II Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde
LETTURE: Is 49, 3. 5-6; Sal 39; 1 Cor 1, 1-3; Gv 1, 29-34.
Commento: Grazia a voi e pace!
"Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". San Giovanni, il Battezzatore, Lo vede venire verso di Lui, per farsi battezzare... Ma è Lui, è Gesù, la Fonte dell'Acqua viva! E chi beve di quell'acqua, chi crede in Lui e a Lui aderisce con tutto se stesso, non avrà mai più sete. ...Ed è bello vederlo Gesù, vi ricordate domenica scorsa il Battesimo, mentre si s'incammina lentamente lungo le rive del fiume Giordano: sopra di Lui si fa visibile lo Spirito del Signore nella sua luce sfolgorante e candidissima. E San Giovanni se ne accorge subito: "E' Lui! E' Lui l'Atteso!". Lo riconosce e Lo addìta a tutti con tanta gioia come "l'Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo". E noi, fin dal giorno del nostro battesimo Lo abbiamo accolto nella nostra vita; abbiamo accolto Colui che toglie i nostri peccati; e ci ha fatto diventare come Egli è: Figlio di Dio! E siamo sempre amati da Lui, siamo salvati, siamo perdonati e veniamo sempre più santificati e divinizzati dal suo Amore misericordioso, e già siamo diventati santi per chiamata, come ci ricorda San Paolo. Perciò dobbiamo gioire nel Signore, sempre, perché siamo "figli di Dio, figli dell'Altissimo!" E non esiste sulla terra un onore più grande, e una gioia più grande di questa: ...figli di Dio! E Giovanni Battista, ancora ci ripete: "Ho contemplato lo Spirito discendere come una Colomba dal cielo e rimanere sopra di Lui... E' Lui che battezza nello Spirito Santo! ...è il Figlio di Dio". E noi tutti dunque, che siamo battezzati in Lui, siamo stati battezzati nello Spirito Santo e siamo figli di Dio. Infatti lo Spirito, che si posò su Maria, su Gesù e sugli Apostoli come Colomba e come Fuoco d'Amore, si posa anche dolcemente sopra ognuno di noi, sul nostro capo, sul nostro cuore, perché siamo figli di Dio. Tutto questo perché "Il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi; a quanti Lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio".
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che per mezzo di Cristo, Agnello pasquale e luce delle genti, + chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, * conferma in noi la grazia del Battesimo, + perché con la forza del tuo Spirito + proclamiamo il lieto annuncio del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 49, 3. 5-6
Dal libro del profeta Isaìa Il Signore mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - e ha detto: "È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 39
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo".
"Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo".
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Seconda Lettura
1 Cor 1, 1-3
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 1, 29-34 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele". Giovanni testimoniò dicendo: "Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, ogni giorno della nostra vita è una grazia del Signore, un'occasione posta nelle nostre mani per fare del bene e costruire il regno di Dio. Invochiamo il Padre che è nei cieli, perché oggi conceda a ciascuno di noi di camminare nelle sue vie.
R. Aiutaci, Signore, a vivere nella tua amicizia.
Per la santa Chiesa, perché, guidata dallo Spirito del Signore, sappia riconoscere nella vita di tutti i giorni i segni della presenza di Dio, preghiamo. R.
Per i nostri pastori, perché mediante il ministero e la santità personale siano educatori e padri nella fede, preghiamo. R.
Per tutti noi rinati nel Battesimo, perché il Signore ci preservi dal peccato e ci faccia crescere nell'esperienza viva del suo Spirito, preghiamo. R.
Per l'uomo che lavora, perché l'impegno quotidiano necessario al sostentamento della famiglie giovi anche a rendere più giusti e cordiali i rapporti tra tutti i membri della società, preghiamo. R.
Per i bimbi che oggi nascono alla vita, perché siano accolti con amore e tutta la comunità senta che il frutto del grembo è dono di Dio, preghiamo. R.
