Giubileo della Speranza Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
09 - 15 Gennaio 2022
Tempo Ordinario I, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Domenica 09 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-09.html

I Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: bianco - SOLENNITA': Battesimo del Signore

LETTURE: Is 40, 1-5. 9-11; Sal 103; Tt 2, 11-14; 3, 4-7; Lc 3, 15-16. 21-22.

Commento: Anche noi figli di Dio!

 "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio". Nel tempo di Natale abbiamo ascoltato ripetutamente queste parole tratte dal Prologo del Vangelo di San Giovanni. Siamo diventati in Cristo Figli di Dio. Per questo possiamo rivolgerci al Signore Dio Onnipotente e, come Gesù ci ha insegnato, chiamarlo Padre; per questo, animati dalla stessa fede, in Lui e per Lui ci chiamiamo, ci riteniamo e siamo realmente fratelli. Noi abbiamo avuto la piena garanzia di questi doni dal giorno del nostro Battesimo, doni che ci sono stati rafforzati con la discesa dello Spirito Santo con il sacramento della Confermazione. Oggi è Gesù che riceve il Battesimo di Giovanni nelle acque del Giordano. Il racconto di San Luca è estremamente essenziale: "Mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Giovanni Battista già aveva additàto Gesù alla folla definendolo "L'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo", ora è la voce del Padre e la presenza dello Spirito Santo in forma di colomba a rispondere alla preghiera e all'umile gesto di Gesù, che certo non aveva bisogno di essere battezzato. Gesù è il Figlio di Dio, l'eletto e prediletto del Padre in cui ha riposto le sue compiacenze. Questo è un messaggio indubitabile che non solo alimenta, testimonia e certifica la nostra fede nel Verbo incarnato, ma ci rende consapevoli anche della nostra nuova dignità recuperata e riacquistata dalla missione salvifica di Gesù. È del grande Atanasio di Alessandria (metà del IV secolo) l'espressione : «Dio si è fatto uomo perché l'uomo diventi Dio». C'è un misterioso scambio, un discendere e un ascendere: la nostra natura umana viene ricondotta nella sfera del divino con una nuova incarnazione nel Verbo per mezzo della Vergine Immacolata. Il Verbo, la Parola scandita e promessa dal Padre celeste sin dal principio, trova la sua attualizzazione nella risposta del Figlio, nella Sua discesa tra noi, nell'incarnazione in Lui della nostra natura. Nelle acque del Giordano il mistero ulteriormente si svela dopo l'attesa, dopo il grande lungo, umile silenzio. Oggi siamo invitati a contemplare le meraviglie che il Signore ha operato per noi con il suo Natale dandoci la piena riconciliazione con Dio e la sublime dignità di "figli". Dobbiamo doverosamente rinnovare i nostri impegni battesimali per non deturpare con i diversi pericolosi inquinamenti la nostra splendida immagine, la nostra sublime dignità; dobbiamo dare lode a Dio, al suo Figlio Gesù Cristo, all'Amore eterno per quanto hanno operato e operano per noi. Così possiamo sperimentare la migliore consolazione; quella che ci trasferisce dai bassifondi del peccato all'amore vero. alla gloria di Dio, alla bellezza della grazia. La grazia che, come ci ricorda san Paolo: "Porta la salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani". Impariamo a salire verso Dio, lasciamo condurre da Lui!

Antifona d'Ingresso

Battezzato il Signore, si aprirono i cieli * e come una colomba lo Spirito discese su di lui, * e la voce del Padre disse: * «Questi è il mio Figlio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento». (Cf. Mt 3, 16-17)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo amato Figlio mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli di adozione, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Oppure:

O Padre, il tuo Figlio unigenito si è manifestato nella nostra carne mortale: concedi a noi, che lo abbiamo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 40, 1-5. 9-11

Dal libro del profeta Isaia.
«Consolate, consolate il mio popolo –
dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 103

RIT: Benedici il Signore, anima mia.

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.

Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Seconda Lettura

Tt 2, 11-14; 3, 4-7

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito.
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni;
egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

Alleluia.

VANGELO

Lc 3, 15-16. 21-22
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

A Dio, che ha manifestato tutto il suo amore
donandoci il Figlio suo per mezzo della Vergine Maria,
rivolgiamo con fiducia le nostre invocazioni.

R. Confermaci nel tuo Spirito, Signore.

Per tutti i battezzati, per i genitori e i padrini, perché professino gioiosamente la fede in Dio Padre che ci ha creati, in Dio Figlio che ci ha redenti, in Dio Spirito Santo che ci ha santificati, preghiamo. R.

Per tutti i confermati nella santa Cresima con il dono dello Spirito, perché diventino visibilmente somiglianti a Cristo, testimone fedele del Padre, e siano associati alla missione apostolica della Chiesa, preghiamo. R.

Per la famiglia, Chiesa domestica, consacrata dal sacramento del Matrimonio, perché nella fedeltà al patto nuziale e nella partecipazione alla mensa eucaristica manifesti il quotidiano prodigio dell'amore che sempre si rinnova in Cristo sposo e Signore, preghiamo. R.

Per i pastori del popolo di Dio, per tutti i ministri della carità e del Vangelo, per le vergini consacrate, per i catechisti, per i poveri e i sofferenti, perché nell'adesione fiduciosa alla volontà del Padre, costruiscano la Chiesa pellegrina nel mondo, preghiamo. R.

