XV Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde
LETTURE: Am 7, 12-15; Sal.84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13.
Commento: Una missione per sempre.
Oggi ricorre la festa di uno dei Patroni d'Europa, San Benedetto abate. E, visto che quest anno cade di domenica il calendario liturgico dà precedenza al giorno del Signore e omette la festa. Ma per noi benedettini, questa di oggi è una solennità. Pertanto noi e tutto l'Ordine benedettino lo ricorderemo San Benedetto, grande santo al quale l'Europa, per davvero, e in tanti ambiti, non soltanto spirituali, gli dovrebbe essere grata. Per la Vostra comodità però vi proponiamo il commento alle letture della quindicesima domenica del tempo ordinario, chiedendo di non omettere il ricordo di San Benedetto e specialmente il suo motto: "Ora et Labora", attuale ieri, oggi e in futuro. Così leggiamo nel vangelo: "In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri". L'eco forte e misterioso di quella prima chiamata, l'invito ad "andare" risuona ancora perenne e pressante nel mondo di oggi, nella Chiesa di Cristo. Noi, gli inviati di oggi, abbiamo bisogno più che mai del potere sugli spiriti immondi. Abbiamo bisogno noi per primo di interiore e totale purificazione, dobbiamo poi affrontare e disinfestare i vasti inquinamenti del mondo. La povertà dei primi ancora ci accompagni e non solo perché, fedeli al mandato, muniti di un bastone da viaggio, non facciamo riserve né di pane, né di sacca, né di denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche", ma anche perché la nostra forza sgorga soltanto da Colui che ci invia e dal divino Messaggio che abbiamo da annunciare e testimoniare. Se scelti da nulla non lo dobbiamo a noi stessi: "Egli ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità, predestinandoci ad essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato". Nonostante la scelta di predilezione, nonostante il fatto che è Lui, il Signore, ad inviarci, nonostante abbiamo da dire la Verità e il compito di sanare e di guarire, nonostante che nel suo nome ci presentiamo al mondo, dobbiamo attenderci non una festosa accoglienza, non il plauso e successo, non conversioni a fiume, tutt'altro! Da Amos a Papa Francesco, in tutte le epoche, dovunque nel mondo, potremmo ancora sentirci ripetere: "Vattene, veggente, ritìrati nella tua terra...". Sì, i nemici vorrebbero segnare un ambito alla Chiesa e ai suoi ministri, un ambito minimo e lì relegarci in silenzio! È continuo il tentativo di imbavagliare la Chiesa. Lo strepito del male non vuole essere disturbato. Non vuole interferenze. Noi però non possiamo tacere. «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini»: non possiamo disattendere il mandato che Cristo stesso ci ha affidato; non possiamo tacere neanche dinanzi alle minacce e alle persecuzioni. Anzi quando il male dilaga la nostra voce deve diventare un grido. Iniziamo però dalla testimonianza, seria e verace, dalla testimonianza della nostra vita. E' facile infatti pronunciare sentenze senza però constatare sulla propria pelle quanto costano sacrifici e sforzi di essere cristiani nel mondo di oggi... Con l'aiuto di Dio possiamo fàrcela.
Nell'Ordine Benedettino: S.Benedetto
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che chiami tutti gli uomini a essere tuoi figli in Cristo, concedi alla tua Chiesa di confidare solo nella forza dello Spirito per testimoniare a tutti le ricchezze della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Am 7, 12-15
Dal libro del profeta Amos In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: "Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno". Amos rispose ad Amasìa e disse: "Non ero profeta né figlio di profeta; ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro. Il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse: Va', profetizza al mio popolo Israele".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.84
RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino.
Seconda Lettura
Ef 1, 3-14
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l'ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati - secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.
VANGELO
Mc 6, 7-13 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: "Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro". Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Con la fiducia filiale che lo Spirito di Cristo suscita nei nostri cuori, innalziamo la comune preghiera a Dio Padre misericordioso.
