II Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Is 62, 1-5; Sal 95; 1 Cor 12, 4-11; Gv 2, 1-12.
Commento: L’Epifania di Gesù alle nozze di Cana.
Il Vangelo di questa seconda domenica del tempo ordinario, ci descrive un episodio conosciuto, quello delle nozze di Cana. E' uno dei pochi passi del Nuovo Testamento in cui si parla di Maria. Due bravi pensieri accompagneranno la nostra meditazione di oggi. Il primo si sofferma sulla figura di Maria, anche se più che mariano questo brano di Giovanni è piuttosto cristologico. Perché parla della manifestazione, dell’epifania, che svela già l’identità di Gesù. Infatti alla supplica di Maria: non hanno vino, Gesù controbatte: donna non è ancora giunta la mia ora. L’ora di cui parla Gesù è infatti quella della glorificazione sulla croce. Ma Maria conoscendo chi era suo figlio, perché più che madre, lei è anche prima discepola, insiste dicendo: qualsiasi cosa vi dicrà, fàtela! Chi non si può commuovere dinanzi a questa sensibilità della Madre? Che con sottigliezza tutta femminile, ha avvertito il rammarico degli sposi, a causa della carenza del vino, e ha "costretto" il figlio ad agire contro la propria volontà? Pare certo però, che la finalità di Giovanni non fosse quella di mettere in evidenza la prontezza di Maria a favore degli uomini, o la potenza della sua intercessione presso il figlio, quanto quella di presentarla come colei che introduce sul banchetto della storia non solo i boccali della festa, ma anche i primi fermenti della novità. Il secondo pensiero mette in risalto un inciso che colpisce particolarmente: il vino migliore è l’ultimo, quello distribuito alla fine, e "prodotto" miracolosamente da Gesù su richiesta di sua madre. Il capotavola lo dice con un certo stupore allo sposo: hai riservato il meglio delle tue riserve proprio al termine del banchetto, quando tutti ormai sono brilli. Carissimi amici, ci auguriamo che non cadiate nell’inganno di chi pensa che l’amore più forte e più bello tra gli sposi novelli sia quello che provano il giorno del matrimonio. Perché il meglio deve ancora arrivare. Sì, il vino diventa più buono invecchiando. Nel contesto attuale, della pandemia, che non risparmia nessuno, le parole di Papa Francesco riguardo il segno di Cana, fanno riflettere e nello stesso tempo sono di grande aiuto. Dice il Papa: “Le nozze di Cana si rinnovano in ogni generazione, in ogni famiglia, in ognuno di noi e nei nostri sforzi perché il nostro cuore riesca a trovare stabilità in amori duraturi, in amori fecondi, in amori gioiosi. Il vino è segno di gioia, di amore, di abbondanza. Quanti adolescenti e giovani percepiscono che nelle loro case ormai da tempo non c’è più quel vino! Quante donne sole e rattristate si domandano quando quell’amore se n’è andato, quando l’amore è colato via dalla loro vita!”. Chiediamo alla Madre Santissima: "non abbiamo più vino"... ma facciamo anche "quello che egli ci dirà".
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, grande nell'amore, + che nel sangue di Cristo versato sulla croce hai stipulato con il tuo popolo l'alleanza nuova ed eterna, * fa' che la Chiesa sia segno del tuo amore fedele, + e tutta l'umanità possa bere il vino nuovo nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 62, 1-5
Dal libro del profeta Isaia. Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo, finché non sorga come aurora la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. Allora le genti vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca del Signore indicherà. Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e la tua terra avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 95
RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome.
Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: "Il Signore regna!". Egli giudica i popoli con rettitudine.
Seconda Lettura
1 Cor 12, 4-11
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
VANGELO
Gv 2, 1-12 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela". Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora". Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, ogni giorno della nostra vita è una grazia del Signore, un'occasione posta nelle nostre mani per fare del bene e costruire il regno di Dio. Invochiamo il Padre che è nei cieli, perché oggi conceda a ciascuno di noi di camminare nelle sue vie.
R. Aiutaci, Signore, a vivere nella tua amicizia.
Per la santa Chiesa, perché, guidata dallo Spirito del Signore, sappia riconoscere nella vita di tutti i giorni i segni della presenza di Dio, preghiamo. R.
Per i nostri pastori, perché mediante il ministero e la santità personale siano educatori e padri nella fede, preghiamo. R.
Per tutti noi rinati nel Battesimo, perché il Signore ci preservi dal peccato e ci faccia crescere nell'esperienza viva del suo Spirito, preghiamo. R.
Per l'uomo che lavora, perché l'impegno quotidiano necessario al sostentamento della famiglie giovi anche a rendere più giusti e cordiali i rapporti tra tutti i membri della società, preghiamo. R.
Per i bimbi che oggi nascono alla vita, perché siano accolti con amore e tutta la comunità senta che il frutto del grembo è dono di Dio, preghiamo. R.
