone in stato di libertà, povertà, cammino. Qual è il giudizio che questa parola di Gesù pronuncia sulla nostra esistenza, personale e comunitaria? Perché non sempre sappiamo costruire, accogliere e diffondere la pace? Forse siamo disorientati da troppe false proposte, da falsi profeti di pace e meno attenti a Colui che è autore della vera pace, Gesù Cristo, Signore.
Antifona d'Ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi, * l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato, * non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti. * Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome, Signore, * fa' con noi secondo la tua clemenza, * secondo la tua grande misericordia. (Dn 3, 31.29.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, + continua a effondere su di noi la tua grazia, * perché, affrettandoci verso i beni da te promessi, * diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ne 8,1-4.5-6.7-12
Dal libro di Neemìa In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza. Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.18
RIT: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 10, 1-12 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, il Signore ci chiama a quest'eucaristia per farci suoi discepoli e consegnarci la legge dell'amore, Invochiamolo quindi con fede, dicendo:
Manda anche noi, Signore.
Per la Chiesa, istruita nell'amore da Cristo, perché mite e operosa vivifichi la comunità degli uomini. Preghiamo:
Per le nostre città, perché con pazienza diventino i luoghi per un'armoniosa convivenza umana. Preghiamo:
Per le nostre case, perché l'adesione amorosa alla legge del Signore ne faccia segni di riconciliazione e di pace. Preghiamo:
Per quanti hanno il compito di predicare il vangelo, perché lo Spirito li rivesta di scienza e di perseveranza, e prepari i cuori all'ascolto. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché ci sentiamo mandati ad annunciare la pace e il regno del Signore. Preghiamo:
Per i sacerdoti e i religiosi della nostra comunità. Per i missionari laici della nostra diocesi.
Accogli, Signore, la preghiera dei tuoi figli, perché la tua parola arrivi ai confini del mondo e si estenda ovunque il regno del tuo amore. Te lo chiediamo con fiducia per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, + e da questa offerta * fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo, * con la quale mi hai dato speranza. * Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118, 49-50)
—(oppure)— In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
Dopo la Comunione
Questo sacramento di vita eterna + ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo, * perché, annunciando la morte del tuo Figlio, partecipiamo alla sua passione * per diventare eredi con lui nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
È un gravissimo peccato non accorgersi dei beni che il Signore riversa su di noi. È peccato anche pensare e credere che tutto ci sia dovuto o che tutto dipenda solo ed esclusivamente dalle nostre forze e dalle nostre capacità. Dono incommensurabile e gratuito è la fede, dono luminosa è la parola di Dio rivelata. Ci consente di conoscere l'Onnipotente che si autorivéla e di conoscere la nostra vera origine, l'essere cioè sgorgati dalla stessa pienezza divina. Il dono più grande è sicuramente il Verbo incarnato, la persona di Cristo, che è venuto ad abitare in mezzo a noi e si fatto in tutto simile a noi. Egli è il nostro salvatore e redentore. Egli è per noi la Verità. Ecco donde sgorga il dovere di accogliere con gratitudine e amore la sua Parola. È un annuncio di certezza che fuga ogni nostro errore e ci orienta al vero e sommo bene. Gesù adempie la prima parte della sua divina missione offrendo un annuncio di salvezza. Dà forza alle sue parole compiendo fatti prodigiosi e segni che evidenziano la sua origine divina. Guai a chi colpevolmente non accoglie come seme fecondo di immortalità la parola di Gesù. Accadeva ai tempi del Signore duemila anni fa, accade ancora ai nostri giorni. Quale grande responsabilità! Spegnere la luce della parola divina significa concretamente immergersi nel buio più nefasto, nel regno della morte, della violenza e dell'errore. Quotidianamente ne vediamo le tristi conseguenze. Abbiamo urgentissimo bisogno di operare un grande recupero di verità ultime ed essenziali. Altrimenti resteremo disorientati e vagabondi.