Assisti, o Padre, i tuoi figli nel cammino di questo giorno e fa' che portino con gioia il peso e la gloria della loro fatica quotidiana. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5) Oppure: Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
—(oppure)— Ecco l'Agnello di Dio, * colui che toglie il peccato del mondo! (Gv 1, 29)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
Abbiamo un grande sacerdote presso il Padre, canta il salmista. Infatti dice la prima lettura, Gesù è Sacerdote in quanto Figlio e Messia proclamato dalla parola di Dio. Però, a differenza dei sacerdoti umani, peccatori e limitati, non ha bisogno di offrire sacrifici per se stesso. Egli è il grande sacerdote che presenta al padre il dono della sua e della nostra vita. Nel vangelo invece sentiamo l’insegnamento di Gesù sul digiuno. Qual è il significato della pratica del digiuno religioso? Questa, infatti, è la preoccupazione del Vangelo di oggi. “I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?»”. Ci sono delle domande ben fondate che servono a farci scoprire il significato delle cose, come quella del brano Evangelico odierno. I discepoli del Battista e i farisei sono fieri a compiere la pratica del digiuno. Però ciò che li sta nel cuore non è l’aver capito il vero senso del digiuno ma il fastidio che procura loro il fatto che i discepoli di Gesù non digiunano. Purtroppo è un atteggiamento che spesso si affaccia anche nella vita di noi cristiani quando ci troviamo di fronte alle persone che vivono o fanno cose diverse dalle nostre. Tutto sommato ciò che ci infastidisce è tropo spesso ciò che la diversità mette in discussione nel nostro “equilibrio precario”. Ma in fondo la diversità è una ricchezza perché ci aiuta a metterci in discussione, quindi mai avere paura del diverso, di chi non la pensa come me. Alla luce del Vangelo di oggi, Gesù, in maniera molto chiara, dice a coloro che lo interrogano ma anche a noi, che la funzione del digiuno religioso, non è fine a se stessa. Esso non è un modo per mostrare quanto si è bravi, ma assume senso solo in rapporto allo “sposo”, cioè ha senso solo dentro una relazione. Basta questa precisazione a rendere vuota qualunque pratica religiosa che si compie fuori da un’autentica relazione con Dio. Aiutaci Signore ad andare oltre i nostri schemi mentali che ci possono allontanare da Te. Amen!
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Eb 5, 1-10
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo. Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: "Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato", gliela conferì come è detto in un altro passo: "Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek". Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.109
RIT: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore: "Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi".
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente: "Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek".
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 18-22 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?". Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il vangelo di Gesù è vino nuovo, parola divina che spezza sempre i limiti delle attese umane. Preghiamo il Padre di ogni bene, perché diveniamo portatori della novità di Cristo. Insieme preghiamo:
Crea in noi uno spirito nuovo.
Per la Chiesa, sposa di Cristo, affinché mostri a chi non crede, la verità gioiosa e liberante di Gesù. Preghiamo:
Per le comunità cristiane divise, affinché rafforzino con la preghiera e con il digiuno la ricerca dell'unità. Preghiamo:
Per gli ebrei e tutti i credenti in Dio, affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo. Preghiamo:
Per gli affamati di cibo e di giustizia, affinché siano sostenuti dalla solidarietà dei cristiani e possano scoprire in Cristo la speranza per ogni giorno. Preghiamo:
Per la nostra comunità, affinché non si addormenti nell'abitudine e nella noia, ma si impegni a trovare vie nuove per realizzare oggi il vangelo. Preghiamo:
Perché non perdiamo il senso cristiano della penitenza. Perché le nostre eucaristie siano celebrate con festa.