Assisti, o Padre, i tuoi figli nel cammino di questo giorno e fa' che portino con gioia il peso e la gloria della loro fatica quotidiana. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5) Oppure: Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
—(oppure)— A Cana di Galilea Gesù manifestò la sua gloria * e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2, 11)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
“Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?” “Tel père - tel fils” questa espressione francese, ci può aiutare a decifrare il messaggio del vangelo di Marco che la liturgia ci propone oggi. Infatti i discepoli di Giovanni, come lo sappiamo, conducevano una vita austera, a imitazione del loro maestro, accusato di essere indemoniato perché non mangiava. Invece sembra che già dall’inizio anche i discepoli di Gesù godessero di una cattiva fama, l’accusa è di essere superficiali perché non digiunano. Ma Gesù, pur lodando il digiuno, non ne aveva fatto un motivo di particolare attenzione. In effetti, accettava inviti per andare a mangiare, come ad esempio da Zaccheo o alle nozze di Cana... per questo fu accusato dai suoi oppositori di essere un mangione e un beone. “Possono forse digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro?” La reazione di Gesù trascende il momento occasionale: egli si rivela come lo sposo che, con la sua presenza, ha inaugurato il tempo messianico, tempo di gioia e di salvezza. Quando nella fede perdiamo di vista Gesù allora anche il digiuno diventa una pratica penitenziale fine a sé stessa. Infatti, siamo forse invitati oggi di interrogarci se la nostra fede è ancora cristocentrica, se le nostre comunità cioè fano ancora esperienza della sua presenza, soprattutto in base a quello che stiamo vivendo... Gesù, con la sua morte, non cesserà di essere realmente presente in mezzo a noi ma non in modo fisico, bensì spirituale. “Allora digiuneranno, in quel giorno”. Cioè il venerdì Santo, ricordando il giorno in cui ci fu tolto lo sposo. Infine non possiamo dimenticare che il vero digiuno consiste nel condividere il nostro pane con l’affamato, nel soccorrere l’orfano e la vedova… oggi è urgente pensare anche a queste categorie di persone perché con la pandemia sono essi a pagarne il caro prezzo.
Antifona d'Ingresso
Il giusto fiorirà come palma, * crescerà come cedro del Libano; * piantati nella casa del Signore, * fioriranno negli atri del nostro Dio. (Sal 91, 13-14)
Colletta
O Dio, che a sant'Antonio abate hai dato la grazia di servirti nel deserto seguendo un mirabile modello di vita cristiana, per sua intercessione donaci la grazia di rinnegare noi stessi e di amare te sopra ogni cosa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 15, 16-23
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, Samuèle disse a Saul: "Lascia che ti annunci ciò che il Signore mi ha detto questa notte". E Saul gli disse: "Parla!". Samuèle continuò: "Non sei tu capo delle tribù d'Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi? Il Signore non ti ha forse unto re d'Israele? Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: "Va', vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti". Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?". Saul insisté con Samuèle: "Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag, re di Amalèk, e ho sterminato gli Amaleciti. Il popolo poi ha preso dal bottino bestiame minuto e grosso, primizie di ciò che è votato allo sterminio, per sacrificare al Signore, tuo Dio, a Gàlgala". Samuèle esclamò: "Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'obbedienza alla voce del Signore? Ecco, obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti. Sì, peccato di divinazione è la ribellione, e colpa e terafìm l'ostinazione. Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 49
RIT: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
"Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili".
"Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?
Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio".
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 18-22 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?". Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Carissimi, con grande fede, rivolgiamo oggi la nostra preghiera a Dio Padre, perché la festa di sant'Antonio abate, padre dei monaci, ci ricordi il primato assoluto di Dio nella nostra vita. Diciamo insieme:
Sii tu, Signore, la nostra gioia.
Perché la Chiesa, tempio del Dio vivente, sia segno per tutto il mondo della trascendenza di Dio. Preghiamo:
Perché nella Chiesa risuoni sempre con vitale freschezza l'appello di Gesù, suscitatore di vocazioni evangeliche radicali. Preghiamo:
Perché i cristiani sappiano presentare al Signore l'offerta di un impegno fattivo per la giustizia. Preghiamo:
Perché chi si sente solo possa imparare, da sant'Antonio abate, la spiritualità di una solitudine che non è isolamento, ma tenerezza e gioia con Dio. Preghiamo:
Perché impariamo a rispettare e stimare le vocazioni eremitiche e contemplative come doni della grazia di Dio per il bene di tutta la Chiesa. Preghiamo:
O Dio, che chiami in disparte ancora tanti uomini e donne riservandoli per te, insegnaci a capire che siamo fatti solamente per lodare, servire ed amare te, unico e sommo bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, le offerte del nostro servizio sacerdotale che poniamo sul tuo altare nella memoria di sant'Antonio, e concedi che, liberi dai legami del mondo, troviamo solo in te la nostra ricchezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Se vuoi essere perfetto, * va', vendi quello che possiedi, * dallo ai poveri e vieni! Seguimi!», dice il Signore. (Mt 19, 21)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
O Signore, che hai reso vittorioso sant'Antonio nel duro scontro con il potere delle tenebre, concedi anche a noi, saziati dai tuoi sacramenti di salvezza, di superare le insidie del maligno. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Perché fanno in giorno di riposo quello che non è lecito?
