Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
01 - 07 Agosto 2021
Tempo Ordinario XVIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2

Domenica 01 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-01.html

XVIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Es 16, 2-4. 12-15; Sal.77; Ef 4, 17. 20-24; Gv 6, 24-35.

Commento: Voi mi cercate... perché... !!!

 Continua il discorso eucaristico del capitolo sesto del Vangelo di San Giovanni. Il Maestro introduce i suoi discepoli nel mistero eucaristico a tappe. Ha iniziato questa sezione con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ora esorta i discepoli a leggere in profondità questo evento e non fermarsi solo sul risultato immediato dello sfamare migliaia di persone. Inizia quindi il suo insegnamento a partire dall'Antico Testamento e leggerlo alla luce della Verità che Egli stesso proclama. La Liturgia della Parola inizia con una lettura biblica tratta dall'Antico testamento. E' la consapevolezza che senza di esso anche per noi è difficile comprendere in pieno il messaggio di salvezza portato da Cristo. Noi, che accogliamo la completezza della Rivelazione di Dio, nell'Antico e Nuovo Testamento, possiamo comprendere appieno i misteri che Cristo ci rivela. L'esortazione di oggi è, nel considerare l'episodio della manna dell'Esodo una prefigurazione del mistero Eucaristico e quindi nella necessità del sostentamento. Gesù parla del sostentamento e del cibo ma di altra natura. Lui è il nostro cibo, lui dobbiamo mangiare. La sua parola, il suo corpo e il suo sangue devono essere il nostro pane quotidiano. Anche il Santo Padre ci esorta spesso di leggere più la Bibbia, di meditare la Parola di Dio, di adorare il Santissimo Sacramento dell'altare, di accostarci alla confessione e alla comunione eucaristica... Quanto tempo dedico alla lettura della Bibbia...?? O forse, ahimè, quando, l'ultima volta, ho avuto la Bibbia in mano??? Eppure questo è il nostro cibo spirituale, senza il quale la nostra anima non può vivere...

Antifona d'Ingresso

O Dio, vieni a salvarmi, * Signore, vieni presto in mio aiuto. * Tu sei mio aiuto e mio liberatore: * Signore, non tardare. (Sal 69, 2.6)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, + e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; * rinnova l'opera della tua creazione + e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che affidi al lavoro dell'uomo le risorse del creato, fa' che non manchi il pane sulla mensa dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Es 16, 2-4. 12-15

Dal libro dell'Esodo.
In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Gli Israeliti dissero loro: "Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine".
Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"".
La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.77

RIT: Donaci, Signore, il pane del cielo.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.

Diede ordine alle nubi dall'alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo.

L'uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Li fece entrare nei confini del suo santuario,
questo monte che la sua destra si è acquistato.

Seconda Lettura

Ef 4, 17. 20-24

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 24-35
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto qua?".
Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo".
Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato".
Allora gli dissero: "Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo".
Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Lo Spirito di Gesù è il principale artefice
della preghiera della Chiesa;
affidandoci alla sua ispirazione interiore
innalziamo al Padre la nostra preghiera.

R. Esaudisci il tuo popolo, signore.

Per la santa Chiesa,
perché in ogni sua parola e in ogni suo gesto
faccia trasparire sempre più chiaramente il signore Gesù
in cui crede e in cui spera, preghiamo. R.

Per la città in cui viviamo,
perché il signore dia a tutti noi forza e immaginazione,
per creare rapporti veramente umani
in un mondo dominato dalla fretta e dall'ansia, preghiamo. R.

Per le nostre famiglie,
perché accrescano il senso di ospitalità e di comunione nell'amore
e diventino luogo privilegiato di crescita nella speranza, preghiamo. R.

Per le suore di clausura,
che nella preghiera e nel lavoro edificano silenziosamente
l'unità della Chiesa e la pace nel mondo,
perché siano liete e perseveranti nell'offerta della loro vita, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché sappiamo interrogarci davanti a Dio e ai fratelli
sui nostri limiti e le nostre contraddizioni,
per fare della comunità eucaristica una vera famiglia, preghiamo. R.

Concedi, a noi il dono della tua sapienza, o Padre,
e fa' che la tua Chiesa
diventi segno concreto dell'umanità nuova,
fondata nella libertà e nella comunione fraterna.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo + e, accogliendo questo sacrificio spirituale, * trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa * e lungo il suo cammino + mirabilmente la guidi e la proteggi. ** Con la potenza del tuo santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, * ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d'invocarti nella prova, * e nella gioia sempre ti rende grazie, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; * e noi, uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo senza fine la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, * un pane che porta in sé ogni dolcezza * e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16, 20)

—(oppure)—
Io sono il pane della vita; * chi viene a me non avrà più fame * e chi crede in me non avrà più sete. (Gv 6, 35)

Dopo la Comunione

Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, + i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, * e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 02 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-02.html

XVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Nm 11, 4-15; Sal.80; Mt 14, 13-21.

Commento: Aumenta la nostra fede...

