Con questa terza domenica di Avvento siamo ormai vicini al traguardo e anche il Vangelo di oggi ci consente di nuovo a riflettere sulla figura di Giovanni Battista ormai in carcere perché era già troppo di scomodo per i potenti di allora. “La vera prigione del Battista non erano i quattro muri di Macheronte, ma il buio di Dio, come dirà Martin Buber, cioè l’improvvisa incertezza nei confronti della sua missione e di colui al quale aveva reso testimonianza e preparato la strada”. Ecco perché manda i suoi discepoli a domandare a Gesù : “Ma sei tu quello che deve venire?”. Il Battista è un uomo che sta soffrendo e in fondo sta soffrendo perché ha preparato l’arrivo di questo Messia. E che succede? Sicuramente in fondo si stava dicendo: “Ma, io sto soffrendo, e ti chiedo sto soffrendo a buon fine? Dammi conferma!” Quante volte succede anche a ciascuno di noi al punto di imprecare contro il Signore. “Signore parlami, perché quando sto facendo la tua volontà, e magari sto un po’ patendo, sto un po’ combattendo, ma vale la pena? Vale la pena perché ci sei tu! Ma dammi conferma! Io ne ho bisogno”. In questa domenica che è la domenica Gaudete!, la domenica dell’allegria, questo testo viene a dirci che noi tutti possiamo essere più grandi di Giovanni Battista, perché Giovanni Battista, conosceva la Legge, noi conosciamo la misericordia, e così arriva la salvezza. Cerchiamo oggi di scoprire la quotidianità di Gesù, la sua umanità, mitezza, il suo condividere la vita con noi. Beato quindi chi smette di chiedere segni e certezze definitive e beato chi scopre Dio proprio nell’oscurità del mondo e della propria vita, annullando se stesso. Amen!
Antifona d'Ingresso
Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: * rallegratevi. Il Signore è vicino! (Cf. Fil 4, 4.5)
Colletta
—(antica)— Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa' che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio della gioia, che fai fiorire il deserto, sostieni con la forza creatrice del tuo amore il nostro cammino sulla via santa preparata dai profeti, perché, maturando nella fede, testimoniamo con la vita la carità di Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 35, 1-6. 8. 10
Dal libro del profeta Isaìa Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 145
RIT: Vieni, Signore, a salvarci.
Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
Seconda Lettura
Gc 5, 7-10
Dalla lettera di san Giacomo apostolo Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 2-11 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: "Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via". In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore viene a salvarci e a costruire il suo regno. Chiediamo un segno della sua potenza e della sua misericordia.
Preghiamo insieme e diciamo:
Compi le nostre speranze, Signore.
Per la santa Chiesa, perché il Signore l'aiuti a riscoprire e a vivere la novità del primo Natale nell'attesa del suo avvento glorioso, preghiamo. R.
Per quanti cercano un posto nella vita e nella società, perché sia dato ad ogni uomo il diritto e la possibilità di attuare la propria vocazione personale e sociale, preghiamo. R.
Per coloro che soffrono nell'infermità, nella miseria e nella solitudine, perché sentano nel nostro fraterno aiuto la vicinanza del Signore che viene, preghiamo. R.
Per le nostre comunità, perché nell'attesa del Cristo liberatore compiano opere di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Per noi tutti, perché lo Spirito del Padre ci dia la forza di troncare ogni comportamento ambiguo e di incamminarci con cuore libero e ardente incontro al Signore, preghiamo. R.
O Dio, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero, e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta del Salvatore. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Sulle Offerte
Sempre si rinnovi, o Signore, l'offerta di questo sacrificio che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l'opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! * Ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi». (Cf. Is 35, 4)
—(oppure)— Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: * ai poveri è annunciato il Vangelo. (Mt 11, 4-5)
Dopo la Comunione
Imploriamo, o Signore, la tua misericordia: la forza divina di questo sacramento ci purifichi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore.
Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità? Questa domanda dei sommi sacerdoti e degli gli anziani del popolo, probabilmente è da collegare con il gesto simbolico-profetico di Gesù che purifica il tempio, un gesto con cui afferma di essere ormai lui tempio vero nel quale si può incontrare il Dio. Qui si tratta di una vera inchiesta per imputare Gesù. La replica di Gesù non è una scappatoia ma piuttosto un modo elegante per smascherare la cattiva fede dei suoi avversari. Gesù, dunque, insegna con autorità, un'autorità che gli viene addirittura riconosciuta dai suoi nemici, un'autorità che originerà stupore nei suoi concittadini che notano la differenza tra il modo fresco e significativo di parlare di Gesù e quello abitudinario e noioso degli scribi. Lo scandalo degli anziani e dei dottori della legge nasce dal fatto che, secondo loro, davvero Gesù non ha nessun tipo di autorità, non è uno scriba, non si è preparato per anni a leggere e interpretare i rotoli della Torah. Però insegnava con autorità perché parlava della propria divina esperienza, parlava di Colui che l’aveva mandato. E quindi Gesù è poco capito e fa stupire i suoi interlocutori. Gesù, Maestro autodidatta, “è credibile perché non fa della sua cultura un'arma per affermare una diversità o per affermare un potere, ma davvero la usa per condurre il popolo semplice alla presenza di Dio”. Dio è sempre imprevedibile nelle sue vie; per riconoscerlo ed accoglierlo sono indispensabili la purezza di cuore, l’umiltà e la libertà. Abbiamo bisogno di luce, Signore, in questi tempi di confusione e di smarrimento, abbiamo bisogno di certezza e tu solo ce le puoi dare: vieni Signore Gesù, non tardare! Amen.