R. Ascolta, o Padre, la nostra supplica.
Perché la Chiesa sia sempre più comunità di fede, di preghiera e di carità fraterna, preghiamo. R.
Perché non manchino uomini e donne pronti ad accogliere la chiamata di Dio, preghiamo. R.
Perché Dio faccia cadere le armi dalla mano dei violenti, preghiamo. R.
Perché la città degli uomini diventi un luogo di convivenza pacifica e cordiale, preghiamo. R.
Perché lo Spirito del Signore porti salute agli infermi, consolazione agli afflitti, speranza e pace al mondo intero, preghiamo. R.
O Padre, fonte di ogni dono, ti abbiamo manifestato con umile confidenza le nostre intenzioni; nella tua immensa bontà esaudisci la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5) Oppure: Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
—(oppure)— I Dodici, inviati da Gesù, predicavano la conversione, * scacciavano i demoni e guarivano gli infermi. (Cf. Mc 6, 12-13)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Spesso noi cristiani veniamo visti dall'esterno come coloro che dovrebbero essere buoni, mansueti, tranquilli, come pecore condotte al macello. Oggi dalla bocca di Gesù sentiamo tutt'altro che pace e mansuetudine... Fuoco, guerra, spada, divisione... Sì, i cristiani devono essere pronti anche ad essere come le pecorelle, senza aprire la bocca, ma proprio per questo devono essere inamovibili nell'ascoltare ed eseguire l'insegnamento di Cristo. Con il loro comportamento devono essere la divisione tra il peccato e il bene, devono bruciare, scottare con il loro esempio di vita, tagliare come la spada con il peccato, con coloro che non vogliono tornare alla retta via. Chi ama il padre e la madre... più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non mi segue non è degno di me. Ma la ricompensa è infinitamente sovrabbondante: chi accoglie i Suoi discepoli, chi accoglie coloro che credono in lui, proprio perché credono in lui, vivrà con il Padre, in eterno. E nulla andrà perduto: anche un bicchiere d'acqua dato per amore suo, avrà la sua ricompensa. Sei tu il Suo testimone?
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 1, 8-14. 22
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Egli disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese». Perciò vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le loro angherie, e così costruirono per il faraone le città deposito, cioè Pitom e Ramses. Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva, ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti. Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli con durezza. Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare l'argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi lavori li obbligarono con durezza. Il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: «Gettate nel Nilo ogni figlio maschio che nascerà, ma lasciate vivere ogni femmina»
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.123
RIT: Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Se il Signore non fosse stato per noi - lo dica Israele -, se il Signore non fosse stato per noi, quando eravamo assaliti, allora ci avrebbero inghiottiti vivi, quando divampò contro di noi la loro collera.
Allora le acque ci avrebbero travolti, un torrente ci avrebbe sommersi; allora ci avrebbero sommersi acque impetuose. Sia benedetto il Signore, che non ci ha consegnati in preda ai loro denti.
Siamo stati liberati come un passero dal laccio dei cacciatori: il laccio si è spezzato e noi siamo scampati. Il nostro aiuto è nel nome del Signore: egli ha fatto cielo e terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
VANGELO
Mt 10, 34 -11, 1 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l'uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La parola di Dio ci invita ad una scena radicale di Gesù e dell'amore verso tutti gli uomini. Per avere la forza di seguirlo, preghiamo insieme:
Accogli, Signore, la nostra preghiera.
Signore, Dio geloso, ti preghiamo per la tua Chiesa: sappia testimoniare, con la parola e le scelte di vita, l'amore e la fedeltà al suo sposo Gesù.
Signore, Dio di giustizia, ti preghiamo per le nazioni: umilmente riconoscano che i contrasti si risolvono soltanto con la ricerca della giustizia.
Signore, Dio d'amore, ti preghiamo per il nostro cuore di uomini: ogni nostro affetto di sposi, di figli, di amici, sia segno e rivelazione del tuo amore.
Signore, Dio di speranza, ti preghiamo per i sacerdoti e i religiosi: mostrino con la vita che la scelta di te rende accoglienti e interessati ad ogni uomo.