O Padre, che nell'acqua del Battesimo, nell'unzione dello Spirito, nella benedizione nuziale, fai risuonare la tua voce che invita a seguire Cristo tuo Figlio, trasformaci in testimoni luminosi della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre celebrando la manifestazione del tuo amato Figlio, e trasformali per noi nel sacrificio perfetto che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere a grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel Battesimo di Cristo al Giordano tu hai operato segni prodigiosi per manifestare il mistero del nuovo lavacro: dal cielo hai fatto udire la tua voce, perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezzo a noi; con lo Spirito che si posava su du lui, come colomba hai consacrato il tuo Servo, con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia; inviato a portare ai poveri il lieto annunzio.
E noi, uniti alla potenza dei cieli, con voce incessante proclamiamo la tua lode:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Questa è la testimonianza di Giovanni: * «Ho contemplato lo Spirito discendere e rimanere su di lui: * egli è il Figlio di Dio». (Cf. Gv 1, 32.34)

—(oppure)—
Giovanni disse: * «Io vi battezzo con acqua; * ma viene colui che è più forte di me. * Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». (Lc 3, 16)

Dopo la Comunione

Padre misericordioso, che ci hai saziati con il tuo dono, concedi a noi di ascoltare fedelmente il tuo Figlio unigenito, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 10 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-10.html

I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: 1 Gv 4,19 - 5,4; Sal 71; Lc 4, 14-22.

Commento:

Apriamo oggi con il vangelo di Marco questo nuovo percorso del tempo ordinario. Quello di Marco, è un vangelo molto particolare perché sembra costituito da una serie di piccole unità letterarie, collegate insieme proprio come la pericope odierna. Infatti, dopo l’esposizione del contenuto della predicazione di Gesù, ossia l’avvicinarsi del regno di Dio, Marco riporta il racconto della chiamata dei primi quattro discepoli. Ed è un dettaglio molto interessante perché ci collega e ci aiuta in qualche modo a capire la necessità del processo della sinodalità che la Chiesa ci sta proponendo di riscoprire. Con queste prime chiamate da parte di Gesù, dei fratelli, due a due, ci fa capire quanto sia importante nel processo di evangelizzazione, la dimensione comunitaria vissuta nell’unità e nella corresponsabilità. “Andarono dietro a lui”. In questa frase e nell’immagine che ne segue è descritta la vita cristiana e la vita della Chiesa. La Chiesa è l’insieme di coloro che dal Signore sono stati convocati, che stanno con lui, che portano lui nel mondo. La chiamata di Gesù alla conversione, di seguirLo, ha una nota di urgenza. Quindi all’appello si deve rispondere subito, è un appello che esige disponibilità, un distacco radicale. Di fatto osservava Benedetto XVI: “Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura - se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui - paura che Egli possa portar via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico, che rende la vita così bella? Non rischiamo di trovarci poi nell’angustia e privati della libertà? Ed ancora una volta il Papa voleva dire: No! Chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla - assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. No! Solo in quest’amicizia si spalancano le porte della vita. Solo in quest’amicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana. Solo in quest’amicizia noi sperimentiamo ciò che è bello e ciò che libera. "Vieni e seguimi" è un invito sempre valido e rivolto a ciascuno di noi anche se ogni invito alla santità incomincia dallo sguardo di Cristo che ci ama.

Antifona d'Ingresso

In principio e prima dei secoli il Verbo era Dio: * egli stesso si degnò di nascere Salvatore del mondo. (Cf. Gv 1, 1)

Colletta

O Padre, che nel tuo Figlio hai fatto sorgere su tutti i popoli la luce eterna, concedi a noi di riconoscere la gloria del redentore, perché, illuminati dalla sua presenza, giungiamo al giorno che non tramonta. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Gv 4,19 - 5,4

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, noi amiamo Dio perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.
Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 71

RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Li riscatti dalla violenza e dal sopruso,
sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
Si preghi sempre per lui,
sia benedetto ogni giorno.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.

Alleluia.

VANGELO

Lc 4, 14-22
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l'anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

L'onnipotente Dio, che nel suo Figlio ha realizzato il piano di salvezza per l'umanità, viene in soccorso ora anche alle nostre richieste. Perciò preghiamo con fede:

Salvaci, o Signore.

Per la Chiesa, perché possa realizzare sulla terra il disegno di salvezza che Dio le ha consegnato. Preghiamo:

Per i nostri sacerdoti, uniti nel segno del Signore, perché siano le rocce alle quali i deboli si possono appoggiare. Preghiamo:

Per chi soffre l'ingiustizia, perché abbia la certezza che Cristo continua la sua opera nel mondo, prediligendo ancora i poveri e gli ultimi. Preghiamo:

Per i più piccoli, perché possano crescere conservando intatta la loro fede nella bellezza e nella bontà del mondo. Preghiamo:

Per le nostre comunità cristiane, perché non siano gruppi nei quali la Parola è solamente celebrata, ma luoghi dove è vissuta e realizzata. Preghiamo:

Per gli evangelizzatori e i missionari.
Per il gruppo liturgico e biblico della parrocchia.

