Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
18 - 24 Dicembre 2022
Tempo di Avvento IV, Colore viola
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4

Domenica 18 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-18.html

IV Domenica del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 7, 10-14; Sal.23; Rm 1, 1-7; Mt 1, 18-24.

Commento: Giuseppe, non temere...

Quarta domenica di Avvento, ormai il traguardo è vicino. Partendo dalla prima lettura, Acaz non vuole abbandonare le sue strategie umane di salvezza e quindi rifiuta a mettere Dio alla prova, chiedendo un segno. Ma nonostante la sua resistenza, il segno divino verrà dato e questo segno è l’Emmanuele. Quel che ci offre il vangelo di Matteo di oggi vuole mettere in evidenza la figura di Giuseppe. Infatti Maria era fidanzata con Giuseppe. Nella cultura del tempo il fidanzamento aveva gli stessi effetti giuridici del matrimonio. Quindi deve essere stato difficile per quest’uomo dover accettare di trovarsi davanti alla gravidanza della donna che amava, vedendo in un solo istante crollato ogni suo progetto. E nonostante questo continuare ad avere preoccupazione per Maria, affinché non la uccidessero. Giuseppe è davvero un uomo giusto. Diceva il nostro professore: “Ma per essere santi non basta essere giusti, bisogna superare la giustizia, bisogna entrare nel territorio più esigente della fiducia in Dio e non nel semplice buon senso o buon cuore”. Giuseppe, quando non capiva cosa stava succedendo, dormiva. È un sogno che capovolge tutto, un angelo del Signore gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”. Come ci si può fidare di un semplice sogno? Eppure Giuseppe, uomo giusto, si fida. Giuseppe ci insegna di fidarci di Dio anche quando il mondo sembra crollarci a doso. “La cosa che conta è seguire ciò che sai essere vero, anche se ti conduce per strade e vie che non conosci e che non avevi calcolato”. Giuseppe ha fatto così. E quindi, davanti all’evidenza della fede, si arrende, prende la responsabilità di ciò che gli è capitato e comincia a seguire ciò che sente essere vero, nonostante tutto e tutti. “Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie”. In questo dettaglio penso ci sia tutto il cristianesimo che crediamo: svegliarsi e prendersi la responsabilità di quello che ti sta accadendo, bello o brutto che sia. Affidiamoci all’intercessione di Giuseppe e impariamo da lui. Amen.

O Adonai...

Antifona d'Ingresso

Stillate, cieli, dall'alto, * le nubi facciano piovere il Giusto; * si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45, 8)

Colletta

—(antica)—
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, Padre buono, che hai rivelato la gratuità e la potenza del tuo amore nel silenzioso farsi carne del Verbo nel grembo di Maria, donaci di accoglierlo con fede nell'ascolto obbediente della tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 7, 10-14

Dal libro del profeta Isaìa
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.23

RIT: Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Seconda Lettura

Rm 1, 1-7

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio - che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l'obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele: « Dio-con-noi ».

Alleluia.

VANGELO

Mt 1, 18-24
Dal Vangelo secondo  Matteo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa "Dio con noi".
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Invochiamo Dio Padre onnipotente per l'intercessione di Maria,
modello di coloro che attendono nella speranza,
perché la venuta del Salvatore
faccia rifiorire la giustizia, la bontà e la pace.

Rivelaci il tuo volto, Signore.

Per la santa Chiesa,
perché sappia animare con la carità evangelica
tutti gli sforzi tesi a riunire gli uomini in una sola famiglia, preghiamo. R.

Per tutti i cristiani,
perché operando sinceramente per l'unità delle Chiese
manifestino la loro chiamata ad essere un solo popolo in Cristo, preghiamo.

Per i responsabili delle nazioni,
perché pongano alla base del loro impegno civile,
il valore primario della persona umana
che Cristo viene a rivelare, preghiamo.

Per coloro che non credono,
perché trovino nella nostra accoglienza fraterna
uno stimolo a considerare il problema della fede
con cuore più aperto e fiducioso, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti nell'imminenza del Natale,
perché lo Spirito del Padre ci dia il coraggio di compiere le scelte
che il Cristo giudice e salvatore attende da ciascuno
e da tutta la comunità, preghiamo. R.

Le preghiere che ti innalziamo, o Padre,
in unione con Maria, figlia di Sion,
affrettino la venuta del tuo Figlio tra noi
e ci ottengano di vivere questi giorni di attesa
come ritorno alle sorgenti della nostra speranza.
Per Cristo nostro Signore.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i doni che abbiamo deposto sull'altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: * lo chiamerà Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14)

—(oppure)—
Giuseppe, non temere: Maria darà alla luce un figlio * e tu lo chiamerai Gesù. Egli salverà il suo popolo. (Cf. Mt 1, 20-21)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, che ci hai dato il pegno della redenzione eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il grande giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il mistero della nascita del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Lunedì 19 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-19.html

IV Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Gdc 13, 2-7. 24-25; Sal 70; Lc 1, 5-25.

