«Il rancore e l'ira sono un abominio, il peccatore li possiede». «Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora, per la tua preghiera ti sarann rimessi i tuoi peccati». Così leggiamo oggi nel libro del Siràcide, che già segna un passo avanti rispetto alla legge antica che proclamava: «Occhio per occhio, dente per dente». San Pietro sulla scia delle sue conoscenze bibliche, lui, tanto facile all'ira, cerca di mostrarsi molto generoso, dicendo a Gesù di voler perdonare fino a sette volte. La risposta di Gesù, pur nel linguaggio tipico orientaleggiante, e ben chiara: «Non ti dico di perdonare fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette». Il che vuol dire «sempre», senza eccezione alcuna. Per noi cristiani ciò è un atto dovuto perché noi, per primi, siamo stati soggetti di perdono e di infinita misericordia. Siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato a prezzo del sangue di Cristo. Quello stesso perdono ci è stato donato ogni volta che, dopo il nostro peccato, pentiti, lo abbiamo invocato con fede. Siamo ormai certi che la dote più bella che ci è dato di conoscere in Dio onnipotente e Signore, è proprio la sua misericordia. «Tu sei la mia misericordia», dice il salmista. Davide dopo il suo orrendo peccato, umile e pentito, chiede a Dio di essere lavato dalla sua macchia, di essere mondato dal suo peccato. Lo stesso Pietro dopo la triplice negazione, dopo il suo pianto di pentimento, sperimenterà la gioia del perdono e la rinnovata investitura a guida della Chiesa. In Cristo abbiamo ormai l'evidenza che la misericordia e il perdono in Dio, non hanno limiti. L'unico ostacolo rimane l'ostinazione al male e la mancanza di sincero pentimento. Saremmo davvero di una inimmaginabile malvagità se dopo aver goduto tante e tante volte di un condono completo e gratuito dei nostri innumerevoli debiti, negassimo al nostro prossimo lo stesso dono, con la stessa gratuità e generosità. Dovremmo perciò prima di andare a chiedere al Signore il perdono dei nostri peccati, offrirlo incondizionatamente al nostro prossimo. Significa che vogliamo recuperare non solo la grazie e le benevolenza divina, ma anche l'armonia e la pace piena con il nostro prossimo.
Antifona d'Ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; * i tuoi profeti siano trovati degni di fede. * Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36, 18)
Atto Penitenziale
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
C: Signore, tu sei la via che riconduce al Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, tu sei la verità che illumina i popoli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, tu sei la vita che rinnova il mondo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, creatore e Signore dell'universo, + volgi a noi il tuo sguardo, + e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio * per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che ami la giustizia e ci avvolgi di perdono, crea in noi un cuore puro a immagine del tuo Figlio, un cuore più grande di ogni offesa, più luminoso di ogni ombra, per ricordare al mondo il tuo amore senza misura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Sir 27, 30 - 28, 7
Dal libro del Siracide Il rancore e l'ira sono un abominio, il peccatore li possiede. Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati. Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo, come oserà chiedere la guarigione al Signore? Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile, e osa pregare per i suoi peccati? Egli, che è soltanto carne, conserva rancore; chi perdonerà i suoi peccati? Ricordati della tua fine e smetti di odiare, ricordati della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti. Ricordati dei comandamenti e non aver rancore verso il prossimo, ricordati dell'alleanza con l'Altissimo e non far conto dell'offesa subita.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.102
RIT: Il Signore è buono e grande nell'amore.
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie; salva dalla fossa la tua vita, ti corona di grazia e di misericordia.
Egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. Non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; come dista l'oriente dall'occidente, così allontana da noi le nostre colpe.
Seconda Lettura
Rm 14, 7-9
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore; se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
VANGELO
Mt 18, 21-35 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: "Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?". E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa". Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!". Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò". Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Cristo è il re dell'universo e il Signore della Chiesa. Rivolgiamo a lui la nostra fiduciosa preghiera, perché tutto il mondo si rinnovi nella giustizia e nell'amore.
R. Gesù Signore, ascoltaci.
Per la santa Chiesa, perché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del vangtelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce, preghiamo. R.
Per i pastori del popolo di Dio, vescovi, presbiteri, diaconi, perché siano imitatori di colui che è venuto non per essere servito, ma per servire, preghiamo. R.
Per la società in cui viviamo, perché riconosca in ogni essere umano la presenza del Figlio di Dio, che un giorno verrà a giudicare il mondo, preghiamo. R.
Per tutti i fratelli che portano, come noi, nella loro anima il segno della contraddizione e del peccato, perché non esitino ad affidarsi alla regalità di Cristo, esigente ma liberante, preghiamo. R.