Antifona d'Ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi, * l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato, * non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti. * Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome, Signore, * fa' con noi secondo la tua clemenza, * secondo la tua grande misericordia. (Dn 3, 31.29.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, + continua a effondere su di noi la tua grazia, * perché, affrettandoci verso i beni da te promessi, * diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Bar 1, 15-22
Dal libro del profeta Baruc Al Signore, nostro Dio, la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per l'uomo di Giuda e per gli abitanti di Gerusalemme, per i nostri re e per i nostri capi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri, perché abbiamo peccato contro il Signore, gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, che diceva di camminare secondo i decreti che il Signore ci aveva messo dinanzi. Dal giorno in cui il Signore fece uscire i nostri padri dall'Egitto fino ad oggi noi ci siamo ribellati al Signore, nostro Dio, e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua voce. Così, come accade anche oggi, ci sono venuti addosso tanti mali, insieme con la maledizione che il Signore aveva minacciato per mezzo di Mosè, suo servo, quando fece uscire i nostri padri dall'Egitto per concederci una terra in cui scorrono latte e miele. Non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, secondo tutte le parole dei profeti che egli ci ha mandato, ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore, nostro Dio.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.78
RIT: Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.
O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti: hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto Gerusalemme in macerie. Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo, la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici.
Hanno versato il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme e nessuno seppelliva. Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini, lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno. Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre? Arderà come fuoco la tua gelosia?
Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati: presto ci venga incontro la tua misericordia, perché siamo così poveri! Aiutaci, o Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome; liberaci e perdona i nostri peccati a motivo del tuo nome.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
VANGELO
Lc 10, 13-16 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nella sua benevolenza, Dio è sempre all'opera nella storia degli uomini. Anche oggi egli viene a noi per rischiarare il nostro cuore e donarci la forza della conversione. Diciamo insieme:
Converti il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa, perché attraverso la conversione quotidiana si conformi sempre più a Cristo, nella povertà, nella purezza e nell'amore. Preghiamo:
Per i nostri vescovi, perché lo spirito di amore e di sapienza li conforti nella guida del popolo di Dio. Preghiamo:
Per chi è lontano dai sacramenti, perché il dito di Dio tocchi nell'intimo il suo cuore, facendone scaturire il desiderio di riconciliazione. Preghiamo:
Per le nostre città, perché non siano più dominate dalla prepotenza e dall'arrivismo, ma diventino il luogo del rispetto, dell'accoglienza e della fede. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo a quest'eucaristia e in essa veniamo riconciliati, perché sappiamo portare nelle nostre case la gioia dell'incontro con Dio misericordioso e fedele. Preghiamo:
Perché facciamo atti di riparazione per il male operante nel mondo. Per i luoghi dove pubblicamente si offende e si opera contro Dio.
Non abbandonare, Padre, i tuoi figli, di cui conosci i bisogni e la fragilità, ma continua a guidarli nello scorrere dei giorni con la tua misericordia e la tua pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, + e da questa offerta * fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo, * con la quale mi hai dato speranza. * Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118, 49-50)
—(oppure)— In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
Dopo la Comunione
Questo sacramento di vita eterna + ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo, * perché, annunciando la morte del tuo Figlio, partecipiamo alla sua passione * per diventare eredi con lui nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oggi la liturgia, con il formulario della messa proprio, fa memoria della Madonna santissima del Rosario. Nelle memorie però, se non sono quelle speciali, vengono usate le letture del giorno, anche per dare la continuità a quanto si legge. Infatti i settantadue discepoli, inviati da Gesù qualche giorno fa, oggi al ritorno dalla missione mostrano una gioia incontenibile. Una gioia veramente giustificabile per tanti motivi. Da un lato certamente, perché si rendono conto che tutto quello che Gesù, il loro Signore, aveva loro predetto si era puntualmente verificato. Già questo è un buon motivo per gioire; e poi la loro opera, seguendo l'insegnamento di Gesù, aveva dato frutti umanamente inaspettati. I discepoli hanno operato molti miracoli, guarendo e scacciando i demòni: proprio secondo le istruzioni che avevano ricevuto. Certamente, se ce n'era bisogno, la fiducia e la fede in Gesù erano aumentati. Altro motivo di gioia, e questo forse più profondo, è nel rendersi conto che - nell'obbedienza a Gesù - questa comunità di discepoli comincia a fare quello che faceva il proprio Maestro. Comincia ad intravedersi una realtà nuova e che nasce da Cristo stesso. Sono tutti questi motivi giusti per rendere grazie al Signore e gioire tutti insieme. L'accoglienza di Gesù però invita a riflettere sul motivo vero e reale della vera gioia. La gioia che nasce dal profondo del cuore, dove è radicata, non deriva dai risultati esterni o dai successi conseguiti e neanche dall'accettazione altrui del nostro operato. La vera gioia sta nel sapersi figli di Dio ed amati da Dio stesso. Obbedire a Gesù e fare quello che Egli insegna... è qui la gioia profonda di tutti i cristiani.