L’ esagerazione del brano di oggi è grande, la regola del sabato vieta in questo giorno qualsiasi attività manuale. In realtà, la discussione riguardo il riposo di sabato, che costituiva un fondamento della legislazione giudaica, sia in Deuteronomio che in Esodo, Dio l’aveva prescritto in favore dell’uomo. Quindi per parlarne bisogna tenere conto della gerarchia dei valori invece di cadere in un rigorismo eccessivo, un attaccamento esagerato alle regole. “Di sabato Gesù passava fra campi di grano e suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe”. Davvero è incompressibile che, in nome di una regola che serve a ricordare le necessità umane, i farisei sono così disumani da non rendersi conto della fame dei discepoli. Infatti la replica di Gesù è pertinente: “Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame?” Appunto, non riescono più neanche a confutare. Purtroppo qui, il loro silenzio non sembra consensuale. Effettivamente la grande conversione che Gesù fa fatica a compiere nei loro confronti, e senz’altro anche nei nostri cuori, è il cambiamento di alcuni modi di cogitare. Quindi alla luce di questo brano percepiamo come il vangelo è una strada di umanizzazione della nostra realtà. Possiamo dire che quando smettiamo di essere umani contraddiciamo l’immagine di Dio che ci portiamo addosso. Ecco perché il vangelo è innanzitutto un richiamo a non perdere di vista la nostra umanità, specie quando la perdiamo in nome della nostra religiosità oppure a causa del nostro attaccamento irrazionale alle nostre tradizioni. Concludiamo questo breve commento con le parole del cantante Marco Mengoni che canta: credo negli esseri umani che hanno coraggio di essere esseri umani.
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 16, 1-13
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, il Signore disse a Samuèle: "Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d'olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re". Samuèle rispose: "Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà". Il Signore soggiunse: "Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto per sacrificare al Signore". Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò". Samuèle fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: "È pacifica la tua venuta?". Rispose: "È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio". Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: "Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!". Il Signore replicò a Samuèle: "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore". Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuèle, ma questi disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". Iesse fece passare Sammà e quegli disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". Iesse fece passare davanti a Samuèle i suoi sette figli e Samuèle ripeté a Iesse: "Il Signore non ha scelto nessuno di questi". Samuèle chiese a Iesse: "Sono qui tutti i giovani?". Rispose Iesse: "Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge". Samuèle disse a Iesse: "Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui". Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: "Àlzati e ungilo: è lui!". Samuèle prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 88
RIT: Ho trovato Davide, mio servo.
Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo: "Ho portato aiuto a un prode, ho esaltato un eletto tra il mio popolo.
Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza.
Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza". Io farò di lui il mio primogenito, il più alto fra i re della terra".
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 23-28 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: "Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?". Ed egli rispose loro: "Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!". E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù, signore del sabato, è la guida e il redentore dell'uomo. Con una preghiera concorde domandiamo al Padre di poter seguire Cristo nella sua obbedienza e nella sua libertà. Preghiamo insieme:
Donaci, Signore, fedeltà e libertà.
Preghiamo per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, affinché esprimano la loro autorità di pastori come servizio della Chiesa e dell'uomo:
Preghiamo per i cristiani di tutte le confessioni, perché non si irrigidiscano nelle rispettive dottrine e istituzioni, ma cerchino con passione di verità ciò che Dio vuole:
Preghiamo per i musulmani, perché nell'abbandono fedele alla volontà di Dio si avvicinino a Cristo, rivelazione suprema del Padre:
Preghiamo per il nostro paese, perché siano stabilite leggi giuste per il bene comune e tutti contribuiscano con responsabilità alla loro attuazione:
Preghiamo per noi presenti a questa celebrazione, perché amiamo la legge di Cristo come guida alla nostra libertà di figli di Dio:
Perché non riduciamo la religione ad un complesso di leggi. Perché venga rispettato il giorno del Signore.
O Padre, che hai stabilito per noi un giorno di riposo perché non ci rendiamo schiavi dei nostri progetti e attività economiche, aiutaci a riconoscerti come il Dio che ci guida alla nostra autentica realizzazione. Per il tuo Figlio Gesù che regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria * quando hai mandato il tuo Figlio + a prendere su di sé la nostra debolezza; ** in lui, nuovo Adamo, hai redento l'umanità decaduta, * e con la sua morte + ci hai resi partecipi della vita immortale. ** Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina * e nell'eternità si allietano davanti al tuo volto. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
II Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde
LETTURE: 1 Sam 17, 32-33. 37. 40-51; Sal 143; Mc 3, 1-6.
Commento: La guarigione della mano paralizzata.
“Ed entrò di nuovo in una sinagoga...”. Con queste parole si apre il vangelo di oggi, probabilmente si tratta della Sinagoga di Cafarnao, siamo infatti lì con Marco in questi primi capitoli del suo vangelo. Uno dei protagonisti di questa pagina, un malato con una mano paralizzata, è nella fola. La sua presenza però sembra solo una trappola tesa a Gesù dai suoi oppositori, come abbiamo già visto nei precedenti passi. Vi ricordate ieri, l’avevano ammonito Gesù per le trasgressioni dei discepoli riguardo il sabato. E quindi ora sono ancora loro per vedere se viola per un’altra volta la norma del riposo. Ignoravano volontariamente però che il sabato è fatto per l’uomo e non il contrario, è fatto quindi in favore dell’uomo. “E’ lecito di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?...” La domanda di Gesù è davvero illuminante e sembra proprio di essere una provocazione. Egli, chiaramente, alla luce della questione giuridica, sollevata dai farisei nel vangelo di ieri suggerisce ai suoi interlocutori una doppia domanda, ovviamente, da Figlio di Dio, per rivelare la volontà autentica del Padre. Infatti la risposta è scontata: anzitutto, Dio non può volere il male, ma soltanto il bene che, nel nostro caso, consiste nella guarigione della mano paralizzata. Nella seconda domanda, che spiega in qualche modo la prima, “salvare una vita”, o meglio un’anima, significa salvare qualcuno, ossia guarire un malato, che merita la compassione, in quanto persona umana. Ecco che riemerge ancora il concetto dell’umanità di Gesù, anche nel vangelo di oggi. Disse all’uomo: “tendi la mano, aprila!”. Aprirsi agli altri… troppo spesso noi abbiamo la tendenza a chiuderci. Ma Gesù, senza sosta, ci invita ad aprirci nella duplice dimensione cioè in quella verticale, con Dio e quella orizzontale, con i fratelli. Infatti, proprio a causa della loro chiusura, “i farisei… con gli erodiani… tennero consiglio contro di lui per farlo morire”. San Marco nel vangelo di oggi ci descrive una delle motivazioni che causerà poi la morte di Gesù, condannato dai farisei, perchè accusato di non rispettare il riposo del sabato, in conseguenza infedele. Proprio, Gesù scoprendo la loro falsità religiosa si attirò addosso un odio senza precedenza ma gli sfidò con coraggio perché “doveva compiere la volontà del Padre” che chiamava suo cibo.