Commento: Vieni o Emmanuele e non tardare!

Il genere delle annunciazioni vuole sottolineare il carattere eccezionale del personaggio che nascerà, in quanto puro dono di Dio. Effettivamente, come emerge sia nella prima lettura che nel Vangelo, il Signore manifesta la sua onnipotenza agendo in situazioni umanamente disperate e utilizzando strumenti deboli. Questo ci fa capire come Dio guida la storia della salvezza da protagonista; anche quando tutto sembra perduto, egli è in grado di trovare vie d’uscite e questo per pura grazia. Ma Dio chiede anche la partecipazione fattiva dell’uomo alla realizzazione del suo disegno. Diceva Sant’Agostino: Dio, che ci ha creato senza di noi, non ci può salvare senza di noi. Nel salmo odierno leggiamo come Dio è una roccia, un baluardo, una fortezza, qualcuno si potrebbe chiedere: ma dov’è questa forza di Dio oggi, come ieri? La nostra fede è messa spesso alla prova: di fronte a tante sconfitte subite, non è facile riconoscere che Dio compie meraviglie. Esattamente come appare nel Vangelo di oggi con la vicenda della coppia del Sacerdote Zaccaria ed Elisabetta, gente buona e giusta ma che nonostante questo dettaglio, essi in realtà vivono la grande sofferenza di non essere riusciti ad avere un figlio. Colpisce che sia proprio a partire da questa sofferenza che Dio fa qualcosa di inaspettato, motivo per cui manda l’angelo Gabriele ad annunciare: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni». Quella che sembrava una buona notizia, in realtà crea in Zaccaria timore e incredulità, e credo che sia assolutamente molto umano reagire così, specie dopo che si è passati un’intera vita ad attendere qualcosa che non è accaduto e che adesso sembra davvero improbabile: «come potrò mai conoscere questo?». Ed evidente che qui Zaccaria oppone la sua vecchiaia, il suo limite, alla Parola del Signore, dimenticando che nulla è impossibile a Dio. “Dopo quei giorni, Elisabetta sua moglie, concepì”. Il senso profondo del Natale penso sia proprio quello di mettere basi lì dove non si può più nulla. Vieni o Emmanuele e non tardare! Amen.

O Radix...

Antifona d'Ingresso

L'Atteso verrà e non tarderà; * non ci sarà più timore sulla nostra terra: * egli è il nostro Salvatore. (Cf. Eb 10, 37)

Atto Penitenziale

All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.

C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

O Dio che, con il parto della santa Vergine, hai rivelato al mondo lo splendore della tua gloria, fa' che veneriamo con fede viva e celebriamo con fervente amore il grande mistero dell'incarnazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gdc 13, 2-7. 24-25

Dal libro dei Gudici.
In quei giorni, c'era un uomo di Sorèa, della tribù dei Danìti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli.
L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei».
La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte"».
E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 70

RIT: Canterò senza fine la tua gloria, Signore.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

O Radice di Iesse,
che t'innalzi come segno per i popoli:
vieni a liberarci, non tardare.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 5-25
Dal Vangelo secondo  Luca

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso.
Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Zaccarìa disse all'angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Illuminati dalla Parola ora ascoltata, facciamo nostra l'invocazione dei profeti e ci uniamo al grido di quanti sono in attesa di salvezza, dicendo:

Vieni, Signore, non tardare.

Con l'annuncio del Precursore hai esaudito la preghiera di secoli: donaci di non pensare mai che le nostre invocazioni restino inascoltate. Preghiamo:

Ci fai vivere ogni giorno l'esperienza del nostro limite:
aprici alla fiducia che in quel momento incomincia la tua potenza. Preghiamo:

Ti sei fatto precedere da Giovanni, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli: concedi alle nostre famiglie il dono del dialogo e della concordia. Preghiamo:

Per la tua venuta nel mondo anche la sterilità di Elisabetta sbocciò nella maternità: dona la gioia della fecondità agli sposi che attendono con ansia la nascita di un figlio. Preghiamo:

Hai affondato la tue radici nella nostra storia di debolezza e di peccato: per il pane di questa eucaristia liberarci dal male e poni in noi la novità della tua vita di Figlio. Preghiamo:

Per gli anziani che conosciamo.
Per chi sente come un peso il proprio limite.

