V Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Is 6, 1-2. 3-8; Sal 137; 1 Cor 15, 1-11; Lc 5, 1-11.
Commento: La pesca miracolosa.
Nel vangelo di oggi non si tratta di un racconto di chiamata, ma di un'autorivelazione di Gesù. Ciò che attira i quattro discepoli a lasciare tutto e seguire Gesù non è l'insegnamento ma piuttosto l'esperienza forte della pesca miracolosa. Sul finire di una notte deludente, Gesù si avvicina quasi per consolarli. Ma poi: "Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano". Per parlare del miracolo, per primo ci deve essere un problema, come appare in questo brano. Il problema c'è, una notte vuota cioè con le reti vuote. Ma poi c'è l'intervento spontaneo di Gesù per provvederne. Infine c'è la soluzione inaspettata e soprattutto sovrabbondante. Che lezione di vita da parte di Gesù, non li rimprovera nulla, non prende in giro la loro maestria di bravi pescatori. Con ciò capiamo forse anche che Cristo non ci colpevolizza per infruttuosi vuoti che produciamo, ma ci chiede di prendere il largo, di andare oltre le nostre sconfitte, le nostre delusioni... A volte perdiamo tempo a lamentarci, cercando pure autogiustificazioni per le nostre miserie invece di ascoltare la Sua voce che ci dice di riprovare. Solo sposando l'atteggiamento di Simon Pietro quello dell'obbedienza, possiamo vivere l'esperienza del miracolo nella nostra vita. E così anche diamo senso alle notti vuote della nostra vita. Non lasciamoci schiacciare dai nostri fallimenti, nostre delusioni... piangersi addosso chiaramente non è mai una soluzione e quindi impariamo con maggiore intensità ad ascoltare Colui che può aiutarci a dare il massimo senso alla nostra vita. Il grande lavoro ci spetta. Quindi: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca».
Antifona d'Ingresso
Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)
Atto Penitenziale
Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.
C: Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che perdoni molto a chi molto ama, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, tre volte santo, che hai scelto gli annunciatori della tua parola tra uomini dalle labbra impure, purifica i nostri cuori con il fuoco della tua parola e perdona i nostri peccati con la dolcezza del tuo amore, così che come discepoli seguiamo Gesù, nostro Maestro e Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 6, 1-2. 3-8
Dal libro del profeta Isaia. Nell'anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l'uno all'altro, dicendo: "Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria". Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: "Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti". Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato". Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 137
RIT: Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dèi, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza.
Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra, quando ascolteranno le parole della tua bocca. Canteranno le vie del Signore: grande è la gloria del Signore!
La tua destra mi salva. Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l'opera delle tue mani.
Seconda Lettura
1 Cor 15, 1-11
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
Parola di Dio.
Forma breve (1Cor 15, 3-8.11):
Dalla lettera prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
VANGELO
Lc 5, 1-11 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Lo Spirito di Gesù è il principale artefice della preghiera della Chiesa; affidandoci alla sua ispirazione interiore innalziamo al Padre la nostra preghiera.
R. Esaudisci il tuo popolo, signore.
Per la santa Chiesa, perché in ogni sua parola e in ogni suo gesto faccia trasparire sempre più chiaramente il signore Gesù in cui crede e in cui spera, preghiamo. R.
Per la città in cui viviamo, perché il signore dia a tutti noi forza e immaginazione, per creare rapporti veramente umani in un mondo dominato dalla fretta e dall'ansia, preghiamo. R.
Per le nostre famiglie, perché accrescano il senso di ospitalità e di comunione nell'amore e diventino luogo privilegiato di crescita nella speranza, preghiamo. R.
Per le suore di clausura, che nella preghiera e nel lavoro edificano silenziosamente l'unità della Chiesa e la pace nel mondo, perché siano liete e perseveranti nell'offerta della loro vita, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché sappiamo interrogarci davanti a Dio e ai fratelli sui nostri limiti e le nostre contraddizioni, per fare della comunità eucaristica una vera famiglia, preghiamo. R.