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 17, 32-33. 37. 40-51
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, Davide disse a Saul: "Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo". Saul rispose a Davide: "Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua adolescenza". Davide aggiunse: "Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo". Saul rispose a Davide: "Ebbene va' e il Signore sia con te". Davide prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda e si avvicinò al Filisteo. Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto. Il Filisteo disse a Davide: "Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?". E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. Poi il Filisteo disse a Davide: "Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche". Davide rispose al Filisteo: "Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani". Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l'uccise, benché Davide non avesse spada. Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 143
RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.
Benedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia.
Mio alleato e mia fortezza, mio rifugio e mio liberatore, mio scudo in cui confido, colui che sottomette i popoli al mio giogo.
O Dio, ti canterò un canto nuovo, inneggerò a te con l'arpa a dieci corde, a te, che dai vittoria ai re, che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 1-6 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati, vieni qui in mezzo!". Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?". Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: "Tendi la mano!". Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Per la durezza del cuore, molti si chiudono alla venuta liberante di Gesù. Preghiamo con fiducia il Padre affinché tutti riconosciamo e apriamo le porte a Cristo salvatore. Diciamo insieme:
Sii tu la nostra vita, Signore.
Perché la comunità cristiana, come espressione della fede sia instancabile nel proteggere la vita e la dignità dell'uomo. Preghiamo:
Perché i cristiani divisi si convertano all'unico Cristo che risana le ferite e annulla le separazioni, guidandoli alla piena comunione nella fede. Preghiamo:
Perché le donne, che con difficoltà e paura portano in seno una promessa di vita, siano concretamente sostenute dalla comunità cristiana. Preghiamo:
Perché gli handicappati e tutti i sofferenti nell'anima e nel corpo trovino in Cristo e nella solidarietà degli uomini la rasserenante certezza dell'amore di Dio. Preghiamo:
Perché la nostra parrocchia impari a ricercare non la pratica formalistica della religione, ma in primo luogo l'amore di Dio e del prossimo. Preghiamo:
Per i malati senza speranza. Per i cristiani dal cuore duro.
Tu, o Signore, sei la bontà e la grazia. Perdona la nostra durezza di cuore e trasformaci in segni del tuo amore di Padre, con Gesù nostro fratello che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
II Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso
LETTURE: 1 Sam 18, 6-9: 19,1-7; Sal 55; Mc 3, 7-12.
Commento: Guarigione presso il lago.
Come non può attirare la nostra attenzione l’elenco delle regioni che definisce in qualche modo l’ambito del ministero di Gesù storico? “Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui”. Questo dettaglio rivela grande interesse sulla missione di Gesù che Marco presenta nel suo vangelo. Così mostra che il ministero di Gesù protendeva verso il mondo, nonostante l’opposizione dei farisei, come abbiamo visto nel secondo capito dello stesso Marco. Dio si mostra favorevole alla missione del Figlio facendogli compiere miracoli, che sono segni che accompagnano l’estensione dell’evangelizzazione. “Gesù si ritirò presso il mare con i discepoli e la sua fama crescente attirava le fole da ogni parte. Marco mette in risalto queste fole che accorrono da ogni angolo, da vicino e da lontano, per ascoltare Gesù, al punto che si fa preparare una barca per non essere schiacciato dalla gente. Gli spiriti impuri, dice il vangelo, cadevano ai suoi piedi e lo riconoscevano come Figlio di Dio. Egli però non gradisce questa ipocrita testimonianza. Ecco perché impone loro il silenzio. Difatti egli guarisce per salvare gli uomini, non per dimostrare la sua potenza, non desidera pubblicità come fanno i falsi profeti, né si serve di poteri magici ma tocca tutti chi si trova nella debolezza e chi, comprendendolo, lo annuncia come amore crocifisso, povero, umile e che si è fatto uno di noi.