Per gli uomini vicini alla morte, perché illuminati e guidati dalla speranza immortale ricevuta in dono nel Battesimo, si aprano alla contemplazione del volto di Cristo, preghiamo. R.
Signore Gesù, che sulla croce hai spezzato il giogo del peccato e della morte, estendi a tutti noi la tua signoria di grazia e di pace; donaci la certezza che ogni umana fatica è un germe che si apre alla realtà beatificante del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere + e accogli le offerte dei tuoi fedeli, * perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome + giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! * Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35, 8) Oppure: Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
—(oppure)— Il Padre mio non perdonerà a voi, * se non perdonerete al vostro fratello. (Cf. Mt 18, 35)
Dopo la Comunione
La forza del tuo dono, o Signore, + operi nel nostro spirito e nel nostro corpo, * perché l'efficacia del sacramento ricevuto * preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Uno straniero diventa maestro di fede e di preghiera.
L'implorare dall'Alto, il chiedere aiuto a chi è più potente di noi, quando costatiamo la nostra impotenza dinanzi alle difficoltà della vita, è un fatto spontaneo, ma non significa con ciò che abbiamo ancora imparato l'arte sublime della preghiera. Il centurione del Vangelo di oggi è mosso da un affetto verso un suo servo che è in pericolo di vita. È raro che i padroni amino i servi e si preoccupino della loro vita. I rimedi umani hanno esaurito le proprie risorse, il servo sta per morire, egli però ha sentito parlare di Gesù, evidentemente è venuto a conoscenza della forza di salvezza che emana dal Signore, ne ha percepito la grandezza dato che egli si sente indegno di riceverlo sotto il suo tetto e perfino di comparire alla sua presenza. E' animato però da una grande fiducia e da una profonda umiltà. Egli afferma senza ombra di dubbio che basta che Gesù pronunci una sua parola e il suo servo sarà guarito. Gesù non pronuncia parole o formule di guarigione, tesse soltanto un grande elogio della fede del centurione: «neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». Il miracolo però è già avvenuto. Lo costatano gli inviati al loro ritorno. Per pregare bene dobbiamo quindi essere animati dall'amore verso Dio e verso il prossimo, dobbiamo riconoscere umilmente la nostra estrema povertà, dobbiamo soprattutto nutrire una fede profonda nella potenza di Dio e nella sua volontà di liberarci da ogni male. Facciamo quel che possiamo fare. Il resto farà la grazia di Dio.
Antifona d'Ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; * i tuoi profeti siano trovati degni di fede. * Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36, 18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo, + volgi a noi il tuo sguardo, + e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio * per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Tm 2, 1-8
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità. Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.27
RIT: Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.
Ascolta la voce della mia supplica, quando a te grido aiuto, quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio.
Il Signore è mia forza e mio scudo, in lui ha confidato il mio cuore. Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore, con il mio canto voglio rendergli grazie.
Forza è il Signore per il suo popolo, rifugio di salvezza per il suo consacrato. Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità, sii loro pastore e sostegno per sempre.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Lc 7, 1-10 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede - dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa». All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio gradisce la fede degli umili e sempre solleva i suoi figli nell'ora del bisogno. Confidando nel suo amore, rivolgiamogli le nostre suppliche, e diciamo:
Salva il tuo popolo, Signore!
Perché i credenti, assistiti dallo Spirito, mettano la loro fiducia in quell'unica e santa irripetibile parola, mandata da Dio per la salvezza del mondo. Preghiamo:
Perché la preghiera a te gradita sgorghi come fonte perenne nella Chiesa, nei chiostri come nelle case e per le strade. Preghiamo:
Perché gli operatori della sanità, nel risanare i corpi, riescano ad aprire spazi di fiducia e di pace là dove sembra dominare lo smarrimento e la sofferenza. Preghiamo:
Perché quelli che la scienza non sa ancora guarire, trovino sollievo nel sentirsi circondati dall'affetto e dalla fede delle persone amiche. Preghiamo:
Perché questa eucaristia apra il nostro cuore ad una totale fiducia nel Cristo che tutto può. Preghiamo:
Per coloro che hanno dubbi di fede. Perché la nostra preghiera sia totale abbandono alla sua volontà.
O Dio, che fasci i cuori feriti e vuoi inondare il mondo della tua pace, aumenta in noi la fede. Per amore di Cristo, vita nostra, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere + e accogli le offerte dei tuoi fedeli, * perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome + giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! * Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35, 8)
—(oppure)— Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
Dopo la Comunione
La forza del tuo dono, o Signore, + operi nel nostro spirito e nel nostro corpo, * perché l'efficacia del sacramento ricevuto * preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni. Per Cristo nostro Signore.