Signore, conforto dei poveri e liberatore degli oppressi, ascolta la preghiera di questa tua famiglia redenta dal sangue del tuo Figlio: la fiducia che pone in te le giovi per la salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, i nostri doni in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Nella tua bontà concedi, Dio onnipotente, che questo sacrificio offerto dal tuo popolo diventi per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** [Oggi] in Cristo, luce del mondo, * tu hai rivelato alle genti il mistero della salvezza * e in lui, apparso nella nostra carne mortale, + ci hai rinnovati con la gloria dell'immortalità divina. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, 16)
Oppure:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; * mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. (Lc 4, 18)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. (Gv 3, 16)
Oppure:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; * mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. (Lc 4, 18)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Dio onnipotente, fa' che la forza inesauribile di questi santi misteri ci sostenga in ogni momento della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Dio onnipotente ed eterno, Padre di ogni consolazione e pace, guarda a questa tua famiglia riunita per la lode del tuo nome, e per la partecipazione ai misteri del tuo Figlio unigenito donale il pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 11 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-11.html

I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: 1 Gv 5, 5-13; Sal 147; Lc 5, 12-16.

Commento: Gesù, un sabato a Cafarnao.

Secondo la geografia biblica, Cafarnao divenne il domicilio abituale di Gesù durante il suo ministero pubblico in Galilea. Ed era una cittadina di frontiera, abitata esclusivamente da popolazione giudaica. Nel brano odierno, Marco ci descrive una giornata-tipo del ministero pubblico di Gesù in quella città. E quindi, da vero ebreo, Gesù si reca in sinagoga pure lui, non da semplice uditore ma ci va per insegnare. Però il suo è un insegnamento fuori dal comune e stupisce i suoi interlocutori. Infatti “insegnava loro come uno che ha autorità”. Gesù è presentato qui come il Maestro per eccellenza, l’annunciatore del vangelo del regno, che parla con autorità propria. Quindi è comprensibile questo stupore del pubblico, atteggiamento che ormai stiamo perdendo. Perché gli Scribi si limitavano ad interpretare e applicare la legge nella loro qualità di giudici, sotto la guida di un celebre rabbino. Gesù, invece, insegna diversamente perché non ha bisogno di intermediari, parla di se stesso, insegna con la pienezza dello Spirito, con accento personale che mette in contatto con Dio. E questo che fa la differenza. “Taci! Esci da lui”. L’autorità di Gesù anche sul demonio, è il primo caso di esorcismo che incontriamo, è uno dei tanti segni che accompagnano il ministero di Gesù. "So chi sei tu, il Santo di Dio"! Il diavolo avverte subito nella presenza di Gesù qualcosa di minaccioso. Oggi, come ai tempi di Gesù, il diavolo senza sosta, continua a tormentare il mondo ma siamo fiduciosi nel potere dello Spirito Santo e nell’aiuto del padrone della messe, perché i segni che accompagnano l’opera di Evangelizzazione sono anche evidenti. Purtroppo, il diavolo è una realtà da non sottovalutare. Come non ricordare nella tradizione monastica, le battaglie di Sant’Antonio contro il demonio. Infatti il diavolo come leone ruggente, anche oggi, va in giro, cercando chi divorare, quindi armiamoci sempre delle armi della fede.

Antifona d'Ingresso

Una luce nelle tenebre è sorta per i giusti: * il Signore buono, * santo e ricco di misericordia. (Cf. Sal 111, 4)

Atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C: Signore, Figlio di Dio, che nascendo da Maria Vergine ti sei fatto nostro fratello, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, Figlio dell'uomo, che conosci e comprendi la nostra debolezza, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, Figlio primogenito del Padre, che fai di noi una sola faniglia, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Dio onnipotente, manifesta anche a noi il mistero della nascita del Salvatore, rivelato ai Magi dalla luce della stella, e cresca sempre più nel nostro spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Gv 5, 5-13

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.
Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 147

RIT: Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 5, 12-16
Dal Vangelo secondo  Luca

Un giorno, mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi".
Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii purificato!". E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinò di non dirlo a nessuno: "Va' invece a mostrarti al sacerdote e fa' l'offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro".
Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Nella chiamata dei Magi a Betlemme,
Dio ha manifestato le primizie della vocazione di tutti i popoli alla fede.
Nella consapevolezza di questo grande dono
innalziamo la nostra comune preghiera.

R. O Signore, che ci hai chiamati alla fede, ascoltaci.

Dio, fonte della verità,
guarda i nostri fratelli e sorelle di ogni razza e cultura,
e fa' che la tua Chiesa sia per tutti
segno e strumento della comunione nel tuo amore. R.

Dio di giustizia e di misericordia,
ascolta il grido di tutti i perseguitati e gli oppressi,
perché giunga presto l'ora della liberazione
e sia riconosciuta l'eminente dignità di ogni persona umana. R.

Dio della sapienza,
sostieni lo sforzo di quanti con il lavoro, la scienza e l'arte
si impegnano allo sviluppo della creazione,
perché comprendano che il primo valore di ogni impegno umano
è l'uomo stesso creato a tua immagine. R.

Dio, Padre degli umili,
stendi la tua mano a sostegno e difesa dei piccoli che prediligi
e manifesta in loro le beatitudini del tuo regno. R.