Signore Gesù, che ti sei fatto nostro fratello, accogli la nostra preghiera e presentala, assieme al tuo sacrificio, al Padre che sempre ti ascolta. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Guarda con bontà, o Signore, i doni che deponiamo sul tuo altare, perché ciò che la nostra povertà ti presenta sia consacrato dalla tua potenza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Verrà a visitarci un sole che sorge dall'alto, * per dirigere i nostri passi sulla via della pace. (Cf. Lc 1, 78-79)
Oppure:
Egli ricondurrà i cuori dei padri verso i figli * e preparerà al Signore un popolo ben disposto. (Cf. Lc 1, 17)

Dopo la Comunione

Ti ringraziamo, Dio onnipotente, per i doni che ci hai dato; suscita in noi il desiderio dei beni promessi, perché con spirito rinnovato possiamo celebrare la nascita del nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Martedì 20 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-20.html

IV Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 7, 10-14; Sal 23; Lc 1, 26-38.

Commento: “E’ nella sua volontà è la nostra pace”.

Partendo dalla prima lettura, il passo di Isaia, alla luce della figura del re Acaz, pone un grave problema di teologia della storia. Infatti il re Acaz non vuole chiedere un segno dal Signore per non metterlo alla prova. Quindi deve il cristiano pretendere che sia la fede a dettargli le risposte a problemi di tipo socio-politico o non deve piuttosto in questi casi far funzionare esclusivamente la ragione? Dio non vuole certo che l’uomo abdichi alla sua ragione, ma ci sono circostanze in cui Dio dà degli orientamenti precisi che l’uomo è tenuto a seguire e che spesso risultano, alla resa dei conti, i più adeguati, anche alla luce di strategie puramente umane. Dice il salmista nel salmo 23: “Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti”. Quindi Dio è la risposta ultima al perché vivere, o meglio è lui che dà senso alla nostra esistenza. Cercare il suo volto è cercare risposte alle domande antropologiche di fondo, a cui nessuno è in grado di rispondere. Troppa gente nel contesto attuale sembra rifiutare di porsi domande e si arrende allo scetticismo. Mai dimenticare che siamo una domanda vivente: val la pena vivere? Gesù, il Dio-con-noi, è il luogo in cui trovare la risposta. La pagina dell’annunciazione rimane come un capolavoro che non si smette di ammirare. La venuta di Gesù nel grembo di Maria è il coronamento di un lungo itinerario di preparazione che ha attraversato l’intero primo testamento. Nel Vangelo di oggi ci sono tanti dettagli su cui riflettere però a me colpisce la piena e totale disponibilità di Maria. Infatti Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». L’ eccomi di Maria è davvero un “sia fatta la tua volontà” che recitiamo nel padre nostro e che si rinnova nella vita di ogni credente. Penso che ogni volta che si dica di sì a Dio, qualcosa cambia in noi, ma sempre in meglio. Ma anche il miglior uso che possiamo fare della nostra libertà è quello di metterla a disposizione della volontà di Dio. Scrisse il grande Dante: “E ’n la sua volontate è nostra pace”. Amen!

O Clavis...

Antifona d'Ingresso

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse: * tutta la terra sarà piena della gloria del Signore * e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. (Cf. Is 11, 1; 40, 5; Lc 3, 6)

Atto Penitenziale

Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.

C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Tu hai voluto, o Padre, che all'annuncio dell'angelo la Vergine immacolata concepisse il tuo Verbo eterno, e avvolta dalla luce dello Spirito Santo divenisse tempio della nuova alleanza: fa' che aderiamo umilmente al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 7, 10-14

Dal libro del profeta Isaìa
In quei giorni, il Signore parlò ad Àcaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 23

RIT: Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli:
vieni, e libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo  Luca

Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La liturgia di questo giorno sottolinea la presenza di Maria nel grande evento dell'incarnazione. Uniti a lei presentiamo al Padre le nostre invocazioni e diciamo:

O Padre, interceda per noi la Madre del tuo Figlio.

Per la santa Chiesa, vergine e madre, che nel tempo continua a generare a Cristo moltitudini di figli, perché si conservi pura da ogni peccato e raggiunga quella santità che in Maria già risplende in modo perfetto. Preghiamo:

Per i fedeli che si preparano alla festa del Natale, perché a imitazione di Maria, vivano in atteggiamento di silenzio interiore per l'ascolto della Parola di Dio. Preghiamo:

Per quanti operano nella pastorale, perché abbiano sempre presente che Dio è l'artefice principale di ogni conversione e che egli si serve di mezzi umili, per compiere i suoi prodigi di salvezza. Preghiamo:

Per i poveri che, come Maria, pongono la loro fiducia solo in Dio, perché abbiano a sperimentare che proprio per loro Gesù è nato come fratello e salvatore. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché la sua fede diventi salda e matura come quella di Maria, che ha creduto senza avere prove e si è abbandonata in Dio senza esitare. Preghiamo:

Per chi tenta di uscire da una situazione di peccato.
Per i bambini della parrocchia.