Concedi, a noi il dono della tua sapienza, o Padre, e fa' che la tua Chiesa diventi segno concreto dell'umanità nuova, fondata nella libertà e nella comunione fraterna. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9) Oppure: Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)
—(oppure)— Maestro, abbiamo faticato tutta la notte * e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti. (Lc 5, 5)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
“E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccavano venivano salvati”. Nel Vangelo di oggi emerge ancora questo dettaglio molto interessante che ci collega perfettamente al gesto dell’emorroissa che, quasi disperatamente, ha cercato a tutti i costi di toccare il lembo del mantello di Gesù. La cosa che ci ha colpito della guarigione di quella donna, non è tanto il miracolo, che riguardava il corpo, ma l’ostinazione di Gesù nel cercare il suo sguardo. Si può dire che voleva costruire con lei una relazione, cioè andare oltre un rapporto basato su un bisogno, ma un rapporto basato sull’incontro. Gesù è ormai in pieno esercizio del suo ministero e la gente lo sta facilmente riconoscendo perché la sua fama si spargeva ovunque. Nel vangelo di oggi viene messa in risalto anche la fede di coloro che portavano i malati da Gesù, anche se, forse, non sapevano chi Lui fosse veramente. Vediamo quindi quanto vale l’intercessione che possiamo fare in favore degli altri. Nel contesto attuale, in cui si sta osservando la diffidenza nei confronti della Chiesa, quanto è importante che gli altri, attraverso la nostra testimonianza, tocchino Gesù e lo riconoscano. Infatti scrisse Taylor Caldwell: “la necessità più disperata dell’uomo moderno, la più terribile, è di avere qualcuno che lo ascolti, non come un paziente, ma come un’anima umana.”
Antifona d'Ingresso
Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Re 8, 1-7.9-13
Dal primo libro dei Re. In quei giorni, Salomone convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d'Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l'arca dell'alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion. Si radunarono presso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm, cioè il settimo mese, durante la festa. Quando furono giunti tutti gli anziani d'Israele, i sacerdoti sollevarono l'arca e fecero salire l'arca del Signore, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti e i levìti. Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità. I sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell'arca; i cherubini, cioè, proteggevano l'arca e le sue stanghe dall'alto. Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposto Mosè sull'Oreb, dove il Signore aveva concluso l'alleanza con gli Israeliti quando uscirono dalla terra d'Egitto. Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio del Signore, e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore. Allora Salomone disse: "Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura. Ho voluto costruirti una casa eccelsa, un luogo per la tua dimora in eterno".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 131
RIT: Sorgi, Signore, tu e l'arca della tua potenza.
Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, l'abbiamo trovata nei campi di Iàar. Entriamo nella sua dimora, prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.
Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia ed esultino i tuoi fedeli. Per amore di Davide, tuo servo, non respingere il volto del tuo consacrato.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 6, 53-56 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Tutta la creazione attende la salvezza del Signore. Nell'attesa della sua venuta, presentiamo al Padre le necessità della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo:
Rinnova, Signore, la tua alleanza con noi.
Con la scienza e la tecnica, o Signore, doni all'uomo possibilità di dominare il mondo. Aiuta i responsabili della società a servire, non a distruggere l'umanità. Preghiamo:
I tuoi miracoli indicano che sei venuto a redimere il mondo e preparare una nuova creazione. Fa' che la tua chiesa porti sempre agli uomini la gioia della salvezza. Preghiamo:
Nonostante il progresso, gli uomini son spesso inquieti, soli e infelici. Attirali a te, Signore, perché possano sperimentare il potere benefico della tua compassione. Preghiamo:
Sei venuto tra noi come uomo buono e amico attento. Aiutaci, Signore, a non vivere con indifferenza, accanto a chi soffre. Preghiamo:
Ti si può trovare ovunque, ma sei reale e vivo nel tabernacolo. Fà, o Signore, che le nostre chiese siano un luogo privilegiato per l'incontro con te. Preghiamo:
Per gli operatori sanitari. Per chi sente la vocazione alla preghiera.