Antifona d'Ingresso
Ascoltate, genti, la parola del Signore, * annunciatela alle isole più lontane: * Coraggio, non temete! * Ecco, giunge il vostro Dio. (Cf. Ger 31, 10; Is 35, 4)
Colletta
Nella tua bontà, o Padre, porgi l'orecchio alla nostra preghiera e, con la grazia del tuo Figlio che viene a visitarci, rischiara le tenebre del nostro cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Nm 24,2-7. 15-17
Dal libro dei Numeri. In quei giorni, Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. Egli pronunciò il suo poema e disse: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante; oracolo di chi ode le parole di Dio, di chi vede la visione dell'Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. Come sono belle le tue tende, Giacobbe, le tue dimore, Israele! Si estendono come vallate, come giardini lungo un fiume, come àloe, che il Signore ha piantato, come cedri lungo le acque. Fluiranno acque dalle sue secchie e il suo seme come acque copiose. Il suo re sarà più grande di Agag e il suo regno sarà esaltato». Egli pronunciò il suo poema e disse: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante, oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.24
RIT: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Alleluia.
VANGELO
Mt 21, 23-27 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch'io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch'io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: "Dal cielo", ci risponderà: "Perché allora non gli avete creduto?". Se diciamo: "Dagli uomini", abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore viene a salvarci e a costruire il suo regno. Chiediamo un segno della sua potenza e della sua misericordia.
Preghiamo insieme e diciamo:
Compi le nostre speranze, Signore.
Per la santa Chiesa, perché il Signore l'aiuti a riscoprire e a vivere la novità del primo Natale nell'attesa del suo avvento glorioso, preghiamo. R.
Per quanti cercano un posto nella vita e nella società, perché sia dato ad ogni uomo il diritto e la possibilità di attuare la propria vocazione personale e sociale, preghiamo. R.
Per coloro che soffrono nell'infermità, nella miseria e nella solitudine, perché sentano nel nostro fraterno aiuto la vicinanza del Signore che viene, preghiamo. R.
Per le nostre comunità, perché nell'attesa del Cristo liberatore compiano opere di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Per noi tutti, perché lo Spirito del Padre ci dia la forza di troncare ogni comportamento ambiguo e di incamminarci con cuore libero e ardente incontro al Signore, preghiamo. R.
O Dio, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero, e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta del Salvatore. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, o Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e concedi che il nostro sacrificio spirituale compiuto nel tempo sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Il sacrificio che ti presentiamo, o Padre, ci trasformi, per tua grazia, in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, * perché possiamo gioire davanti a te con cuore integro. (Cf. Sal 105, 4-5; Is 38, 3) Oppure: Perché non gli avete creduto? * Il battesimo di Giovanni non veniva dagli uomini, * ma dal cielo. (Cf. Mt 21, 25)
—(oppure)— Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, * perché possiamo gioire davanti a te con cuore integro. (Cf. Sal 105, 4-5; Is 38, 3) Oppure: Perché non gli avete creduto? * Il battesimo di Giovanni non veniva dagli uomini, ma dal cielo. (Cf. Mt 21, 25)
Dopo la Comunione
—(antica)— La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Il sacramento che abbiamo ricevuto, o Signore, santifichi le nostre menti e i nostri cuori e ci renda partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.
Si può evidenziare un collegamento tra le due letture di oggi, soprattutto tenendo presente quale è il soggetto che sa accogliere la salvezza: è il povero, l’umile... la salvezza è un dono che Dio concede a tutti coloro che si rivolgono a lui con cuore spezzato e umiliato. Ma “il Signore è vicino a chi lo cerca.” Infatti cerca il Signore chi soffre e non si arrende, chi è affranto di cuore ma non accetta che l’amarezza sia l’ultima parola sulla sua vita. Il racconto del Vangeli di oggi ci mette davanti ad una situazione ordinaria di famiglia: un padre che chiede un servizio al figlio. Il primo figlio risponde: non ne ho voglia, il primo è un figlio ribelle, reattivo, impulsivo, che prima di aderire a suo padre prova il bisogno imperioso, vitale, di affrontarlo, di misurarsi con lui, di contraddirlo. Questi non ha nulla di servile. Il secondo figlio invece dice sì ma non lo fa. Lui è un figlio servile, compiacente. È ancora un adolescente immaturo che si accontenta di apparire. Infatti “chi dei due ha compiuto la volontà del padre?” senza ombra di dubbio, il secondo, però l’obbedienza non è questione di parole ma di fatti, quindi è il primo figlio che aveva obbedito. Come anche emerge nel brano Evangelico odierno, i veri obbedienti sono proprio i peccatori, perché si convertono e credono. Effettivamente disse Gesù, “in verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.” O padre, che per mezzo del tuo unico figlio hai fatto di noi una nuova creatura, guarda all’opera del tuo amore misericordioso, e con la venuta del Redentore salvaci dalle conseguenze del peccato. Amen.