«Le mie lacrime nell'otre tuo raccogli, Signore». A Nàin c'è un funerale: la morte ha colpito un giovinetto, figlio unico di una madre vedeva. Le sue lacrime, pianti e lamenti corali accompagnano il féretro. Gesù si trova su quella stessa strada, seguìto da molta folla; ode quel pianto e anch'egli si associa a quel triste corteo, anch'egli è sulla via della morte, sono tutti mortali e stanno percorrendo una valle di lacrime quelli che lo seguono. Egli però vuol dare forza ed evidenza alla sua missione di salvezza e alle sue parole. Dirà dopo la sua risurrezione: «Io ho vinto la morte». Lo dirà per scandire che egli è risorto, ma anche per dire che anche noi siamo destinati alla vita. Emerge quindi solenne, maestosa ed efficace la parola del Signore rivolta al ragazzo che giace esànime nel féretro: «Giovinetto, dico a te, àlzati!». «Ed egli lo diede alla madre». L'effetto del miracolo non è solo la gioia della madre, che può riavere vivo il proprio figlio, ma soprattutto una grande proclamazione di fede da parte di tutti i seguaci di Gesù: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». Definendo Gesù profeta si afferma che egli parla in nome di Dio e proclama quindi verità eterne. Dicendo che Dio ha visitato il suo popolo si dichiara nella fede che la potenza salvifica dell'Onnipotente è concretamente intervenuta nella storia e negli eventi del mondo. Come è urgente in questi giorni che Dio venga a visitarci, quante lacrime ci sono da asciugare, quanti vivi-morti vengono portati al sepolcro...!
Antifona d'Ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; * i tuoi profeti siano trovati degni di fede. * Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36, 18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo, + volgi a noi il tuo sguardo, + e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio * per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Tm 3, 1-13
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo Figlio mio, questa parola è degna di fede: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola donna, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia guidare bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi e rispettosi, perché, se uno non sa guidare la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un convertito da poco tempo, perché, accecato dall'orgoglio, non cada nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona stima presso quelli che sono fuori della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio. Allo stesso modo i diaconi siano persone degne e sincere nel parlare, moderati nell'uso del vino e non avidi di guadagni disonesti, e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo stesso modo le donne siano persone degne, non maldicenti, sobrie, fedeli in tutto. I diaconi siano mariti di una sola donna e capaci di guidare bene i figli e le proprie famiglie. Coloro infatti che avranno esercitato bene il loro ministero, si acquisteranno un grado degno di onore e un grande coraggio nella fede in Cristo Gesù.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.100
RIT: Camminerò con cuore innocente.
Amore e giustizia io voglio cantare, voglio cantare inni a te, Signore. Agirò con saggezza nella via dell'innocenza: quando a me verrai?
Camminerò con cuore innocente dentro la mia casa. Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, detesto chi compie delitti: non mi starà vicino.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo ridurrò al silenzio; chi ha occhio altero e cuore superbo non lo potrò sopportare.
I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese perché restino accanto a me: chi cammina nella via dell'innocenza, costui sarà al mio servizio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 7, 11-17 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore, amante della vita, è il Dio che salva. Perciò ci rivolgiamo a lui con fiducia, dicendo:
Visita il tuo popolo, Signore.
Perché la Chiesa cresca come un organismo libero e armonioso alla statura perfetta di Cristo, strumento di vita per il mondo. Preghiamo:
Perché i ministri e i pastori trovino nell'intimità col Cristo, la fonte gioiosa della loro fede e del loro darsi agli altri, in purezza e povertà. Preghiamo:
Perché, a imitazione della paternità celeste, i padri di famiglia non disgiungano l'autorità dalla benevolenza. Preghiamo:
Perché coloro che hanno oltrepassato le soglie della vita, vedano fin d'ora il volto splendente di Cristo. Preghiamo:
Perché questa eucaristia sia la nostra lode al Padre che con Cristo visita ogni giorno il suo popolo. Preghiamo:
Per gli orfani e le vedove. Per chi, oggi, si accosta al sacramento della riconciliazione.
O Signore, salvezza di chi spera in te, fa' che la tua lode risuoni in terra come nei cieli, perché ci hai dato come amico e salvatore il Signore nostro Gesù Cristo, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere + e accogli le offerte dei tuoi fedeli, * perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome + giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! * Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35, 8)
—(oppure)— Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
Dopo la Comunione
La forza del tuo dono, o Signore, + operi nel nostro spirito e nel nostro corpo, * perché l'efficacia del sacramento ricevuto * preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Grande è il mistero della tua pietà, Signore!