O Signore, fonte della nostra gioia, ti presentiamo le preghiere di questa nostra comunità e della Chiesa universale, con la fiducia che ci ammetterai alla festa di nozze, preparata da Gesù Cristo nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
Il Signore è fedele al suo patto! Per questo gli renderò grazie con tutto il cuore, nel concesso dei giusti e nell’assemblea. Grandi sono le sue opere, le contemplino coloro che le amano. Dio risponde alle nostre necessità: ci dona il cibo in abbondanza, non abbandona chi ha fame e sete di giustizia. Questa certezza ci sostiene nel nostro pellegrinaggio terreno. Il piccolo dibattito del Vangelo di oggi riguarda l’osservanza della legge del riposo, in ebraico shabbàth. Dice il testo: “In un giorno di festa Gesù passava per i campi di grano, e discepoli camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: «Vedi, perché loro fanno di sabato quel che non è permesso?»”. Alla luce della Legge questi farisei hanno completamente ragione però Gesù ne approfitta per dire cose giuste, sottolineando le storture della mentalità che li condanna. Infatti se ci si ferma semplicemente all’esteriorità basta citare un analogo fatto compiuto dal re Davide per giustificare l’accaduto. “Non avete mai letto quel che fece Davide, quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Ma qui Gesù non intende difendere Davide re, ma dà una nuova lettura della Legge, che non è più la lettura della pura formalità, dell’apparenza, della correttezza esteriore. Non si è delle brave persone semplicemente perché si viene la domenica in chiesa, ma perché si è compreso davvero il valore della festa. Diversamente, è vero quel detto Cinese: “il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito”. “Una visione troppo miope della Legge alla fine ci fa perdere di vista una verità essenziale”. «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; perciò, il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». Amen.
Antifona d'Ingresso
Il giusto fiorirà come palma, * crescerà come cedro del Libano; * piantati nella casa del Signore, * fioriranno negli atri del nostro Dio. (Sal 91, 13-14)
Colletta
O Dio, che a sant'Antonio abate hai dato la grazia di servirti nel deserto seguendo un mirabile modello di vita cristiana, per sua intercessione donaci la grazia di rinnegare noi stessi e di amare te sopra ogni cosa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Eb 6, 10-20
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, Dio non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse. Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso dicendo: "Ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza". Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro, e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine a ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento, affinché, grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta. In essa infatti abbiamo come un'àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi, divenuto sommo sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchìsedek.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.110
RIT: Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in assemblea. Grandi sono le opere del Signore: le ricerchino coloro che le amano.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: misericordioso e pietoso è il Signore. Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza.
Mandò a liberare il suo popolo, stabilì la sua alleanza per sempre. Santo e terribile è il suo nome. La lode del Signore rimane per sempre.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 23-28 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: "Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?". Ed egli rispose loro: "Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!". E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Carissimi, con grande fede, rivolgiamo oggi la nostra preghiera a Dio Padre, perché la festa di sant'Antonio abate, padre dei monaci, ci ricordi il primato assoluto di Dio nella nostra vita. Diciamo insieme:
Sii tu, Signore, la nostra gioia.
Perché la Chiesa, tempio del Dio vivente, sia segno per tutto il mondo della trascendenza di Dio. Preghiamo:
Perché nella Chiesa risuoni sempre con vitale freschezza l'appello di Gesù, suscitatore di vocazioni evangeliche radicali. Preghiamo:
Perché i cristiani sappiano presentare al Signore l'offerta di un impegno fattivo per la giustizia. Preghiamo:
Perché chi si sente solo possa imparare, da sant'Antonio abate, la spiritualità di una solitudine che non è isolamento, ma tenerezza e gioia con Dio. Preghiamo:
Perché impariamo a rispettare e stimare le vocazioni eremitiche e contemplative come doni della grazia di Dio per il bene di tutta la Chiesa. Preghiamo:
O Dio, che chiami in disparte ancora tanti uomini e donne riservandoli per te, insegnaci a capire che siamo fatti solamente per lodare, servire ed amare te, unico e sommo bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, le offerte del nostro servizio sacerdotale che poniamo sul tuo altare nella memoria di sant'Antonio, e concedi che, liberi dai legami del mondo, troviamo solo in te la nostra ricchezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Se vuoi essere perfetto, * va', vendi quello che possiedi, * dallo ai poveri e vieni! Seguimi!», dice il Signore. (Mt 19, 21)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
O Signore, che hai reso vittorioso sant'Antonio nel duro scontro con il potere delle tenebre, concedi anche a noi, saziati dai tuoi sacramenti di salvezza, di superare le insidie del maligno. Per Cristo nostro Signore.