Antifona d'Ingresso
Rallegrati, Maria, piena di grazia, il Signore è con te: * benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. (Lc 1, 28.42)
Colletta
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l'intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Bar 4, 5-12.27-29
Dal libro del profeta Baruc Coraggio, popolo mio, tu, memoria d'Israele! Siete stati venduti alle nazioni non per essere annientati, ma perché avete fatto adirare Dio siete stati consegnati ai nemici. Avete irritato il vostro creatore, sacrificando a dèmoni e non a Dio. Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno, avete afflitto anche colei che vi ha nutriti, Gerusalemme. Essa ha visto piombare su di voi l'ira divina e ha esclamato: «Ascoltate, città vicine di Sion, Dio mi ha mandato un grande dolore. Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l'Eterno ha condotto i miei figli e le mie figlie. Io li avevo nutriti con gioia e li ho lasciati andare con pianto e dolore. Nessuno goda di me nel vedermi vedova e abbandonata da molti; sono stata lasciata sola per i peccati dei miei figli, perché hanno deviato dalla legge di Dio». Coraggio, figli, gridate a Dio, poiché si ricorderà di voi colui che vi ha afflitti. Però, come pensaste di allontanarvi da Dio, così, ritornando, decuplicate lo zelo per ricercarlo; perché chi vi ha afflitto con tanti mali vi darà anche, con la vostra salvezza, una gioia perenne.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
IN ALTERNATIVA:
At 1, 12-14 (dalla memoria)
Dagli atti degli apostoli. (Dopo che Gesù fu assunto in cielo,) i discepoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
Sal da Lc
RIT.: Esulto di gioia nel Signore.
"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre".
Alleluia Giardino chiuso tu sei, Maria, giardino chiuso, fontana sigillata; le generazioni ti proclamano beata, tutto il popolo intesse le tue lodi. Alleluia
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.68
RIT: Il Signore ascolta i miseri.
Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. A lui cantino lode i cieli e la terra, i mari e quanto brulica in essi.
Perché Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda: vi abiteranno e ne riavranno il possesso. La stirpe dei suoi servi ne sarà erede e chi ama il suo nome vi porrà dimora.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Lc 10, 17-24 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Lc 1, 26-38 (dalla memoria) Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, Dio predilige gli umili e i piccoli e ad essi rivelerà il suo volto, come Cristo ha promesso. Con confidenza filiale, rivolgiamo a lui la nostra supplica, dicendo:
O Signore, mostraci la tua gloria.
