I Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: bianco - SOLENNITA': Battesimo del Signore
LETTURE: Is 40, 1-5. 9-11; Sal 103; Tt 2, 11-14; 3, 4-7; Lc 3, 15-16. 21-22.
Commento: Anche noi figli di Dio!
"Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio". Nel tempo di Natale abbiamo ascoltato ripetutamente queste parole tratte dal Prologo del Vangelo di San Giovanni. Siamo diventati in Cristo Figli di Dio. Per questo possiamo rivolgerci al Signore Dio Onnipotente e, come Gesù ci ha insegnato, chiamarlo Padre; per questo, animati dalla stessa fede, in Lui e per Lui ci chiamiamo, ci riteniamo e siamo realmente fratelli. Noi abbiamo avuto la piena garanzia di questi doni dal giorno del nostro Battesimo, doni che ci sono stati rafforzati con la discesa dello Spirito Santo con il sacramento della Confermazione. Oggi è Gesù che riceve il Battesimo di Giovanni nelle acque del Giordano. Il racconto di San Luca è estremamente essenziale: "Mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Giovanni Battista già aveva additàto Gesù alla folla definendolo "L'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo", ora è la voce del Padre e la presenza dello Spirito Santo in forma di colomba a rispondere alla preghiera e all'umile gesto di Gesù, che certo non aveva bisogno di essere battezzato. Gesù è il Figlio di Dio, l'eletto e prediletto del Padre in cui ha riposto le sue compiacenze. Questo è un messaggio indubitabile che non solo alimenta, testimonia e certifica la nostra fede nel Verbo incarnato, ma ci rende consapevoli anche della nostra nuova dignità recuperata e riacquistata dalla missione salvifica di Gesù. È del grande Atanasio di Alessandria (metà del IV secolo) l'espressione : «Dio si è fatto uomo perché l'uomo diventi Dio». C'è un misterioso scambio, un discendere e un ascendere: la nostra natura umana viene ricondotta nella sfera del divino con una nuova incarnazione nel Verbo per mezzo della Vergine Immacolata. Il Verbo, la Parola scandita e promessa dal Padre celeste sin dal principio, trova la sua attualizzazione nella risposta del Figlio, nella Sua discesa tra noi, nell'incarnazione in Lui della nostra natura. Nelle acque del Giordano il mistero ulteriormente si svela dopo l'attesa, dopo il grande lungo, umile silenzio. Oggi siamo invitati a contemplare le meraviglie che il Signore ha operato per noi con il suo Natale dandoci la piena riconciliazione con Dio e la sublime dignità di "figli". Dobbiamo doverosamente rinnovare i nostri impegni battesimali per non deturpare con i diversi pericolosi inquinamenti la nostra splendida immagine, la nostra sublime dignità; dobbiamo dare lode a Dio, al suo Figlio Gesù Cristo, all'Amore eterno per quanto hanno operato e operano per noi. Così possiamo sperimentare la migliore consolazione; quella che ci trasferisce dai bassifondi del peccato all'amore vero. alla gloria di Dio, alla bellezza della grazia. La grazia che, come ci ricorda san Paolo: "Porta la salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani". Impariamo a salire verso Dio, lasciamo condurre da Lui!
Antifona d'Ingresso
Battezzato il Signore, si aprirono i cieli * e come una colomba lo Spirito discese su di lui, * e la voce del Padre disse: * «Questi è il mio Figlio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento». (Cf. Mt 3, 16-17)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo amato Figlio mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli di adozione, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
O Padre, il tuo Figlio unigenito si è manifestato nella nostra carne mortale: concedi a noi, che lo abbiamo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 40, 1-5. 9-11
Dal libro del profeta Isaia. «Consolate, consolate il mio popolo dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 103
RIT: Benedici il Signore, anima mia.
Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto, tu che distendi i cieli come una tenda.
Costruisci sulle acque le tue alte dimore, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri.
Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. Ecco il mare spazioso e vasto: là rettili e pesci senza numero, animali piccoli e grandi.
Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni.
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.
Seconda Lettura
Tt 2, 11-14; 3, 4-7
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito. Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
Alleluia.
VANGELO
Lc 3, 15-16. 21-22 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
A Dio, che ha manifestato tutto il suo amore donandoci il Figlio suo per mezzo della Vergine Maria, rivolgiamo con fiducia le nostre invocazioni.
R. Confermaci nel tuo Spirito, Signore.
Per tutti i battezzati, per i genitori e i padrini, perché professino gioiosamente la fede in Dio Padre che ci ha creati, in Dio Figlio che ci ha redenti, in Dio Spirito Santo che ci ha santificati, preghiamo. R.
Per tutti i confermati nella santa Cresima con il dono dello Spirito, perché diventino visibilmente somiglianti a Cristo, testimone fedele del Padre, e siano associati alla missione apostolica della Chiesa, preghiamo. R.
Per la famiglia, Chiesa domestica, consacrata dal sacramento del Matrimonio, perché nella fedeltà al patto nuziale e nella partecipazione alla mensa eucaristica manifesti il quotidiano prodigio dell'amore che sempre si rinnova in Cristo sposo e Signore, preghiamo. R.