Dio, principio e fine di tutte le cose,
guida con la luce del tuo Spirito
i fedeli radunati nel tuo nome,
perché rivelino con gioia grande a tutti i fratelli
il Cristo presente nei suoi misteri. R.

Accogli, o Padre, le nostre invocazioni
anche a nome di coloro che ti cercano senza saperlo,
e fa' che tutti riconoscano
nella manifestazione del tuo Figlio
la salvezza offerta ad ogni uomo.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli con bontà, o Signore, l'offerta del tuo popolo e per questo sacramento di salvezza donaci di conseguire il possesso dei beni eterni, nei quali crediamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo e nella tua bontà rendici a te graditi per la sincerità del cuore. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** [Oggi] in Cristo, luce del mondo, * tu hai rivelato alle genti il mistero della salvezza * e in lui, apparso nella nostra carne mortale, + ci hai rinnovati con la gloria dell'immortalità divina. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: * Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, * perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. (1 Gv 4, 9)
Oppure:
«Signore, se vuoi, puoi purificarmi». * «Lo voglio, sii purificato!». (Lc 5, 12-13)

—(oppure)—
In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: * Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, * perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. (1 Gv 4, 9)
Oppure:
«Signore, se vuoi, puoi purificarmi». «Lo voglio, sii purificato!». (Lc 5, 12-13)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Dio, che vieni a noi nella partecipazione al tuo sacramento, rendi efficace nei nostri cuori la sua potenza, perché il dono ricevuto ci prepari a riceverlo ancora. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Dio misericordioso, i santi misteri che abbiamo ricevuto ci confermino nel tuo amore e ci rendano fedeli testimoni della tua verità. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 12 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-12.html

I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: 1 Sam 3, 1-10. 19-20; Sal 39; Mc 1, 29-39.

Commento: Guarigione della Suocera di Pietro e la preghiera di Gesù.

La Suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Questo è uno dei dettagli fondamentali che incontriamo nel vangelo di oggi, e che subito colpisce la nostra sensibilità. Perché rispecchia il vero senso di Chiesa, quello di accorgersi degli ultimi, ossia delle persone specialmente quelle che soffrono, ed adoperarsi per aiutare loro in diversi modi, intercedendo per loro, come nel vangelo di oggi per il caso della suocera di Pietro. “Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli”. I verbi che incontriamo in questa frase non sono da ignorare perché descrivono la prassi normale attraverso cui la Grazia agisci nella vita dell’uomo: accostarsi, sollevare, prendere per mano e guarire. Solo alla fine, in qualche modo, come segno di riconoscenza, c’è l’azione della donna: si mise a servirli. Chiaramente possiamo dedurre che il lavoro lo fa Cristo. Invece noi siamo di solito preoccupati di dover fare tutto noi, purtroppo dimenticando che da soli non ci salviamo. Infatti il Cristianesimo è lasciarsi sanare e non trovare strade di autoredenzione. L’autoredenzione è una delle falsità preferite dal maligno. Effettivamente, a volte, spinti dall’orgoglio, pensiamo di essere liberi, quando non abbiamo bisogno di nessuno. Invece se la Suocera di Pietro avesse ragionato nella stessa logica probabilmente sarebbe morta. Quindi ribadiamo che bisogna lasciarsi aiutare, lasciarsi amare, lasciarsi toccare, lasciarsi portare… avere soprattutto fiducia negli altri, che possono intercedere per noi. Per noi monaci, la lezione più grande del vangelo odierno non consiste nella guarigione della suocera di Pietro che anche questa non è da sottovalutare ma nella preghiera. “Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava”. Gesù, nella sua duplice dimensione, come tutti noi, sente pure la stanchezza dopo tutto quello che ha fatto fin ora, tra predicazioni, esorcismi e guarigioni. Ma è molto interessante perché Gesù non si ritira per un semplice relax ma per pregare cioè per essere in contatto con suo Padre, un contatto per rifare le forze, perché cosciente, che da solo non ce l’avrebbe fatta, soprattutto come dice: il suo cibo è fare la volontà del Padre suo. Quindi anche noi, spesso vittime della frenesia odierna, troviamo in questo gesto di Gesù un esempio da imitare perché ritirarsi per pregare è ritornare all’essenziale della vita, e da lì ripartire. Infatti San Benedetto nella Regola scrive: Nulla anteporre all’amore di Cristo.

Antifona d'Ingresso

Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".

Colletta

Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 3, 1-10. 19-20

Dal primo libro di Samuele.
In quei giorni, il giovane Samuèle serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti.
E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: "Samuèle!" ed egli rispose: "Eccomi", poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuèle!"; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". In realtà Samuèle fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: "Samuèle!" per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane.
Eli disse a Samuèle: "Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta"". Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuèle, Samuèle!". Samuèle rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta".
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuèle era stato costituito profeta del Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 39

RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Beato l'uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: "Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo".

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Mc 1, 29-39
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!".
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù è guaritore dei corpi e salvatore di tutto l'uomo. Egli prega ora con noi il Padre che ci ha dato la vita. e continuamente si prende cura dei suoi figli. Con fiducia preghiamo:

Salvaci, o Signore.