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 18, 6-9: 19,1-7
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i tamburelli, con grida di gioia e con sistri. Le donne cantavano danzando e dicevano: "Ha ucciso Saul i suoi mille e Davide i suoi diecimila". Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: "Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dati mille. Non gli manca altro che il regno". Così da quel giorno in poi Saul guardava sospettoso Davide. Saul comunicò a Giònata, suo figlio, e ai suoi ministri di voler uccidere Davide. Ma Giònata, figlio di Saul, nutriva grande affetto per Davide. Giònata informò Davide dicendo: "Saul, mio padre, cerca di ucciderti. Sta' in guardia domani, sta' al riparo e nasconditi. Io uscirò e starò al fianco di mio padre nella campagna dove sarai tu e parlerò in tuo favore a mio padre. Ciò che vedrò te lo farò sapere". Giònata parlò dunque a Saul, suo padre, in favore di Davide e gli disse: "Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non ha peccato contro di te, che anzi ha fatto cose belle per te. Egli ha esposto la vita, quando abbatté il Filisteo, e il Signore ha concesso una grande salvezza a tutto Israele. Hai visto e hai gioito. Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?". Saul ascoltò la voce di Giònata e giurò: "Per la vita del Signore, non morirà!". Giònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio. Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase alla sua presenza come prima.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 55
RIT: In Dio confido, non avrò timore.
Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita, un aggressore tutto il giorno mi opprime. Tutto il giorno mi perseguitano i miei nemici, numerosi sono quelli che dall'alto mi combattono.
I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: non sono forse scritte nel tuo libro? Allora si ritireranno i miei nemici, nel giorno in cui ti avrò invocato.
Questo io so: che Dio è per me. In Dio, di cui lodo la parola, nel Signore, di cui lodo la parola.
In Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 7-12 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Cristo, unico ed eterno sacerdote, si manifesta come l'Inviato di Dio che guarisce l'umanità malata e la libera dal potere del demonio. Invochiamo il Padre celeste, perché anche in noi faccia risplendere la vittoria del Messia, dicendo:
In te, Signore, vinceremo la morte.
Preghiamo per la Chiesa: il Signore continui a guarire e a liberare l'umanità sofferente attraverso l'opera dei cristiani.
Preghiamo per le autorità civili: non ricerchino un potere che divide e opprime, ma che risponda alle necessità degli umili e degli indifesi.
Preghiamo per le folle smarrite dei profughi, degli emigranti rifiutati, degli anziani abbandonati: la Provvidenza di Dio assista ciascuno di loro e muova alla solidarietà i cristiani.
Preghiamo per i malati psichici: la loro infermità, unita alla passione di Cristo, giovi per la salvezza di tutti e ci renda più consapevoli della nostra responsabilità verso i deboli.
Preghiamo per la nostra comunità locale: cerchi con perseveranza la presenza di Cristo nella preghiera e nei sacramenti, per essere da lui rinnovata.
Per la terra di Gesù e i popoli che vi abitano. Per uno sviluppo della medicina nel rispetto dell'uomo.
O Dio, ti invochiamo per l'intercessione di Gesù, il tuo Cristo: guarisci il nostro cuore e il nostro corpo, perché possiamo oggi e ogni giorno sperimentare la tua misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.
La scelta dei Dodici che ci presenta il vangelo di oggi, è uno dei punti nodali nella struttura del vangelo di Marco, insieme con la chiamata dei primi fratelli che abbiamo visto nella prima settimana. Questo episodio è anche fondamentale per la fondazione della chiesa nascente. E salì sul monte e chiamò a sé quelli che lui voleva… In primo momento si può riflettere sul significato simbolico del monte. Sia nel primo che nel secondo Testamento, il significato è simile, è il luogo della rivelazione di Dio al popolo, ci avvicina a Dio. Ecco perché per esempio, nella tradizione monastica, la maggior parte dei monasteri viene costruita sui monti e sulle colline I monaci avevano sempre in mente questo significato simbolico del monte. E ne chiamò dodici…perché fossero con lui… qui Gesù appare al centro di tutta la scena. Infatti è lui che fà, che crea il gruppo, e lo fa con un triplice scopo. Marco lo indica così: prima di tutto, perché stessero con lui, cioè per una comunione di vita; poi perché li mandasse a predicare e infine perché avessero il potere di scacciare i demoni. La missione degli apostoli si fonda su un’esperienza profonda e una comunione intima di vita con il loro maestro, da accompagnatori, essi diventeranno i testimoni e i continuatori dell’opera di Gesù, che è esclusivamente l’annuncio del vangelo. L’ultimo scopo della costituzione degli Apostoli merita un po’ di attenzione. Infatti Marco dice: Perché avessero il potere di scacciare i demoni, ma come abbiamo visto già prima la lotta è tra Gesù e il demònio. E quindi da veri continuatori dell’opere di Gesù, gli apostoli, ma anche noi, dobbiamo essere ben armati per fare fronte al demonio, per sconfiggere i demoni dalle anime cioè combattendo il peccato nelle anime. Purtroppo la sensibilità odierna sembra ignorare questa realtà, e un problema, che purtroppo sta trascinando tante anime nell’infelicità. Ma se rimaniamo nel “gruppo” siamo sicuri di essere sempre difesi dal demonio che di Lui ha paura.
Antifona d'Ingresso
Beata la vergine * che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce, * ha imitato il Signore, * sposo delle vergini e principe dei martiri (T.P. Alleluia).