Il Signore ha giurato e non si pente: “Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek. Più volte nella Lettera agli Ebrei si parla di Gesù sacerdote, secondo l’ordine di Melchisedek. Secondo il salmista il re ideale, discendente di Davide a Gerusalemme, è proclamato da Dio sacerdote al modo di Melchisedek. Quindi l’autore della nostra lettera applica questo titolo a Gesù perché egli è il Cristo cioè il Messia, discendente di Davide. La scena raccontata nel vangelo di oggi riguarda la guarigione di uomo con la mano inaridita avvenuta il giorno di sabato. Questa volta però la discussione non riguarda discorsi teologici o interpretazioni come nei giorni scorsi (ad esempio il commento di ieri), ma la sofferenza concreta di una persona, dice il testo: “C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!»”. Finalmente solo Gesù sembra prendere sul serio la sofferenza di quest’uomo; invece, gli altri sembrano tutti preoccupati solo di avere ragione. Diciamo un po’ come qualche volta capita anche a noi che, per lo zelo di voler avere ragione, perdiamo di vista l’essenziale. Alla luce del vangelo di oggi, Gesù ci fa vedere che il punto di partenza deve sempre essere la concretezza del volto dell’altro. “C’è qualcosa di più grande di ogni Legge… ed è l’uomo”. Come sarebbe bello pensare dove siamo posti anche noi in questo racconto. Pensiamo come Gesù o come gli scribi e i farisei? E soprattutto avvertiamo che Gesù fa tutto questo perché l’uomo con la mano malata non è uno anonimo, ma ciascuno? Amen!
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Eb 7, 1-3. 15-17
Dalla lettera agli Ebrei. Fratelli, Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dall'avere sconfitto i re e lo benedisse; a lui Abramo diede la decima di ogni cosa. Anzitutto il suo nome significa "re di giustizia"; poi è anche re di Salem, cioè "re di pace". Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre. [Ora,] sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente, il quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile. Gli è resa infatti questa testimonianza: "Tu sei sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchìsedek".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.109
RIT: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore: "Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi".
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente: "Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek".
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 1-6 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati, vieni qui in mezzo!". Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?". Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: "Tendi la mano!". Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Per la durezza del cuore, molti si chiudono alla venuta liberante di Gesù. Preghiamo con fiducia il Padre affinché tutti riconosciamo e apriamo le porte a Cristo salvatore. Diciamo insieme:
Sii tu la nostra vita, Signore.
Perché la comunità cristiana, come espressione della fede sia instancabile nel proteggere la vita e la dignità dell'uomo. Preghiamo:
Perché i cristiani divisi si convertano all'unico Cristo che risana le ferite e annulla le separazioni, guidandoli alla piena comunione nella fede. Preghiamo:
Perché le donne, che con difficoltà e paura portano in seno una promessa di vita, siano concretamente sostenute dalla comunità cristiana. Preghiamo:
Perché gli handicappati e tutti i sofferenti nell'anima e nel corpo trovino in Cristo e nella solidarietà degli uomini la rasserenante certezza dell'amore di Dio. Preghiamo:
Perché la nostra parrocchia impari a ricercare non la pratica formalistica della religione, ma in primo luogo l'amore di Dio e del prossimo. Preghiamo:
Per i malati senza speranza. Per i cristiani dal cuore duro.
Tu, o Signore, sei la bontà e la grazia. Perdona la nostra durezza di cuore e trasformaci in segni del tuo amore di Padre, con Gesù nostro fratello che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
Nella prima lettura di oggi, la riflessione sul sacerdozio di Cristo arriva a una svolta decisiva. Si conclude infatti il confronto fra il sacerdozio di Cristo e quello ebraico, dei figli di Aronne. La peculiarità del sacerdozio di Cristo è radicata nella sua persona: è santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori e che non ha bisogno di offrire sacrifici per propri peccati. Nel Vangelo di oggi Gesù, con la sua attività taumaturgica, suscita l’entusiasmo popolare e mobilita attorno alla sua persona “tutta” la Palestina. Infatti dice il testo: “Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo”. Come è commuovente la richiesta di Gesù: egli elemosina una barca per poter continuare a parlare a tutti. Il rischio, infatti, di essere schiacciato, era altissimo. Non siamo forse abituati a pensare a un Dio che ha bisogno di noi? Siamo discepoli di un Dio che si propone ma che non si impone. La fede, diceva Benedetto XVI, “è una vittoriosa certezza. Ma questa vittoriosa certezza la si può perdere, rovinare, schiacciare nelle mille cose della vita”. La vita di fede è permettere a Gesù di avere un po’ di spazio nel nostro tempo, nelle nostre giornate, nelle nostre cose… per continui a proclamarci il grande annuncio, la verità che egli ci ama. Sarebbe bello avere consapevolezza come quei demòni che sanno bene chi è lui ma non si lasciano cambiare, o siamo come quelle folle che lo cercano solo perché vogliono essere guarite. Lasciamoci trasformare e toccare da Gesù, per davvero. Amen!