Antifona d'Ingresso
Beata la vergine * che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce, * ha imitato il Signore, * sposo delle vergini e principe dei martiri.
Colletta
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l'intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo qui in terra la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Sof 3, 1-2. 9-13
Dal libro del profeta Sofonìa. Così dice il Signore: «Guai alla città ribelle e impura, alla città che opprime! Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione. Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio». «Allora io darò ai popoli un labbro puro, perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo. Da oltre i fiumi di Etiopia coloro che mi pregano, tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte. In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora allontanerò da te tutti i superbi gaudenti, e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome del Signore il resto d'Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.33
RIT: Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.
Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.
Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vieni, Signore, non tardare: perdona i peccati del tuo popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mt 21,28-32 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: "Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Non ne ho voglia". Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La parola ascoltata è viva e penetrante: da Dio imploriamo che essa porti in noi frutti abbondanti di conversione. Preghiamo insieme e diciamo:
Convertici, o Signore.
Per la santa Chiesa, perché confidi solo in Dio e resti il popolo umile e povero che egli vuole riservarsi. Preghiamo:
Perché il vangelo di Gesù raggiunga tutti i popoli e da ogni parte della terra si levino voci di lode e di benedizione a Dio Padre. Preghiamo:
Per le persone che siamo soliti condannare, perché il Signore ci aiuti a cogliere la sofferenza che nasce dalla loro incapacità di uscire da certi limiti o situazioni. Preghiamo:
Per quanti non hanno saputo accogliere l'invito di Dio ad una particolare vocazione, perché anche nell'attuale stato di vita rispondano alle sollecitazioni che egli offre loro. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché l'esperienza dei nostri molti «no» detti al Signore, ci aiuti ad essere misericordiosi verso tutti. Preghiamo:
Per chi sente il bisogno di essere perdonato. Per i confessori.
O Padre, ricco di misericordia e di perdono, accoglici ogni volta che, pentiti e umiliati, ritorniamo a te, e per la forza del pane eucaristico che ora insieme spezziamo, rendici perseveranti nel bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— I doni che ti presentiamo nel glorioso ricordo di santa N. ti siano graditi, o Signore, come fu preziosa ai tuoi occhi l'offerta della sua vita. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ti siano gradite, o Signore, le offerte della tua Chiesa, perché il popolo, che si raduna per celebrare i tuoi misteri, riceva il dono della salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + e magnificarti nella lode dei tuoi santi. ** La loro passione fa risplendere le opere mirabili della tua potenza: * sei tu che infondi l'ardore della fede, concedi la fermezza della perseveranza * e doni nel combattimento la vittoria, + per Cristo Signore nostro. ** Per questo dono della tua benevolenza * i cieli e la terra innalzano a te un cantico nuovo di adorazione. * E noi, con tutti gli angeli del cielo, + proclamiamo senza fine la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— L'Agnello assiso sul trono * li guiderà alle sorgenti della vita. (Cf. Ap 7, 17)
—(oppure)— O Dio, che hai glorificato tra i santi la beata N. con la duplice corona della verginità e del martirio, per la potenza di questo sacramento donaci di superare con forza ogni male, per raggiungere la gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Dopo la Comunione
—(antica)— Saziati del cibo spirituale, o Signore, a te innalziamo la nostra supplica: per la partecipazione a questo sacramento, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Signore Dio nostro, questa celebrazione eucaristica, fonte e culmine della vita della Chiesa, ci aiuti a progredire nel cammino della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
III Settimana del Tempo di Avvento - Colore: bianco
LETTURE: Is 45, 6-8. 18. 21-26; Sal.84; Lc 7, 19-23.
Commento: Il Messia potente.