Signore, Dio di pace, ti preghiamo per noi cristiani: insegnaci che la vera pace non è disimpegno e desiderio di tranquillità, ma è passione per la libertà e la verità.
Per i poveri che vivono in mezzo a noi. Perché la nostra eucaristia divenga condivisione dei beni.
Dio Padre, accogli la nostra preghiera e manda il tuo Spirito a trasformarci, perché guardando i nostri volti tu vi riconosca la somiglianza con Gesù Cristo tuo figlio, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Ognuno risponderà secondo quanto ha ricevuto. Se tu hai ricevuto cinquanta non potrai rispondere solo dei trenta. Ecco l'intervento di Dio straordinario e palese: il Signore si rivolge alle città nelle quali aveva compiuto il maggior numero dei miracoli, laddove ha risolto molte difficoltà, laddove ha portato molta gioia, sanando e guarendo molti. Ma tutto questo non è stato sufficiente per la conversione dei loro abitanti. Hanno ricevuto tanto, ma non altrettanto hanno guadagnato, hanno perso anche quello che da Dio hanno ricevuto. E' per questo che il Signore pronuncia il suo «guai» su quelle città. Anche noi abbiamo ricevuto tante grazie, abbiamo ricevuto la vita, la fede, viviamo nella pace, almeno noi in Italia, senza grandi contrasti. Tutte queste sono le grazie di Dio che devono portarci alla fede ancora più grande, più forte. Non possiamo dormire come le vergini stolte aspettando il nostro sposo. Dobbiamo essere come quelle sapienti che sempre con sé portano non solo la lampada, ma anche dell'olio. Tutti i beni che riceviamo dalla Sua bontà devono servire a fare altri beni, altre grazie, devono avvicinarci sempre più a Dio e ai fratelli. Se non fosse così anche su di noi graverebbe il «guai» del Signore. Finché siamo in vita abbiamo il tempo per la conversione, abbiamo il tempo per la revisione della nostra vita. Abbiamo la speranza che all'ultima ora il Signore ci troverà giusti davanti a lui. Ed anche davanti a noi si apriranno le porte del cielo. Il Signore ce lo conceda.
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 2, 1-15
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una discendente di Levi. La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese per lui un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi adagiò il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. La sorella del bambino si pose a osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Ella vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. L'aprì e vide il bambino: ecco, il piccolo piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andare a chiamarti una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». «Va'», rispose la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò. Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli fu per lei come un figlio e lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho tratto dalle acque!». Un giorno Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i loro lavori forzati. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo sotterrò nella sabbia. Il giorno dopo uscì di nuovo e vide due Ebrei che litigavano; disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?». Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di potermi uccidere, come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa». Il faraone sentì parlare di questo fatto e fece cercare Mosè per metterlo a morte. Allora Mosè fuggì lontano dal faraone e si fermò nel territorio di Madian.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.68
RIT: Voi che cercate Dio, fatevi coraggio.
Affondo in un abisso di fango, non ho nessun sostegno; sono caduto in acque profonde e la corrente mi travolge.
Ma io rivolgo a te la mia preghiera, Signore, nel tempo della benevolenza. O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi, nella fedeltà della tua salvezza.
Io sono povero e sofferente: la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. Loderò il nome di Dio con un canto, lo magnificherò con un ringraziamento.
Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 20-24 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, il Signore ci ha chiamati ad essere sale della terra e luce del mondo, testimoniando la nostra fede e la certezza che Dio opera in ogni evento della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché il Papa, i patriarchi e i vescovi annuncino con gioia a tutto il mondo la salvezza di Cristo e le meraviglie che ha fatto per noi. Preghiamo:
Perché tutti quelli che lavorano nella politica internazionale ricerchino, nelle alleanze e negli accordi, soprattutto la giustizia e la pace. Preghiamo:
Perché tutti i cristiani sappiano vedere gli eventi della loro vita con gli occhi della fede, e siano testimoni di speranza. Preghiamo:
Perché la fede che abbiamo ricevuto non divenga ostacolo al dialogo e all'accoglienza del nostro prossimo. Preghiamo:
Perché il miracolo dell'eucaristia che stiamo celebrando ci apra alla bontà e alla misericordia del Padre. Preghiamo:
Per tutti i nati di questo giorno. Per quelli che abbiamo considerato peggiori di noi.