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Eb 7,25 - 8,6
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, Cristo può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore. Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre. Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e della vera tenda, che il Signore, e non un uomo, ha costruito. Ogni sommo sacerdote, infatti, viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anche Gesù abbia qualcosa da offrire. Se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la Legge. Questi offrono un culto che è immagine e ombra delle realtà celesti, secondo quanto fu dichiarato da Dio a Mosè, quando stava per costruire la tenda: "Guarda - disse - di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte". Ora invece egli ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l'alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.39
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo".
"Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo".
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Esultino e gioiscano in te quelli che ti cercano; dicano sempre: "Il Signore è grande!" quelli che amano la tua salvezza.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 7-12 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Cristo, unico ed eterno sacerdote, si manifesta come l'Inviato di Dio che guarisce l'umanità malata e la libera dal potere del demonio. Invochiamo il Padre celeste, perché anche in noi faccia risplendere la vittoria del Messia, dicendo:
In te, Signore, vinceremo la morte.
Preghiamo per la Chiesa: il Signore continui a guarire e a liberare l'umanità sofferente attraverso l'opera dei cristiani.
Preghiamo per le autorità civili: non ricerchino un potere che divide e opprime, ma che risponda alle necessità degli umili e degli indifesi.
Preghiamo per le folle smarrite dei profughi, degli emigranti rifiutati, degli anziani abbandonati: la Provvidenza di Dio assista ciascuno di loro e muova alla solidarietà i cristiani.
Preghiamo per i malati psichici: la loro infermità, unita alla passione di Cristo, giovi per la salvezza di tutti e ci renda più consapevoli della nostra responsabilità verso i deboli.
Preghiamo per la nostra comunità locale: cerchi con perseveranza la presenza di Cristo nella preghiera e nei sacramenti, per essere da lui rinnovata.
Per la terra di Gesù e i popoli che vi abitano. Per uno sviluppo della medicina nel rispetto dell'uomo.
O Dio, ti invochiamo per l'intercessione di Gesù, il tuo Cristo: guarisci il nostro cuore e il nostro corpo, perché possiamo oggi e ogni giorno sperimentare la tua misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
La costituzione del gruppo dei dodici discepoli, come appare nel Vangelo di oggi, rappresenta una svolta nella missione di Gesù. Come mai ne sceglie dodici? Egli intendeva convocare idealmente l’intero Israele, fondato sui dodici patriarchi. Infatti, i dodici sono associati in modo singolare all’attività missionaria di Gesù: l’annuncio del regno di Dio e la liberazione dal potere del demonio. “Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni”. Come sarebbe interessante pensare ai criteri di Gesù che egli ha usato prima di scegliere quei dodici... Sicuramente non ha pensato a una “squadra” come l’esecutrice dei suoi progetti, ma come una comunità di relazioni in cui Egli stesso poteva condividerli con loro. Per questo l’evangelista Marco evidenzia che il motivo per cui sceglie quei dodici è innanzitutto perché “stessero con lui”, e solo in un secondo tempo per “mandarli a predicare”. Anche noi dobbiamo comprendere, diceva il nostro professore, che “la nostra vocazione cristiana non è sentirci delle pedine in mano ad un Dio che ha progetti da realizzare, ma che siamo voluti e chiamati per vivere innanzitutto un rapporto preferenziale con lui. Altrimenti ci affanneremo a fare molte cose sentendoci però soltanto dei servi efficienti e non certamente dei figli felici”. Interessante scoprire la logica della scelta di Gesù. Egli sceglie ognuno per ciò che è e non per ciò che dovrebbe fare. Ma non chiede nemmeno a nessun di smettere di essere se stesso per seguirlo, anzi lascia a ciascuno la libertà. Senza questa caratteristica di libertà, la fede e il cristianesimo non avrebbero senso. Donaci, ti preghiamo, Signore, quanto ti chiediamo per la nostra vita terrena e per nostra salvezza per sempre. Amen!