Padre santo, che nel tuo libero progetto di amore verso gli uomini hai voluto unire indissolubilmente Maria all'incarnazione del Verbo, ascolta le nostre preghiere e concedici di ricevere per la fede lo stesso Gesù che la Vergine santissima ha concepito nella carne e ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Guarda, o Signore, quest'unico mirabile sacrificio e concedi che per la partecipazione a questo santo mistero riceviamo i beni che la fede ci fa sperare. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

L'angelo disse a Maria: * «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». (Cf. Lc 1, 31)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci nutri con i doni del cielo, custodisci con la divina protezione coloro che partecipano ai tuoi misteri perché possano godere la vera pace. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 21 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-21.html

IV Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Ct 2, 8-14; Sal 32; Lc 1, 39-45.

Commento: O Emmanuele, nostro re: vieni e salvaci...

Non lascia indifferente quando ci troviamo in mano il passo del Cantico dei cantici, un poema che inneggia l'amore di uno sposo per la sua sposa. E questo amore è così profondo da non temere il confronto con le più grandi e tremende forze della realtà: la morte, gli inferi, le grandi acque, perché esso è "una fiamma del Signore, un fuoco che viene da Dio". Il racconto della visitazione del Vangelo di oggi, non descrive semplicemente un gesto di carità zelante di Maria nei confronti di Elisabetta, sua cugina in dolce attesa. Dice il testo: "In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta". Se facciamo un piccolo parallelismo, Elisabetta accolse sua cugina Maria come il popolo di Dio accolse l'arca della presenza di Dio. Ma anche Maria mettendosi in cammino verso la casa di Elisabetta sembra avesse percorso la stessa strada dall'arca dell'alleanza. Allo stesso tempo pensiamo che questa premura sia egoistica, ma assolutamente al contrario sia una premura di donazione, di necessità profonda di mettersi a servizio. Infatti ogni autentica vocazione, ogni autentico amore, non ha come obiettivo innanzitutto riempire un mio vuoto, ma tentare di poter far qualcosa per qualcuno, per la felicità di qualcuno. Se ogni cammino di maturazione umana non arriva fino al dono di sé allora rimaniamo in trappola di forme di egoismo e di narcisismo dove gli altri ci servono solo per stare bene noi. "Quando la nostra vita riempie di gioia gli altri e sblocca la gioia in noi, così come capiterà a Maria nel Magnificat, allora questa è la prova che siamo giunti a una qualità di amore degno di questo nome". Maria insegnaci anche noi a donarci totalmente per il bene degli altri. Amen!

O Oriens...

Antifona d'Ingresso

Ecco, viene il Signore potente: * sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14; 8, 10)

Atto Penitenziale

All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.

C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

C: Signore pietà.
A: Signore pietà.
C: Cristo pietà.
A: Cristo pietà.
C: Signore pietà.
A: Signore pietà.

Colletta

Esaudisci con bontà le preghiere del tuo popolo, o Padre, perché coloro che si rallegrano per la venuta del tuo Figlio unigenito nella nostra carne possano giungere al premio della vita eterna quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ct 2, 8-14

Dal Cantico dei cantici.
Una voce! L'amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
L'amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
Ora l'amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

Sof 3,14-17

Dal libro del profeta Sofonìa
Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 32

RIT: Esultate, o giusti, nel Signore;
cantate a lui un canto nuovo.


Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

O Emmanuele, nostro re e legislatore:
vieni a salvarci, Signore, nostro Dio.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 39-45
Dal Vangelo secondo  Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore viene per essere la luce che rischiara il cammino degli uomini. Dal buio delle nostre incertezze e dei nostri sbandamenti, lo invochiamo:

Vieni, luce del mondo.

Per la Chiesa santa, perché quando si vede oppressa, incompresa, diffamata o rifiutata, in lei non venga meno la gioia. Preghiamo:

Per le madri in attesa di un figlio, perché vivano il tempo della gravidanza in rendimento di grazie al Signore, consapevoli di essere collaboratrici nell'opera della creazione. Preghiamo:

Per noi, perché reagiamo allo scetticismo circa la bontà e la possibilità di recupero dell'uomo e crediamo che, per il dono di Dio, ognuno può rinnovarsi e ricominciare. Preghiamo:

Per i cristiani delle nostre comunità, perché trascorrano questi ultimi giorni di avvento nella preghiera e nel raccoglimento e non si lascino prendere dalla mentalità consumistica e borghese. Preghiamo:

Per noi qui raccolti attorno alla mensa eucaristica, perché comunichiamo la gioia di avere incontrato e accolto il Signore con la stessa sollecitudine di Maria. Preghiamo:

Per quanti sentono la vita come un peso opprimente.
Per quanti si mettono in viaggio.

O Padre, che nella sollecitudine di Maria verso Elisabetta ci offri un esempio di attenzione premurosa verso i fratelli, in forza di questo pane eucaristico, donaci nuovo slancio interiore, per condividere con gli altri tutto ciò che siamo e abbiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai divini misteri, o Signore, sia per il tuo popolo continua difesa, perché nella piena obbedienza alla tua volontà ottenga in abbondanza la salvezza dell'anima e del corpo. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 22 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-22.html

IV Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: 1Sam 1,24-28; 1Sam 2; Lc 1, 46-55.