Per i pastori del popolo di Dio, per tutti i ministri della carità e del Vangelo, per le vergini consacrate, per i catechisti, per i poveri e i sofferenti, perché nell'adesione fiduciosa alla volontà del Padre, costruiscano la Chiesa pellegrina nel mondo, preghiamo. R.
O Padre, che nell'acqua del Battesimo, nell'unzione dello Spirito, nella benedizione nuziale, fai risuonare la tua voce che invita a seguire Cristo tuo Figlio, trasformaci in testimoni luminosi della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre celebrando la manifestazione del tuo amato Figlio, e trasformali per noi nel sacrificio perfetto che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere a grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel Battesimo di Cristo al Giordano tu hai operato segni prodigiosi per manifestare il mistero del nuovo lavacro: dal cielo hai fatto udire la tua voce, perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezzo a noi; con lo Spirito che si posava su du lui, come colomba hai consacrato il tuo Servo, con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia; inviato a portare ai poveri il lieto annunzio. E noi, uniti alla potenza dei cieli, con voce incessante proclamiamo la tua lode:
Antifona alla Comunione
—(antica)— Questa è la testimonianza di Giovanni: * «Ho contemplato lo Spirito discendere e rimanere su di lui: * egli è il Figlio di Dio». (Cf. Gv 1, 32.34)
—(oppure)— Giovanni disse: * «Io vi battezzo con acqua; * ma viene colui che è più forte di me. * Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». (Lc 3, 16)
Dopo la Comunione
Padre misericordioso, che ci hai saziati con il tuo dono, concedi a noi di ascoltare fedelmente il tuo Figlio unigenito, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
Apriamo oggi con il vangelo di Marco questo nuovo percorso del tempo ordinario. Quello di Marco, è un vangelo molto particolare perché sembra costituito da una serie di piccole unità letterarie, collegate insieme proprio come la pericope odierna. Infatti, dopo l’esposizione del contenuto della predicazione di Gesù, ossia l’avvicinarsi del regno di Dio, Marco riporta il racconto della chiamata dei primi quattro discepoli. Ed è un dettaglio molto interessante perché ci collega e ci aiuta in qualche modo a capire la necessità del processo della sinodalità che la Chiesa ci sta proponendo di riscoprire. Con queste prime chiamate da parte di Gesù, dei fratelli, due a due, ci fa capire quanto sia importante nel processo di evangelizzazione, la dimensione comunitaria vissuta nell’unità e nella corresponsabilità. “Andarono dietro a lui”. In questa frase e nell’immagine che ne segue è descritta la vita cristiana e la vita della Chiesa. La Chiesa è l’insieme di coloro che dal Signore sono stati convocati, che stanno con lui, che portano lui nel mondo. La chiamata di Gesù alla conversione, di seguirLo, ha una nota di urgenza. Quindi all’appello si deve rispondere subito, è un appello che esige disponibilità, un distacco radicale. Di fatto osservava Benedetto XVI: “Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura - se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui - paura che Egli possa portar via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico, che rende la vita così bella? Non rischiamo di trovarci poi nell’angustia e privati della libertà? Ed ancora una volta il Papa voleva dire: No! Chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla - assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. No! Solo in quest’amicizia si spalancano le porte della vita. Solo in quest’amicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana. Solo in quest’amicizia noi sperimentiamo ciò che è bello e ciò che libera. "Vieni e seguimi" è un invito sempre valido e rivolto a ciascuno di noi anche se ogni invito alla santità incomincia dallo sguardo di Cristo che ci ama.
Antifona d'Ingresso
«Io cercherò le mie pecore», dice il Signore, * «e susciterò un pastore che le pascerà: * io, il Signore, sarò il loro Dio». (Cf. Ez 34, 11.23-24)
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, che hai chiamato il santo vescovo Gregorio a presiedere il tuo popolo, per la sua intercessione dona a noi la grazia della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio onnipotente ed eterno, che hai dato alla tua Chiesa il santo vescovo San Gregorio, donaci di tenere sempre fissi nei nostri cuori gli insegnamenti che, illuminato dallo Spirito, egli ha trasmesso, e mentre lo accogliamo da te come nostro patrono, donaci di averlo come difensore presso la tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 1, 1-8
Dal primo libro di Samuele. C'era un uomo di Ramatàim, un Sufita delle montagne di Èfraim, chiamato Elkanà, figlio di Ierocàm, figlio di Elìu, figlio di Tocu, figlio di Suf, l'Efraimita. Aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninnà. Peninnà aveva figli, mentre Anna non ne aveva. Quest'uomo saliva ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti a Silo, dove erano i due figli di Eli, Ofni e Fineès, sacerdoti del Signore. Venne il giorno in cui Elkanà offrì il sacrificio. Ora egli soleva dare alla moglie Peninnà e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. Ad Anna invece dava una parte speciale, poiché egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. Così avveniva ogni anno: mentre saliva alla casa del Signore, quella la mortificava; allora Anna si metteva a piangere e non voleva mangiare. Elkanà, suo marito, le diceva: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 115
RIT: A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.
Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il regno di Dio è vicino, dice il Signore: convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 14-20 Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo". Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: "Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini". E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il vangelo predicato da Gesù è un annuncio di gioia per chi si converte e crede. Invochiamo il Padre, origine della vita e di ogni bene, dicendo insieme:
Rinnovaci, Signore, con il tuo Santo Spirito.
La tua Chiesa sia un segno vivo di speranza per tutti gli uomini, annunciando un tempo di grazia per convertirsi a te. Noi ti preghiamo:
Il Papa, i vescovi, i sacerdoti seguano il maestro Gesù senza esitazioni né stanchezze, per proclamare il vangelo ai figli di Dio dispersi. Noi ti preghiamo:
I responsabili della società accrescano in quest'anno i loro sforzi per superare le ingiustizie e gli egoismi, e costruire fra gli uomini veri rapporti di pace. Noi ti preghiamo:
Gli ambienti del lavoro e della cultura, dove la parola cristiana risuona a vuoto, comprendano che in Cristo l'uomo trova la sua autentica salvezza. Noi ti preghiamo:
Tutti noi possiamo accogliere con prontezza e generosità la tua Parola, e ciò che ci richiederà per costruire con te il regno. Noi ti preghiamo:
Pr le vocazioni sacerdotali della nostra parrocchia. Per la gente di mare.
Padre che sei nei cieli, Signore del tempo e dell'eternità: ti ringraziamo per il nuovo tempo che ci offri per la nostra conversione a te e al nostra gioia. Rendici tuoi veri figli: te lo chiediamo per Gesù Cristo nello Spirito Santo. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con bontà, o Signore, il sacrificio che presentiamo al tuo santo altare nella memoria di san Gregorio, perché a noi ottenga il perdono e renda onore al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare la festa [memoria] di san N.: * con i suoi esempi la rafforzi, * con i suoi insegnamenti l'ammaestri, + con la sua intercessione la proteggi. ** Per questo dono della tua benevolenza, * con la moltitudine degli angeli e dei santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Non voi avete scelto me», dice il Signore, * «ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». (Gv 15, 16)
—(oppure)— Saziati dai santi misteri, ti preghiamo umilmente, o Signore: fa' che sull'esempio di san Gregorio professiamo la verità in cui egli ha creduto, e testimoniamo nelle opere l'insegnamento che ci ha trasmesso. Per Cristo nostro Signore.
Dopo la Comunione
Beato quel servo che il padrone troverà ancora sveglio, * quando verrà e busserà alla porta. (Cf. Lc 12, 36-37)
Secondo la geografia biblica, Cafarnao divenne il domicilio abituale di Gesù durante il suo ministero pubblico in Galilea. Ed era una cittadina di frontiera, abitata esclusivamente da popolazione giudaica. Nel brano odierno, Marco ci descrive una giornata-tipo del ministero pubblico di Gesù in quella città. E quindi, da vero ebreo, Gesù si reca in sinagoga pure lui, non da semplice uditore ma ci va per insegnare. Però il suo è un insegnamento fuori dal comune e stupisce i suoi interlocutori. Infatti “insegnava loro come uno che ha autorità”. Gesù è presentato qui come il Maestro per eccellenza, l’annunciatore del vangelo del regno, che parla con autorità propria. Quindi è comprensibile questo stupore del pubblico, atteggiamento che ormai stiamo perdendo. Perché gli Scribi si limitavano ad interpretare e applicare la legge nella loro qualità di giudici, sotto la guida di un celebre rabbino. Gesù, invece, insegna diversamente perché non ha bisogno di intermediari, parla di se stesso, insegna con la pienezza dello Spirito, con accento personale che mette in contatto con Dio. E questo che fa la differenza. “Taci! Esci da lui”. L’autorità di Gesù anche sul demonio, è il primo caso di esorcismo che incontriamo, è uno dei tanti segni che accompagnano il ministero di Gesù. "So chi sei tu, il Santo di Dio"! Il diavolo avverte subito nella presenza di Gesù qualcosa di minaccioso. Oggi, come ai tempi di Gesù, il diavolo senza sosta, continua a tormentare il mondo ma siamo fiduciosi nel potere dello Spirito Santo e nell’aiuto del padrone della messe, perché i segni che accompagnano l’opera di Evangelizzazione sono anche evidenti. Purtroppo, il diavolo è una realtà da non sottovalutare. Come non ricordare nella tradizione monastica, le battaglie di Sant’Antonio contro il demonio. Infatti il diavolo come leone ruggente, anche oggi, va in giro, cercando chi divorare, quindi armiamoci sempre delle armi della fede.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 1, 9-20
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni Anna si alzò, dopo aver mangiato e bevuto a Silo; in quel momento il sacerdote Eli stava seduto sul suo seggio davanti a uno stipite del tempio del Signore. Ella aveva l'animo amareggiato e si mise a pregare il Signore, piangendo dirottamente. Poi fece questo voto: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo". Mentre ella prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. Le disse Eli: "Fino a quando rimarrai ubriaca? Smaltisci il tuo vino!". Anna rispose: "No, mio signore; io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore. Non considerare la tua schiava una donna perversa, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia angoscia". Allora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ti conceda quello che gli hai chiesto". Ella replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi". Poi la donna se ne andò per la sua via, mangiò e il suo volto non fu più come prima. Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore, tornarono a casa a Rama. Elkanà si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei. Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, "perché - diceva - al Signore l'ho richiesto".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
1 Sam 2
RIT: Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s'innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io gioisco per la tua salvezza.