Il capitolo settimo del Vangelo di Luca, che abbiamo iniziato a leggere questa settimana, contiene una progressiva rivelazione del Signore. I miracoli che compie Gesù, presentati all'inizio del capitolo, sono preannuncio del suo Mistero Pasquale. Possiamo leggerli infatti nella luce pasquale per scorgervi in essi il mistero stesso di Gesù. Il capitolo poi continua quasi a completare questo pensiero, con la narrazione dell'arrivo di una legazione da parte di Giovanni Battista, "sei tu o non sei tu!?". Il confronto serrato che ne segue, centra poi con il Mistero della figura di Gesù, posto in relazione a Giovanni Battista. La risposta del Signore contiene tutto questo mistero che parla sì, di continuità del messaggio di Gesù ma soprattutto della novità che è annunciata dalla sua persona. Leggiamo, nel vangelo che la liturgia ci propone, una doppia esortazione di Gesù, che egli stesso simboleggia come l'invito ai bambini a ballare e a cantare. La doppia esortazione di Gesù è rivolta ai discepoli di Giovanni Battista e ai suoi discepoli. Il confronto tra le due proposte fa spiccare in pieno la figura di Gesù da dover conoscere nell'amore. In realtà leggiamo in queste esortazioni l'invito alla conoscenza nella fede di Gesù Cristo. Si può leggere il messaggio del vangelo odierno proprio nell'invito alla fede. Vi troviamo l'esortazione a vivere una fede vera e sincera senza giudizi, sul comportamento altrui. Talvolta la nostra fede può vivere in un livello marginale della nostra esistenza. Ci definiamo, sì, cristiani, e anche praticanti, ma per quel poco che basta a tacitare la nostra coscienza. A quanti inviti per una vera conversione non rispondiamo? Qualche volta preferiamo una esistenza tranquilla e senza troppi ostacoli! Tanto, il mondo - si sente dire - va avanti lo stesso e senza cambiare! La vera fede si vive nella profonda conversione del cuore e se solo riuscissimo a operare questo cambiamento, per noi e quanti ci sono vicini, possiamo trovare la strada che Gesù ci indica nel praticare l'amore.
Antifona d'Ingresso
Il sangue dei martiri per Cristo fu sparso sulla terra; * in cielo essi raccolgono il premio eterno.
Colletta
O Dio, che moltiplichi su tutta la terra i tuoi figli di adozione e hai reso seme fecondo di cristiani il sangue dei santi Andrea [Kim], Paolo [Chông] e dei loro compagni nel martirio, fa' che siamo sorretti dal loro aiuto e ne seguiamo costantemente l'esempio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Tm 3, 14-16
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo Figlio mio, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.110
RIT: Grandi sono le opere del Signore.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in assemblea. Grandi sono le opere del Signore: le ricerchino coloro che le amano.
Il suo agire è splendido e maestoso, la sua giustizia rimane per sempre. Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: misericordioso e pietoso è il Signore.
Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, gli diede l’eredità delle genti.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita; tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Lc 7, 31-35 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore vivifica e sempre rinnova la sua Chiesa con molteplici doni, perché sia espressione vivente ed efficace del suo amore. Noi ci rivolgiamo a lui, animati dallo Spirito e dal desiderio ardente di conformarci al suo Figlio Gesù e diciamo:
Dio di carità, ascoltaci!
Perché la comunità dei credenti sia un corpo armonico, uno stare insieme fraterno, nella libertà e nella pace del Risorto. Preghiamo:
Perché l'umanità proceda nella concordia e nella speranza verso Cristo salvatore, alfa e omega del creato. Preghiamo:
Perché i ministri della Chiesa, irradiando la luce della parola con sapienza e autorità, irradino anche il profumo della carità. Preghiamo:
Perché lo scorrere paziente dei giorni, tra fatiche e speranze, ci insegni la docilità di Maria e l'obbedienza amorosa di Cristo. Preghiamo:
Perché, resi nuovi dalla forza di questo sacramento, con la conversione personale collaboriamo al rinnovamento del mondo nella verità e nell'amore. Preghiamo:
Per chi ascolta con indifferenza le domande della fede. Per gli scontenti e gli arrabbiati.