Commento: O Re, vieni e salva l'uomo che hai formato dalla terra.

La prima lettura di oggi è legata al salmo responsoriale, “il magnificat”, il canto degli umili del primo testamento. E quindi è facile percepirne anche il rapporto con il brano del vangelo che riporta il Magnificat di Maria. Anna, prima sterile e disprezzata dalla sua rivale feconda, è diventata madre per intervento di Dio. Fedele alla sua promessa conduce il figlio Samuele al Tempio per offrirlo al Signore. Come sappiamo Anna aveva pregato e pianto tanto per aver un figlio e Dio ascoltò il suo grido. Perciò anche lui lo dà in cambio al Signore e per sempre. “Mettere a disposizione di Dio e dei fratelli i doni ricevuti è il modo eccellente per valorizzarli e reimpiegarli in forma veramente feconda”. Il magnificat del Vangelo è il canto gioioso di Maria rivolto alla grandezza e alla fedeltà di Dio che ha guardato all’umiliazione della sua serva. Ma l’atteggiamento di Dio nei confronti di Maria non può tanto stupire perché è nel suo stile rovesciare le situazioni tra cui mettere da parte gli arroganti, i potenti e i ricchi ed esercitare invece la sua misericordia nei confronti degli scartati. Alla luce del Magnificat di Maria il Vangelo di oggi ci vuole insegnare a riconoscere con gioia le grandi cose che Dio ha operato e opera nella storia di ciascuno di noi e della comunità. Disse un teologo: “L’umile è chi sa che per stare in piedi bisogna avere la terra sotto i piedi, mentre i superbi sono quelli che pensano di non aver bisogno di nulla e proprio per questo, invece di camminare, inciampano. L’umile è chi ascolta per capire, il superbo invece è chi pensa che basti solo ragionare e così ascolta solo se stesso, aumentando la propria confusione”. E perciò non i superbi ma gli umili, non i potenti ma i deboli, non i sazi ma gli affamati possono sperimentare la mano di Dio. Amen!

O Rex Gentium...

Antifona d'Ingresso

Sollevate, o porte, i vostri frontali, * alzatevi, soglie antiche, * ed entri il re della gloria. (Cf. Sal 23, 7)

Atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C: Signore, che sei il difensore dei poveri, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che sei il rifugio dei deboli, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che sei la speranza dei peccatori, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

O Dio, che vedendo l'uomo precipitato nella morte hai voluto redimerlo con la venuta del tuo Figlio unigenito, concedi a coloro che confessano con pietà sincera la sua incarnazione di condividere anche la gloria del redentore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1Sam 1,24-28

Dal primo libro di Samuele.
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un'èfa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

1Sam 2

RIT: Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

L'arco dei forti s'è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il debole,
dall'immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l'uomo che hai formato dalla terra.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 46-55
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Unendo la nostra lode all'esultanza di Maria, proclamiamo la bontà e la misericordia del Signore, che continua a riversare su di noi doni senza fine. Diciamo insieme:

Sei grande, Signore!

Esaudisci le lacrime di chi ti implora:
Per la tua potenza, la sterilità diventa feconda:
Capovolgi le situazioni di ingiustizia:
Ti ricordi dei poveri:
Scegli gli ultimi per le tue parole:
Riversi fiumi di misericordia sui peccatori:
Blocchi il braccio di chi fa violenza:
Deludi le attese dei potenti:
Vieni incontro a chi ti cerca:
Mantieni la Parola data:
Una creatura diventa tua Madre:
Il tuo Verbo si fa nostro fratello:
Ogni uomo ritrova speranza:

O Padre, tu rinnovi oggi per noi le meraviglie del tuo amore: noi ti riconosciamo santo e mirabile in tutte le tue opere e con Maria, nostra madre e signora, ti presentiamo il sospiro e la preghiera di quanti solo da te aspettano la salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, veniamo con doni al tuo santo altare perché, purificati dalla tua grazia, siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

L'anima mia magnifica il Signore: * grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente. (Lc 1, 46.49)

Dopo la Comunione

Ci rafforzi, o Signore, la partecipazione al tuo sacramento, perché con opere di giustizia possiamo andare incontro al Salvatore che viene e ottenere il premio della beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 23 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-23.html

IV Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Ml 3, 1-4.23-24; Sal 24; Lc 1, 57-66.

Commento: Alziamo il capo: la nostra salvezza è vicina.