L'arco dei forti s'è spezzato, ma i deboli si sono rivestiti di vigore. I sazi si sono venduti per un pane, hanno smesso di farlo gli affamati. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole, dall'immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Accogliete la parola di Dio non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 21-28 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!". La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Al Padre, che ci ha donato in Cristo la sua parola che libera e ridà speranza agli umili, rivolgiamo con fede la nostra preghiera. Insieme diciamo:
La tua parola, Signore, ci renda liberi.
Preghiamo per la Chiesa, per i ministri mandati ad evangelizzare e per tutta la comunità cristiana, affinché sia fedele e coraggiosa nell'annunciare la Parola divina di salvezza:
Preghiamo per i popoli che la sete di potenza e di benessere dell'occidente cristiano mantiene nell'oppressione, affinché scoprano in Cristo un fratello che li guida alla vera libertà:
Preghiamo per le famiglie devastate dal demone della falsità e della divisione, affinché ritrovino la volontà di dialogare e di perdonare:
Preghiamo per i giovani che, nella loro ricerca di libertà e di un mondo nuovo, hanno trovato invece una schiavitù morale, affinché si aprano al Cristo liberatore dell'uomo:
Preghiamo per la nostra comunità, affinché rigenerandosi sempre nell'ascolto della Parola di Dio, diventi un'espressione visibile dell'amore del Padre verso gli infelici:
Per le persone sole e sofferenti. Per gli insegnanti e gli educatori.
Padre buono, a te sale la supplica dei poveri. Convertici e rendici discepoli del tuo Figlio Gesù, perché siamo con lui operatori di pace e fermento di unità. Lui è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui hai voluto rinnovare l'universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. * Pur essendo nella condizione di Dio, egli svuotò se stesso, * e con il sangue versato sulla croce + pacificò il cielo e la terra. ** Per questo fu esaltato sopra ogni creatura * e divenne causa di salvezza eterna + per tutti coloro che gli obbediscono. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce.(Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde
LETTURE: 1 Sam 3, 1-10. 19-20; Sal 39; Mc 1, 29-39.
Commento: Guarigione della Suocera di Pietro e la preghiera di Gesù.
La Suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Questo è uno dei dettagli fondamentali che incontriamo nel vangelo di oggi, e che subito colpisce la nostra sensibilità. Perché rispecchia il vero senso di Chiesa, quello di accorgersi degli ultimi, ossia delle persone specialmente quelle che soffrono, ed adoperarsi per aiutare loro in diversi modi, intercedendo per loro, come nel vangelo di oggi per il caso della suocera di Pietro. “Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli”. I verbi che incontriamo in questa frase non sono da ignorare perché descrivono la prassi normale attraverso cui la Grazia agisci nella vita dell’uomo: accostarsi, sollevare, prendere per mano e guarire. Solo alla fine, in qualche modo, come segno di riconoscenza, c’è l’azione della donna: si mise a servirli. Chiaramente possiamo dedurre che il lavoro lo fa Cristo. Invece noi siamo di solito preoccupati di dover fare tutto noi, purtroppo dimenticando che da soli non ci salviamo. Infatti il Cristianesimo è lasciarsi sanare e non trovare strade di autoredenzione. L’autoredenzione è una delle falsità preferite dal maligno. Effettivamente, a volte, spinti dall’orgoglio, pensiamo di essere liberi, quando non abbiamo bisogno di nessuno. Invece se la Suocera di Pietro avesse ragionato nella stessa logica probabilmente sarebbe morta. Quindi ribadiamo che bisogna lasciarsi aiutare, lasciarsi amare, lasciarsi toccare, lasciarsi portare… avere soprattutto fiducia negli altri, che possono intercedere per noi. Per noi monaci, la lezione più grande del vangelo odierno non consiste nella guarigione della suocera di Pietro che anche questa non è da sottovalutare ma nella preghiera. “Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava”. Gesù, nella sua duplice dimensione, come tutti noi, sente pure la stanchezza dopo tutto quello che ha fatto fin ora, tra predicazioni, esorcismi e guarigioni. Ma è molto interessante perché Gesù non si ritira per un semplice relax ma per pregare cioè per essere in contatto con suo Padre, un contatto per rifare le forze, perché cosciente, che da solo non ce l’avrebbe fatta, soprattutto come dice: il suo cibo è fare la volontà del Padre suo. Quindi anche noi, spesso vittime della frenesia odierna, troviamo in questo gesto di Gesù un esempio da imitare perché ritirarsi per pregare è ritornare all’essenziale della vita, e da lì ripartire. Infatti San Benedetto nella Regola scrive: Nulla anteporre all’amore di Cristo.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 3, 1-10. 19-20
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, il giovane Samuèle serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: "Samuèle!" ed egli rispose: "Eccomi", poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuèle!"; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". In realtà Samuèle fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: "Samuèle!" per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: "Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta"". Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuèle, Samuèle!". Samuèle rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta". Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuèle era stato costituito profeta del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 39
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Beato l'uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore e non si volge verso chi segue gli idoli né verso chi segue la menzogna.