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere quelle forti, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo della tua martire sant'Agnese, di imitare la sua costanza nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 24, 3-21
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. Gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi"". Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: "Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore". Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via. Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: "O re, mio signore!". Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse a Saul: "Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"? Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e ho detto: "Non stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore". Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti; ma la mia mano non sarà mai contro di te. Come dice il proverbio antico: "Dai malvagi esce il male, ma la mia mano non sarà contro di te". Contro chi è uscito il re d'Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce. Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi liberi dalla tua mano". Quando Davide ebbe finito di rivolgere a Saul queste parole, Saul disse: "È questa la tua voce, Davide, figlio mio?". Saul alzò la voce e pianse. Poi continuò rivolto a Davide: "Tu sei più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male. Oggi mi hai dimostrato che agisci bene con me e che il Signore mi aveva abbandonato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi. Ora, ecco, sono persuaso che certamente regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d'Israele".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 56
RIT: Pietà di me, o Dio, pietà di me.
Pietà di me, pietà di me, o Dio, in te si rifugia l'anima mia; all'ombra delle tue ali mi rifugio finché l'insidia sia passata.
Invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che fa tutto per me. Mandi dal cielo a salvarmi, confonda chi vuole inghiottirmi; Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. Grande fino ai cieli è il tuo amore e fino alle nubi la tua fedeltà.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 13-19 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli e sorelle, uniamo le nostre invocazioni alla preghiera che Cristo rivolge al Padre, e alla voce dello Spirito che è in noi, dicendo:
Signore, ascoltaci.
Concedi, Signore, al tuo popolo fondato sugli apostoli, giorni sereni e frutti di bene. Noi ti preghiamo:
Benedici, Signore, il Papa, i vescovi e i loro collaboratori che tu invii a evangelizzare, e dona loro amore e sapienza. Noi ti preghiamo:
Illumina, Signore, i ragazzi e le ragazze che compiono una decisiva scelta di vita e chiama nuovi operai nella tua messe. Noi ti preghiamo:
Dona, Signore, a tutti i cristiani un rapporto personale e profondo con Cristo, perché comunichino con gioia agli altri la propria fede. Noi ti preghiamo:
Suscita, Signore, nella nostra comunità parrocchiale, un rinnovato impegno ad evangelizzare, con le parole e con le opere, l'ambiente in cui viviamo. Noi ti preghiamo:
Perché anche noi ci lasciamo evangelizzare. Per i sacerdoti, i religiosi e le religiose della nostra parrocchia.
O Signore, tu ci hai chiamati per nome affidandoci una missione particolare nella tua Chiesa, e ci ami di amore eterno: attiraci sempre di più a te e rendici strumenti della tua salvezza. Per Gesù tuo Figlio, nostro fratello e salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
I doni che ti presentiamo nel glorioso ricordo di santa N. ti siano graditi, o Signore, come fu preziosa ai tuoi occhi l'offerta della sua vita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + e magnificarti nella lode dei tuoi santi. ** La loro passione fa risplendere le opere mirabili della tua potenza: * sei tu che infondi l'ardore della fede, concedi la fermezza della perseveranza * e doni nel combattimento la vittoria, + per Cristo Signore nostro. ** Per questo dono della tua benevolenza * i cieli e la terra innalzano a te un cantico nuovo di adorazione. * E noi, con tutti gli angeli del cielo, + proclamiamo senza fine la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— L'Agnello assiso sul trono * li guiderà alle sorgenti della vita (T.P. Alleluia). (Cf. Ap 7, 17)
—(oppure)— Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Dopo la Comunione
O Dio, che hai glorificato tra i santi la beata N. con la duplice corona della verginità e del martirio, per la potenza di questo sacramento donaci di superare con forza ogni male, per raggiungere la gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.
II Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso
LETTURE: 2 Sam 1,1-4.11-12.17.19.23-27; Sal 79; Mc 3, 20-21.
Commento: «È fuori di sé».
Nel nostro monastero celebriamo oggi la festa del Titolare, San Vincenzo, uno dei primi tre diaconi, martiri della Chiesa. Qui le letture saranno diverse, ma per comodità dei nostri lettori abbiamo preparato il commento per le letture del giorno. Noi, esseri umani, ordinariamente stiamo tutti molto attenti per comprendere e definire al meglio i contorni della normalità e cerchiamo di conformarci ad essi per essere felicemente annoverati nella schiera dei cosiddetti "normali". Ci siamo dotati perciò di norme e di paràmetri sempre più precisi perché fossimo universalmente accolti. Nonostante ciò sono frequenti i casi in cui si confondono i giudizi e si stravolgono i valori. È capitato e càpita spesso di confondere lo zelo per le cose di Dio, il fervore che spinge fino all'eroismo, l'amore che diventa dono totale di sé all'altro, con la pazzia. Tra l'altro i primi accusatori e i malpensanti provengono spesso dai parenti e dagli amici o dai confratelli. Le vite dei Santi sono cosparse di episodi, nei quali emerge questo grossolano errore di ritenere alienati mentali persone che invece vivevano l'eroismo della santità. Ricordiamo figure eccelse come San Giovanni Bosco e, più vicino a noi, il San Padre Pio e tantissimi altri. Prima di loro è rimasto vittima di simili pregiudizi lo stesso Signore Gesù. Attorniato dalla folla, bramosa di ascoltarlo, sia Lui che gli astanti dimenticano di soddisfare anche le necessità più urgenti: «non potevano neppure mangiare». Da ciò la facile deduzione dei discepoli, che escono per andare a prenderlo, perché dicevano: «È fuori di sé». Soltanto chi è pervaso dallo stesso zelo, e animato dalle stesse convinzioni, nutre la stessa ansia di bene, può comprendere certe scelte e certi comportamenti. La pazzia del Cristo troverà il suo pieno compimento nella morte volontaria sul patibolo della croce, dopo aver annunziato un parametro di giudizio davvero sconvolgente: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici».