Da un po' di tempo stiamo seguendo le vicende del popolo eletto e il mistero di salvezza con loro iniziato. E' la storia sacra, la storia della Promessa fatta da Dio, la Promessa che verrà mantenuta sempre, «perché Dio non può smentire se stesso». E' una storia sacra ma essa è anche una storia dell'uomo. La storia della salvezza ma anche la storia della disobbedienza, della ribellione, del peccato. E anche oggi gli Israeliti si lamentano, protestano: Stavamo meglio quando stavamo peggio... eravamo schiavi ma avevamo buoni pesci, bei cocomeri, la cipolla, l'aglio... Ma Dio è paziente, Dio ascolta i loro lamenti, dà loro la manna da mangiare, li dà tutto gratuitamente. Nel Vangelo la folla non ha tempo di lamentarsi. Gesù previene il loro desiderio, la loro fame, si preoccupa della loro sorte. Con fiducia guarda verso il cielo, rende grazie in un momento in cui non c'è abbondanza, c'è solo un po' di qualcosa. Non si abbatte, non si lamenta. Confida. Quante volte ci siamo trovati in difficoltà, magari non di mancanza di cibi ma di qualche altra cosa... Qual'era il nostro atteggiamento? Quello degli Israeliti che protestano, che si ribellano, che rimpiangono le cose passate o quello di Gesù che anche in difficoltà sa ringraziare, sa alzare le mani a Dio, sa guardare il cielo con supplicante fiducia... Chiediamo perché il Signore aumenti la nostra fede e anche nelle situazioni difficili siamo in grado trovare la giusta via.

Antifona d'Ingresso

O Dio, vieni a salvarmi, * Signore, vieni presto in mio aiuto. * Tu sei mio aiuto e mio liberatore: * Signore, non tardare. (Sal 69, 2.6)

Colletta

Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, + e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; * rinnova l'opera della tua creazione + e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Nm 11, 4-15

Dal libro dei Numeri
In quei giorni, gli Israeliti ripresero a piangere e dissero: «Chi ci darà carne da mangiare? Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. Ora la nostra gola inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna».
La manna era come il seme di coriandolo e aveva l'aspetto della resina odorosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla, poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta con l'olio. Quando di notte cadeva la rugiada sull'accampamento, cadeva anche la manna.
Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; l'ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè.
Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo? L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: "Portalo in grembo", come la nutrice porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo? Essi infatti si lamentano dietro a me, dicendo: "Dacci da mangiare carne!". Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me. Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventura!».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.80

RIT: Esultate in Dio, nostra forza.

Il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l'ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti!

Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano.

Quelli che odiano il Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre.
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d'Israele!

Alleluia.

VANGELO

Mt 14, 13-21
Dal Vangelo secondo  Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore ci convoca alla sua mensa. Nostro cibo è Cristo, pane di vita eterna. Sostenuti da questo nutrimento spirituale, eleviamo la nostra fiduciosa preghiera.

Alimenta la nostra fede, Signore.

Per la Chiesa, perché celebrando il mistero della morte e risurrezione di Gesù, creda fermamente alla sua presenza fino alla fine dei tempi. Preghiamo:

Per i sacerdoti, ministri dell'altare, perché come i discepoli, donino il corpo e il sangue di Cristo, insieme alla testimonianza di una vita fedele alla vocazione ricevuta. Preghiamo:

Per i popoli della terra, perché venga riconosciuto a tutti il diritto di proprietà dei beni e delle ricchezze naturali del mondo. Preghiamo:

Per coloro che hanno il compito e la capacità di studiare le leggi della natura e della scienza, perché i loro sforzi siano indirizzati a migliorare la qualità della vita di tutti gli uomini. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perché impariamo da Cristo ad accorgerci delle situazioni di indigenza e di sofferenza dei nostri fratelli, pronti a dare loro quanto è nelle nostre possibilità. Preghiamo:

Per la riscoperta delle opere di misericordia corporali.
Perché la giustizia sia via alla pace.

O Signore, che ci hai dato un cibo per la vita presente e un pane per la vita eterna, fa' che la partecipazione e la condivisione di questi tuoi doni, ci uniscano in un solo corpo e in un solo spirito, a gloria del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo + e, accogliendo questo sacrificio spirituale, * trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, * un pane che porta in sé ogni dolcezza * e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16, 20)

Dopo la Comunione

Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, + i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, * e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 03 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-03.html

XVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Nm 12, 1-13; Sal.50; Mt 15,1-2.10-14.

Commento: La barca agitata dalle onde.

Oggi la liturgia ci propone due vangeli. Nell'anno A si legge dell'ennesima accusa di Gesù e degli apostoli da parte dei farisei. Noi siamo in anno B e allora leggiamo il vangelo della tempesta sedata. Il Signore è immerso nella preghiera, ha congedato la folla e ha dato ordine ai suoi di precederlo nell'altra riva del lago. È sera ed egli è ancora solo con Dio sul monte, mentre la barca e sballottata dalle onde. Càpitano le tempeste e si àgitano le onde quando il Signore è lontano da noi e spingiamo la barca solo con le nostre povere forze. Sperimentiamo allora i nostri limiti, ci coglie la paura di affogare e di essere travolti dalle tempeste della vita. Il Signore non tarda a venire e viene dicendo chiaramente che egli è in grado di dominare le leggi della natura, egli può tranquillamente camminare sulle acque, che spaventano i discepoli ma che per lui sono un comodo tappeto. Comprendiamo lo stupore degli apostoli e la parole rassicuranti di Cristo che vogliono infondere coraggio e rimuovere la paura. Comprendiamo anche lo slancio di Pietro che vorrebbe imitare il suo Maestro per avere la certezza della sua presenza. Per camminare sulle acque come Cristo, occorre la fermezza della fede che fuga la paura, occorre credere alle parole del Signore e alle sue divine sollecitazioni anche quando le leggi della natura e la percezione immediata dei sensi ci distolgono dai pensieri e dai progetti divini. Il Signore Gesù va ancora ripetendo a ciascuno di noi, specialmente nei momenti di tempesta: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Lo ripete alla sua Chiesa e a tutti i suoi fedeli.