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo".
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 29-39 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù è guaritore dei corpi e salvatore di tutto l'uomo. Egli prega ora con noi il Padre che ci ha dato la vita. e continuamente si prende cura dei suoi figli. Con fiducia preghiamo:
Salvaci, o Signore.
La tua Chiesa, Signore, è lacerata nei cristiani, perseguitata in molti paesi, guastata dai nostri peccati: donale salute e freschezza nuova. Noi ti invochiamo:
Molti popoli, o Padre, non hanno conosciuto l'amore che hai manifestato nel tuo Figlio Gesù, e tuttavia lo cercano con cuore sincero: non abbandonarli. Noi ti invochiamo:
Prima che noi ti cercassimo, tu per primo ci hai chiamato e ci sei venuto vicino per donarci la tua vita: sostienici nel cammino quotidiano. Noi ti invochiamo:
I malati che la scienza umana non può più soccorrere sperano ancora nel tuo aiuto: rafforza il loro animo nella prova. Noi ti invochiamo:
Ricordati dei sofferenti nel corpo e nello spirito che vivono tra noi e che forse ignoriamo: guariscili e illumina la loro pena. Noi ti invochiamo:
Per i medici e gli infermieri. Perché molti ascoltano la chiamata del Signore.
Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce.(Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
Dal primo capitolo del suo vangelo, San Marco colloca Gesù al centro di tutto. Abbiamo visto le fole seguirlo, cercando guarigione, la suocera di Simone poi che si è messa al suo servizio dopo la sua guarigione della febbre..., oggi tocca a questo lebbroso che supplica Gesù: Se vuoi, puoi purificarmi. Nel primo testamento la lebbra era considerata un castigo di Dio e paragonata alla morte. Infatti chi ne era vittima veniva segregato e se si avvicinava qualcuno, doveva gridare: impuro! Impuro! Oggi, la lebbra non è più una malattia che preoccupa perché è curabile. Con questa pandemia di coronavirus però sperimentiamo in qualche modo sulla propria pelle le condizioni, in cui si trovavano persone impure, soprattutto quando uno è positivo oppure è stato in contatto con un positivo. Il lebbroso, di cui ci parla il brano di oggi, invece trascende questa regola di isolamento perché egli aveva percepito in Gesù la potenza soprannaturale, poiché solo Dio poteva guarire dalla lebbra, trattandosi quasi di una risurrezione da morte. Infatti, Egli, mosso a compassione, stesa la mano, lo toccò… La purificazione avviene mediante il tocco con la mano e la parola guaritrice che ne manifesta la potenza. E ovvio che il gesto e la parola assumono un significato simbolico. Il contatto con l’umanità di Gesù, congiunto con la parola, prelude ai futuri sacramenti per la purificazione dai peccati e per l’effusione dello Spirito vivificante. Le raccomandazioni di Gesù, "guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote…" era prescritto dalla Legge perché spettava ai sacerdoti dichiarare la guarigione. Quindi Gesù da vero ebreo non voleva apparire come un rivoluzionario che trasgredisce la Legge. Purtroppo o per fortuna, il miracolato tradisce subito Gesù, infatti, "egli uscito, cominciò a proclamare tutto e a divulgare la notizia". Al posto del miracolato probabilmente ciascuno avrebbe agito nella stessa maniera perché il comando del segreto messianico non poteva impedire a dare testimonianza alla potenza liberatrice di Dio. Infine stupisce un po' la scena conclusiva del nostro brano, perché Gesù "non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti…", quasi come se Gesù avesse preso il posto del lebbroso, mentre quell'uomo guarito è stato reintegrato nella città. La guarigione del lebbroso, quindi, può essere compresa nel suo giusto valore: il Cristo dona la salute e la vita ad un uomo condannato alla morte.
Antifona d'Ingresso
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, * il Signore lo ha colmato dello spirito * di sapienza e d'intelligenza; * gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cf. Sir 15, 5)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come maestro alla tua Chiesa sant'Ilario vescovo, donaci di tenere sempre fissi nei nostri cuori gli insegnamenti che, illuminato dallo Spirito, egli ha trasmesso, e di averlo come difensore presso la tua misericordia, mentre lo accogliamo da te come nostro patrono. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 4, 1-11
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini. Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: "Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca dell'alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici". Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l'arca dell'alleanza del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che significa quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?". Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto Dio nell'accampamento!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!". Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero trentamila fanti. In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 43
RIT: Salvaci, Signore, per la tua misericordia.
Signore, ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere. Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri vicini, lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno. Ci hai resi la favola delle genti, su di noi i popoli scuotono il capo.
Svégliati! Perché dormi, Signore? Déstati, non respingerci per sempre! Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione?
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 40-45 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi purificarmi!". Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!". E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: "Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro". Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La parola di Dio proclamata davanti a noi è un annuncio di speranza e un invito a rinnovarci, oggi, finchè dura l'"oggi" della nostra vita. Preghiamo con fede come il lebbroso:
Gesù, guarisci.