Antifona d'Ingresso
Questo santo lottò fino alla morte per la legge di Dio, * non temette le minacce degli empi; * la sua casa era fondata sulla roccia.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, infondi con benevolenza in noi il tuo Spirito, perché i nostri cuori siano animati da quel grande amore che rese il santo martire Vincenzo vittorioso nei tormenti del corpo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 1,1-4.11-12.17.19.23-27
Dal secondo libro di Samuele. In quei giorni, Davide tornò dalla strage degli Amaleciti e rimase a Siklag due giorni. Al terzo giorno ecco arrivare un uomo dal campo di Saul con la veste stracciata e col capo cosparso di polvere. Appena giunto presso Davide, cadde a terra e si prostrò. Davide gli chiese: "Da dove vieni?". Rispose: "Sono fuggito dal campo d'Israele". Davide gli domandò: "Come sono andate le cose? Su, dammi notizie!". Rispose: "È successo che il popolo è fuggito nel corso della battaglia, molti del popolo sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Giònata sono morti". Davide afferrò le sue vesti e le stracciò; così fecero tutti gli uomini che erano con lui. Essi alzarono lamenti, piansero e digiunarono fino a sera per Saul e Giònata, suo figlio, per il popolo del Signore e per la casa d'Israele, perché erano caduti di spada. Allora Davide intonò questo lamento su Saul e suo figlio Giònata: "Il tuo vanto, Israele, sulle tue alture giace trafitto! Come sono caduti gli eroi? O Saul e Giònata, amabili e gentili, né in vita né in morte furono divisi; erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni. Figlie d'Israele, piangete su Saul, che con delizia vi rivestiva di porpora, che appendeva gioielli d'oro sulle vostre vesti. Come son caduti gli eroi in mezzo alla battaglia? Giònata, sulle tue alture trafitto! Una grande pena ho per te, fratello mio, Giònata! Tu mi eri molto caro; la tua amicizia era per me preziosa, più che amore di donna. Come sono caduti gli eroi, sono perite le armi?".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 79
RIT: Fa' splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d'Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Seduto sui cherubini, risplendi davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci.
Signore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Tu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza. Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini e i nostri nemici ridono di noi.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 3, 20-21 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: "È fuori di sé".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Cristo, il santo dei santi, ha operato tra l'incomprensione e le opposizioni. Chiediamo con fiducia al Padre di non lasciarci intimorire dalle opposizioni e dalle difficoltà, ma di testimoniare con coraggio la nostra fede, dicendo:
Donaci, o Padre, la forza del tuo Spirito.
Sostieni la Chiesa nel suo compito profetico di richiamare gli uomini al vero Dio e di abbandonare i falsi valori del mondo. Noi ti invochiamo:
Concedi al Papa e ai vescovi la luce per riconoscere le necessità del nostro tempo, e dona loro una grande sollecitudine verso i poveri. Noi ti invochiamo:
Aiuta i perseguitati e i prigionieri politici, incarcerati per la ricerca di verità e libertà, perché si sentano confortati da Cristo crocifisso. Noi ti invochiamo:
Guida le famiglie del nostro paese verso rapporti di vero amore, che rafforzi la libertà interiore dei loro componenti. Noi ti invochiamo:
Donaci la capacità di correggerci l'un l'altro fraternamente, senza cedere alla critica maligna e alla condanna del prossimo. Noi ti invochiamo:
Per le famiglie colpite da disgraziate e da lutti. Perché siamo consapevoli dell'immenso valore della messa.
O Padre nostro e nostro Signore, ti presentiamo con piena confidenza le necessità di tutti gli uomini e il nostro sforzo di costruire una società più umana: vieni a salvarci con la tua grazia onnipotente perché ci accostiamo al tuo Cristo, perfetto sacrificio per i secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Santifica con la tua benedizione, o Signore, i doni che ti presentiamo: questa offerta accenda in noi la stessa fiamma del tuo amore che sostenne san N. nel superare i tormenti del martirio. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Accogli, o Signore, i doni che ti offriamo nella memoria del santo martire N. e fa' che ti siano graditi, come fu preziosa ai tuoi occhi l'effusione del suo sangue. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Se qualcuno vuol venire dietro a me, * rinneghi se stesso, prenda la sua croce * e mi segua», dice il Signore. (Mt 16, 24)
—(oppure)— «Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, * la troverà in eterno», dice il Signore. (Mt 10, 39)
Dopo la Comunione
La partecipazione ai tuoi santi misteri ci comunichi, o Signore, lo spirito di fortezza che rese il tuo santo martire N. fedele nel servizio e vittorioso nella passione. Per Cristo nostro Signore.
III Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Ne 8, 2-4. 5-6. 8-10; Sal 18; 1 Cor 12, 12-31; Lc 1, 1-4; 4, 14-21.
Commento: Oggi si è compiuta questa Scrittura.