O Dio eterno, presente nella creazione e ancor più nella redenzione, fa' che accogliamo con gratitudine i doni che ci hai elargito e siamo solerti collaboratori della tua opera nel mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)
—(oppure)— Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
Se per un attimo riuscissimo a non leggere il vangelo in maniera solo moralistica forse riusciremmo a intuire una grandissima lezione, nascosta proprio nel vangelo di oggi: “Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate (…) quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?»”. Leggendo frettolosamente questo brano è inevitabile schierarsi subito dalla parte di Gesù. Approfondendolo invece potremo scoprire meglio ciò che Gesù rimprovera loro, che non è cioé l’essere scribi e farisei, ma piuttosto la tentazione di avere un approccio alla fede solo di natura giuridica, legata alle loro antiche tradizioni. La fede non coincide con l’osservanza. La fede in Cristo è più grande della mera osservanza. Siamo chiamati a passare dalla osservanza al credere, perché solo così potremo incontrare veramente Dio che si è fatto carne e non un insieme di norme. Il disagio che questi scribi e farisei vivono, scaturisce dal rapporto che essi hanno con la sporcizia, con l’impurità. Per essi diventa sacra una purificazione che ha a che fare con le mani sporche, ma pensano che con un gesto esterno possano esorcizzare tutta la impurità che una persona potrebbe accumulare nel proprio cuore. E’ chiaro che è più facile lavarsi le mani che convertirsi. Gesù vuole dire loro esattamente questo: l’osservanza, anche se perfettamente religiosa, non ha senso, se non porta all’esperienza della fede, all’esperienza di quell’incontro con Dio. Il Signore rimprovera ai farisei e agli scribi che quella loro è solo una forma di ipocrisia, travestita da sacro. Diamoci da fare anche noi per un’esperienza autentica, per un incontro con Gesù, perché la fede nasce, cresce e matura da e in questo incontro.
Antifona d'Ingresso
Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Re 8,22-23.27-30
Dal primo libro dei Re. In quei giorni, Salomone si pose davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta l'assemblea d'Israele e, stese le mani verso il cielo, disse: "Signore, Dio d'Israele, non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l'alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito! Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: "Lì porrò il mio nome!". Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 83
RIT: Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore!
L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato.
Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri che mille nella mia casa; stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti; donami la grazia della tua legge.
Alleluia.
VANGELO
Mc 7, 1-13 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?". Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini". E diceva loro: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Siamo stati creati a immagine di Dio e consacrati, attraverso il battesimo, ad essere suo tempio santo. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a vivere la nostra appartenenza a lui, cercando sempre il suo volere. Diciamo:
Padre nostro e Signore nostro, ascoltaci!
Aiuta, Signore, gli uomini a riconoscerti come creatore e padre, vivendo nel rispetto delle tue leggi e nell'amore reciproco. Preghiamo:
Fà, o Signore, che la Chiesa ti sia sempre fedele, e sappia distinguere il vero messaggio del vangelo dai precetti che vengono dagli uomini. Preghiamo:
Illumina, o Signore, chi non sente il bisogno di conoscerti e di amarti, perché scopra l'ardente desiderio di te che hai messo nel cuore di ogni uomo. Preghiamo:
Guida, o Signore, questa nostra comunità nel suo cammino verso di te, in modo che, nella fedeltà alla tradizione, sia sempre aperta alla novità del tuo Spirito. Preghiamo:
Non permettere, o Signore, che nel nostro cuore si annidino l'ipocrisia e l'arroganza, ma orientaci verso una fede semplice e rispettosa. Preghiamo:
Insegnaci, Signore, a pregare con semplicità. Aiutaci a santificare la domenica, giorno a te consacrato.
O Signore, Padre santo, accogli le suppliche che indegnamente ti presentiamo: purifica i nostri cuori, rendili semplici e umili perché la nostra preghiera ti sia gradita. Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)
—(oppure)— Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Le mani igienizzate e il cuore purificato.
«Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». Le parole di Gesù nel vangelo odierno vanno esattamente contro la nostra sensibilità collettiva. Infatti tanti sono convinti che sono le cose che ci circondano a infettare cuori e renderci impuri. Forse per questo ci teniamo lontani dal dolore degli altri, dalle esperienze di morte, dai limiti della vita, da tutto ciò che ci ricorda la povertà della condizione umana. Quante volte pensiamo che il male che dobbiamo combattere è fuori di noi? Ma pochi desti si accorgono che tutto ha inizio nel nostro cuore, proprio come dice il vangelo di oggi. Spesso è lì il principio del male che ci affligge e che non riusciamo a sconfiggere. E lì che bisogna puntare perché è anche il luogo in cui Dio ci parla. È il cuore, come quell’otre vecchio che deve farsi nuovo per accogliere il vino nuovo: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo». Ma tante volte sembra che sia più facile cambiare il mondo e gli altri invece di cambiare se stessi. Nel contesto attuale, quello della pandemia, ci siamo ormai abituati a lavare e disinfettare continuamente le mani, per paura dei virus ma ci dimentichiamo che è più pericoloso il virus spirituale. Quindi impariamo anche a lavarci interiormente, mediante il sacramento della penitenza. La gioia infatti nasce dall’igiene del cuore e non semplicemente da due mani pulite. Quelle sì, vanno bene ma per il galateo. Il cuore invece per avere la vita di fede autenticamente sana.