Gesù Salvatore, guida la tua Chiesa affinché comunichi ai più dimenticati tra gli uomini, agli intoccabili della società, la speranza che viene da te. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, sveglia le coscienze dei cristiani perché si oppongano ad ogni forma di corruzione e siano strumenti di pace fra gli uomini. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, dona energia e perseveranza a coloro che faticano per eliminare le emarginazioni e i pregiudizi tra i popoli e nelle comunità. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, continua a guarire oggi i lebbrosi e insegnaci la solidarietà attiva verso ogni bisognoso. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, guarisci questa nostra comunità dalla lebbra dell'egoismo, dell'impurità e della insensibilità. Noi ti invochiamo:
Per gli stranieri e i nomadi che dimorano tra noi. Per i drogati e i loro genitori.
Dio, Padre buono, concedici di operare da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione del nostro vicino. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Sia a te gradito, o Dio, il sacrificio che ti offriamo con gioia nella memoria di sant'Ilario vescovo, che ci ha insegnato a offrirti tutta la nostra vita in un unico canto di lode. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12, 42)
—(oppure)— O Signore, che ci hai nutriti di Cristo, pane vivo, nella memoria di sant'Ilario vescovo, formaci alla scuola del Vangelo, perché conosciamo la tua verità e la viviamo nella carità fraterna. Per Cristo nostro Signore.
Dopo la Comunione
Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo. (Cf. Sal 1, 2-3)
"Essendo entrato di nuovo a Cafarnao…", "si udì che era in casa". Questi due primi versi ci collegano in qualche modo agli eventi del primo capitolo. Ed alcuni pensano che probabilmente Gesù si era ritirato nella casa di Pietro. Si può arrivare al Signore per diverse vie e tentativi. Ce lo dimostra chiaramente il vangelo di oggi. "Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui". La cosa che colpisce è quel forte tentativo di questi uomini di fede, di portare il malato davanti a Gesù. Ci provano ma non ci riescono per le vie normali. Ma non per questo abbassano le braccia. Le difficoltà cioè accrescono la loro determinazione, e quindi pensano una nuova e forse ultima soluzione. Infatti: "non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza". Molti spesso avrebbero bisogno di incontrare Gesù ma non hanno "attrezzi" per poterlo fare da soli. Non hanno forse anche la fede sufficiente e quindi non riescono nemmeno a pregare come il paralitico del vangelo di oggi che non solo non può camminare ma non riesce neanche a parlare a Gesù. E quindi anche in questo brano, come ieri, si manifesta l’importanza dell’intercessione. E quanto sia influente la preghiera fatta per gli altri. Anche se non riusciamo a portarli a Gesù per “la porta principale” della chiesa, diamoci noi stessi come via alternativa per far arrivare comunque a Lui. Il vangelo continua dicendo che Gesù "vedendo la loro fede, disse: Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati". Sembra che sia la fede di questi uomini, portatori, intercessori, la causa prima del miracolo della guarigione del paralitico. Ecco perché la preghiera fatta con fede in favore degli altri è tanto salutare. Il brano ci sproni di pregare più spesso gli uni per gli altri.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 8, 4-7. 10-22
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani d'Israele e vennero da Samuèle a Rama. Gli dissero: "Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli". Agli occhi di Samuèle la proposta dispiacque, perché avevano detto: "Dacci un re che sia nostro giudice". Perciò Samuèle pregò il Signore. Il Signore disse a Samuèle: "Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro". Samuèle riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse: "Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà". Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuèle e disse: "No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie". Samuèle ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuèle: "Ascoltali: lascia regnare un re su di loro".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 88
RIT: Canterò in eterno l'amore del Signore.
Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si esalta nella tua giustizia.
Perché tu sei lo splendore della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra fronte. Perché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d'Israele.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 1-12 Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Figlio, ti sono perdonati i peccati". Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?". E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua". Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nel profondo di ogni uomo esiste un bisogno radicale di Dio, di comunione con lui, di essere perdonato e guarito. Preghiamo insieme il Padre che ci ha riconciliati inviando Gesù suo Figlio, dicendo insieme:
Noi ti preghiamo, Dio di misericordia.
Affinché il popolo di Dio viva al proprio interno il perdono e la riconciliazione, per diventare annuncio credibile di Cristo, nostra pace. Preghiamo:
Affinché i pastori della Chiesa e i fedeli mantengano vivo nella società di oggi il senso cristiano del peccato, della responsabilità di ciascuno dinanzi a Dio e all'uomo. Preghiamo:
Affinché i ministri del sacramento della riconciliazione siano per tutti strumenti di vera liberazione interiore e segni della paternità di Dio. Preghiamo:
Affinché le istituzioni assistenziali per gli ammalati e gli anziani siano luoghi di servizio all'uomo, nella partecipazione delicata alla sofferenza delle persone. Preghiamo:
Affinché l'eucaristia, che celebriamo uniti nella fede, diventi forza di riconciliazione nella famiglia e nel lavoro. Preghiamo:
Preghiamo per chi cede alla tentazione della vendetta. Preghiamo per chi sente un profondo bisogno di misericordia.