Antifona d'Ingresso

O Dio, vieni a salvarmi, * Signore, vieni presto in mio aiuto. * Tu sei mio aiuto e mio liberatore: * Signore, non tardare. (Sal 69, 2.6)

Colletta

Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, + e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; * rinnova l'opera della tua creazione + e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Nm 12, 1-13

Dal libro dei Numeri
In quei giorni, Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etìope che aveva preso. Infatti aveva sposato una donna etìope. Dissero: «Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?». Il Signore udì. Ora Mosè era un uomo assai umile, più di qualunque altro sulla faccia della terra.
Il Signore disse a un tratto a Mosè, ad Aronne e a Maria: «Uscite tutti e tre verso la tenda del convegno». Uscirono tutti e tre. Il Signore scese in una colonna di nube, si fermò all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti.
Il Signore disse:
«Ascoltate le mie parole!
Se ci sarà un vostro profeta,
io, il Signore,
in visione a lui mi rivelerò,
in sogno parlerò con lui.
Non così per il mio servo Mosè:
egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa.
Bocca a bocca parlo con lui,
in visione e non per enigmi,
ed egli contempla l'immagine del Signore.
Perché non avete temuto
di parlare contro il mio servo, contro Mosè?».
L'ira del Signore si accese contro di loro ed egli se ne andò; la nube si ritirò di sopra alla tenda ed ecco: Maria era lebbrosa, bianca come la neve. Aronne si volse verso Maria ed ecco: era lebbrosa.
Aronne disse a Mosè: «Ti prego, mio signore, non addossarci il peccato che abbiamo stoltamente commesso! Ella non sia come il bambino nato morto, la cui carne è già mezzo consumata quando esce dal seno della madre». Mosè gridò al Signore dicendo: «Dio, ti prego, guariscila!».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.50

RIT: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto.

Così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa io sono nato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 15,1-2.10-14
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mt 14, 22-36 (anni B e C)
Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore viene in soccorso alla nostra debolezza e alla nostra stanchezza. Sostenuti dallo Spirito, preghiamo insieme:

Fortifica la nostra fede, Signore.

Quando non riusciamo a riconoscerti nei segni dei tempi:
Quando non comprendiamo la speranza che ci doni:
Quando abbiamo la pretesa di farcela con le sole nostre forze:
Quando il male sembra prevalere sulla tua Chiesa:
Quando non abbiamo desiderio e voglia di pregare:
Quando ci mettiamo alla ricerca del tuo volto:
Quando, sostenuti dalla grazia, affrontiamo le difficoltà:
Quando dubitiamo della tua vittoria finale:
Quando ti chiediamo le cose di cui abbiamo bisogno:
Quando saremo prossimi all'incontro definitivo con te:

Signore, ci hai creati per te e il nostro cuore è inquieto finché in te non riposa; fa' che, nella ricerca del tuo volto, possiamo percorrere nella pace il nostro cammino verso il regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo + e, accogliendo questo sacrificio spirituale, * trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, * un pane che porta in sé ogni dolcezza * e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16, 20)

Dopo la Comunione

Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, + i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, * e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 04 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-04.html

XVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Nm 13, 2-3.26 - 14, 1. 26-30.3; Sal.105; Mt 15, 21-28.

Commento: Più fede e meno "capricci".

Dal brano del vangelo di oggi sembra che se la preghiera è insistente si è esauditi: è il caso della donna cananéa. Di fronte a questo episodio viene da chiedersi se davvero tutto è già scritto, stabilito, se il Signore non dèroga mai ai suoi piani. Ma, il problema è davvero molto arduo per risolverlo in questo nostro incontro quotidiano. Infatti, "chi mai ha conosciuto i pensieri del Signore, o chi è stato suo consigliere?". Lasciamoci guidare dalla Parola e facciamoci prendere dal sentimento di abbandono fiducioso che ravvisiamo nella donna cananea. Imploriamo, "scocciamo" Dio nella certezza di essere esauditi in modi e tempi a noi sconosciuti. Quanti hanno fatto l'esperienza della preghiera di domanda sanno che quasi mai hanno ricevuto ciò che chiedevano, ma che la fede nel chiedere ha espresso nuove e inattese forme di risposta. L'importante è non lasciarsi prendere dallo scoraggiamento e dalla sfiducia, come accade agli Israeliti nel racconto dal libro dei Numeri. Il senso di non gestire più la propria vita e di averla messa in mano a Qualcuno che non adempie le promesse è una constatazione che sovente capita di fare. È una forma di orgoglio da cui dovremmo liberarci per dare spazio all'abbandono nelle mani di un Padre che ha un metro di misura diverso dal nostro e le cui vie sono sì inaccessibili ma altresì cariche di misericordia e ricche di bene per tutti. Potremmo sintetizzare, dicendo più fede e meno "capricci": è questo che crea delle persone adulte, in grado di pregare con le parole insegnateci da Gesù.