La tua Chiesa, Signore, è lacerata nei cristiani, perseguitata in molti paesi, guastata dai nostri peccati: donale salute e freschezza nuova. Noi ti invochiamo:

Molti popoli, o Padre, non hanno conosciuto l'amore che hai manifestato nel tuo Figlio Gesù, e tuttavia lo cercano con cuore sincero: non abbandonarli. Noi ti invochiamo:

Prima che noi ti cercassimo, tu per primo ci hai chiamato e ci sei venuto vicino per donarci la tua vita: sostienici nel cammino quotidiano. Noi ti invochiamo:

I malati che la scienza umana non può più soccorrere sperano ancora nel tuo aiuto: rafforza il loro animo nella prova. Noi ti invochiamo:

Ricordati dei sofferenti nel corpo e nello spirito che vivono tra noi e che forse ignoriamo: guariscili e illumina la loro pena. Noi ti invochiamo:

Per i medici e gli infermieri.
Perché molti ascoltano la chiamata del Signore.

Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce.(Sal 35;10)

—(oppure)—
"Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 13 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-13.html

I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: 1 Sam 4, 1-11; Sal 43; Mc 1, 40-45.

Commento: Purificazione del lebbroso.

Dal primo capitolo del suo vangelo, San Marco colloca Gesù al centro di tutto. Abbiamo visto le fole seguirlo, cercando guarigione, la suocera di Simone poi che si è messa al suo servizio dopo la sua guarigione della febbre..., oggi tocca a questo lebbroso che supplica Gesù: Se vuoi, puoi purificarmi. Nel primo testamento la lebbra era considerata un castigo di Dio e paragonata alla morte. Infatti chi ne era vittima veniva segregato e se si avvicinava qualcuno, doveva gridare: impuro! Impuro! Oggi, la lebbra non è più una malattia che preoccupa perché è curabile. Con questa pandemia di coronavirus però sperimentiamo in qualche modo sulla propria pelle le condizioni, in cui si trovavano persone impure, soprattutto quando uno è positivo oppure è stato in contatto con un positivo. Il lebbroso, di cui ci parla il brano di oggi, invece trascende questa regola di isolamento perché egli aveva percepito in Gesù la potenza soprannaturale, poiché solo Dio poteva guarire dalla lebbra, trattandosi quasi di una risurrezione da morte. Infatti, Egli, mosso a compassione, stesa la mano, lo toccò… La purificazione avviene mediante il tocco con la mano e la parola guaritrice che ne manifesta la potenza. E ovvio che il gesto e la parola assumono un significato simbolico. Il contatto con l’umanità di Gesù, congiunto con la parola, prelude ai futuri sacramenti per la purificazione dai peccati e per l’effusione dello Spirito vivificante. Le raccomandazioni di Gesù, "guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote…" era prescritto dalla Legge perché spettava ai sacerdoti dichiarare la guarigione. Quindi Gesù da vero ebreo non voleva apparire come un rivoluzionario che trasgredisce la Legge. Purtroppo o per fortuna, il miracolato tradisce subito Gesù, infatti, "egli uscito, cominciò a proclamare tutto e a divulgare la notizia". Al posto del miracolato probabilmente ciascuno avrebbe agito nella stessa maniera perché il comando del segreto messianico non poteva impedire a dare testimonianza alla potenza liberatrice di Dio. Infine stupisce un po' la scena conclusiva del nostro brano, perché Gesù "non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti…", quasi come se Gesù avesse preso il posto del lebbroso, mentre quell'uomo guarito è stato reintegrato nella città. La guarigione del lebbroso, quindi, può essere compresa nel suo giusto valore: il Cristo dona la salute e la vita ad un uomo condannato alla morte.

Antifona d'Ingresso

In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, * il Signore lo ha colmato dello spirito * di sapienza e d'intelligenza; * gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cf. Sir 15, 5)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come maestro alla tua Chiesa sant'Ilario vescovo, donaci di tenere sempre fissi nei nostri cuori gli insegnamenti che, illuminato dallo Spirito, egli ha trasmesso, e di averlo come difensore presso la tua misericordia, mentre lo accogliamo da te come nostro patrono. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 4, 1-11

Dal primo libro di Samuele.
In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.
Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: "Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca dell'alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici".
Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l'arca dell'alleanza del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra.
Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che significa quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?". Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto Dio nell'accampamento!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!".
Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero trentamila fanti. In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 43

RIT: Salvaci, Signore, per la tua misericordia.

Signore, ci hai respinti e coperti di vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari
e quelli che ci odiano ci hanno depredato.

Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola delle genti,
su di noi i popoli scuotono il capo.

Svégliati! Perché dormi, Signore?
Déstati, non respingerci per sempre!
Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 1, 40-45
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi purificarmi!". Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!". E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: "Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro".
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La parola di Dio proclamata davanti a noi è un annuncio di speranza e un invito a rinnovarci, oggi, finchè dura l'"oggi" della nostra vita. Preghiamo con fede come il lebbroso:

Gesù, guarisci.

Gesù Salvatore, guida la tua Chiesa affinché comunichi ai più dimenticati tra gli uomini, agli intoccabili della società, la speranza che viene da te. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, sveglia le coscienze dei cristiani perché si oppongano ad ogni forma di corruzione e siano strumenti di pace fra gli uomini. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, dona energia e perseveranza a coloro che faticano per eliminare le emarginazioni e i pregiudizi tra i popoli e nelle comunità. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, continua a guarire oggi i lebbrosi e insegnaci la solidarietà attiva verso ogni bisognoso. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, guarisci questa nostra comunità dalla lebbra dell'egoismo, dell'impurità e della insensibilità. Noi ti invochiamo:

Per gli stranieri e i nomadi che dimorano tra noi.
Per i drogati e i loro genitori.