Signore della bontà e della pace, ti ringraziamo perché in Gesù ci hai perdonati e risanati. Dall'esperienza della tua misericordia cresca in noi l'impegno ad amare tutti i fratelli salvati dal tuo Figlio che ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: 1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1; Sal 20; Mc 2, 13-17.
Commento: La conversione di Matteo.
Passando, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Séguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. La pericope odierna ci presenta questo episodio in cui è difficile distinguere tra vocazione e conversione. Ma si può dire che la sequela di Cristo chiede sempre una continua conversione. Gli esegeti consigliano di fare sempre attenzione ai verbi quando si è difronte ad un testo Biblico. Più riassuntivo di così non poteva essere: nessun particolare, nessun aggettivo, nessuna descrizione; tutto ridotto a verbi, l'essenziale per raccontare un episodio. Quattro verbi di moto nei confronti di una persona seduta, ferma, alla quale è rivolto un comando o, meglio, un invito. Partendo dalla prima analisi: Gesù vide un uomo seduto. Nel giorno di Natale abbiamo meditato le parole di Matteo che parlava del popolo "seduto" nelle tenebre che ha visto una grande luce, pure quando Gesù cominciò a predicare, lo fa come sempre citando l’Antico Testamento, in questo caso riconduce il testo del profeta Isaia: il popolo "seduto" nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in ombra di morte una luce è sorta. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino. Invece nel vangelo di oggi, non c’è un popolo, ma un personaggio singolo che è seduto, non nelle tenebre, e neppure paralizzato nel lettino, ma al banco delle imposte. La condizione però è simile. La situazione di quest’uomo seduto è descritta come un blocco, è la condizione di un peccatore legato ad una società corrotta. Chi era il pubblicano? E uno che è passato dalla parte dei romani, quindi un traditore del suo popolo, uno che ha rinnegato l’appartenenza al popolo di Israele per un interesse economico, perché vuole fare soldi. Collabora con il nemico romano imponendo le tasse ai suoi compaesani, quindi si attira l’odio di tutti gli altri; non è un semplice ufficiale governativo, è una specie di libero professionista che opprime gli altri per guadagnarci. Insomma non ben visto dalla gente. Infatti, chi accettava di fare un lavoro del genere ha dimenticato la propria dignità, non difende il proprio onore, non è interessato alla stima e all’affetto delle persone. Ma Gesù compie un gesto clamoroso, che suscita subito critiche dei farisei. Infatti questi dimenticano che Gesù è venuto proprio, non per quelli che si credono giusti, ma per i peccatori bisognosi della misericordia di Dio, ecco perché ciò che ha compiuto Gesù ha del miracoloso. Quella di Gesù è una parola che alza il pubblicato seduto. Tra le pochissime cose che vengono dette ci sono queste due azioni: “era seduto e poi si alzò”. Dietro a queste posizioni fisiche noi sappiamo leggere un messaggio teologico. Era una persona chiusa, bloccata, ferma nella sete del guadagno. Ma l’incontro con Gesù cambia tutto nella sua vita. E sempre toccante fermarsi davanti al quadro del Caravaggio conservato nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, dove viene rappresentata questa scena, della conversione di Matteo. Da questo episodio possiamo ritenere un dettaglio d’oro, l’incontro con Gesù ci cambia la vita.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1
Dal primo libro di Samuele. C'era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore. Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c'era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo. Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine". Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà, ma non le trovarono. Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e non le trovarono. Quando Samuèle vide Saul, il Signore gli confermò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo". Saul si accostò a Samuèle in mezzo alla porta e gli chiese: "Indicami per favore la casa del veggente". Samuèle rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su, all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente. Di buon mattino, al sorgere dell'aurora, Samuèle prese l'ampolla dell'olio e la versò sulla testa di Saul.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 20
RIT: Signore, il re gioisce della tua potenza!
Signore, il re gioisce della tua potenza! Quanto esulta per la tua vittoria! Hai esaudito il desiderio del suo cuore, non hai respinto la richiesta delle sue labbra.
Gli vieni incontro con larghe benedizioni, gli poni sul capo una corona di oro puro. Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, lunghi giorni in eterno, per sempre.
Grande è la sua gloria per la tua vittoria, lo ricopri di maestà e di onore, poiché gli accordi benedizioni per sempre, lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 13-17 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Con una preghiera concorde ringraziamo il Padre celeste per averci donato Cristo e lo Spirito, e per ogni dono della sua misericordia che ricordiamo in questa eucaristia. Ripetiamo insieme:
Salvaci, o Signore.
Per Gesù, venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che anche oggi si dona come cibo a noi peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù, parola divina che penetra fino in fondo all'anima per la sua conversione. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che chiama continuamente gli uomini alla sua sequela. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che ci guida alla verità intera di Gesù. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo, fuoco che purifica e forza di risurrezione. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che rinnova il cuore dell'uomo. Noi ti preghiamo:
Per la Vergine Maria, segno gioioso dell'umanità liberata dal male. Noi ti preghiamo:
Padre di bontà, che inviti tutti gli uomini al banchetto preparato da Gesù tuo Figlio, ascolta la preghiera di noi peccatori che gioiamo per la salvezza ricevuta e donaci la forza di amarti sempre, nonostante la nostra fragilità. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
II Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Is 62, 1-5; Sal 95; 1 Cor 12, 4-11; Gv 2, 1-12.