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Eb 8, 6-13
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, [Gesù, nostro sommo sacerdote,] ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l'alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse. Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un'altra. Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: "Ecco: vengono giorni, dice il Signore, quando io concluderò un'alleanza nuova con la casa d'Israele e con la casa di Giuda. Non sarà come l'alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto; poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza, anch'io non ebbi più cura di loro, dice il Signore. E questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: "Conosci il Signore!". Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati". Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima: ma, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a scomparire.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 84
RIT: Amore e verità s'incontreranno.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 13-19 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli e sorelle, uniamo le nostre invocazioni alla preghiera che Cristo rivolge al Padre, e alla voce dello Spirito che è in noi, dicendo:
Signore, ascoltaci.
Concedi, Signore, al tuo popolo fondato sugli apostoli, giorni sereni e frutti di bene. Noi ti preghiamo:
Benedici, Signore, il Papa, i vescovi e i loro collaboratori che tu invii a evangelizzare, e dona loro amore e sapienza. Noi ti preghiamo:
Illumina, Signore, i ragazzi e le ragazze che compiono una decisiva scelta di vita e chiama nuovi operai nella tua messe. Noi ti preghiamo:
Dona, Signore, a tutti i cristiani un rapporto personale e profondo con Cristo, perché comunichino con gioia agli altri la propria fede. Noi ti preghiamo:
Suscita, Signore, nella nostra comunità parrocchiale, un rinnovato impegno ad evangelizzare, con le parole e con le opere, l'ambiente in cui viviamo. Noi ti preghiamo:
Perché anche noi ci lasciamo evangelizzare. Per i sacerdoti, i religiosi e le religiose della nostra parrocchia.
O Signore, tu ci hai chiamati per nome affidandoci una missione particolare nella tua Chiesa, e ci ami di amore eterno: attiraci sempre di più a te e rendici strumenti della tua salvezza. Per Gesù tuo Figlio, nostro fratello e salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Se cristo non ci scandalizza... allora...
È sconcertante questa piccola sezione del Vangelo di Marco sia per quello che dice ma anche per quanto lascia intuire. La presentazione dell’assembramento che impedisce a Gesù e ai suoi discepoli di mangiare è un segno evidente dell’enorme entusiasmo popolare. “Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo”. Questo fatto però suscita la reazione dei parenti, i suoi, che vorrebbero riportare Gesù a casa loro. “Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «È fuori di sé»”. Qui, i suoi, fano fatica ad accettare che quel ragazzo, cresciuto con loro, non è solo il figlio di Giuseppe il falegname, ma soprattutto è figlio di Dio e fa la volontà di colui che lo ha mandato. È proprio questo dettaglio che fa credere ad alcuni che Gesù sia pazzo. Diceva il professore di cristologia ma “con il tempo anche loro dovranno ricredersi, accettando che l’unica pazzia di cui si può accusare Gesù ha a che fare con l’amore per ogni uomo. È comunque dobbiamo essere consapevoli che alla fine, se Gesù non ci scandalizza, ciò significa che c’è qualcosa che non va”. Appunto l’esperienza della fede non è essere rafforzati nelle nostre aspettative ma lasciarci stupire e mettere anche in crisi dal Signore che supera spesso le nostre attese e i nostri concetti. Padre, risveglia la tua potenza e vieni in nostro aiuto per l’intercessione di Maria, madre di Cristo. Amen!