Dio, Padre buono, concedici di operare da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione del nostro vicino. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Sia a te gradito, o Dio, il sacrificio che ti offriamo con gioia nella memoria di sant'Ilario vescovo, che ci ha insegnato a offrirti tutta la nostra vita in un unico canto di lode. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12, 42)

—(oppure)—
O Signore, che ci hai nutriti di Cristo, pane vivo, nella memoria di sant'Ilario vescovo, formaci alla scuola del Vangelo, perché conosciamo la tua verità e la viviamo nella carità fraterna. Per Cristo nostro Signore.

Dopo la Comunione

Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo. (Cf. Sal 1, 2-3)

Venerdì 14 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-14.html

I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: 1 Sam 8, 4-7. 10-22; Sal 88; Mc 2, 1-12.

Commento: La guarigione del paralitico.

"Essendo entrato di nuovo a Cafarnao…", "si udì che era in casa". Questi due primi versi ci collegano in qualche modo agli eventi del primo capitolo. Ed alcuni pensano che probabilmente Gesù si era ritirato nella casa di Pietro. Si può arrivare al Signore per diverse vie e tentativi. Ce lo dimostra chiaramente il vangelo di oggi. "Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui". La cosa che colpisce è quel forte tentativo di questi uomini di fede, di portare il malato davanti a Gesù. Ci provano ma non ci riescono per le vie normali. Ma non per questo abbassano le braccia. Le difficoltà cioè accrescono la loro determinazione, e quindi pensano una nuova e forse ultima soluzione. Infatti: "non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza". Molti spesso avrebbero bisogno di incontrare Gesù ma non hanno "attrezzi" per poterlo fare da soli. Non hanno forse anche la fede sufficiente e quindi non riescono nemmeno a pregare come il paralitico del vangelo di oggi che non solo non può camminare ma non riesce neanche a parlare a Gesù. E quindi anche in questo brano, come ieri, si manifesta l’importanza dell’intercessione. E quanto sia influente la preghiera fatta per gli altri. Anche se non riusciamo a portarli a Gesù per “la porta principale” della chiesa, diamoci noi stessi come via alternativa per far arrivare comunque a Lui. Il vangelo continua dicendo che Gesù "vedendo la loro fede, disse: Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati". Sembra che sia la fede di questi uomini, portatori, intercessori, la causa prima del miracolo della guarigione del paralitico. Ecco perché la preghiera fatta con fede in favore degli altri è tanto salutare. Il brano ci sproni di pregare più spesso gli uni per gli altri.

Antifona d'Ingresso

Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".

Colletta

Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 8, 4-7. 10-22

Dal primo libro di Samuele.
In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani d'Israele e vennero da Samuèle a Rama. Gli dissero: "Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli".
Agli occhi di Samuèle la proposta dispiacque, perché avevano detto: "Dacci un re che sia nostro giudice". Perciò Samuèle pregò il Signore. Il Signore disse a Samuèle: "Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro".
Samuèle riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse: "Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà".
Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuèle e disse: "No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie".
Samuèle ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuèle: "Ascoltali: lascia regnare un re su di loro".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 88

RIT: Canterò in eterno l'amore del Signore.

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d'Israele.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 2, 1-12
Dal Vangelo secondo  Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Figlio, ti sono perdonati i peccati".
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?". E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua".
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Nel profondo di ogni uomo esiste un bisogno radicale di Dio, di comunione con lui, di essere perdonato e guarito. Preghiamo insieme il Padre che ci ha riconciliati inviando Gesù suo Figlio, dicendo insieme:

Noi ti preghiamo, Dio di misericordia.

Affinché il popolo di Dio viva al proprio interno il perdono e la riconciliazione, per diventare annuncio credibile di Cristo, nostra pace. Preghiamo:

Affinché i pastori della Chiesa e i fedeli mantengano vivo nella società di oggi il senso cristiano del peccato, della responsabilità di ciascuno dinanzi a Dio e all'uomo. Preghiamo:

Affinché i ministri del sacramento della riconciliazione siano per tutti strumenti di vera liberazione interiore e segni della paternità di Dio. Preghiamo:

Affinché le istituzioni assistenziali per gli ammalati e gli anziani siano luoghi di servizio all'uomo, nella partecipazione delicata alla sofferenza delle persone. Preghiamo:

Affinché l'eucaristia, che celebriamo uniti nella fede, diventi forza di riconciliazione nella famiglia e nel lavoro. Preghiamo:

Preghiamo per chi cede alla tentazione della vendetta.
Preghiamo per chi sente un profondo bisogno di misericordia.

Signore della bontà e della pace, ti ringraziamo perché in Gesù ci hai perdonati e risanati. Dall'esperienza della tua misericordia cresca in noi l'impegno ad amare tutti i fratelli salvati dal tuo Figlio che ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35;10)

—(oppure)—
"Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 15 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-15.html

I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: 1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1; Sal 20; Mc 2, 13-17.

Commento: La conversione di Matteo.