Per la comunità dei credenti, perché sperimenti con gioia effusiva la sua vocazione battesimale e l'intimità con Cristo. Preghiamo:
Per la comunità degli uomini, perché vi abitino pace e giustizia, rispetto e amore per ogni persona. Preghiamo:
Per tutti i piccoli e i poveri del mondo, perché nella Vergine Maria vedano la protettrice e colei che insegna la via da seguire. Preghiamo:
Per chi è prigioniero di mali fisici o spirituali, perché apra un varco nella sofferenza e vi faccia penetrare la salvezza del Risorto. Preghiamo:
Per noi che qui pregustiamo il banchetto celeste, perché questa eucaristia sia pegno di comunione fraterna e conferma della vittoria sul male. Preghiamo:
Per chi, fra noi sta cercando Dio. Perché i cristiani, con coraggio, denuncino ogni forma di male.
Consegniamo a te, o Padre, le nostre intenzioni. Adoriamo in silenzio il mistero della croce, con cui Cristo, vita nostra, ci ha redenti per sempre e ha inaugurato il tuo regno. A te la lode nei secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
O Signore, concedi che la nostra vita sia conforme all'offerta che ti presentiamo e donaci di contemplare i misteri del tuo Figlio unigenito, così da essere resi degni delle sue promesse. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * renderti grazie, o Padre, per le meraviglie che hai operato nei tuoi santi; * ma è ancor più dolce e doveroso, in questa memoria della beata Vergine Maria, + magnificare il tuo amore per noi con il suo stesso cantico di lode. ** Grandi cose hai fatto, o Signore, per tutti i popoli della terra * e hai prolungato nei secoli l'opera della tua misericordia * quando hai guardato l'umiltà della tua serva + e per mezzo di lei ci hai donato il Salvatore del mondo, il tuo Figlio Gesù Cristo, Signore nostro. ** In lui le schiere degli angeli, unite in eterna esultanza, * adorano la tua immensa grandezza. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. (Lc 1, 31)
—(oppure)— In questo abbiamo conosciuto l'amore: * egli ha dato la sua vita per noi; * anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3, 16)
Dopo la Comunione
Signore, Dio nostro, concedi a noi, che in questo sacramento annunciamo la morte e la risurrezione del tuo Figlio, di essere associati alla sua passione, per godere della sua consolazione e partecipare alla sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Fra le tante suggestive immagini a cui il nostro Dio si paragona, è molto attraente quella del vignaiolo che si prende cura amorevole della sua vigna, attendendo poi il momento del raccolto per godere degli attesi frutti. Così il Signore Iddio si comporta con il suo popolo prediletto. Nulla lascia di intentato perché la sua vigna abbondi di splendidi grappoli. Purtroppo le legittime attese del Signore restano ripetutamente deluse per colpa delle infedeltà dei suoi amati. Che triste delusione! San Paolo è ben consapevole che spesso le infedeltà al Signore derivano dalle eccessive preoccupazioni per le cose della terra, quelle che ci fanno trascurare quelle ben più preziose del cielo. Vincere allora le inquietudini, le eccessive preoccupazioni assumendo un interiore atteggiamento di fiducioso e filiale abbandono al Padre nel fervore della preghiera, significa riassumere la linfa vitale che garantisce i frutti migliori e più abbondanti. Occorrono i doni dello Spirito per essere sapienti e saggi. Non solo un popolo prediletto può sperimentare l'infedeltà, ma perfino i capi religiosi, quelli che dovrebbero essere i primi testimoni, sacerdoti, dottori della legge, scribi e farisei cadono nella tentazione della falsità e dell'ipocrisia. La responsabilità in questi casi si accresce a dismisura e il peccato diventa di una particolare gravità. Non solo non si compie il bene, ma si impedisce ad altri di compierlo. Il peccato diventa motivo di gravissimo scandalo ed è duramente condannato dal Signore: «Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare». Accogliere con infinita gratitudine la parola di Dio e coloro che ce la porgono è uno dei doveri principali del cristiano. È la garanzia che rende veramente fruttuosa la nostra vita agli occhi di Dio e anche del nostro prossimo.
Antifona d'Ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere * e nessuno può opporsi alla tua volontà. * Tu hai fatto il cielo e la terra * e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: * tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4, 17b-c)
Atto Penitenziale
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.