Antifona d'Ingresso

I tuoi sacerdoti, o Signore, si rivestano di giustizia * ed esultino i tuoi santi (T.P. Alleluia). (Cf. Sal 131, 9)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso, che hai fatto di san Giovanni Maria [Vianney] un pastore mirabile per lo zelo apostolico, per la sua intercessione e il suo esempio fa' che con la nostra carità guadagniamo a Cristo i fratelli e godiamo, insieme con loro, la gloria senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Nm 13, 2-3.26 - 14, 1. 26-30.3

Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il Signore parlò a Mosè [nel deserto di Paran] e disse: «Manda uomini a esplorare la terra di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Manderete un uomo per ogni tribù dei suoi padri: tutti siano prìncipi fra loro». Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore.
Al termine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione della terra e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra.
Raccontarono: «Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti. Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak. Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano».
Caleb fece tacere il popolo davanti a Mosè e disse: «Dobbiamo salire e conquistarla, perché certo vi riusciremo». Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: «Non riusciremo ad andare contro questo popolo, perché è più forte di noi». E diffusero tra gli Israeliti il discredito sulla terra che avevano esplorato, dicendo: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra che divora i suoi abitanti; tutto il popolo che vi abbiamo visto è gente di alta statura. Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro». Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; quella notte il popolo pianse.
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Fino a quando sopporterò questa comunità malvagia che mormora contro di me? Ho udito le mormorazioni degli Israeliti contro di me. Riferisci loro: "Come è vero che io vivo, oracolo del Signore, così come avete parlato alle mie orecchie io farò a voi! I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessun censito tra voi, di quanti siete stati registrati dai venti anni in su e avete mormorato contro di me, potrà entrare nella terra nella quale ho giurato a mano alzata di farvi abitare, a eccezione di Caleb, figlio di Iefunnè, e di Giosuè, figlio di Nun. Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare la terra, quaranta giorni, per ogni giorno un anno, porterete le vostre colpe per quarant'anni e saprete che cosa comporta ribellarsi a me". Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità malvagia, con coloro che si sono coalizzati contro di me: in questo deserto saranno annientati e qui moriranno».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.105

RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie.

Presto dimenticarono le sue opere,
non ebbero fiducia del suo progetto,
arsero di desiderio nel deserto
e tentarono Dio nella steppa.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.

Egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 15, 21-28
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, - disse la donna - eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, il santo curato d'Ars soleva dire che nella preghiera ben fatta, i dolori si sciolgono come neve al sole. Eleviamo quindi con fiducia la preghiera al nostro Dio, e assieme diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

Perché nella Chiesa si riscopra il profondo valore della confessione e della direzione spirituale, per un graduale progresso nella vita cristiana. Preghiamo:

Perché i governanti dei popoli in via di sviluppo combattano l'analfabetismo, promuovendo in tutti il senso della dignità umana. Preghiamo:

Perché chi trova difficoltà nell'applicazione allo studio, sull'esempio del santo curato d'Ars, cerchi nella preghiera sincera e nella vita impegnata la propria realizzazione umana e cristiana. Preghiamo:

Perché i nostri sacerdoti vivano con amore il ministero al quale sono stati chiamati e con la grazia santifichino il popolo loro affidato. Preghiamo:

Perché l'eucaristia, rinnovata per la remissione dei peccati, ci aiuti a riprendere il cammino di fede e di amore verso tutti. Preghiamo:

Per i nostri seminaristi.
Per la conversione dei peccatori.

Ti affidiamo, o Signore, queste nostre preghiere, avvalorate dai meriti del santo pastore di Ars, e dona anche a noi la forza e il coraggio della santità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Guarda con benevolenza, o Signore, i doni deposti sul tuo altare nella memoria di san N. e come per la forza di questi divini misteri lo hai coronato di gloria, così dona a noi l'abbondanza del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * lodarti e ringraziarti sempre, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** È lui il pastore buono che ha dato la vita per le sue pecore * e continua a pascere il suo gregge + donando alla Chiesa pastori secondo il suo cuore. ** Nella vita di san N. riconosciamo i segni del tuo amore per noi: * nella sua voce, la tua parola, + nei suoi gesti, la tua potenza. ** Per questo dono del tuo amore, * uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Beato quel servo che il Signore, arrivando, * troverà vigilante: * lo metterà a capo di tutti i suoi beni (T.P. Alleluia). (Cf. Mt 24, 46-47)

—(oppure)—
Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno (T.P. Alleluia). (Cf. Lc 12, 42)

Dopo la Comunione

La partecipazione a questo banchetto del cielo, Dio onnipotente, rinvigorisca e accresca in tutti noi la grazia che da te proviene, perché, celebrando la memoria di san N., custodiamo integro il dono della fede e camminiamo sulla via della salvezza da lui indicata. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 05 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-05.html

XVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Nm 20, 1-13; Sal.94; Mt 16, 13-23.