Antifona d'Ingresso
Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Re 10, 1-10
Dal primo libro dei Re. In quei giorni, la regina di Saba, sentita la fama di Salomone, dovuta al nome del Signore, venne per metterlo alla prova con enigmi. Arrivò a Gerusalemme con un corteo molto numeroso, con cammelli carichi di aromi, d'oro in grande quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli parlò di tutto quello che aveva nel suo cuore. Salomone le chiarì tutto quanto ella gli diceva; non ci fu parola tanto nascosta al re che egli non potesse spiegarle. La regina di Saba, quando vide tutta la sapienza di Salomone, la reggia che egli aveva costruito, i cibi della sua tavola, il modo ordinato di sedere dei suoi servi, il servizio dei suoi domestici e le loro vesti, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza respiro. Quindi disse al re: "Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua sapienza! Io non credevo a quanto si diceva, finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non me n'era stata riferita neppure una metà! Quanto alla sapienza e alla prosperità, superi la fama che io ne ho udita. Beati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi, che stanno sempre alla tua presenza e ascoltano la tua sapienza! Sia benedetto il Signore, tuo Dio, che si è compiaciuto di te così da collocarti sul trono d'Israele, perché il Signore ama Israele in eterno e ti ha stabilito re per esercitare il diritto e la giustizia". Ella diede al re centoventi talenti d'oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono più tanti aromi quanti ne aveva dati la regina di Saba al re Salomone.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 36
RIT: La bocca del giusto medita la sapienza.
Affida al Signore la tua via, confida in lui ed egli agirà: farà brillare come luce la tua giustizia, il tuo diritto come il mezzogiorno.
La bocca del giusto medita la sapienza e la sua lingua esprime il diritto; la legge del suo Dio è nel suo cuore: i suoi passi non vacilleranno.
La salvezza dei giusti viene dal Signore: nel tempo dell'angoscia è loro fortezza. Il Signore li aiuta e li libera, li libera dai malvagi e li salva, perché in lui si sono rifugiati.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
La tua parola, Signore, è verità: consacraci nella verità.
Alleluia.
VANGELO
Mc 7, 14-23 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro". Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: "Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?". Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: "Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù indica la vera via della libertà che nasce dal cuore purificato e docile allo Spirito Santo. Per questo, preghiamo insieme e diciamo:
Purifica il nostro cuore, Signore.
Perché i pastori della Chiesa abbiano un atteggiamento paterno per stimolare i fedeli all'impegno e insieme li sostengano nella loro debolezza. Preghiamo:
Perché coloro che ancora non conoscono Cristo, siano indotti dalla gioiosa testimonianza dei credenti ad abbracciare la fede cristiana, che sola può dare la salvezza. Preghiamo:
Perché i cristiani imparino a cogliere gli aspetti positivi propri di ogni religione e cerchino con esse un dialogo fondato sul rispetto e la carità. Preghiamo:
Perché chi vive in una posizione sociale più elevata, non si lasci prendere dal lusso e dai piaceri della vita, ma conservi il santo timor di Dio che apre il cuore agli altri. Preghiamo:
Perché, prima di giudicare gli altri, guardiamo dentro noi stessi e chiediamo a Dio che ci insegni la conversione e la purificazione del nostro cuore. Preghiamo:
Per gli educatori chiedano il dono della saggezza. Perché sempre più spesso interroghiamo la nostra coscienza.
O Signore, che ami il tuo popolo e lo liberi da ogni giogo di oppressione, guarda alla preghiera dei tuoi figli, affinché, liberati da ogni pesantezza del male, ti servano con cuore libero e sereno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)
—(oppure)— Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
Commento: L'insistenza, anche contro ogni speranza.