C: Pietà di noi, Signore. A: Contro di te abbiamo peccato. C: Mostraci, Signore, la tua misericordia. A: E donaci la tua salvezza
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, * effondi su di noi la tua misericordia: + perdona ciò che la coscienza teme * e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Padre giusto e misericordioso, che non abbandoni mai la tua Chiesa, vigna che la tua destra ha piantato, custodisci e proteggi ogni suo tralcio, perché, innestato in Cristo, vite vera, porti frutti buoni nel tempo e nell'eternità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 5, 1-7
Dal libro del profeta Isaìa Voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l'aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi. E ora, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha prodotto acini acerbi? Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non andarvi la pioggia. Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa d'Israele; gli abitanti di Giuda sono la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.79
RIT: La vigna del Signore è la casa d'Israele.
Hai sradicato una vite dall'Egitto, hai scacciato le genti e l'hai trapiantata. Ha esteso i suoi tralci fino al mare, arrivavano al fiume i suoi germogli.
Perché hai aperto brecce nella sua cinta e ne fa vendemmia ogni passante? La devasta il cinghiale del bosco e vi pascolano le bestie della campagna.
Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Signore, Dio degli eserciti, fa' che ritorniamo, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.Hai divelto una vite dall'Egitto, per trapiantarla hai espulso i popoli. Ha esteso i suoi tralci fino al mare e arrivavano al fiume i suoi germogli.
Perché hai abbattuto la sua cinta e ogni viandante ne fa vendemmia? La devasta il cinghiale del bosco e se ne pasce l'animale selvatico.
Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, il germoglio che ti sei coltivato.
Da te più non ci allontaneremo, ci farai vivere e invocheremo il tuo nome. Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Seconda Lettura
Fil 4, 6-9
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
VANGELO
Mt 21, 33-43 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: "Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio!". Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!". Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?". Gli risposero: "Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo". E Gesù disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi"? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
La risurrezione di Cristo è il grande segno della nostra fede. Con l'assistenza dello Spirito, chiediamo al Padre la semplicità e l'amore, dicendo:
Sostieni la nostra fede, Signore.
Perché la Chiesa testimoni la verità di Cristo rinunciando alla potenza esteriore, e, sostenuta dall'amore, cammini con gioia nella via dell'umiltà e della povertà. Preghiamo:
Perché i giovani non si lascino sedurre dalla tentazione della violenza ma scoprano nel comandamento dell'amore l'unica possibilità per la personale realizzazione. Preghiamo:
Perché chi vive nel dubbio e nell'incertezza si abbandoni fiduciosamente nel grembo di Dio, da cui ogni vita ha origine. Preghiamo:
Perché il popolo cristiano abbandoni ogni forma di superstizione, e creda unicamente nel Signore morto e risorto per tutti. Preghiamo:
Perché la nostra fede, nutrita dalla preghiera e dai sacramenti, sia sempre più vera e gioiosa e si esprima attraverso i numerosi carismi ricevuti gratuitamente per il bene di tutti. Preghiamo:
Perché non poniamo delle condizioni al Signore. Per chi si è pentito dei delitti commessi.
O Dio, tu possiedi tutta la gloria e la potenza; eppure hai voluto manifestarti sotto le umili spoglie di un uomo povero e crocifisso. Aiutaci ad essere sereni nei nostri limiti e a godere dei doni che ci hai dato. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti + e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale + porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua bontà hai creato l'uomo * e, quando meritò la giusta condanna, * lo hai redento nella tua misericordia, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Buono è il Signore con chi spera in lui, * con colui che lo cerca. (Lam 3, 25) Oppure: Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)
—(oppure)— La pietra scartata dai costruttori * è divenuta la pietra d'angolo. (Cf. Mt 21, 42)
Dopo la Comunione
Concedi a noi, Padre onnipotente, + che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, * veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.