Commento: «Voi chi dite che io sia?».

Sono in tanti ad accorgersi che Gesù di Nàzaret non è un maestro qualunque, uno dei tanti che si succedono e svaniscono tra il popolo d'Israele. "Egli parla con autorità e non come i loro scribi", dice la gente. Molti sono testimoni di segni e miracoli davvero straordinari. I primi testimoni sono proprio gli stessi discepoli ed apostoli. A loro è rivolta la domanda: «Voi chi dite che io sia?». Prende la parola Simòn Pietro e scandisce la sua confessione: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù afferma solennemente il primato di Pietro: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Fin qui tutto suscita la nostra ammirazione. Quello che segue è sconcertante: Gesù fa il primo annuncio della sua passione. Quelle parole sùscitano scompiglio e incomprensione tra i suoi. Pietro si sente investito di un impellente dovere di intervenire a difesa del suo Maestro che gli ha appena da poco affidato un grande primato ed un impegno. Lo fa in modo maldestro: Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!. Vuol dire che possiamo anche essere posti in autorità e privilegiati dal Signore, ma se non entriamo con umiltà e fiducia nell'ambito della volontà divina rischiamo di pronunciare bestemmie e pensare, come Pietro, secondo gli uomini.

Antifona d'Ingresso

O Dio, vieni a salvarmi, * Signore, vieni presto in mio aiuto. * Tu sei mio aiuto e mio liberatore: * Signore, non tardare. (Sal 69, 2.6)

Colletta

Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, + e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; * rinnova l'opera della tua creazione + e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Nm 20, 1-13

Dal libro dei Numeri
In quei giorni, tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin il primo mese, e il popolo si fermò a Kades. Qui morì e fu sepolta Maria.
Mancava l'acqua per la comunità: ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aronne. Il popolo ebbe una lite con Mosè, dicendo: «Magari fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore! Perché avete condotto l'assemblea del Signore in questo deserto per far morire noi e il nostro bestiame? E perché ci avete fatto uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni, e non c'è acqua da bere».
Allora Mosè e Aronne si allontanarono dall'assemblea per recarsi all'ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro. Il Signore parlò a Mosè dicendo: «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aronne convocate la comunità e parlate alla roccia sotto i loro occhi, ed essa darà la sua acqua; tu farai uscire per loro l'acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al loro bestiame».
Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il Signore gli aveva ordinato. Mosè e Aronne radunarono l'assemblea davanti alla roccia e Mosè disse loro: «Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?». Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza; ne bevvero la comunità e il bestiame.
Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Poiché non avete creduto in me, in modo che manifestassi la mia santità agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete quest'assemblea nella terra che io le do».
Queste sono le acque di Merìba, dove gli Israeliti litigarono con il Signore e dove egli si dimostrò santo in mezzo a loro.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.94

RIT: Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

Alleluia.

VANGELO

Mt 16, 13-23
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore ha voluto e istituito la Chiesa come sacramento visibile di salvezza. Insieme a tutti i nostri fratelli nella fede, invochiamo il Padre delle misericordie, dicendo:

Sostieni la tua Chiesa, o Signore.

Per la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, perché professi coraggiosamente e gioiosamente la fede in Gesù, pietra angolare dell'edificio spirituale che ha inaugurato morendo e risorgendo da morte. Preghiamo:

Per il Papa, perché guidato dallo Spirito, eserciti il ministero di primate della carità, per l'unità delle Chiese e per la pace universale. Preghiamo:

Per la società civile, perché non trascuri gli stimoli e gli aiuti della comunità cristiana, per la promozione del bene di tutti i cittadini. Preghiamo:

Per coloro che sono tentati di fronte allo scandalo della croce e della morte di Cristo, perché accolgano in pienezza il messaggio evangelico, fiduciosi nella vittoria finale sul male. Preghiamo:

Per la nostra comunità parrocchiale, perché l'organizzazione e l'efficienza delle iniziative siano a servizio dell'evangelizzazione e della fede in Cristo. Preghiamo:

Per il coraggio di essere cristiani nel mondo.
Per chi afferma di credere in Cristo e non nella Chiesa.

La tua Chiesa, o Dio, si riunisce attorno all'eucaristia, fonte di unità. Concedile di essere costantemente radicata sulla parola del vangelo e nutrita della grazia sacramentale, in Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo + e, accogliendo questo sacrificio spirituale, * trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, * un pane che porta in sé ogni dolcezza * e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16, 20)

Dopo la Comunione

Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, + i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, * e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 06 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-06.html

XVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco - SOLENNITA': Trasfigurazione del Signore

LETTURE: Dn 7,9-10.13-14; Sal. 96; Mt 17,1-9 (Anno A).

Commento: E li condusse in disparte, su un alto monte.