“Io sono il Signore, non ce n'è altri.” Questa affermazione di Dio ritorna ben quattro volte nella prima lettura di oggi, con essa viene ribadito il protagonismo di Dio nella conduzione della storia. Dio è Signore perché è creatore. Quindi il nostro compito in questa prospettiva è affidarci alla sua grandezza e bontà, riconoscere che solo con lui si è davvero vincitori nel combattimento della vita. “Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annunzia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli”, dice il salmista. Nella vita tutte le voci possono essere importanti ma solo una è la voce del Signore. Egli si presenta come il Dio della misericordia, della verità e della pace. Il vangelo di oggi ci presenta ancora Giovanni Battista, ormai in carcere e quindi non può incontrare Gesù. Ecco perché invia due dei suoi discepoli a dire al Signore: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?”. La domanda raccoglie visibilmente il dubbio di Giovanni, forse perché questo Gesù non coincide con l’idea del messia potente che “battezzerà in Spirito santo e fuoco”, un giudice inflessibile che raccoglie il frumento e brucia la paglia. Invece Egli parla ai poveri, s’interessa dei malati, s’intrattiene con i pubblicani e i peccatori, tutto sommato, gente disprezzata. Alla fine del Vangelo di oggi notiamo che “Dio non viene secondo le nostre attese, l’immagine di Dio che Gesù rivela, non corrisponde a quello che attendeva Israele ma neppure a quello che pensiamo noi, che pure siamo figli di una storia impregnata di cristianesimo. Prevale l’idea di un Dio Onnipotente. Abbiamo dimenticato forse la lezione della croce.” Nella missione di Gesù, la guarigione di ciechi, storpi, lebbrosi, sordi, fa parte dell’annuncio profetico, sono i segni visibili della presenza e della potenza di Dio in mezzo al suo popolo. In questo cammino di Avvento, chiediamo la grazia di lasciarci istruire dalla Parola e di camminare sulle orme di Gesù. Amen!
Antifona d'Ingresso
Non ci sia per me altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, * per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. (Cf. Gal 6, 14)
Colletta
O Dio, che hai reso il santo presbitero Giovanni [della Croce] maestro della rinuncia perfetta di sé e appassionato discepolo della croce, concedi a noi di restare sempre saldi nella sua imitazione per giungere alla contemplazione eterna della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 45, 6-8. 18. 21-26
Dal libro del profeta Isaia. «Io sono il Signore, non ce n'è altri. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo». Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile, non l'ha creata vuota, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: «Io sono il Signore, non ce n'è altri. Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c'è altro dio; un dio giusto e salvatore non c'è all'infuori di me. Volgetevi a me e sarete salvi, voi tutti confini della terra, perché io sono Dio, non ce n'è altri. Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la giustizia, una parola che non torna indietro: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua». Si dirà: «Solo nel Signore si trovano giustizia e potenza!». Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti ardevano d'ira contro di lui. Dal Signore otterrà giustizia e gloria tutta la stirpe d'Israele.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.84
RIT: Stillate cieli dall'alto e le nubi facciano piovere il giusto.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie; ecco, il Signore Dio viene con potenza.
Alleluia.
VANGELO
Lc 7, 19-23 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?"». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Con l'animo pieno di confidenza nella bontà e nella misericordia del Signore, rivolgiamo a lui la nostra preghiera e diciamo:
Tu sei la nostra speranza, Signore.
Signore, il mondo ha un profondo bisogno di certezza e di speranza: fa' che la Chiesa lo, aiuti a riconoscere in te il solo Signore che dà risposta alle sue attese. Preghiamo:
Signore, la nostra umanità cerca la pace senza trovarla: manda dall'alto la tua pace e gli uomini diventino operatori di giustizia. Preghiamo:
Signore, nella nostra società ci sono ancora moltitudini di malati, di ciechi, di lebbrosi: fa' che il nostro cuore non resti insensibile davanti a tanta sofferenza e il nostro amore faccia fiorire oggi i miracoli, un tempo operati da Gesù. Preghiamo:
Signore, le tue vie ci rimangono spesso misteriose: donaci di fidarci di te e di credere appassionatamente al tuo amore di Padre. Preghiamo:
Signore, anche oggi ci doni il pane quotidiano, il cibo per il corpo e l'eucaristia per lo spirito: fa' che li riceviamo con animo colmo di gratitudine. Preghiamo:
Signore, tu hai creato la terra perché fosse abitata, ma non a tutti viene riconosciuto il diritto di averne un pezzo... Signore, tu non ti dimentichi di coloro che la natura non ha dotato delle normali capacità fisiche o psichiche...
Padre santo, che in Gesù ci hai accolti come tuoi figli, ascolta le invocazioni che i nostri cuori ti rivolgono e donaci di costruire la nostra vita sulla salda roccia della tua Parola. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, Dio onnipotente, il sacrificio che ti offriamo nella memoria di san Giovanni, e donaci di testimoniare nella santità della vita la passione del Signore che celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ti presentiamo, o Signore, il sacrificio di lode: concedi che per questo santo scambio di doni maturino in noi i frutti della redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella festosa assemblea dei santi risplende la tua gloria, * e il loro trionfo + celebra i doni della tua misericordia. ** Nella vita di san N. [dei santi N. e N.] ci offri un esempio, * nella comunione con lui [con loro] un vincolo di amore fraterno, * nella sua [loro] intercessione + aiuto e sostegno. ** Confortati da così grande testimonianza, * affrontiamo il buon combattimento della fede, * per condividere al di là della morte la stessa corona di gloria, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli e a tutti i santi del cielo, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, * prenda la sua croce e mi segua», dice il Signore. (Mt 16, 24)
—(oppure)— Ecco, il Signore nostro viene con potenza, * perché si aprano gli occhi dei suoi servi. (Cf. Is 40, 10; 35, 5) Oppure: Andate e riferite ciò che avete visto e udito: * ai poveri è annunciata la buona notizia. (Cf. Lc 7, 22)
Dopo la Comunione
—(antica)— O Dio, che in san Giovanni ci hai dato un mirabile testimone del mistero della Croce concedi che, rinvigoriti dalla comunione a questo sacrificio, aderiamo con piena fedeltà a Cristo e operiamo nella Chiesa per la salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Per la partecipazione ai tuoi sacramenti salvaci, o Signore, e confermaci nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.