Accogli le nostre suppliche, Signore, tu che sei un Dio di pietà e di tenerezza. Te lo chiediamo per mezzo del tuo Figlio Gesù, mandato nel mondo a salvezza di tutti, e ora vive e regna con te, in unione con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con benevolenza, Dio onnipotente, le offerte del tuo popolo, e per intercessione dei santi martiri [coreani] fa' di noi un sacrificio a te gradito per la salvezza di tutto il mondo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + e magnificarti nella lode dei tuoi santi. ** La loro passione fa risplendere le opere mirabili della tua potenza: * sei tu che infondi l'ardore della fede, concedi la fermezza della perseveranza * e doni nel combattimento la vittoria, + per Cristo Signore nostro. ** Per questo dono della tua benevolenza * i cieli e la terra innalzano a te un cantico nuovo di adorazione. * E noi, con tutti gli angeli del cielo, + proclamiamo senza fine la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, * anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli», dice il Signore. (Mt 10, 32)
—(oppure)— Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
Dopo la Comunione
Saziati del cibo dei forti nella celebrazione dei santi martiri [coreani], ti preghiamo umilmente, o Signore: concedi a noi di aderire con fedeltà a Cristo, e di operare nella Chiesa per la salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Dal banco delle imposte alla sequela di Cristo
Fra le tante curiosità che vorremmo soddisfare sulla persona di Cristo c'è anche quella di poter ascoltare la sua voce; ciò non tanto per sentirne l'accento, ma per poterne comprendere la profondità e il fascino che esercitava sugli ascoltatori. Oggi lo sentiamo ancora una volta scandire un comando a una persona che per il ruolo che svolgeva, molti evitavano e non suscitava sicuramente simpatia; poi l'immediata risposta: «Egli si alzò e lo seguì». Il banco delle imposte dove sedeva Matteo poteva essere anche considerato una comoda poltrona e un buon mestiere, che garantiva un reddito sicuro e un discreto prestigio oltre che incutere timore. Non è perciò facile distogliere dalla loro posizione persone così ben accomodate e apparentemente soddisfatte. Gesù lo fa con un imperativo categorico: «Seguimi». Evidentemente il Signore voleva sin dal primo impatto rivelare una grandissima verità al suo futuro apostolo ed evangelista: la forza divina della sua Parola, quella parola che Matteo riporterà fedelmente nel suo Vangelo e che risuona ancora, grazie a lui, in tutto il mondo. Voleva poi che egli in prima persona potesse godere di una predilezione sicuramente immeritata ed insperata affinché potesse raccontare al mondo che Gesù non è venuto per i sani che non hanno bisogno del medico, ma per i malati. Voleva fare di Matteo, convertito dai suoi meschini e forse anche illeciti guadagni, un cantore della misericordia divina; voleva che proprio un pubblicano intonasse quel canto, che tanti e tante hanno poi ripreso e cantato con identico fervore. Voleva infine far comprendere a tutti che i chiamati da Cristo non sono santi prefabbricati, ma anime che, avendolo incontrato e ascoltato la sua voce, hanno il coraggio di seguirlo da vicino dando con tutta la vita una risposta di gratitudine al bene ricevuto dalla divina misericordia. Vediamo perciò in Matteo un primo anello di una catena d'oro, che ha portato la voce viva di Cristo fino a noi, con l'immediatezza con cui egli stesso l'ha accolta e ne ha goduto. Egli ci invita ad accogliere le sollecitazioni divine che ancora giungono a noi per farci conoscere la verità e renderci capaci di viverla nella gioia.
Antifona d'Ingresso
Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti, * battezzatele e insegnate loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. (Cf. Mt 28, 19-20)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che con ineffabile misericordia hai scelto san Matteo e da pubblicano lo hai costituito apostolo, sostienici con il suo esempio e la sua intercessione perché, seguendo te, possiamo aderire fermamente alla tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ef 4,1-7.11-13
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni. Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 18
RIT: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.
VANGELO
Mt 9, 9-13 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: "Misericordia io voglio e non sacrifici". Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Per noi ogni giorno può essere il momento della chiamata e della conversione, in cui cominciamo davvero a seguire il Signore. Con fede viva, quindi, preghiamo dicendo:
Fa' che ascoltiamo la tua voce, Signore.
Per il Papa, i patriarchi, i vescovi e i sacerdoti, perché annuncino la salvezza, vivendo davanti a tutto il popolo il vangelo delle beatitudini. Preghiamo:
Per le autorità civili, perché siano esempio di onestà e rettitudine nell'amministrazione e nell'esercizio delle cariche pubbliche. Preghiamo:
Per gli uomini e le donne che il Signore chiama alla vita religiosa e sacerdotale, perché sappiano seguirlo ponendo nelle sue mani il loro futuro. Preghiamo:
Per quelli che vivono lontani da Cristo, perché sentano che Gesù è venuto per loro ed è loro vicino nell'amore e nell'attesa. Preghiamo:
Per noi, perché ci asteniamo dal giudicare e impariamo a sentirci tutti fratelli nella debolezza e salvati dalla misericordia di Dio. Preghiamo:
Perché ci impegniamo a conoscere la Bibbia. Per le persone che approfittano della bontà altrui.