 La Festa della Trasfigurazione, trasfigurazione del Signore. La manifestazione particolare della sua vera identità, identità divina, identità gloriosa, identità che Gesù, anzi che Dio stesso concede oggi ai discepoli, ai tre discepoli più vicini a lui, gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, e grazie a loro anche a noi... Una celebrazione allora che ha come suo fondamento un avvenimento storico, una cosa realmente accaduta, un miracolo della vita pubblica di Gesù, prima della sua Pasqua, prima della sua morte e della risurrezione gloriosa, prima di questi ma che racchiude in sé significati profondi, significati che vanno al di là di questa sua morte e della risurrezione, perché il Signore si mostra, si fa vedere così come è veramente, glorioso.
Un punto fondamentale di questo evento, un punto che la caratterizza questa festa, che la caratterizza in modo particolare, univoco è la Teofania. Che cosa significa questa parola? Teofania è la manifestazione, manifestazione di Dio, ma una manifestazione solenne, grande... Nell'Antico Testamento abbiamo molti esempi, molti casi delle manifestazioni di Dio. Dio appariva spesso al popolo eletto. Lo sapevano vedere, riconoscere gli israeliti, forse più di noi... Uno dei segni della sua presenza, di Dio, era la nube, la nube che sia alzava sopra la tenda, nel deserto. O roveto ardente, o terremoto, o la vittoria miracolosa sui nemici... Erano tutte le manifestazioni, teofanie appunto di Dio che voleva essere vicino all'uomo, vicino a noi.
Ma tutte queste manifestazioni veterotestamentarie erano solo un anticipo, una preparazione alla manifestazione definitiva, alla manifestazione massima, la manifestazione della redenzione, della venuta del Signore Gesù Cristo, nato, vissuto tra noi, morto e risuscitato; Gesù, Uomo – Dio. Anche se noi aspettiamo ancora un'altra manifestazione del Signore, l'ultima manifestazione di Gesù, quella della fine dei tempi. Quando ritornerà il Signore con le schiere degli angeli, quando dividerà i buoni dai cattivi.
La manifestazione dunque... la teofania sul Monte, la conferma da parte di Dio Padre, della missione del Cristo della missione che Gesù ha da compiere nel mondo... "Questi è il mio figlio prediletto, ascoltatelo" è il massimo della Teofania. Dio Padre, in presenza dei profeti antichi, di Mosé, di Elia, dei profeti, coloro che hanno preparato la venuta del Messia; in presenza poi dei discepoli, degli Apostoli, dei testimoni prescelti... ecco Dio Padre proclama Cristo suo Figlio, anzi, Figlio prediletto, in cui egli si compiace...
Nel brano di oggi c'è però un'altra parola che non vorrei ci sfuggisse. Questo è il Figlio prediletto, dice, ma dice anche: "Ascoltatelo". Il Padre ci dà un ordine preciso, l'ordine di ascoltare il messaggio del Figlio, di ascoltare Gesù. Anche la Madonna Ss.ma alle nozze di Cana, lei che "ascoltava, meditava e portava le parole di Dio nel proprio cuore, dice ai servi: ascoltatelo, "fate quello che vi dirà". Che significa dunque ascoltare Gesù? Ascoltare... non sentire...! Ascoltare è compiere i suoi comandamenti e particolarmente il primo dei comandamenti, quello dell'Amore. Ascoltare il Signore è comportarsi come egli si è comportato, come lui è vissuto sulla terra, vivere dall'esempio che Gesù ci ha lasciato... E lui ha trascorso tutta la sua vita facendo la volontà di Dio, facendo del bene a tutti, aiutando i bisognosi, sanando i malati, predicando la Buona Novella del Regno di Dio.
Tanti parteciperanno all'Eucaristia oggi. L'Eucaristia è la manifestazione, la nostra teofania di Dio. Non le accompagnano né terremoti, né nubi o saette. Qui però abbiamo tra noi, nelle nostre mani Dio stesso, Dio che si lascia pregare, sentire, toccare, gustare, perfino mangiare... Dio che mangiato nel pane inizia in noi l'opera sua, inizia in noi la nostra trasfigurazione, entra dentro di noi e ci trasfigura, trasforma dal di dentro, quasi dall'interno... Ecco la festa della trasfigurazione, di Dio, di Gesù, ma anche la festa della nostra trasfigurazione, la profezia di ciò che dobbiamo diventare noi. E quando scenderemo dal monte, quando torneremo a casa nostra, ai nostri impegni, dopo l'Eucaristia, possiamo continuare ad essere trasfigurati, luminosi, bianchi, per contagiare con la nostra esperienza, con il nostro esempio anche gli altri. Il Signore ce lo conceda.

Antifona d'Ingresso

Nella nube luminosa apparve lo Spirito Santo e si udì la voce del Padre: * «Questi è il mio Figlio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». (Cf. Mt 17, 5)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del tuo Figlio unigenito hai confermato i misteri della fede con la testimonianza di Mosè ed Elia, nostri padri, e hai mirabilmente preannunciato la nostra definitiva adozione a tuoi figli, fa' che, ascoltando la parola del tuo amato Figlio, diventiamo coeredi della sua gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dn 7,9-10.13-14

Dal libro del profeta Danièle
Io continuavo a guardare,
quand'ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

2Pt 1,16-19

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: "Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale ho posto il mio compiacimento". Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.