Oggi ricorre la memoria della sorella di San Benedetto, Santa Scolastica. Nei monasteri benedettini è festa con le letture proprie. Noi, per la vostra comodità, vi proponiamo invece le letture del giorno. Così leggiamo che Gesù, “entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto”. Quando Gesù entra nella nostra vita è impossibile che rimanga nascosto, perché quando entra, ciò che cambia, anche esternamente, è la qualità della vita stessa. Se infatti non si vede che siamo cristiani dalla qualità della nostra vita ma solo dal nostro parlare allora il nostro cristianesimo è solo una questione di discorsi. E si deve dare ragione al filosofo Nietzsche che criticava i cristiani che sono solo moralisti. Ma il Vangelo di oggi, pur iniziando con questo dettaglio, vuole che fissiamo il nostro sguardo sulla storia di questa donna anonima, senza nome. È una madre greca, di origine siro-fenicia, quindi straniera, che nella disperazione per la condizione della figlia, va da Gesù a implorare l’aiuto. La replica di Gesù però è incompressibile: “Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini»”. Spesso nella vita della fede ci si aspetta di ricevere solo le carezze. E di Gesù ci immaginiamo forse solo la sua tenerezza, la sua bontà. Ma alla luce del vangelo di oggi si intuisce che nel credere ci si può anche scontrare con paradossi, come la sensazione di non essere ascoltati, di sentirsi esclusi, lasciati da parte, abbandonati, ignorati… e se non si è forti interiormente si cade facilmente nello scoraggiamento. Tuttavia mai dobbiamo dimenticare che avere fede significa anche saper starci proprio quando credere sembra la cosa più difficile, quando tutto sembra assurdo, senza via d’uscita. La donna del vangelo di oggi ci dà una grandissima lezione: “Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola va', il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato”. Ecco che cosa significa credere: fidarsi di Dio, anche nelle assurdità della vita. Impariamo pertanto l’insistenza nei paradossi della quotidianità.
Antifona d'Ingresso
Alzati, amica mia, * mia tutta bella, e vieni! * Ecco, l'inverno è passato, * è cessata la pioggia, * se n'è andata. (Ct 2, 10-11)
Colletta
O Dio, che hai rivestito di luminosa innocenza la santa vergine Scolastica, fa' che possiamo anche noi piacerti nella trasparente fedeltà quotidiana della vita monastica, per poter godere di te un giorno nel cielo, con l'esultante coro delle vergini. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Re 11, 4-13
Dal primo libro dei Re. Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre. Salomone costruì un'altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi. Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: "Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 105
RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Beati coloro che osservano il diritto e agiscono con giustizia in ogni tempo. Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo, visitami con la tua salvezza.
I nostri padri si mescolarono con le genti e impararono ad agire come loro. Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello.
Immolarono i loro figli e le loro figlie ai falsi dèi. L'ira del Signore si accese contro il suo popolo ed egli ebbe in orrore la sua eredità.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
Alleluia.
VANGELO
Mc 7, 24-30 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: "Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". Ma lei gli replicò: "Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli". Allora le disse: "Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia". Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio Padre vuole che ogni uomo goda dei frutti della redenzione e sia liberato dal male. Consapevoli di questo disegno di amore, diciamo:
Liberaci dal male, Signore.
Tu, Signore, hai creato l'uomo e la donna per la gioia dell'unione e la fecondità della famiglia umana: nella tua tenerezza conserva sempre vivo nelle nostre famiglie il dono dell'amore. Preghiamo:
Tu, Signore, hai saputo apprezzare e premiare la fede dei pagani: rendi la nostra società aperta e disponibile a valorizzare il bene, ovunque si trovi. Preghiamo:
Tu, Signore, hai compassione di tutti, specialmente dei più deboli: fà incontrare, a chi è cresciuto senza l'affetto della famiglia, persone serene ed affettuose. Preghiamo:
Tu, Signore, sei la verità che invita a respingere la menzogna e l'idolatria: dona al tuo popolo di individuare, tra le tante proposte, ciò che giova alla vera fede. Preghiamo:
Tu, Signore, sei perdono che invita a continuare la conversione. Non permettere che rimaniamo schiavi del peccato ed esclusi dalle promesse che hai fatto a coloro che ti sono fedeli. Preghiamo:
Perché ci impegniamo a liberare la società dalla pornografia. Per chi annuncia il vangelo ai pagani.