Passando, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Séguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. La pericope odierna ci presenta questo episodio in cui è difficile distinguere tra vocazione e conversione. Ma si può dire che la sequela di Cristo chiede sempre una continua conversione. Gli esegeti consigliano di fare sempre attenzione ai verbi quando si è difronte ad un testo Biblico. Più riassuntivo di così non poteva essere: nessun particolare, nessun aggettivo, nessuna descrizione; tutto ridotto a verbi, l'essenziale per raccontare un episodio. Quattro verbi di moto nei confronti di una persona seduta, ferma, alla quale è rivolto un comando o, meglio, un invito. Partendo dalla prima analisi: Gesù vide un uomo seduto. Nel giorno di Natale abbiamo meditato le parole di Matteo che parlava del popolo "seduto" nelle tenebre che ha visto una grande luce, pure quando Gesù cominciò a predicare, lo fa come sempre citando l’Antico Testamento, in questo caso riconduce il testo del profeta Isaia: il popolo "seduto" nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in ombra di morte una luce è sorta. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino. Invece nel vangelo di oggi, non c’è un popolo, ma un personaggio singolo che è seduto, non nelle tenebre, e neppure paralizzato nel lettino, ma al banco delle imposte. La condizione però è simile. La situazione di quest’uomo seduto è descritta come un blocco, è la condizione di un peccatore legato ad una società corrotta. Chi era il pubblicano? E uno che è passato dalla parte dei romani, quindi un traditore del suo popolo, uno che ha rinnegato l’appartenenza al popolo di Israele per un interesse economico, perché vuole fare soldi. Collabora con il nemico romano imponendo le tasse ai suoi compaesani, quindi si attira l’odio di tutti gli altri; non è un semplice ufficiale governativo, è una specie di libero professionista che opprime gli altri per guadagnarci. Insomma non ben visto dalla gente. Infatti, chi accettava di fare un lavoro del genere ha dimenticato la propria dignità, non difende il proprio onore, non è interessato alla stima e all’affetto delle persone. Ma Gesù compie un gesto clamoroso, che suscita subito critiche dei farisei. Infatti questi dimenticano che Gesù è venuto proprio, non per quelli che si credono giusti, ma per i peccatori bisognosi della misericordia di Dio, ecco perché ciò che ha compiuto Gesù ha del miracoloso. Quella di Gesù è una parola che alza il pubblicato seduto. Tra le pochissime cose che vengono dette ci sono queste due azioni: “era seduto e poi si alzò”. Dietro a queste posizioni fisiche noi sappiamo leggere un messaggio teologico. Era una persona chiusa, bloccata, ferma nella sete del guadagno. Ma l’incontro con Gesù cambia tutto nella sua vita. E sempre toccante fermarsi davanti al quadro del Caravaggio conservato nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, dove viene rappresentata questa scena, della conversione di Matteo. Da questo episodio possiamo ritenere un dettaglio d’oro, l’incontro con Gesù ci cambia la vita.

Antifona d'Ingresso

Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".

Colletta

Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1

Dal primo libro di Samuele.
C'era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore. Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c'era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo.
Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine".
Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà, ma non le trovarono. Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e non le trovarono.
Quando Samuèle vide Saul, il Signore gli confermò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo".
Saul si accostò a Samuèle in mezzo alla porta e gli chiese: "Indicami per favore la casa del veggente". Samuèle rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su, all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente.
Di buon mattino, al sorgere dell'aurora, Samuèle prese l'ampolla dell'olio e la versò sulla testa di Saul.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 20

RIT: Signore, il re gioisce della tua potenza!

Signore, il re gioisce della tua potenza!
Quanto esulta per la tua vittoria!
Hai esaudito il desiderio del suo cuore,
non hai respinto la richiesta delle sue labbra.

Gli vieni incontro con larghe benedizioni,
gli poni sul capo una corona di oro puro.
Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa,
lunghi giorni in eterno, per sempre.

Grande è la sua gloria per la tua vittoria,
lo ricopri di maestà e di onore,
poiché gli accordi benedizioni per sempre,
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.

Alleluia.

VANGELO

Mc 2, 13-17
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?".
Udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Con una preghiera concorde ringraziamo il Padre celeste per averci donato Cristo e lo Spirito, e per ogni dono della sua misericordia che ricordiamo in questa eucaristia. Ripetiamo insieme:

Salvaci, o Signore.

Per Gesù, venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Noi ti preghiamo:

Per Gesù che anche oggi si dona come cibo a noi peccatori. Noi ti preghiamo:

Per Gesù, parola divina che penetra fino in fondo all'anima per la sua conversione. Noi ti preghiamo:

Per Gesù che chiama continuamente gli uomini alla sua sequela. Noi ti preghiamo:

Per lo Spirito Santo che ci guida alla verità intera di Gesù. Noi ti preghiamo:

Per lo Spirito Santo, fuoco che purifica e forza di risurrezione. Noi ti preghiamo:

Per lo Spirito Santo che rinnova il cuore dell'uomo. Noi ti preghiamo:

Per la Vergine Maria, segno gioioso dell'umanità liberata dal male. Noi ti preghiamo:

Padre di bontà, che inviti tutti gli uomini al banchetto preparato da Gesù tuo Figlio, ascolta la preghiera di noi peccatori che gioiamo per la salvezza ricevuta e donaci la forza di amarti sempre, nonostante la nostra fragilità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35;10)

—(oppure)—
"Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 16 gennaio 2022    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2022-01-16.html

II Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: Is 62, 1-5; Sal 95; 1 Cor 12, 4-11; Gv 2, 1-12.