NOTA:
Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal. 96

RIT: Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Perché tu, Signore,
sei l'Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Questi è il Figlio mio, l'amato:
in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 17,1-9 (Anno A)
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo".
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi e non temete". Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mc 9,2-10 (Anno B)
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: "Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: "Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!". E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Lc 9,28-36 (ANNO C)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa". Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!".
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Rivolgiamo la nostra preghiera Dio Padre, che ha voluto donarci Gesù Cristo suo Figlio per la nostra salvezza. Insieme diciamo:

Ascoltaci, santo Signore.

Perché il Papa, i vescovi e i sacerdoti mostrino agli uomini il volto di Gesù uomo-Dio, in tutto il suo fascino e splendore. Preghiamo:

Perché la Chiesa faccia risplendere nel mondo la luce, la verità e l'amore di Cristo. Preghiamo:

Perché i simpatizzanti di Gesù trovino chi li aiuti a fare il passo che li porta dalla semplice ammirazione alla fede in lui. Preghiamo:

Perché gli ammalati, nella certezza che il Signore renderà il nostro corpo simile al suo corpo glorioso, vivano in serenità anche la loro sofferenza. Preghiamo:

Perché noi qui riuniti ci preoccupiamo costantemente di migliorare la nostra conoscenza di Gesù, per una vita di fede sempre più aderente a lui e al suo messaggio. Preghiamo:

Perché scopriamo il volto di Cristo in quello dei fratelli.
Per chi è stato chiamato alla contemplazione.

Dio, nostro Padre, accogli le preghiere che con fiducia ti abbiamo rivolto, perché già oggi, anche su di noi risplenda la luce del Cristo nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Santifica queste offerte, o Padre, per il mistero della gloriosa Trasfigurazione del tuo Figlio unigenito, e cancella i nostri peccati con lo splendore della sua luce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Dinanzi a testimoni da lui prescelti egli rivelò la sua gloria, * e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, * per preparare il cuore dei discepoli a sostenere lo scandalo della croce * e preannunciare il compimento, nel corpo di tutta la Chiesa, + della gloria che rifulse in lui, suo capo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Quando Cristo si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, * perché lo vedremo così come egli è. (1 Gv 3, 2)

Dopo la Comunione

Il pane del cielo che abbiamo ricevuto ci trasformi, o Padre, a immagine di Cristo, che nella Trasfigurazione rivelò agli uomini il mistero della sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Sabato 07 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-07.html

XVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Dt 6, 4-13; Sal.17; Mt 17, 14-19.

Commento: La forza della fede.

"Nulla è impossibile a Dio": egli è l'onnipotente, il suo stesso pensiero è in se creativo. A chi agisce nel suo nome viene dato il potere di compiere le sue stesse opere. Egli ha promesso: "In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre ". In questo contesto comprendiamo la delusione e l'amarezza di Gesù sentendo dire da un padre che implora la guarigione del figlio epilettico: "L'ho portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo". Deve costatare di avere a che fare con una generazione incredula e perversa e con discepoli ai quali deve dire di non aver potuto scacciare quel demonio: "Per la vostra poca fede". È significativo che Gesù non chiede ai suoi e a noi una fede eroica, ma ci dice semplicemente: «Se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a là", ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile». Dobbiamo ricordarci però che i doni di Dio, la fede è sicuramente uno dei più importanti, sono conservati in vasi di argilla e sono simili alle lampade delle vergini che attendono l'arrivo dello sposo nel cuore della notte: devono essere opportunamente alimentate e con prudenza bisogna conservare sempre una scorta di olio. Ciò significa concretamente: la pratica della vita cristiana, la frequenza ai sacramenti, le opere buone, la carità fraterna. Mosè nella prima lettura di oggi ci ricorda i precetti da vivere ed insegnare: "Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai". Così quel granellino di fede potrà germogliare anche in ciascuno di noi.

Antifona d'Ingresso

O Dio, vieni a salvarmi, * Signore, vieni presto in mio aiuto. * Tu sei mio aiuto e mio liberatore: * Signore, non tardare. (Sal 69, 2.6)

Colletta

Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, + e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; * rinnova l'opera della tua creazione + e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 6, 4-13

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile.
Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.17

RIT: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 17, 14-19
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dopo aver ascoltato la parola di Dio e prima di celebrare l'eucaristia, eleviamo al Signore la nostra preghiera. Preghiamo insieme e diciamo:

Aumenta la nostra fede, o Signore.

Per la Chiesa di Cristo, perché non perda mai la certezza che il regno di Dio è già presente nella storia, e cresce ogni giorno con la forza dello spirito del Risorto. Preghiamo:

Per i paesi ricchi dell'occidente, perché riscoprano la spiritualità della mortificazione e del digiuno come apertura dello spirito e generosità verso i poveri. Preghiamo:

Per le comunità cristiane, perché di fronte a questa parola di Cristo si interroghino sulla qualità della loro fede. Preghiamo:

Per i nostri fratelli ammalati o comunque sofferenti, perché scoprano i segni dell'amore di Dio anche nella prova e nel dolore che li unisce a Cristo, servo e sofferente. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché sensibile ai bisogni dell'uomo e attenta alle diverse situazioni, interceda con autentica fede per muovere la compassione di Dio. Preghiamo:

Perché il Signore ascolti le preghiere delle mamme e dei papà.
Per la purificazione della nostra fede.