Dio, Padre di tutti, che ci vedi uniti nella fede e nel battesimo, facci crescere insieme ogni giorno, perché diventiamo veramente la Chiesa di Cristo tuo Figlio, che vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Nella memoria di san Matteo ti presentiamo, o Signore, le preghiere e le offerte: guarda con benevolenza la tua Chiesa che hai nutrito nella fede con la predicazione degli apostoli. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Misericordia io voglio e non sacrifici», dice il Signore. * «Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mt 9, 13)
—(oppure)— Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
Dopo la Comunione
O Padre, abbiamo partecipato alla gioia della salvezza che sperimentò san Matteo quando accolse nella sua casa il Salvatore come commensale: donaci di nutrirci sempre del cibo di colui che è venuto a chiamare e a salvare non i giusti, ma i peccatori. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
È di primaria importanza il ruolo che le discepole svolgono nella vita di Gesù. Sappiamo tutti della Madre sua, della Vergine Maria. Il ruolo delle altre donne è meno appariscente di quello degli Apostoli, ma non per questo meno incisivo. Cristo ha goduto dell'amicizia di alcune di loro, come Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro; più volte egli si ritirava nella casa di Betània con i suoi discepoli e sappiamo in quelle circostanze di tutto lo zelo di Marta e del fervore che animava Maria, assetata della Parola del Signore. A loro restituì vivo il fratello, che da tre giorni era nel sepolcro. Oggi l'evangelista Luca ne menziona altre che erano state beneficate da Gesù: «C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni». È interessante la sottolineatura che Luca fa nel riferirci l'origine e la storia di quelle donne. Alcune di loro sicuramente sarebbero state definite donne non di buona fama e appartenenti a categorie che suscitavano il disprezzo dei Giudei. Gesù ha un modo diverso di accogliere e di scegliere: egli accettando la loro preziosa collaborazione e annoverandole nella sua grande famiglia, vuole sottolineare ancora una volta che i prediletti del cuore sono i lontani che ritornano all'ovile, i peccatori e le peccatrici convertite. La storia conferma che spesso i più ardenti di amore, di gratitudine e di fervore apostolico, sono stati e sono ancora convertiti e convertite; persone che dopo aver sofferto la lontananza dal Signore, hanno poi goduto di un abbraccio di misericordia e si sono visti rivestiti di dignità nuova e ammessi dal Padre celeste al festoso banchetto nella casa paterna. È lo stile di Dio, spesso tanto diverso dalle nostre umane considerazioni. Quelle prime donne hanno poi segnato la storia sia nel testimoniare l'eroico coraggio di seguire Gesù fino al Calvario, mentre gli apostoli erano in fuga, terrorizzati dagli eventi che rischiava di coinvolgerli in prima persona, sia nel primo mattino di pasqua, le prime testimoni del Cristo risorto, ma anche nella schiera innumerevole di tante e tante altre, che si sono consacrate, nell'arco dei secoli, ed anche oggi, in modo totale ed esclusivo al Signore.
Antifona d'Ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; * i tuoi profeti siano trovati degni di fede. * Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36, 18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo, + volgi a noi il tuo sguardo, + e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio * per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Tm 6, 2-12
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo Figlio mio, questo devi insegnare e raccomandare. Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato dall'orgoglio, non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno. Certo, la religione è un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci! Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via. Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci. Quelli invece che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell'inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione. L'avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti. Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.48
RIT: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare? Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza.
Certo, l'uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo. Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente per vivere senza fine e non vedere la fossa.
Non temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua casa. Quando muore, infatti, con sé non porta nulla né scende con lui la sua gloria.
Anche se da vivo benediceva se stesso: «Si congratuleranno, perché ti è andata bene», andrà con la generazione dei suoi padri, che non vedranno mai più la luce.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Lc 8, 1-3 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Cristo risorto è la nostra primizia! Fiduciosi di risorgere con lui e di vedere la luce del suo volto, invochiamo il Padre di ogni grazia e diciamo:
Dio della vita, ascoltaci.
Perché la Chiesa, purificata e gioiosa, sia annuncio vivente della buona novella proclamata dal Signore. Preghiamo:
Perché le donne vivano nel contesto sociale ed ecclesiale, in libertà e armonia, esprimendo la ricchezza specifica del loro essere. Preghiamo:
Perché ogni donna rappresenti per l'uomo d'oggi, il volto materno e accogliente di Dio. Preghiamo:
Perché la pubblicità, gli spettacoli, la stampa interrompano lo sfruttamento della donna e lavorino per il rispetto della persona. Preghiamo:
Perché questa eucaristia liberi il nostro cuore da inutili sogni bramosie, e lo disponga alla lode, alla mitezza, alla carità fraterna. Preghiamo:
Per le vergini consacrate. Per le donne che assistono i sacerdoti.