Canta il salmista: “Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato e su di me non hai lasciato esultare i nemici. Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba”. Infatti prega chi prende sul serio che alla sera sopraggiunge il pianto e al mattino ecco la gioia. C’è un cambiamento, dalla delusione alla gioia ed è opera di Dio. “Senza questa consapevolezza, che è contemplare con lo sguardo di Dio le vicende personali e quelle della storia, la lode non trova motivi per salire a Dio”. Dopo aver risposto alla domanda degli inviati del Battista, nel Vangelo di oggi, Gesù parla di Giovanni alle folle, facendone una descrizione attraverso il luogo dove vive e l’abito che indossa. E lo fa ripetendo per ben tre volte la domanda: «Chi siete andati a vedere nel deserto?». Giovanni abitava nel deserto e non aveva un vestito lussuoso, anzi tutt’altro. Infatti Matteo dice che aveva «un vestito di peli di cammello». Non poteva essere un abito di lusso, poiché era incompatibile con lo stile di vita nel deserto, e sarebbe stato inopportuno per uno che non voleva attirare l’attenzione su di sé, ma su Colui di cui era precursore. Giovanni era un uomo coerente, perché oltre alle parole insegnava con la vita. Spirava fiducia ecco perché la gente veniva a farsi battezzare. E una figura che ci può ancora illuminare nella missione della Chiesa, nel contesto attuale, in cui la gente ha più bisogno della testimonianza. Ormai le parole non bastano più, c’è più bisogno della testimonianza di vita. Don Primo Mazzolari diceva che «la vita di ognuno è un’attesa. Il presente non basta a nessuno. In un primo momento, pare che ci manchi qualcosa. Più tardi ci si accorge che ci manca Qualcuno. E lo attendiamo». Precursore di Gesù, Giovanni Battista, gli ha preparato la strada. La sua coerenza e radicalità di vita ci siano di stimolo in questo tempo di Avvento. Amen!
Antifona d'Ingresso
Tu sei vicino, o Signore, e tutte le tue vie sono verità; * fin dal principio, dalle tue testimonianze * ho conosciuto che in eterno tu sei. (Cf. Sal 118, 151-152)
Colletta
La coscienza della nostra colpa, o Padre, ci rattrista e ci fa sentire indegni di servirti; donaci la tua gioia e salvaci con la venuta del tuo Figlio unigenito. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 54, 1-10
Dal libro del profeta Isaìa Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza possederà le nazioni, popolerà le città un tempo deserte. Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo d'Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? - dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti raccoglierò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non più minacciarti. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 29
RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me. Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera è ospite il pianto e al mattino la gioia.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto! Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Lc 7, 24-30 Dal Vangelo secondo Luca
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: "Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via". Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore ci ha fatto ascoltare parole di consolazione e di speranza. Con animo riconoscente, a lui acclamiamo, dicendo:
Lode a te, o Signore.