Signore di infinita misericordia, che tieni sempre aperti i tuoi occhi sul mondo, attiraci al tuo amore e facci sperimentare ogni giorno la tua paterna presenza. Per cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo + e, accogliendo questo sacrificio spirituale, * trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Per mezzo di Cristo, tuo amatissimo Figlio, * hai creato l'uomo a tua immagine * e lo hai rigenerato a vita nuova. ** Per questo mistero di salvezza ti servono tutte le creature, * ti lodano tutti i redenti e ti benedicono unanimi gli angeli e i santi. * E noi, uniti con gioia a questo immenso coro, + ti celebriamo, cantando senza fine la tua lode: **

Antifona alla Comunione

Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, * un pane che porta in sé ogni dolcezza * e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16, 20)

Dopo la Comunione

Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, + i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, * e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 08 agosto 2021    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2021-08-08.html

XIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: 1 Re 19, 4-8; Sal.33; Ef 4, 30 - 5, 2; Gv 6, 41-51.

Commento: Mangia perché è troppo lungo per te il cammino.

La fame è diventata avidità in noi e ci ha indotto al peccato sin dal principio. Un cibo proibito e venèfico ci ha procurato la morte. Quella bramosìa insaziata rode ancora nel cuore dell'uomo; si esprime nelle voglie incontenibili e nei desideri smodati. Sperimentiamo, come il profeta Elia, con il peccato e la morte, la corruzione della carne, la debolezza e tutte le umane fragilità. Abbiamo bisogno di rinascere ed essere rinvigoriti con un cibo buono e salutare, urge rinverdire tutto il nostro essere e restituirgli l'originario divino splendore. Ecco allora il capolavoro di Dio: incarna il suo Figlio unigenito Gesù Cristo con la carne purissima e incorrotta della Vergine Immacolata; ora quella stessa carne, consacrata sugli altari del mondo, ci viene offerta come pane di vita. È il pane vivo disceso dal cielo. Ci viene dato gratuitamente per essere rigenerati a vita nuova, perché la nostra carne perda la debolezza della corruzione e torni ad essere candida come Dio l'aveva creata. È carne di comunione che così rinsalda i nostri vincoli con il nostro Creatore e con i nostri fratelli. È carne traboccante di energia divina che ci consente di superare tutti gli ostacoli e le prove della vita e di raggiungere l'obiettivo finale della nostra esistenza. Per noi, partecipi del banchetto celeste, il cammino non è troppo lungo perché l'energia abbonda. In virtù di quel cibo ci è concesso di orientare al bene tutta la nostra vita. Ecco perché san Paolo, sapendo del pane di cui possiamo nutrirci, proprio oggi così ci esorta: "Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore". Chi si nutre di Dio è pervaso dal suo Spirito; è interiormente rinnovato e purificato da quel soffio divino. Possiamo davvero diventare imitatori e figli di Dio.

Antifona d'Ingresso

Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza, * non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. * Alzati, o Dio, difendi la mia causa, * non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73, 20.19.22)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: * fa' crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, + perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che guidi la tua Chiesa pellegrina nel mondo, sostienila con la forza del cibo che non perisce, perché, perseverando nella fede e nell'amore, giunga a contemplare la luce del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Re 19, 4-8

Dal primo libro dei Re.
In quei giorni, Elia s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri". Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.
Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: "Àlzati, mangia!". Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò.
Tornò per la seconda volta l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino". Si alzò, mangiò e bevve.
Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Gustate e vedete com'è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

Seconda Lettura

Ef 4, 30 - 5, 2

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.
Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 41-51
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: "Io sono il pane disceso dal cielo". E dicevano: "Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?".
Gesù rispose loro: "Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù è il principio della creazione nuova;
in lui ogni uomo si apre alla fiducia e alla speranza.
Con questo spirito rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.

R. Venga il tuo regno, Signore.

Per la santa Chiesa pellegrina nel mondo,
perché nel fervore della sua fede e della sua testimonianza
sia lievito che fermenta la massa, preghiamo. R.

Per quanti soffrono a causa della violenza e dell'oppressione,
perché sia loro riconosciuto il diritto a costruire in piena dignità e uguaglianza
il loro futuro, secondo il piano di Dio, preghiamo. R.

Per gli uomini che hanno responsabilità educative e sociali,
perché promuovano la crescita integrale della persona umana,
aperta a Dio e ai fratelli, preghiamo. R.

Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra scarsa coerenza,
perché mediante la nostra conversione
ritrovino fiducia nella potenza del Vangelo, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché la familiarità quotidiana con la parola di Dio
ci renda capaci di valutare con maturo discernimento
ciò che Dio vuole nelle concrete situazioni della vita, preghiamo. R.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera
e custodisci in noi i doni del tuo Spirito;
fà che ogni uomo conosca te, unico vero Dio,
e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: + nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, * con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno + per Cristo Signore nostro. ** Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l'umanità decaduta; * soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; * risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; * salendo a te, o Padre, + ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Celebra il Signore, Gerusalemme! * Egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147, 12.14)

—(oppure)—
Dice il Signore: * "Il pane che io darò * è la mia carne per la vita del mondo". (Gv 6, 51)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai tuoi sacramenti ci salvi, o Signore, + e confermi noi tutti nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.