Dio nostro, che ami ogni uomo di amore materno, estendi la tua benedizione a tutto ciò che hai creato, perché nella libertà e gratitudine, giungiamo a te che sei ricchezza inestinguibile. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere + e accogli le offerte dei tuoi fedeli, * perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome + giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! * Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35, 8)
—(oppure)— Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
Dopo la Comunione
La forza del tuo dono, o Signore, + operi nel nostro spirito e nel nostro corpo, * perché l'efficacia del sacramento ricevuto * preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni. Per Cristo nostro Signore.
Chi ha visto almeno una volta il bel gesto misurato e solenne del seminatore, il suo incedere tra i solchi con passo cadenzato, l'affondare la mano nel sacco per riempirla di seme e poi cospargerlo a pioggia nel campo, può ben comprendere quanto si addìca al buon Dio quell'immagine. Egli è il seminatore della vita, il fecondatore del seme, la fonte di ogni energia... Il seme di Dio si cala nel campo dell'animo umano dove lo stesso Signore ha posto il terreno migliore e più fecondo. È da lì che poi Egli attende con paterna pazienza il germogliare del seme e poi i frutti da raccogliere. Il grande problema sta nella condizione del terreno su cui cade quel buon seme, sta nella situazione in cui si trova il nostro spirito, nella nostra capacità di accoglienza, o, ahimè, nel nostro rifiuto. Sassi, spine, strada, sono immagini eloquenti delle nostre umane situazioni, sono la misura della nostra religiosità, della nostra capacita di fare comunione con Dio mediante la Parola. Ci ricordano anche i tranelli della vita e le false valutazioni che ne facciamo dei valori. Purtroppo occorre attendere il momento del raccolto per poter valutare veramente gli effetti della cattiva preparazione del terreno; solo allora si vàluta la perdita o si gode del frutto abbondante. Quanti rimpianti per le occasioni perdute! Quante amarezze per rifiuti inconsulti e stolti. Il terreno buono, dove il seme feconda abbondantemente, è quello spirito umile e docile che accoglie, con amore la Parola e la trasforma in azioni di grazie e di bontà.
Antifona d'Ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; * i tuoi profeti siano trovati degni di fede. * Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36, 18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo, + volgi a noi il tuo sguardo, + e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio * per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Tm 6, 13-16
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo Figlio mio, davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio, il beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e abita una luce inaccessibile: nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo. A lui onore e potenza per sempre. Amen.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.99
RIT: Presentatevi al Signore con esultanza.
Acclamate il Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza
Riconoscete che solo il Signore è Dio: egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.
VANGELO
Lc 8, 4-15 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio ha donato per la nostra salvezza il suo Verbo Gesù, che ha seminato nei nostri cuori la buona semente del vangelo. Con fiducia, invochiamolo dicendo:
Aiutaci, o Dio, a custodire la fede!
Quando il corpo della Chiesa è lacerato e la carità è offesa. Noi ti invochiamo: Quando l'opinione pubblica è più allettante della parola di Cristo. Noi ti invochiamo: Quando è difficile chiedere o dare perdono per ricostruire il tessuto comunitario nella famiglia, nei gruppi, nelle nostre città. Noi ti invochiamo: Quando i cristiani sono chiamati a dare testimonianza della tua parola. Noi ti invochiamo: Quando le nostre buone intenzioni non sono gratificate dal successo e ci sembra che il nostro operare, sperare e amare non dia frutto. Noi ti invochiamo: Quando il Maligno sembra prevalere sul mondo. Noi ti invochiamo: Quando nelle difficoltà di ogni giorno non riusciamo a testimoniare il vangelo con limpidezza. Noi ti invochiamo: Quando il tuo regno è confuso tra le opere dell'uomo. Noi ti invochiamo: Quando la sofferenza ci raggiunge in profondità. Noi ti invochiamo:
O Signore, fonte di ogni vita, irrora con la rugiada del tuo amore i nostri cuori aridi e assetati di salvezza, perché possiamo portare frutti abbondanti. Te lo chiediamo per Cristo, tua parola vivente, che regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere + e accogli le offerte dei tuoi fedeli, * perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome + giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! * Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35, 8)
—(oppure)— Il calice della benedizione che noi benediciamo * è comunione con il Sangue di Cristo. * Il pane che noi spezziamo * è comunione con il Corpo di Cristo. (Cf. 1 Cor 10, 16)
Dopo la Comunione
La forza del tuo dono, o Signore, + operi nel nostro spirito e nel nostro corpo, * perché l'efficacia del sacramento ricevuto * preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni. Per Cristo nostro Signore.
Commento: La gratuità di Dio oltre le nostre logiche.