O Dio, creatore e Padre, che hai voluto rendere l'uomo partecipe della sovrabbondanza della tua vita divina, ascolta la nostra preghiera e fa' che le nostre famiglie e comunità siano un riflesso della tua vita trinitaria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con amore, o Padre, le nostre umili offerte: te le rendano più gradite i meriti di santa Scolastica, che per te visse nel nascondimento, solo desiderosa di essere tua serva fedele. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, * nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai formato secondo il tuo cuore * Il tuo servo fedele san Benedetto, * per farne il padre e il maestro * di una moltitudine immensa di figli. Partecipe dello spirito di tutti i giusti, * fu pervaso, nell'estasi, dal tuo divino splendore. * E nell'intima contemplazione della tua luce, * dilatato il cuore negli spazi dell'amore, trovò angusta ogni cosa creata, * alla scuola del Cristo nostro Signore. In lui con gioia ineffabile * i monaci esultano in cielo e in terra, * e, uniti ai cori di tutti gli Angeli, * cantano senza fine linno della tua lode:
Antifona alla Comunione
—(antica)— Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo * e dolce è il suo frutto al mio palato. (Ct 2,3)
—(oppure)— (oppure, se è stato proclamato il vangelo di Marta e Maria): La vergine prudente * si è scelta la parte migliore, * che non le sarà tolta. (cfr. Lc 10, 42)
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con i sacramenti celesti, infiamma il nostro cuore con l'amore fedele e ardente che verso di te ebbe la vergine Scolastica. Per Cristo nostro Signore.
V Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: 1 Re 11,29-32; 12,19; Sal 80; Mc 7, 31-37.
Commento: Effatà, apriti!
“Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano”. L’episodio, a cui si riferisce il vangelo odierno non ha nulla a che fare con i fratelli e le sorelle che vivono questo tipo di infermità fisica, perché ci sono molte persone in odore di santità proprio tra coloro che passano la vita con questo tipo di diversità fisica. Ciò non significa che Gesù, con il suo potere, non potesse liberarci da di malattie fisiche. Quello che il Vangelo vuole mettere in evidenza ha a che fare con uno stato interiore di impossibilità di ascoltare. Avvolte molte persone che incontro nella vita sono affette da questo mutismo e sordità spirituale. Nell’accompagnamento spirituale, è sempre opportuno incoraggiare di trovare coraggio di parlare, senza sentirsi giudicati la chiusura interiore non ripaga mai. In questo brano, Gesù fa qualcosa che è altamente eloquente: “portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente”. Quindi è ovvio che solo a partire da un’intimità profonda con Gesù è possibile il movimento da una condizione di chiusura ad una condizione di apertura. Solo l’incontro con Gesù può aiutarci ad aprirci. Oggi non dobbiamo trascurare che lo stesso Gesù continua a toccarci attraverso i sacramenti. I sacramenti sono davvero realtà concrete che rendono possibile la medesima esperienza raccontata nel vangelo di oggi. Ecco perché una profonda, vera e autentica vita sacramentale può aiutarci, più di molti discorsi. Però ci vuole un motivo: volerlo. Infatti la cosa che ci sfugge forse in questa scena, è che questo sordomuto viene sì portato da Gesù, ma poi è lui a decidere di lasciarsi condurre da Gesù lontano dalla folla. Quindi anche noi lasciamoci guidare e toccare da Gesù!
Antifona d'Ingresso
Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Re 11,29-32; 12,19
Dal primo libro dei Re. In quel tempo Geroboàmo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achìa di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. Achìa afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi. Quindi disse a Geroboàmo: "Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d'Israele: "Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele"". Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 80
RIT: Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta popolo mio.
Ascolta, popolo mio, non ci sia in mezzo a te un dio estraneo e non prostrarti a un dio straniero. Sono io il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto.
Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito: l'ho abbandonato alla durezza del suo cuore. Seguano pure i loro progetti!
Se il mio popolo mi ascoltasse! Se Israele camminasse per le mie vie! Subito piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari volgerei la mia mano.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 7, 31-37 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: "Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore ci libera dal peccato e ci dà la facoltà di lodarlo e di ringraziarlo. Con il cuore e le labbra preghiamolo, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché il popolo cristiano, in forza del sacramento del battesimo, eserciti il sacerdozio profetico e regale in ogni azione, per condurre tutte le cose a Dio. Preghiamo:
Perché nella nostra società ogni uomo sia ascoltato, rispettato e amato come unico e irripetibile dono di Dio per il bene di tutti. Preghiamo:
Perché coloro che bestemmiano il nome del Signore comprendano la violenza delle loro parole e riscoprano l'amore di figli verso il Padre. Preghiamo:
Perché la rinuncia al male, promessa nel nostro battesimo, divenga l'impegno quotidiano della nostra vita. Preghiamo:
Perché i genitori di figli handicappati vivano con fede la missione che il Signore ha loro affidato. Preghiamo:
Per i bambini che in questi giorni riceveranno il battesimo. Perché gli uomini si sentano veri figli di Dio.