Signore nostro Dio, aiutaci, ad essere nel mondo annunciatori della salvezza del tuo Figlio Gesù Cristo, e strumenti docili dello Spirito che lavora a costruire il tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Benedico te Padre, perché hai rivelato tutte queste cose ai piccoli. Dio non è impressionato dalla grandezza, dall'intelligenza, dalla sapienza umana. Quelli che li fanno tenerezza sono i più piccoli, gli ultimi, gli emarginati. A loro tutta la sua attenzione. Gesù, durante la sua vita terrena, ha sempre cercato quegli ultimi, è andato in cerca dei malati per sanarli, in cerca degli indemoniati per liberarli, in cerca degli afflitti per annunziare loro la speranza che lui stesso ha portato sulla terra. Anche noi, se vogliamo chiamarci cristiani, se vogliamo veramente esserli, dobbiamo comportarci in tutto come si è comportato il Signore. Certo, non sempre questo sarà facile, non sempre ci aiuterà la nostra società, la nostra formazione, i nostri vicini. Ma proprio in questi momenti difficili il Signore è particolarmente con noi. Dobbiamo sforzarci sempre più di conoscerlo, anche se, come ci dice il Vangelo odierno, non lo conosceremo mai abbastanza. Solo il Padre conosce il Figlio e il Figlio conosce il Padre. Conoscere ma non per sentito dire, non dai racconti degli altri, quanto dalle nostre personali esperienze, dalla nostra con lui intimità. Egli conosce ciascuno di noi, ci conosce come il pastore conosce le sue pecorelle. Se noi lo vorremo egli ci si svelerà, ci apparirà, ci si comunicherà perché il Signore è sempre vicino a chi lo cerca con cuore sincero.
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 3, 1-6. 9-12
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio. Il Signore disse: «Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall'Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.102
RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia
Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d'Israele.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 25-27 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù è la rivelazione di Dio. Avviciniamoci a lui con cuore di bambini per scoprire l'amore del Padre. Diciamo insieme:
Cambia il cuore del tuo popolo, Signore.
Perché il Papa, i vescovi, i sacerdoti siano piccoli, poveri e ultimi, davanti al Signore e davanti al loro popolo, per saper rivelare la salvezza di Dio. Preghiamo:
Perché gli uomini della politica si adoperino particolarmente a favore dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
Perché i carcerati sentano accanto il Signore che libera ogni uomo, e trovino nella società il rispetto e la solidarietà. Preghiamo:
Perché nelle piccole e grandi cose della nostra giornata siamo attenti alla voce di Dio che chiama, pronti a rispondere «eccomi» con la nostra vita. Preghiamo:
Perché sappiamo pregare e sentire Dio presente nel nostro cuore come il fuoco misterioso che ci dà la vita. Preghiamo:
Per le persone che hanno scelto la vita contemplativa. Per i bambini che vivono accanto a noi.