Il collegamento tra la prima lettura e il Vangelo di oggi è dato dalla nascita di Giovanni Battista, prefigurata nella profezia di Malachia. Infatti il profeta, a nome di Dio, afferma che la resa dei conti è imminente nel giorno del suo grande giudizio. E questo giorno sarà preceduto dall’invio di un messaggero a preparare la via davanti a lui, che il primo Testamento indentifica con Elia nella prima lettura e il secondo Testamento nel Vangelo con il Battista incaricato effettivamente di preparare la via al Signore. Si possono individuare nel Vangelo odierno due momenti importanti: la nascita del Battista e la circoncisione, l’imposizione del nome. Ma è il secondo momento, quello dell’imposizione del nome che è più messo in risalto. Evidente, in seguito all’intervento di Dio nel progetto della nascita del Battista, il neonato riceve un nome carico di promesse, Giovanni cioè “ il Signore usa misericordia, fa grazia”. Dice il testo: “All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre Zaccaria. Ma sua madre intervenne: “No, si chiamerà Giovanni”. Le dissero: “Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: “Giovanni è il suo nome”. Tutti furono meravigliati”. Però qui non si capisce se erano meravigliati per la scelta del nome o per la sintonia che Elisabetta e Zaccaria avevano tra di loro. La seconda ipotesi è quella più probabile perché è raro trovare sintonia nelle coppie quando si tratta di scegliere il nome al neonato… Forse proprio questa sintonia è la vera causa di guarigione di Zaccaria: “All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio”. E chiaro che “Dio non si ripete nei suoi santi, non li fa in serie. Dà loro dei nomi che segnano la loro attività, la loro missione, in un modo spesso sorprendente ed inedito. Ogni santo comunque è sempre un bene per l’umanità, inizio di rinnovamento e di progresso”. Alziamo dunque il capo: la nostra salvezza è vicina. Amen!

O Emmanuel...

Antifona d'Ingresso

Nascerà per noi un bambino * e il suo nome sarà: Dio potente; * in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra. (Cf. Is 9, 5; Sal 71, 17)

Atto Penitenziale

Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.

C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, contemplando ormai vicina la nascita del tuo Figlio, rivolgiamo a te la nostra preghiera: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nascendo dalla Vergine Maria e si è degnato di abitare in mezzo a noi. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ml 3, 1-4.23-24

Dal libro del profeta Malachìa.
Così dice il Signore:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l'argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'offerta secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore:
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 24

RIT: Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 57-66
Dal Vangelo secondo  Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Nell'imminenza delle celebrazioni natalizie intensifichiamo la nostra supplica verso il Salvatore, e in nome di tutti gli uomini, imploriamo:

Vieni, Signore Gesù!

Signore, non sei venuto con il fuoco e la potenza, ma nell'umiltà e nella povertà: concedi alla tua Chiesa di seguirti nella scelta di mezzi poveri e semplici. Preghiamo:

Signore, la tua venuta realizza le promesse dei profeti: fa' che i cristiani riconoscano che questo è l'oggi della salvezza e non si lascino distrarre da desideri mondani. Preghiamo:

Signore, hai dato a Giovanni il compito di prepararti la strada: dona ai missionari forza e speranza di fronte alle difficoltà che incontrano nel preparare i cuori all'incontro con te. Preghiamo:

Signore, la nascita e la crescita di Giovanni lasciarono molti nello sconcerto: fa' che i genitori accolgano con fiducia e docilità il tuo progetto per la vita dei loro figli. Preghiamo:

Signore, ci hai riuniti attorno alla tua mensa: aiutaci in questi giorni a spendere i soldi con semplicità, liberi da ogni conformismo, per poter soccorrerti nei poveri che incontriamo. Preghiamo:

Per quanti in questi giorni si accostano al sacramento della penitenza.
Per i gruppi cristiani presenti in parrocchia.

Signore Gesù, che vieni a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, ascolta la preghiera di coloro che hai voluto fratelli e, per la forza del tuo sacramento, concedi loro di essere creature nuove. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Questo sacrificio, nel quale ci fu data la pienezza del culto divino, sia per noi, o Signore, riconciliazione perfetta con te, perché con animo purificato possiamo celebrare la nascita del nostro redentore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Ecco: sto alla porta e busso. * Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, * io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3, 20)
Oppure:
A Zaccaria si sciolse la lingua e parlava benedicendo Dio. * Il popolo che udiva, diceva: * «Che sarà mai questo bambino?». * Davvero la mano del Signore era con lui. (Cf. Lc 1, 64.66)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai saziati con il dono del cielo, accordaci la tua pace, perché siamo pronti ad andare incontro con le lampade accese al tuo amatissimo Figlio che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Sabato 24 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-24.html

IV Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: 2 Sam 7, 1-5.8-11.16; Sal 88; Lc 1, 67-79.