O Signore, che creando il mondo hai fatto bene ogni cosa, fa' che non offendiamo mai con il peccato il meraviglioso ordine da te stabilito, ma sappiamo sempre riconoscerlo e rispettarlo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)
—(oppure)— Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
V Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde
LETTURE: 1 Re 12,26-32; 13,33-34; Sal 105; Mc 8, 1-10.
Commento: Quanti pani avete?
«Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano». Il Vangelo di oggi inizia con questa bellissima prova di umanità di Gesù. Ma forse prima di parlare del segno che sta per avvenire bisogna lasciarsi colpire da questa profonda preoccupazione che Gesù ha avuto per questa gente che lo segue. Umanamente parlando, che assurdità che questi abbiano lasciato casa da giorni per ascoltare Gesù; e ovvio che arrivi il tempo della fame. Ma visto che l’uomo è fatto di bisogni concreti ecco che Gesù non si occupa soltanto di anime, insegnandoli ormai da ben tre giorni, ma si occupa di persone concrete nella loro integrità. In questo senso, forse solo così si capisce, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, l’impegno di tanti preti, missionari, religiosi, laici cristiani, che mettono in atto anche nel nostro contesto così difficile, iniziative di carità concreta che riguarda anche i corpi e non solo le anime. Pensiamo alla Comunità di Sant’Egidio che sta ridando dignità a tante persone in difficoltà. Ma anche Don Oreste Benzi che andava in giro di notte a cercare le prostitute per offrire loro una via d’uscita o anche solo una parola di conforto, senza sprecare tante parole vuote. Come dimenticare Madre Teresa di Calcutta che molto spesso prendeva in braccio i moribondi e li accarezzava lungamente, nonostante la sua notte oscura? Lei, ma anche altri, non si limita a promettere preghiere ma agiva. L’elenco è lungo. Quindi questa sembra la via più efficace per evangelizzare nel contesto contemporaneo, o almeno punto di partenza. Dal brano di oggi, si comprende la motivazione di Gesù: la preoccupazione e la compassione. Anche noi come credenti domandiamoci: che cosa possiamo fare con le nostre povere risorse soprattutto nel nostro contesto in cui tenerle sotto controllo sta devenendo l’ossessione di molti? “Domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette»”. Il miracolo della carità nasce in qualche modo semplicemente donando, senza fare troppi calcoli.
Antifona d'Ingresso
Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Re 12,26-32; 13,33-34
Dal primo libro dei Re. In quei giorni, Geroboàmo, [re d'Israele], pensò: "In questa situazione il regno potrà tornare alla casa di Davide. Se questo popolo continuerà a salire a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio del Signore, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboàmo, re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboàmo, re di Giuda". Consigliatosi, il re preparò due vitelli d'oro e disse al popolo: "Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d'Egitto". Ne collocò uno a Betel e l'altro lo mise a Dan. Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli. Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi da tutto il popolo, i quali non erano discendenti di Levi. Geroboàmo istituì una festa nell'ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì all'altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretto, e a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture. Geroboàmo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l'incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture. Tale condotta costituì, per la casa di Geroboàmo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla faccia della terra.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 105
RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Abbiamo peccato con i nostri padri, delitti e malvagità abbiamo commesso. I nostri padri, in Egitto, non compresero le tue meraviglie.
Si fabbricarono un vitello sull'Oreb, si prostrarono a una statua di metallo; scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia erba.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati, che aveva operato in Egitto cose grandi, meraviglie nella terra di Cam, cose terribili presso il Mar Rosso.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Mc 8, 1-10 Dal Vangelo secondo Marco
In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: "Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano". Gli risposero i suoi discepoli: "Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?". Domandò loro: "Quanti pani avete?". Dissero: "Sette". Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò. Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
A tutti coloro che lo cercano con cuore sincero, il Signore assicura l'assistenza e la grazia: egli, infatti, è con noi fino alla fine dei tempi. Preghiamolo, quindi, dicendo:
Dona il tuo pane, Signore.