Signore, che chiami ogni uomo per solo dono del tuo amore, guardare oggi davanti a te come poveri, bisognosi di tutto, e donaci il tuo Spirito che ci fa comprendere ogni parola del tuo Figlio, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Nella prima lettura di oggi Dio svela a Mosè il suo nome. "Io sono colui che sono", io sono colui che è veramente, l'unico che esiste davvero. Tutti gli altri esseri esistono perché sono stati chiamati da Lui. Ed egli ci chiama: venite a me, venite tutti che siete affaticati, tutti che siete oppressi ed io vi ristorerò. Gesù ha conosciuto la fatica dell'essere uomo, capisce la nostra stanchezza, lui che agli Apostoli stanchi ha amorevolmente detto: venite, riposatevi un po'... Siamo in molti oggi a sentirsi affaticati e oppressi, nonostante tutto ciò che abbiamo, o forse proprio a causa di tutto ciò che abbiamo. Ecco il giogo che ci pesa, che ci schiaccia. E' pesante perché carico di tante cose inutili delle quali ci carichiamo noi stessi. Il giogo del Signore invece è leggero, è dolce, perché segnato dalla sua di noi conoscenza, perché segnato dal suo amore verso di noi. E san Paolo ci insegna che Dio mai ci caricherà dei pesi che non saremmo in grado di portare. Dobbiamo imparare da lui, o tradotto meglio... imparare lui. E che cosa? Imparare Gesù che è mite ed umile di cuore. Se lo contempliamo nei vangeli, nella preghiera quotidiana, diventa più facile imparalo perché egli è il maestro che insegna con l'esempio, esempio che poi a nostra volta attirerà anche gli altri alla sorgente della salvezza che è Gesù stesso.
Antifona d'Ingresso
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, * il Signore lo ha colmato dello spirito * di sapienza e d'intelligenza; * gli ha fatto indossare una veste di gloria (T.P. Alleluia). (Cf. Sir 15, 5)
Colletta
Dio onnipotente, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo del santo vescovo Bonaventura, di essere illuminati dalla sua eminente sapienza e di imitare il suo serafico ardore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 3, 13-20
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, [udendo la voce del Signore dal mezzo del roveto,] Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi". Mi diranno: "Qual è il suo nome?". E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: "Io-Sono mi ha mandato a voi"». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: "Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi". Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: "Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, mi è apparso per dirmi: Sono venuto a visitarvi e vedere ciò che viene fatto a voi in Egitto. E ho detto: Vi farò salire dalla umiliazione dell'Egitto verso la terra del Cananeo, dell'Ittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso una terra dove scorrono latte e miele". Essi ascolteranno la tua voce, e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re d'Egitto e gli direte: "Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto, a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio". Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte. Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo di che egli vi lascerà andare».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.104
RIT: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.
Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell'alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco.
Dio rese molto fecondo il suo popolo, lo rese più forte dei suoi oppressori. Cambiò il loro cuore perché odiassero il suo popolo e agissero con inganno contro i suoi servi.
Mandò Mosè, suo servo, e Aronne, che si era scelto: misero in atto contro di loro i suoi segni e i suoi prodigi nella terra di Cam.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 28-30 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, accettare il giogo di Cristo significa scoprire la libertà, la gioia e la pace. Per questo, preghiamo insieme e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Dio, fonte dell'unità, fà maturare i gemiti dello Spirito presenti nel mondo verso Cristo, principio e fine di ogni cosa. Preghiamo:
Dio giusto, rendi la tua Chiesa ovunque lievito di liberazione, capace di vedere le ingiustizie e di svegliare i rassegnati. Preghiamo:
Dio dei nostri padri, aiuta il tuo popolo a testimoniare al mondo che tu sei vicino ad ogni uomo con amore fedele. Preghiamo:
Dio Salvatore, dà ad ogni uomo che lavora la certezza di costruire un mondo nuovo con te. Preghiamo:
Dio consolatore, aiuta i poveri, i malati, gli ultimi, con il dono della fiducia in te. Preghiamo:
Per i giovani del nostro quartiere alla ricerca di una loro identità. Per chi è tentato dal potere, dal denaro e dalla gloria.
Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Sia a te gradito, o Dio, il sacrificio che ti offriamo con gioia nella memoria di san N., che ci ha insegnato a offrirti tutta la nostra vita in un unico canto di lode. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno (T.P. Alleluia). (Cf. Lc 12, 42)
—(oppure)— Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo (T.P. Alleluia). (Cf. Sal 1, 2-3)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti di Cristo, pane vivo, nella memoria di san N., formaci alla scuola del Vangelo, perché conosciamo la tua verità e la viviamo nella carità fraterna. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Misericordia io voglio e non sacrificio...