Senza esagerare possiamo affermare che oggi le chiacchiere degli uomini pervadono l'universo. Quando l'umanità godeva di un migliore silenzio la voce di Dio, trasmessa per mezzo dei profeti, trovava una migliore accoglienza e sortiva i suoi benéfici effetti. Quando un intero popolo si accorge di aver smarrito e disatteso per lungo tempo il libro della legge prorompe in un pianto di pentimento e poi compresa la lettura del sacerdote Esdra, esplode la gioia del Signore che diventa la sua forza. Anche Gesù, entrato nella sinagoga, legge nel rotolo del profeta Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e proclamare l'anno di grazia del Signore». Egli applica a sé quell'annunzio profetico. Diventa il testimone vivente della fedeltà di Dio. Rivela la sua missione intesa come adempimento di promesse antiche. È un annuncio solenne dell'avvento dei tempi messianici. È anche indirettamente l'esplicita rivelazione della sua natura divina, del mandato ricevuto dal Padre, della sua unzione sacerdotale, regale e profetica, della sua consacrazione ed infine del suo compito di redentore. Egli viene a proclamare la liberazione totale dei prigionieri dai vincoli del peccato e della morte, viene per ridare la vista ai ciechi, per annunziare il tempo della grazia e della riconciliazione. Così Gesù diventa maestro per tutti noi che vogliamo leggere la Parola di Dio in modo veramente sapienziale. C'è una attualizzazione continua di quella Parola, che sgorga dalla stessa eternità di Dio e si cala nel nostro tempo senza perdere il valore della perennità. Ci fa comprendere che quella parola è sempre viva ed attuale, conserva integra la forza che da Dio stesso proviene e come tale va accolta. Si attua in ciascuno di noi quando la incarniamo nella nostra vita. Potremmo anche noi costatare che quella parola si adempie in noi quando è vissuta nella fedeltà. Diventa la lampada ai nostri passi, luce sul nostro cammino, nutrimento di verità per tutta la nostra esistenza. Uno dei doni grandi del Concilio Vaticano II è stata proprio la riscoperta della Parola di Dio come unione a Dio, come riscoperta delle verità ultime ed è anche ciò a cui ci esorta continuamente il Papa Francesco, di leggere il Vangelo, stabilendo addirittura la Domenica della Parola di Dio. Facciamoci un proposito per oggi. Leggiamoci un capitolo "in più" della Sacra Scrittura.
Antifona d'Ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo, * cantate al Signore, uomini di tutta la terra. * Maestà e onore sono davanti a lui, * forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6)
Atto Penitenziale
Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.
C: Signore, che a Pietro pentito hai offerto il tuo perdono, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che al buon ladrone hai promesso il paradiso, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + guida le nostre azioni secondo la tua volontà, * perché nel nome del tuo diletto Figlio * portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che in questo giorno a te consacrato convochi la Chiesa santa alla tua presenza + perché il tuo Figlio annunci ancora il suo Vangelo, * fa' che teniamo i nostri occhi fissi su di lui, + e oggi si compirà in noi la parola di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ne 8, 2-4. 5-6. 8-10
Dal libro di Neemia. In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d'intendere; tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza. Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: "Amen, amen", alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: "Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!". Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemìa disse loro: "Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 18
RIT: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti.
Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore.
Seconda Lettura
1 Cor 12, 12-31
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: "Poiché non sono mano, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo. E se l'orecchio dicesse: "Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; oppure la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi". Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
Forma breve (1Cor 12, 12-14.27):
Dalla lettera prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 1-4; 4, 14-21 Dal Vangelo secondo Luca
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore". Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Chiamati a formare un solo corpo e un solo spirito, ci rivolgiamo a Dio nostro Padre, che è in tutti e agisce per mezzo di tutti.
Preghiamo insieme e diciamo: R. Rinnova, Signore, i prodigi del tuo amore.
Per la santa Chiesa, perché sia sempre più missionaria e porti ai pagani del nostro tempo il Vangelo di salvezza, preghiamo. R.
Per i candidati al ministero diaconale e presbiterale, perché pieni di fede e di Spirito Santo consegnino la loro vita a Cristo buon pastore per il bene del suo popolo, preghiamo. R.
Per quelli che si consacrano al servizio degli emarginati e degli esclusi, perché il Signore dia loro lo spirito del buon samaritano e la perseveranza dei veri servi del suo regno, preghiamo. R.
Per tutti i credenti in Cristo, perché in ogni atteggiamento si aprano al dialogo fraterno con le persone che incontrano nel loro cammino, preghiamo. R.
Per tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché impariamo a perdonare per essere perdonati e per diventare costruttori di riconciliazione e di pace, preghiamo. R.
O Padre, che puoi fare assai più di quanto osiamo chiedere e sperare, accogli l'umile espressione della nostra fede e donaci un cuore fiducioso e attento alle sorprese del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, + e consacrali con la potenza del tuo Spirito, * perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria * quando hai mandato il tuo Figlio + a prendere su di sé la nostra debolezza; ** in lui, nuovo Adamo, hai redento l'umanità decaduta, * e con la sua morte + ci hai resi partecipi della vita immortale. ** Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina * e nell'eternità si allietano davanti al tuo volto. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Guardate al Signore e sarete raggianti, * non dovranno arrossire i vostri volti. (Sal 33.6) oppure: Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Gv 8,12)
—(oppure)— Lo Spirito del Signore è sopra di me; * mi ha mandato a portare ai poveri * il lieto annuncio. (Lc 4, 18)
Dopo la Comunione
O Dio, che in questi santi misteri + ci hai nutriti con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, * fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.