Ami la Chiesa con affetto sponsale: La tua misericordia ci rinnova ogni giorno: Sei tu il nostro redentore: La tua fedeltà è più forte della roccia: La tua grazia ci fa ritornare a te: Anche dalla sterilità fai nascere la vita: Sotto la tua mano anche il deserto fiorisce: Hai cambiato in gioia la nostra vergogna: Hai giurato di non adirarti più con noi: Non tieni conto del nostro passato: La tua Chiesa non rimarrà mai senza figli: Mandi messaggeri a preparare la tua venuta: Susciti testimoni capaci di soffrire per la fede: I piccoli e i semplici ci mostrano il regno dei cieli: La nostra fragilità ci costringe ad aggrapparci alla tua forza: Il tuo disegno non è reso vano dalle nostre inadempienze:
Signore nostro Dio, che hai voluto chiamarti nostro sposo e ci raccogli con immenso amore dopo ogni sbandamento, accetta la nostra lode e rendici capaci di aprirci a Cristo, che viene a noi come redentore e salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, o Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e concedi che il nostro sacrificio spirituale compiuto nel tempo sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Accetta, o Signore, i doni del nostro servizio deposti sul tuo altare, e fa' che, liberi dagli affanni del mondo, diventiamo ricchi di te, unico nostro bene. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell'attesa che si compia la beata speranza * e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13) Oppure: Non vi è alcuno più grande di Giovanni, * ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Lc 7, 28)
—(oppure)— Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell'attesa che si compia la beata speranza e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13) Oppure: Non vi è alcuno più grande di Giovanni, * ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Lc 7, 28)
Dopo la Comunione
—(antica)— La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Questo santo convito ci sostenga, o Dio onnipotente, perché testimoniamo nelle intenzioni e nelle opere la luce della tua verità e l'amore verso i fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Quando si medita il testo biblico bisogna sempre fare attenzione ad ogni parola. Se avete notato, nel Vangelo di oggi si parla ben undici volte di testimoniare e testimonianza. La parola magica di oggi è la testimonianza. Infatti la testimonianza del Battista, come emerge nel brano di oggi, è apprezzata da Gesù: il precursore è stato un ottimo difensore della verità, una lampada luminosa e splendente, che ha orientato a Cristo, Luce per eccellenza. Ma c’è anche una testimonianza superiore che deriva a Gesù dalle sue opere. Per le opere, Gesù forse intende qui tutto il complesso della sua missione terrena che, sappiamo, ha avuto culmine con la sua morte sulla croce. In qualche modo tutti noi cristiani siamo chiamati a realizzare questa duplice testimonianza. Quella del Battista: essere delle lampade che con il loro splendore richiamano all’unica Luce: Cristo; quella delle opere: agire, comportarsi in un modo tale, da inquietare coloro che ci vivono accanto. “La testimonianza produce in noi un effetto duplice: innanzitutto c’è da capire se la testimonianza è vera o no, quindi muove l’intelligenza e l’intelligenza deve essere aperta per accoglierla, perché se ho pregiudizi non capirò mai la verità, resto fisso nei miei pregiudizi. Ma non solo la testimonianza parla all’intelligenza, parla poi al cuore, alla volontà…, se io non voglio accettarla, perché ho interessi contrari, la verità non l’accetto e ne faccio un’altra. Quindi la testimonianza esige non solo un’apertura mentale, libera da pregiudizi, ma anche una libertà del cuore che ama la verità, al di sopra di ogni interesse, che ha l’amore della verità, perché per lui la verità dell’amore sta sopra ogni cosa”. In questo tempo di Avvento siamo chiamati a essere veri testimoni dell’amore di Cristo, nella nostra quotidianità.
Antifona d'Ingresso
Ecco, il Signore verrà con splendore * a visitare il suo popolo nella pace * per fargli dono della vita eterna.
Colletta
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Dio onnipotente: la venuta del tuo unico Figlio, che attendiamo con intenso desiderio, ci ottenga la salvezza nella vita presente e in quella futura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 56, 1-3. 6-8
Dal libro del profeta Isaìa Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». «Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocàusti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli». Oracolo del Signore Dio, che raduna i dispersi d’Israele: «Io ne radunerò ancora altri, oltre quelli già radunati».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 66
RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra.
La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vieni, Signore, a visitarci nella pace, perché possiamo rallegrarci davanti a te.
Alleluia.
VANGELO
Gv 5, 33-36 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Illuminati dalla Parola di Dio, che invita tutti ad attendere la salvezza del Signore, vera luce che risplende nelle tenebre, preghiamo insieme e diciamo:
Sii luce ai nostri passi, Signore.
Perché nella Chiesa di Dio nessuno si senta rifiutato o «albero secco», poichè Dio lo ama e lo accoglie così come egli è. Preghiamo:
Perché la comunità cristiana sia il luogo in cui i piccoli, i deboli, i malati mentali, i portatori di handicap, gli anziani si sentono amati e accolti. Preghiamo:
Perché i mezzi di comunicazione sociale diffondano la conoscenza della verità e del bene, per favorire la stima, l'amore e l'aiuto reciproci. Preghiamo:
Perché nelle nostre case si riscopra l'importanza della preghiera fatta insieme come momento di unità e di dialogo profondo tra i membri della famiglia. Preghiamo:
Perché noi qui presenti attendiamo la venuta del Signore lasciando l'ambiguità e i compromessi di ogni giorno. Preghiamo:
Per gli insegnanti nelle scuole. Per coloro che curano il decoro della casa del Signore.
Padre santo, che ami ogni tuo figlio e per ognuno hai progetti di vita e di pienezza, insegnaci ad accoglierci l'un l'altro con rispetto e stima, per essere testimoni dell'amore che Gesù è venuto a portare sulla terra. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Guarda con benevolenza, o Signore, alle preghiere e al sacrificio * che umilmente ti presentiamo: all'estrema povertà dei nostri meriti, supplisca l'aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Guarda, o Signore, al sacrificio che il tuo popolo ti offre con viva fede e fa' che ne sperimenti l'efficacia per la salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo: * egli trasfigurerà il nostro corpo mortale * a immagine del suo corpo glorioso. (Cf. Fil 3, 20-21) Oppure: Le opere da me compiute * testimoniano che il Padre mi ha mandato. (Cf. Gv 5, 36)
—(oppure)— Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo: * egli trasfigurerà il nostro corpo mortale * a immagine del suo corpo glorioso. (Cf. Fil 3, 20-21) Oppure: Le opere da me compiute * testimoniano che il Padre mi ha mandato. (Cf. Gv 5, 36)
Dopo la Comunione
—(antica)— Saziati del cibo spirituale, o Signore, a te innalziamo la nostra supplica: per la partecipazione a questo sacramento, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ci siamo nutriti, o Signore, dei tuoi sacramenti: fa' che gustiamo nella gioia eterna il mistero che ci conforta nel pellegrinaggio terreno. Per Cristo nostro Signore.