Antifona d'Ingresso
Beata la vergine * che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce, * ha imitato il Signore, * sposo delle vergini e principe dei martiri (T.P. Alleluia).
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere quelle forti, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo della tua martire sant'Agnese, di imitare la sua costanza nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Eb 9, 2-3.11-14
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, fu costruita una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell'offerta; essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo, poi, c'era la tenda chiamata Santo dei Santi. Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d'uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo - il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio - purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.46
RIT: Ascende Dio tra le acclamazioni.
Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l'Altissimo, grande re su tutta la terra.
Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni.
Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 20-21 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: "È fuori di sé".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Cristo, il santo dei santi, ha operato tra l'incomprensione e le opposizioni. Chiediamo con fiducia al Padre di non lasciarci intimorire dalle opposizioni e dalle difficoltà, ma di testimoniare con coraggio la nostra fede, dicendo:
Donaci, o Padre, la forza del tuo Spirito.
Sostieni la Chiesa nel suo compito profetico di richiamare gli uomini al vero Dio e di abbandonare i falsi valori del mondo. Noi ti invochiamo:
Concedi al Papa e ai vescovi la luce per riconoscere le necessità del nostro tempo, e dona loro una grande sollecitudine verso i poveri. Noi ti invochiamo:
Aiuta i perseguitati e i prigionieri politici, incarcerati per la ricerca di verità e libertà, perché si sentano confortati da Cristo crocifisso. Noi ti invochiamo:
Guida le famiglie del nostro paese verso rapporti di vero amore, che rafforzi la libertà interiore dei loro componenti. Noi ti invochiamo:
Donaci la capacità di correggerci l'un l'altro fraternamente, senza cedere alla critica maligna e alla condanna del prossimo. Noi ti invochiamo:
Per le famiglie colpite da disgraziate e da lutti. Perché siamo consapevoli dell'immenso valore della messa.
O Padre nostro e nostro Signore, ti presentiamo con piena confidenza le necessità di tutti gli uomini e il nostro sforzo di costruire una società più umana: vieni a salvarci con la tua grazia onnipotente perché ci accostiamo al tuo Cristo, perfetto sacrificio per i secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
I doni che ti presentiamo nel glorioso ricordo di santa N. ti siano graditi, o Signore, come fu preziosa ai tuoi occhi l'offerta della sua vita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + e magnificarti nella lode dei tuoi santi. ** La loro passione fa risplendere le opere mirabili della tua potenza: * sei tu che infondi l'ardore della fede, concedi la fermezza della perseveranza * e doni nel combattimento la vittoria, + per Cristo Signore nostro. ** Per questo dono della tua benevolenza * i cieli e la terra innalzano a te un cantico nuovo di adorazione. * E noi, con tutti gli angeli del cielo, + proclamiamo senza fine la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— L'Agnello assiso sul trono * li guiderà alle sorgenti della vita (T.P. Alleluia). (Cf. Ap 7, 17)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
O Dio, che hai glorificato tra i santi la beata N. con la duplice corona della verginità e del martirio, per la potenza di questo sacramento donaci di superare con forza ogni male, per raggiungere la gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Oggi è la festa patronale del nostro monastero, festa di san Vincenzo martire. Noi preferiamo però inserire qui una piccola meditazione sulla Liturgia del giorno, della terza domenica del tempo ordinario. Il Vangelo di oggi ci fa riflettere sulla triste fine della missione di Giovanni, gettato in prigione, ma anche sull’inizio della missione di Gesù dopo l’arresto del Battista. Dice il testo: quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea (…) perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia, l’annuncio di una lieta notizia: il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. La storia di Dio è una storia che si amalgama con quella degli uomini. Quello che Dio fa è sempre giù in fondo alla cronaca che tutti noi viviamo. È così anche per Giovanni Battista che per la cronaca appunto si trova ormai ai suoi ultimi giorni di vita. Però come è delle volte difficile percepire la mano di Dio in mezzo a certe cronache, come quella dell’episodio che riguarda Giovanni Battista... Comunque è sempre interessante notare che al fondo di ogni buio, di ogni situazione difficile, Dio ha nascosto una luce che molto spesso non la si vede all'istante e con facilità, ma di sicuro c’è