Gesù riporta questa frase dell'Antico Testamento al termine di una ennesima controversia con i farisei. Leggiamo nel vangelo come loro si sono scandalizzati contro i discepoli di Gesù che, in giorno di festa, coglievano spighe per sfamarsi. I farisei erano certi di essere nel giusto, di fare la volontà di Dio, perché compivano alla lettera le innumerevoli prescrizioni legali. Ma questa non è saggezza evangelica, non è caratteristica cristiana. Dio si è manifestato come liberatore e vuole che il nostro slancio verso di lui sia obbedienza, ma non un'obbedienza legalistica ma piuttosto l'obbedienza dei figli, l'obbedienza figliale. Noi siamo obbedienti ai suoi comandamenti proprio perché egli ci ama come Padre e ci ha reso liberi, capaci di conoscere le situazioni, capaci di giudicarle, capaci di prendere le decisioni giuste per il bene nostro e degli altri. Il Signore vuole che viviamo nella carità ed ogni precetto, ogni comandamento è subordinato ad essa. Così la nostra vita renderà testimonianza a lui, Dio, che crea gli uomini liberi.
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 11, 10-12, 14
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, Mosè e Aronne avevano fatto tutti quei prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dalla sua terra. Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d'Egitto: «Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno. Parlate a tutta la comunità d'Israele e dite: "Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po' del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Non lo mangerete crudo, né bollito nell'acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le zampe e le viscere. Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato, lo brucerete nel fuoco. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! In quella notte io passerò per la terra d'Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d'Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell'Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d'Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.115
RIT: Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mt 12, 1-8 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Maria è l'ideale di purezza e di fede cui tutti guardiamo. A lei uniti, presentiamo fiduciosi le nostre necessità al Signore, dicendo:
O Dio, venga a noi il tuo regno.
Perché la Chiesa sia una sposa sempre più pura e fedele. Preghiamo:
Perché le persone consacrate riscoprano quotidianamente la bellezza della loro vocazione e la loro fecondità spirituale. Preghiamo:
Perché sappiamo portare Gesù a chi soffre e a chi lo cerca pur non sapendolo. Preghiamo:
Perché la parola di Dio penetri profondamente in noi e rinnovi radicalmente la nostra vita. Preghiamo:
Perché nella nostra giornata diamo sufficiente spazio all'adorazione e al silenzio interiore. Preghiamo:
O Dio, che in Maria ci hai dato un modello perfetto di santità, accogli le nostre suppliche per intercessione di questa Madre tenerissima e del suo Figlio Gesù, che è morto per noi e con te vive e regna nei secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
La ferocia dei farisei contro Gesù non si placherà mai. La verità che egli ha portato, la liberà dei figli, della quale egli è il Profeta, li dà fastidio. Ieri abbiamo sentito lo scandalo per aver strappato qualche spiga nel giorno di sabato. Anche oggi cercano di toglierlo di mezzo, di chiudere la sua bocca. E Gesù, proprio come il servo mite ed umile, non contende ma si fa da parte, si allontana. E' mite il Figlio di Dio che guarisce tutti. Compie veramente la figura del servo di Dio, che non oppone resistenza con la violenza, ma con la mitezza del servo sofferente di Isaia, del quale egli dice: Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, per rimettere in libertà gli oppressi. Non è facile mettersi da parte, specie quando crediamo di aver ragione, di stare nel giusto, di aver usato i carismi ricevuti secondo la volontà di Dio. Forse i destinatari della nostra carità non ne erano degni... allora scuotiamo la polvere dei nostri piedi ma con amore e non con disprezzo verso di loro e andiamo a fare la carità a coloro che hanno il cuore più aperto e gli occhi dell'anima più puliti, sapendo che tutto ha il suo tempo e il suo percorso. Ancora oggi, noi Cristiani, crediamo e preghiamo perché coloro ai quali per primi era rivolto l'annunzio della Buona novella capiscano e credano nella grande novità, nel grande compimento dell'antica promessa, portata al mondo da Gesù, Figlio di Dio.