Iniziamo oggi nella liturgia, dopo l'aspetto escatologico, la seconda parte del tempo di Avvento, quella che ci prepara alla sua nascita nel Santo Natale. L’aspetto che collega la prima lettura al brano del vangelo di oggi è il cenno comune a Giuda come importante anello della catena che culmina in Gesù. Intatti tutto il primo Testamento vibra e freme nell’attesa di un redentore perfetto e definitivo. Lo scettro è segno della sua potenza ma soprattutto del suo amore, perché il regnare di Dio è servirci. E nel vangelo di oggi di fronte a questi nomi della genealogia, Matteo intende affermare che Gesù è il perfetto discendete dalla stirpe di Abramo e di Davide. Quindi non viene dal nulla ma si inserisce in una famiglia ben individuata e radicata nella storia del suo popolo. Dio si è fatto uomo in Gesù ed è entrato nella storia dell’umanità con le sue vicissitudini e gioie. E per questo Lui stesso si definisce l’Emmanuele, il Dio con noi. Da Abramo fino a Giuseppe. La storia che celebriamo nel Natale, non è una fiaba, né un racconto edificante. Essa invece è la storia drammatica degli uomini, degli uomini concreti, con volti concreti. Non dovremmo mai rubare l’umanità a Gesù. Non dobbiamo avere fretta di ricacciarlo nei cieli, o di mettergli solo le aureole sulla sua testa. La prima vera grande cosa che il Natale ci insegna è che dobbiamo imparare a considerare Gesù nella sua concreta umanità. “Così, da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni”. Però diceva il nostro professore che: “in ciascuna di esse non troviamo solo storie luminose, ma molto spesso storie storte, difficili, complicate, come se a Dio piacesse particolarmente entrare nelle vicende complicate di famiglie e di persone. Ma in fondo ciascuna delle nostre vite, vista da vicino, è una vita complicata, incidentata, non sempre luminosa, molto spesso storta”. Ecco perché il lieto annuncio della pericope di oggi è sapere che anche le storie più faticose hanno come via d’uscita, Gesù, un Liberatore, un Messia, un Senso. Vieni Signore Gesù non tardare! Amen
O, Sapientia...
Antifona d'Ingresso
Giubilate o cieli, rallégrati o terra, * viene il nostro Dio e avrà misericordia dei suoi poveri. (Cf. Is 49, 13)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che a Pietro pentito hai offerto il tuo perdono, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che al buon ladrone hai promesso il paradiso, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Dio creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gn 49, 2.8-10
Dal libro della Gènesi In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse: "Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre! Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre. Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi lo farà alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 71
RIT: Venga il tuo regno di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto.
Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra.
Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Sapienza dell'Altissimo, che tutto disponi con forza e dolcezza: vieni ad insegnarci la via della saggezza.
Alleluia.
VANGELO
Mt 1, 1-17 Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
L'approssimarsi della festa del Natale ci stimola ad una preghiera più fervorosa e incessante. Supplichiamo Dio Padre, datore di ogni bene, e diciamo:
Donaci, Padre, il tuo Figlio Gesù.
Padre santo, tuo Figlio è entrato nel mondo come uno dei tanti miliardi di uomini: fa' che la tua Chiesa lo indichi a tutti come l'Unico, il Salvatore e il Redentore. Preghiamo:
Padre santo, fin dai tempi antichi hai preannunciato la venuta di Cristo e hai mantenuto viva l'attesa con la Parola dei profeti: concedi al popolo ebraico, il primo destinatario della promessa, di riconoscere in Gesù il Salvatore e il Messia. Preghiamo:
Padre santo, il tuo Figlio, venendo nel mondo, si è inserito nella nostra storia di peccato e di miseria: facci capire che tutto è stato redento e che ogni avvenimento della nostra esistenza fa parte di una storia di salvezza. Preghiamo:
Padre santo, ci insegni a riconoscere in Gesù la sapienza che tutto dispone con forza e dolcezza: concedi agli scienziati, ai filosofi, ai letterati, gli artisti di lasciarsi illuminare da Cristo, la luce che viene per ogni uomo. Preghiamo:
Per la donna, chiamata a essere collaboratrice di Dio con la maternità. Per i sacerdoti, che generano il Cristo attraverso i sacramenti.