Commento: O Astro che sorgi, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Seguiamo qui la Liturgia della parola del giorno feriale in quanto la messa di stanotte fa già parte della Solennità del Natale. Infatti l’unità tra le letture che la liturgia ci offre oggi è data dal fatto che la profezia di Natan è cantata come compiuta nell’inno di Zaccaria. Questa promessa ha pieno compimento con l’avvento di Gesù. E siamo chiamati ad essere la sua casa, “non viene in mezzo a noi per metterci al sicuro in una roccaforte, ma per aprirci un cammino di conversione. Un cammino di continua lotta per la conquista della vera pace, che consiste nel vivere un rapporto di lealtà e di amore con Dio, con noi stessi, con gli uomini, con le cose”. “Il Signore è fedele per sempre”, dice il salmista. Infatti non ci abbandona, in nessuna occasione. La sua venuta in mezzo a noi, testimonia per sempre che Dio si fa carico della nostra sofferenza, delle nostre ansie e delle nostre gioie ponendo “la sua tenda fra le nostre tende”. In Lui noi diventiamo figli adottivi di Dio. Finalmente questa notte nascerà Gesù, e la liturgia odierna mette fine al cammino d’avvento con il miracolo di Zaccaria che, avendo perduto la parola per la sua incredulità, può tornare a parlare perché si è arreso a una fede che è diventata fatto. «Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo». Il cantico di Zaccaria evoca una sentinella notturna che saluta i primi raggi del chiarore dell’alba. Quindi sta bene in questa mattina di grande vigilia. E lode a Dio perché viene a visitarci e ci porta redenzione e salvezza. “Cristo è veramente il sole dell’umanità. Perciò la Chiesa recita il cantico di Zaccaria ogni mattina, quando il sole nascente mette in fuga la notte e le tenebre”. La fede è l’alba di un mattino, dopo una lunga notte. Disse un padre spirituale: incontrare la fede vuole dire vedere questa luce nel volto del bambino Gesù, nato nell’estrema povertà e umiltà, in una mangiatoia, in una notte fonda, di più di duemila anni fa. Amen!

Antifona d'Ingresso

Ecco ormai la pienezza del tempo: * Dio ha mandato suo Figlio nel mondo. (Cf. Gal 4, 4)

Atto Penitenziale

Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.

C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Affrettati, non tardare, Signore Gesù: la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nella tua misericordia. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Sam 7, 1-5.8-11.16

Dal secondo libro di Samuele
Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va', e di' al mio servo Davide: "Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 88

RIT: Canterò per sempre l'amore del Signore.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza".
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell'ombra di morte.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 67-79
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Giunti al termine del periodo di avvento, mentre già pregustiamo la gioia della sua nascita, invochiamo Gesù nostro Salvatore, e diciamo:

O Emmanuele, vieni a salvarci!

Verbo eterno, il tuo popolo ti ha atteso per lunghi secoli, ma alla tua venuta molti non ti hanno riconosciuto: concedi alla Chiesa, tuo nuovo popolo, di riconoscerti nell'umiltà delle tue manifestazioni quotidiane. Preghiamo:

Sole di giustizia, tu vieni a rischiare quelli che stanno nelle tenebre; concedi luce a chi cerca la verità, e ravvedimento a chi ostinatamente la rifiuta. Preghiamo:

Principe della pace, tu porti l'amore nei cuori bruciati dall'odio: soccorri questa nostra umanità oppressa dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla guerra. Preghiamo:

Medico buono, tu vieni a farti carico di tutta la sofferenza umana: dona forza e pazienza a quanti chiami, attraverso la malattia e il dolore, a collaborare alla tua opera di redenzione. Preghiamo:

Figlio di Maria, hai scelto, per nascere, il grembo di una madre: aiuta le donne incinte a non tradire la vita che è iniziata in loro. Preghiamo:

Per l'infanzia abbandonata e sfruttata.
Per chi ha sete di contemplazione e di silenzio.

Accogli, Signore Gesù, le preghiere del tuo popolo che attende con gioia il mistero della tua nascita, e per la partecipazione a questa eucaristia rendilo capace di testimoniare la tua presenza di Salvatore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con benevolenza, o Signore, i doni che ti presentiamo, perché noi tuoi fedeli, comunicando al pane della vita e al calice della salvezza, siamo liberati dai peccati e possiamo attendere con cuore puro la gloria del tuo Figlio che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Benedetto il Signore, Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo. (Lc 1, 68)

Dopo la Comunione

Rinnovati da questo mirabile dono, ti preghiamo, o Signore: come ora pregustiamo l'adorabile natività del tuo Figlio, così possiamo accogliere nella gioia i suoi doni eterni. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Domenica 25 dicembre 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-12-25.html

I Domenica del Tempo di Natale - Colore: bianco - SOLENNITA': S.Natale

LETTURE: Is 9, 1-3. 5-6; Sal. 95; Tt 2, 11-14; Lc 2, 1-14.