Alla Chiesa che vive nel mondo come sacramento di salvezza: A quelli che operano per la giustizia e la perequazione dei beni: Agli ammalati, agli stanchi e a quanti hanno perso la fiducia: A chi si sente soffocato dalla morsa del male e del peccato: A chi sente il desiderio profondo di conoscerti e di amarti: A chi compie il proprio dovere con coscienza e rettitudine: A chi si accontenta solamente del piacere e delle ricchezze: Ai popoli oppressi e affamati a causa della nostra prepotenza: A chi non riceve un salario sufficiente e dignitoso: Alle famiglie povere e numerose del nostro quartiere: Al popolo cristiano che ogni domenica partecipa alla messa: Ai sacerdoti che consacrano il tuo corpo e il tuo sangue:
Padre misericordioso, che con il corpo e sangue di Cristo continui a sfamare una moltitudine di persone, allarga il nostro cuore alle necessità dei fratelli perché, attraverso la nostra solidarietà, conoscano te, unico vero Dio, e il Signore nostro Gesù Cristo, e vi rendano lode per i secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)
—(oppure)— Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
VI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Ger 17, 5-8; Sal 1; 1 Cor 15, 12. 16-20; Lc 6, 17. 20-26.
Commento: Benedetto l'uomo che confida nel Signore
Ogni uomo gode della grazia di assomigliare a Dio, della libertà, per cui può scegliere in maniera autonoma la vita da percorrere: può optare per Dio oppure appoggiarsi sulle proprie forze. È questa la dignità umana, unico motivo per cui Dio non ci ha creati come esseri perfetti e compiuti. Egli non intende imporre il suo amore, ma ha dato agli esseri una facoltà spirituale, perché possano cercarlo liberamente, riconoscere la sua bontà e la sua misericordia. Ci sono quindi due vie: quella di chi sceglie il percorso dell'autonomia, ma ignorando se stesso; quella di chi, al contrario, si rende conto dei suoi limiti, ma si affida alla bontà del Signore e crescerà in lui. Beati voi poveri: ad essi Gesù annuncia la benedizione da parte di Dio, l'attuazione della sua signoria di pace e di salvezza nel mondo. Al contrario: per i ricchi, i sazi, i godenti, per i grandi della terra incombono le maledizioni. L'uomo che ha la fede, si apre con fiducia filiale all'azione di Dio e attende con attiva operosità la salvezza finale, quando tutto il suo essere sarà reso partecipe in unione con Cristo alla comunione beatificante della vita divina. L'uomo terreno invece, dimenticando Dio, non può superare i limiti del suo stato di creatura imperfetta, perciò è destinato alla perdizione. Un bel esempio della strada da percorrere e quella da evitare, per essere beati, felici già su questa terra ma in modo particolare nel regno dei celi, in eterno.
Antifona d'Ingresso
Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, Signore del mondo, che prometti il tuo regno ai poveri e agli oppressi e resisti ai potenti e ai superbi, concedi alla tua Chiesa di vivere secondo lo spirito delle beatitudini proclamate da Gesù Cristo, tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ger 17, 5-8
Dal libro del profeta Geremia. Così dice il Signore: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamarisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 1
RIT: Beato l'uomo che confida nel Signore.
Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.
Seconda Lettura
1 Cor 15, 12. 16-20
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 6, 17. 20-26 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: "Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore Gesù è il principio della creazione nuova; in lui ogni uomo si apre alla fiducia e alla speranza. Con questo spirito rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.
R. Venga il tuo regno, Signore.
Per la santa Chiesa pellegrina nel mondo, perché nel fervore della sua fede e della sua testimonianza sia lievito che fermenta la massa, preghiamo. R.
Per quanti soffrono a causa della violenza e dell'oppressione, perché sia loro riconosciuto il diritto a costruire in piena dignità e uguaglianza il loro futuro, secondo il piano di Dio, preghiamo. R.
Per gli uomini che hanno responsabilità educative e sociali, perché promuovano la crescita integrale della persona umana, aperta a Dio e ai fratelli, preghiamo. R.
Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra scarsa coerenza, perché mediante la nostra conversione ritrovino fiducia nella potenza del Vangelo, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché la familiarità quotidiana con la parola di Dio ci renda capaci di valutare con maturo discernimento ciò che Dio vuole nelle concrete situazioni della vita, preghiamo. R.
Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e custodisci in noi i doni del tuo Spirito; fà che ogni uomo conosca te, unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30) Oppure: Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)
—(oppure)— "Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio", dice il Signore. (Lc 6, 20)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.