Commento: L’Epifania di Gesù alle nozze di Cana.
Il Vangelo di questa seconda domenica del tempo ordinario, ci descrive un episodio conosciuto, quello delle nozze di Cana. E' uno dei pochi passi del Nuovo Testamento in cui si parla di Maria. Due bravi pensieri accompagneranno la nostra meditazione di oggi. Il primo si sofferma sulla figura di Maria, anche se più che mariano questo brano di Giovanni è piuttosto cristologico. Perché parla della manifestazione, dell’epifania, che svela già l’identità di Gesù. Infatti alla supplica di Maria: non hanno vino, Gesù controbatte: donna non è ancora giunta la mia ora. L’ora di cui parla Gesù è infatti quella della glorificazione sulla croce. Ma Maria conoscendo chi era suo figlio, perché più che madre, lei è anche prima discepola, insiste dicendo: qualsiasi cosa vi dicrà, fàtela! Chi non si può commuovere dinanzi a questa sensibilità della Madre? Che con sottigliezza tutta femminile, ha avvertito il rammarico degli sposi, a causa della carenza del vino, e ha "costretto" il figlio ad agire contro la propria volontà? Pare certo però, che la finalità di Giovanni non fosse quella di mettere in evidenza la prontezza di Maria a favore degli uomini, o la potenza della sua intercessione presso il figlio, quanto quella di presentarla come colei che introduce sul banchetto della storia non solo i boccali della festa, ma anche i primi fermenti della novità. Il secondo pensiero mette in risalto un inciso che colpisce particolarmente: il vino migliore è l’ultimo, quello distribuito alla fine, e "prodotto" miracolosamente da Gesù su richiesta di sua madre. Il capotavola lo dice con un certo stupore allo sposo: hai riservato il meglio delle tue riserve proprio al termine del banchetto, quando tutti ormai sono brilli. Carissimi amici, ci auguriamo che non cadiate nell’inganno di chi pensa che l’amore più forte e più bello tra gli sposi novelli sia quello che provano il giorno del matrimonio. Perché il meglio deve ancora arrivare. Sì, il vino diventa più buono invecchiando. Nel contesto attuale, della pandemia, che non risparmia nessuno, le parole di Papa Francesco riguardo il segno di Cana, fanno riflettere e nello stesso tempo sono di grande aiuto. Dice il Papa: “Le nozze di Cana si rinnovano in ogni generazione, in ogni famiglia, in ognuno di noi e nei nostri sforzi perché il nostro cuore riesca a trovare stabilità in amori duraturi, in amori fecondi, in amori gioiosi. Il vino è segno di gioia, di amore, di abbondanza. Quanti adolescenti e giovani percepiscono che nelle loro case ormai da tempo non c’è più quel vino! Quante donne sole e rattristate si domandano quando quell’amore se n’è andato, quando l’amore è colato via dalla loro vita!”. Chiediamo alla Madre Santissima: "non abbiamo più vino"... ma facciamo anche "quello che egli ci dirà".
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, grande nell'amore, + che nel sangue di Cristo versato sulla croce hai stipulato con il tuo popolo l'alleanza nuova ed eterna, * fa' che la Chiesa sia segno del tuo amore fedele, + e tutta l'umanità possa bere il vino nuovo nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 62, 1-5
Dal libro del profeta Isaia. Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo, finché non sorga come aurora la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. Allora le genti vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca del Signore indicherà. Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e la tua terra avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 95
RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome.
Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: "Il Signore regna!". Egli giudica i popoli con rettitudine.
Seconda Lettura
1 Cor 12, 4-11
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
VANGELO
Gv 2, 1-12 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela". Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora". Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, ogni giorno della nostra vita è una grazia del Signore, un'occasione posta nelle nostre mani per fare del bene e costruire il regno di Dio. Invochiamo il Padre che è nei cieli, perché oggi conceda a ciascuno di noi di camminare nelle sue vie.
R. Aiutaci, Signore, a vivere nella tua amicizia.
Per la santa Chiesa, perché, guidata dallo Spirito del Signore, sappia riconoscere nella vita di tutti i giorni i segni della presenza di Dio, preghiamo. R.
Per i nostri pastori, perché mediante il ministero e la santità personale siano educatori e padri nella fede, preghiamo. R.
Per tutti noi rinati nel Battesimo, perché il Signore ci preservi dal peccato e ci faccia crescere nell'esperienza viva del suo Spirito, preghiamo. R.
Per l'uomo che lavora, perché l'impegno quotidiano necessario al sostentamento della famiglie giovi anche a rendere più giusti e cordiali i rapporti tra tutti i membri della società, preghiamo. R.
Per i bimbi che oggi nascono alla vita, perché siano accolti con amore e tutta la comunità senta che il frutto del grembo è dono di Dio, preghiamo. R.
Assisti, o Padre, i tuoi figli nel cammino di questo giorno e fa' che portino con gioia il peso e la gloria della loro fatica quotidiana. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5) Oppure: Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
—(oppure)— A Cana di Galilea Gesù manifestò la sua gloria * e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2, 11)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.