Commento: Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

E Natale! Oggi è nato per noi il Salvatore, è gioia su tutta la terra e in cielo. Perché, come dice la seconda lettura: “Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del figlio.” Ecco il mistero della rivelazione di Dio. Abbiamo a disposizione tre brani del Vangelo oggi, secondo quando parteciperemo alla messa, di notte, all’aurora o di giorno. In quello “di giorno”, la liturgia ci fa riflettere sul prologo del quarto Vangelo, un capolavoro di Giovanni in cui troviamo diversi spunti che possono aiutarci ad approfondire il vero senso della rivelazione di Dio nel Figlio. Egli infatti ci racconta le origini, ciò che era al principio, che spiega ogni cosa e dà la ragione di tutto quanto esiste. Ci riporta il senso del mondo dovuto a Colui che è il Logos, la Parola, il Verbo di Dio, perché Logos significa anche «senso». Ci sono perciò due grandi inizi secondo questo inno. Quindi per Giovanni la nascita di Gesù segna un nuovo inizio, una nuova creazione. Infatti il primo vocabolo è «en arché» che richiama una parola ebraica: bereshit, in principio, che si trova nella Genesi. Poi il Logos diventa luce, la luminosità è l’immagine e il simbolo di Dio. Ecco allora la luce diventare il ritratto solenne e monumentale del Logos, che è come Dio, fonte di vita. Nel 1944 Dietrich Bonhoeffer, pastore protestante, nell'imminenza della sua fine, ha scritto con grande essenzialità e raffinatezza un testo che potrebbe essere un commento al prologo di Giovanni. Dice questo autore: «Dio è impotente e debole nel mondo e così soltanto rimane con noi e ci aiuta. Cristo non ci aiuta in virtù della sua onnipotenza che ci sovrasta, ma ci aiuta in virtù della sua sofferenza», quindi in virtù della sua solidarietà fondata sul fatto di essere sceso fino al nostro livello umano. Dio è indifeso e debole nel mondo, e soltanto a questa condizione rimane con noi, sta vicino a noi e ci comunica la sua vita. Accogliamo oggi con gesti di tenerezza questo Bambino che viene a noi e avvolgiamolo di amore. Buon Natale a ciascuno di noi!

Antifona d'Ingresso

Il Signore mi ha detto: * «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato». (Sal 2, 7)
Oppure:
Rallegriamoci tutti nel Signore: * il nostro Salvatore è nato nel mondo. * Oggi la pace vera è scesa per noi dal cielo.

Atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

C: Signore pietà.
A: Signore pietà.
C: Cristo pietà.
A: Cristo pietà.
C: Signore pietà.
A: Signore pietà.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 9, 1-3. 5-6

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal. 95

RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Seconda Lettura

Tt 2, 11-14

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito.
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.

Alleluia.

VANGELO

Lc 2, 1-14
Dal Vangelo secondo  Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Lc 2, 15-20 - Gv 1, 1-18
Dal Vangelo secondo Luca

La messa dell'Aurora

Dal vangelo secondo Luca.
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

-oppure-

La messa del Giorno

Dal vangelo secondo Giovanni.
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Il Figlio della Vergine Madre, nato a Betlem,
è l'Emmanuele, il Dio con noi.
Esultanti nella fede
in questa notte santissima (in questo giorno santissimo),
ci uniamo a tutti coloro che credono
e sperano nella salvezza operata dal Signore.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.

Per la santa Chiesa,
che contempla con la Vergine Maria il Verbo fatto carne,
perché annunzi con grande gioia che nel mistero del Natale
il Signore Gesù è vicino ad ogni uomo, preghiamo. R.

Per quanti cercano la verità,
perché da ciascuno di noi, con parole ed opere,
ricevano la lieta notizia che oggi è nato il Salvatore, preghiamo. R.

Per gli uomini di poca fede,
perché la grande luce che si è manifestata in Cristo
inondi la loro coscienza e la loro vita, preghiamo. R.

Per la famiglia umana,
perché il Signore Gesù raduni i dispersi,
spezzi le catene degli oppressi, porti la speranza agli sfiduciati,
sostenga gli operatori di giustizia e di pace, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti,
perché accogliendo la grazia di questo giorno
viviamo nella fede che Cristo è sempre in mezzo al suo popolo
e cammina sulle strade del mondo, preghiamo. R.

Signore Gesù, che vieni a condividere
le nostre fatiche e le nostre speranze,
infondi nel cuore di ogni uomo
la certezza che questa è la vita eterna:
conoscere il Padre che ti ha mandato
e accogliere te nostro Salvatore.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Ti sia gradita, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce, e per questo santo scambio di doni trasformaci in Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Verbo si fece carne * e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1, 14)
Oppure:
Oggi, nella città di Davide, * è nato un Salvatore, che è Cristo Signore.

—(oppure)—
Giuseppe si ritirò nella regione della Galilea * e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, * perché si compisse il detto dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». (Cf. Mt 2, 22-23)

Dopo la Comunione

Signore Dio nostro, che ci doni la grazia di celebrare nella gioia la nascita del redentore, fa' che giungiamo con la santità della vita a condividere la sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.