Commento: L’Epifania di Gesù alle nozze di Cana.

Il Vangelo di questa seconda domenica del tempo ordinario, ci descrive un episodio conosciuto, quello delle nozze di Cana. E' uno dei pochi passi del Nuovo Testamento in cui si parla di Maria. Due bravi pensieri accompagneranno la nostra meditazione di oggi. Il primo si sofferma sulla figura di Maria, anche se più che mariano questo brano di Giovanni è piuttosto cristologico. Perché parla della manifestazione, dell’epifania, che svela già l’identità di Gesù. Infatti alla supplica di Maria: non hanno vino, Gesù controbatte: donna non è ancora giunta la mia ora. L’ora di cui parla Gesù è infatti quella della glorificazione sulla croce. Ma Maria conoscendo chi era suo figlio, perché più che madre, lei è anche prima discepola, insiste dicendo: qualsiasi cosa vi dicrà, fàtela! Chi non si può commuovere dinanzi a questa sensibilità della Madre? Che con sottigliezza tutta femminile, ha avvertito il rammarico degli sposi, a causa della carenza del vino, e ha "costretto" il figlio ad agire contro la propria volontà? Pare certo però, che la finalità di Giovanni non fosse quella di mettere in evidenza la prontezza di Maria a favore degli uomini, o la potenza della sua intercessione presso il figlio, quanto quella di presentarla come colei che introduce sul banchetto della storia non solo i boccali della festa, ma anche i primi fermenti della novità. Il secondo pensiero mette in risalto un inciso che colpisce particolarmente: il vino migliore è l’ultimo, quello distribuito alla fine, e "prodotto" miracolosamente da Gesù su richiesta di sua madre. Il capotavola lo dice con un certo stupore allo sposo: hai riservato il meglio delle tue riserve proprio al termine del banchetto, quando tutti ormai sono brilli. Carissimi amici, ci auguriamo che non cadiate nell’inganno di chi pensa che l’amore più forte e più bello tra gli sposi novelli sia quello che provano il giorno del matrimonio. Perché il meglio deve ancora arrivare. Sì, il vino diventa più buono invecchiando. Nel contesto attuale, della pandemia, che non risparmia nessuno, le parole di Papa Francesco riguardo il segno di Cana, fanno riflettere e nello stesso tempo sono di grande aiuto. Dice il Papa: “Le nozze di Cana si rinnovano in ogni generazione, in ogni famiglia, in ognuno di noi e nei nostri sforzi perché il nostro cuore riesca a trovare stabilità in amori duraturi, in amori fecondi, in amori gioiosi. Il vino è segno di gioia, di amore, di abbondanza. Quanti adolescenti e giovani percepiscono che nelle loro case ormai da tempo non c’è più quel vino! Quante donne sole e rattristate si domandano quando quell’amore se n’è andato, quando l’amore è colato via dalla loro vita!”. Chiediamo alla Madre Santissima: "non abbiamo più vino"... ma facciamo anche "quello che egli ci dirà".

Antifona d'Ingresso

A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, grande nell'amore, + che nel sangue di Cristo versato sulla croce hai stipulato con il tuo popolo l'alleanza nuova ed eterna, * fa' che la Chiesa sia segno del tuo amore fedele, + e tutta l'umanità possa bere il vino nuovo nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 62, 1-5

Dal libro del profeta Isaia.
Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 95

RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: "Il Signore regna!".
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Seconda Lettura

1 Cor 12, 4-11

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue.
Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Gv 2, 1-12
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela".
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora".
Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli, ogni giorno della nostra vita è una grazia del Signore, un'occasione posta nelle nostre mani per fare del bene e costruire il regno di Dio. Invochiamo il Padre che è nei cieli, perché oggi conceda a ciascuno di noi di camminare nelle sue vie.

R. Aiutaci, Signore, a vivere nella tua amicizia.

Per la santa Chiesa, perché, guidata dallo Spirito del Signore, sappia riconoscere nella vita di tutti i giorni
i segni della presenza di Dio, preghiamo. R.

Per i nostri pastori, perché mediante il ministero e la santità personale siano educatori e padri nella fede, preghiamo. R.

Per tutti noi rinati nel Battesimo, perché il Signore ci preservi dal peccato e ci faccia crescere nell'esperienza viva del suo Spirito, preghiamo. R.

Per l'uomo che lavora, perché l'impegno quotidiano necessario al sostentamento della famiglie giovi anche a rendere più giusti e cordiali i rapporti tra tutti i membri della società, preghiamo. R.

Per i bimbi che oggi nascono alla vita, perché siano accolti con amore e tutta la comunità senta che il frutto del grembo è dono di Dio, preghiamo. R.

Assisti, o Padre, i tuoi figli nel cammino di questo giorno
e fa' che portino con gioia il peso e la gloria della loro fatica quotidiana. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5)
Oppure:
Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)

—(oppure)—
A Cana di Galilea Gesù manifestò la sua gloria * e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2, 11)

Dopo la Comunione

Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.