Se ai tempi del Signore fossero esistite le moderne istituzioni che tutelano i diritti dei lavoratori, sicuramente avrebbero trovato un valido appiglio per contestare l'operato del padrone della vigna nei confronti degli operai chiamati a lavorarvi. I primi ad essere chiamati lavorano per tutto il giorno e giustamente affermano: «abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo». Gli ultimi hanno lavorato solo per poche ore, il compenso però è uguale per tutti. Qui scopriamo ancora una volta che le nostre valutazioni non corrispondono a quelle di Dio: Egli ci ha avvertito: «I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie». Il motivo fondamentale della differenza di giudizio e di valutazione deriva dal fatto che Dio è infinito nelle sue perfezioni e noi limitatissimi nelle nostre visioni. Dio sa coniugare perfettamente giustizia e amore, equità e benevolenza, giudizio e misericordia. Sicuramente egli non commisura la ricompensa al reddito delle nostre azioni o al rendimento che ne abbiamo procurato. Egli vede piuttosto la nostra disponibilità ad accogliere le sue divine sollecitazioni in qualsiasi momento esse arrivino e ciò è per lui già motivo per darci la ricompensa tutta intera. Agli operai della prima ora che protestano perché si ritengono vittime di una grave ed evidente ingiustizia: «Il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?». Sì, rischiamo, con il pretesto di affermare il nostro umano e limitato concetto di giustizia di contestare la bontà e la magnanimità di Dio. Rischiamo di essere invidiosi perché egli è buono. Accade qualcosa di simile quando il Padre, dopo aver accolto il figlio scapestrato, che ha dissipato malamente tutte le sue sostanze, lo accoglie a braccia aperte ed organizza per lui una grande festa, che però suscita l'indignazione del fratello maggiore. Anch'egli si ritiene ingiustamente vittima di una evidente discriminazione. Dio nella sua infinita bontà fa dei suoi beni quello che vuole e perciò può accadere che gli ultimi diventino i primi se hanno risposto con piena disponibilità al suo invito. È importante allora farsi trovare pronti e disponibili in qualsiasi ora della nostra lunga giornata perché egli, il Signore, passa e bussa alla porta del cuore di ogni uomo per rendere operosa e feconda la nostra vita.
Antifona d'Ingresso
"Io sono la salvezza del popolo", dice il Signore. * "In qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, * e sarò loro Signore per sempre".
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, che nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, + fa' che osservando i tuoi comandamenti * possiamo giungere alla vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, le tue vie sovrastano le nostre vie quanto il cielo sovrasta la terra: concedi a noi la gioia semplice di essere operai della tua vigna senza contare meriti e fatiche, lieti solo di portare frutti buoni per la speranza del mondo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 55, 6-9
Dal libro del profeta Isaìa Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie ovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.144
RIT: Il Signore è vicino a chi lo invoca.
Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare.
Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero.
Seconda Lettura
Fil 1, 20-27
Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO
Mt 20, 1-16 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò". Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna". Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo". Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?". Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, il Padre buono che è nei cieli riserva a ciascuno di noi l'esperienza della vera salvezza: abitare nella sua casa per sempre, ricolmi di felicità e grazia. Illuminati di speranza, diciamo:
Te lo chiediamo con fede, Signore.
O Dio che ci riunisci attorno a te, non far mancare alla tua chiesa uomini santi e generosi e suscita in essa la voce della profezia e della misericordia. Ti preghiamo:
O Dio che dai la vera pace, guarda i tuoi figli che soffrono e che lottano per un mondo migliore: fa' che dalla loro offerta rifioriscano la giustizia e l'amore. Ti preghiamo:
O Dio che gradisci il sacrificio del cuore, purifica i nostri atti nel fuoco della tua carità: rendici solidali a Cristo e ai fratelli. Ti preghiamo:
O Dio che ti commuovi per il tuo popolo: assisti chi nasce e chi muore, illumina chi ha perso ogni ideale, conforta chi è abbattuto, insegna a tutti la tua verità. Ti preghiamo:
O Dio che abbracci l'universo: donaci un cuore che sappia discernere la tua volontà e la forza di viverla con serenità. Ti preghiamo:
Per chi sente il bisogno di raccogliersi in disparte a meditare. Per chi sta cercando la propria strada nella vita.
Padre celeste, abbiamo fatto giungere a te la nostra voce, uniti all'unico sacrificio di Cristo e confidenti nella potenza del tuo nome. Ascoltala, per Colui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, o Signore, l'offerta del tuo popolo + e donaci in questo sacramento di salvezza i doni eterni, nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Tu hai dato, Signore, i tuoi precetti * perché siano osservati interamente. * Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. (Cf. Sal 118, 4-5) Oppure: Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore * e le mie pecore conoscono me. (Gv 10, 14)
—(oppure)— "Gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi", * dice il Signore. (Mt 20, 16)
Dopo la Comunione
Guida e sostieni, o Signore, con il tuo continuo aiuto + il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, * perché la redenzione operata da questi misteri * trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.