O Padre, che nel tuo Figlio hai dato compimento alle promesse antiche, guarda alla nostra povertà e ascolta il nostro grido di creature bisognose di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Santifica, o Signore, i doni della tua Chiesa e per questi santi misteri fa' che siamo nutriti dal pane del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Ecco, verrà l'atteso da tutte le genti * e si riempirà di gloria la casa del Signore. (Cf. Ag 2, 7) Oppure: Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria: * da lei è nato Gesù, chiamato Cristo. (Cf. Mt 1, 16)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai fatto tuoi commensali, esaudisci i nostri desideri e fa' che ardenti del tuo Spirito splendiamo come lampade davanti al tuo Cristo che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Quarta domenica di Avvento, ormai il traguardo è vicino. Partendo dalla prima lettura, Acaz non vuole abbandonare le sue strategie umane di salvezza e quindi rifiuta a mettere Dio alla prova, chiedendo un segno. Ma nonostante la sua resistenza, il segno divino verrà dato e questo segno è l’Emmanuele. Quel che ci offre il vangelo di Matteo di oggi vuole mettere in evidenza la figura di Giuseppe. Infatti Maria era fidanzata con Giuseppe. Nella cultura del tempo il fidanzamento aveva gli stessi effetti giuridici del matrimonio. Quindi deve essere stato difficile per quest’uomo dover accettare di trovarsi davanti alla gravidanza della donna che amava, vedendo in un solo istante crollato ogni suo progetto. E nonostante questo continuare ad avere preoccupazione per Maria, affinché non la uccidessero. Giuseppe è davvero un uomo giusto. Diceva il nostro professore: “Ma per essere santi non basta essere giusti, bisogna superare la giustizia, bisogna entrare nel territorio più esigente della fiducia in Dio e non nel semplice buon senso o buon cuore”. Giuseppe, quando non capiva cosa stava succedendo, dormiva. È un sogno che capovolge tutto, un angelo del Signore gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”. Come ci si può fidare di un semplice sogno? Eppure Giuseppe, uomo giusto, si fida. Giuseppe ci insegna di fidarci di Dio anche quando il mondo sembra crollarci a doso. “La cosa che conta è seguire ciò che sai essere vero, anche se ti conduce per strade e vie che non conosci e che non avevi calcolato”. Giuseppe ha fatto così. E quindi, davanti all’evidenza della fede, si arrende, prende la responsabilità di ciò che gli è capitato e comincia a seguire ciò che sente essere vero, nonostante tutto e tutti. “Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie”. In questo dettaglio penso ci sia tutto il cristianesimo che crediamo: svegliarsi e prendersi la responsabilità di quello che ti sta accadendo, bello o brutto che sia. Affidiamoci all’intercessione di Giuseppe e impariamo da lui. Amen.
O Adonai...
Antifona d'Ingresso
Stillate, cieli, dall'alto, * le nubi facciano piovere il Giusto; * si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45, 8)
Colletta
—(antica)— Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, Padre buono, che hai rivelato la gratuità e la potenza del tuo amore nel silenzioso farsi carne del Verbo nel grembo di Maria, donaci di accoglierlo con fede nell'ascolto obbediente della tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 7, 10-14
Dal libro del profeta Isaìa In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.23
RIT: Ecco, viene il Signore, re della gloria.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Seconda Lettura
Rm 1, 1-7
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio - che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l'obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele: « Dio-con-noi ».
Alleluia.
VANGELO
Mt 1, 18-24 Dal Vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa "Dio con noi". Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Invochiamo Dio Padre onnipotente per l'intercessione di Maria, modello di coloro che attendono nella speranza, perché la venuta del Salvatore faccia rifiorire la giustizia, la bontà e la pace.
Rivelaci il tuo volto, Signore.
Per la santa Chiesa, perché sappia animare con la carità evangelica tutti gli sforzi tesi a riunire gli uomini in una sola famiglia, preghiamo. R.
Per tutti i cristiani, perché operando sinceramente per l'unità delle Chiese manifestino la loro chiamata ad essere un solo popolo in Cristo, preghiamo.
Per i responsabili delle nazioni, perché pongano alla base del loro impegno civile, il valore primario della persona umana che Cristo viene a rivelare, preghiamo.
Per coloro che non credono, perché trovino nella nostra accoglienza fraterna uno stimolo a considerare il problema della fede con cuore più aperto e fiducioso, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti nell'imminenza del Natale, perché lo Spirito del Padre ci dia il coraggio di compiere le scelte che il Cristo giudice e salvatore attende da ciascuno e da tutta la comunità, preghiamo. R.
Le preghiere che ti innalziamo, o Padre, in unione con Maria, figlia di Sion, affrettino la venuta del tuo Figlio tra noi e ci ottengano di vivere questi giorni di attesa come ritorno alle sorgenti della nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni che abbiamo deposto sull'altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: * lo chiamerà Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14)
—(oppure)— Giuseppe, non temere: Maria darà alla luce un figlio * e tu lo chiamerai Gesù. Egli salverà il suo popolo. (Cf. Mt 1, 20-21)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai dato il pegno della redenzione eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il grande giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il mistero della nascita del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.