sempre. Ogni salmo, si dice, finisce sempre con gloria! Nel Vangelo di oggi, Gesù reagisce al buio che sta distruggendo la vita di Giovanni Battista con un duplice atteggiamento: “Gesù, udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea” (…) “Da quel tempo Gesù cominciò a predicare”. A prima vista sembra che sia intimorito da quello che stava accadendo ma dall’altra parte sembra incoraggiato a dover prendere la situazione in mano. Quindi sembra quasi che Gesù ci mostri davvero il duplice atteggiamento che c’è nel cuore di ciascuno di noi: l’umana paura che ci accompagna sempre, ma anche la capacità di mutare in opportunità una situazione avversa. È un po’ come se Gesù volesse dirci: “delle volte non possiamo evitare che accadano cose terribili o ingiuste, ma a partire da esse dovremmo decidere di essere delle persone migliori, cominciando a prendere delle decisioni in prima persona”. Paradossalmente sembra che sia la triste fine di Giovanni Battista a stimolare Gesù a intraprendere apertamente il Suo ministero pubblico. “Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando il vangelo del regno, guarendo ogni malattia e ogni infermità tra il popolo”. Impariamo da Lui la nostra guarigione! Amen!
Antifona d'Ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo, * cantate al Signore, uomini di tutta la terra. * Maestà e onore sono davanti a lui, * forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + guida le nostre azioni secondo la tua volontà, * perché nel nome del tuo diletto Figlio * portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che hai fondato la tua Chiesa sulla fede degli apostoli, + fa' che le nostre comunità, illuminate dalla tua parola e unite nel vincolo del tuo amore, * diventino segno di salvezza e di speranza + per coloro che dalle tenebre anelano alla luce. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 8,23 - 9,2
Dal libro del profeta Isaìa In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Mádian.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.26
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Seconda Lettura
1Cor 1,10-13.17
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire. Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: "Io sono di Paolo", "Io invece sono di Apollo", "Io invece di Cefa", "E io di Cristo". È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo? Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù predicava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mt 4, 12-23 Dal Vangelo secondo Matteo
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: "Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta". Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino". Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: "Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini". Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Chiamati a formare un solo corpo e un solo spirito, ci rivolgiamo a Dio nostro Padre, che è in tutti e agisce per mezzo di tutti.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. Rinnova, Signore, i prodigi del tuo amore.
Per la santa Chiesa, perché sia sempre più missionaria e porti ai pagani del nostro tempo il Vangelo di salvezza, preghiamo. R.
Per i candidati al ministero diaconale e presbiterale, perché pieni di fede e di Spirito Santo consegnino la loro vita a Cristo buon pastore per il bene del suo popolo, preghiamo. R.
Per quelli che si consacrano al servizio degli emarginati e degli esclusi, perché il Signore dia loro lo spirito del buon samaritano e la perseveranza dei veri servi del suo regno, preghiamo. R.
Per tutti i credenti in Cristo, perché in ogni atteggiamento si aprano al dialogo fraterno con le persone che incontrano nel loro cammino, preghiamo. R.
Per tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché impariamo a perdonare per essere perdonati e per diventare costruttori di riconciliazione e di pace, preghiamo. R.
O Padre, che puoi fare assai più di quanto osiamo chiedere e sperare, accogli l'umile espressione della nostra fede e donaci un cuore fiducioso e attento alle sorprese del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, + e consacrali con la potenza del tuo Spirito, * perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria * quando hai mandato il tuo Figlio + a prendere su di sé la nostra debolezza; ** in lui, nuovo Adamo, hai redento l'umanità decaduta, * e con la sua morte + ci hai resi partecipi della vita immortale. ** Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina * e nell'eternità si allietano davanti al tuo volto. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Guardate al Signore e sarete raggianti, * non dovranno arrossire i vostri volti. (Sal 33.6) oppure: Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Gv 8,12)
—(oppure)— Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce. (Mt 4, 16)
Dopo la Comunione
O Dio, che in questi santi misteri + ci hai nutriti con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, * fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.