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 12, 37-42
Dal libro dell'Èsodo In quei giorni, gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini adulti, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e greggi e armenti in mandrie molto grandi. Fecero cuocere la pasta che avevano portato dall'Egitto in forma di focacce àzzime, perché non era lievitata: infatti erano stati scacciati dall'Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio. La permanenza degli Israeliti in Egitto fu di quattrocentotrent'anni. Al termine dei quattrocentotrent'anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dalla terra d'Egitto. Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dalla terra d'Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore per tutti gli Israeliti, di generazione in generazione.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.135
RIT: Il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore perché è buono, nella nostra umiliazione si è ricordato di noi, ci ha liberati dai nostri avversari.
Colpì l'Egitto nei suoi primogeniti, da quella terra fece uscire Israele, con mano potente e braccio teso.
Divise il Mar Rosso in due parti, in mezzo fece passare Israele, vi travolse il faraone e il suo esercito.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
VANGELO
Mt 12, 14-21 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio ci ha dato la grazia di essere tra quelli che seguono Gesù. Egli ci guarisce e ci dona la speranza. Per questo lo preghiamo per noi e per tutto il mondo, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché lo Spirito Santo operi fortemente nella sua Chiesa, rendendola annuncio di giustizia e di salvezza. Preghiamo:
Perché chi chiede e chi amministra la giustizia, sia capace di farlo con amore e comprensione verso tutti. Preghiamo:
Perché i sacerdoti che confessano sappiano far sentire ai peccatori la pazienza, la misericordia e l'amore del Padre. Preghiamo:
Perché i malati, mentre sperano dal Signore la guarigione, sappiano soffrire in unione con Gesù. Preghiamo:
Perché tutti noi, sacerdoti, religiosi e laici di questa comunità, non desideriamo mai il successo di essere tanti o bravi, ma di essere piccolo gruppo che spera tutto dal Signore. Preghiamo:
Per chi sente la propria croce pesante e gravosa. Per chi sta trascorrendo il periodo delle ferie.
Signore, che ci ami e che passi notti di veglia per ognuno di noi, apri i nostri cuori a comprendere l'altezza, la larghezza, la profondità del tuo amore, e rendici generosi e attenti verso i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde
LETTURE: Ger 23, 1-6; Sal.22; Ef 2, 13-18; Mc 6, 30-34.
Commento: Venite in disparte, in luogo solitario, e riposatevi un po'...
Il brano di oggi è commovente per la delicatezza che Gesù mostra verso i discepoli e i suoi seguaci. Gesù, il buon Pastore, si mostra sempre attento alle necessita materiali e spirituali di tutti. Il suo intervento è in due direzioni, che potrebbero sembrare in opposizione: una verso i discepoli e l'altra verso le persone che sono «come pecore senza pastore». In tutti e due i casi è la stessa misericordia di Gesù che opera. Gesù ha inviato i suoi discepoli con un mandato ben preciso; Egli è consapevole che l'impegno che richiede è totale e completo. Anche gli spiriti più pronti e ferventi hanno però bisogno di un momento di riposo per poter adempiere al mandato con dedizione assoluta. Gesù vuol stare un momento con i suoi discepoli proprio per poterli rinfrancare. E' un momento di riposo con Gesù e non di totale ozio improduttivo. Nel momento in cui i discepoli sentono la necessità di rallentare il ritmo delle loro attività stanno però sempre con il Signore; possiamo dire che, in questo momento, sono a Lui più vicini di quando sono inviati in missione di villaggio in villaggio (domenica scorsa). Gesù però non si dimentica di tutti gli altri; sente che tra i suoi seguaci vi è un momento di sbandamento che può produrre rilassatezza; ed ecco che di nuovo si riprende la missione ed è Gesù che opera in prima persona, come un pastore che guarda prima di tutto al bene del suo gregge. In questa dinamica leggiamo delle utili indicazioni per noi che ricerchiamo un momento di legittimo riposo dopo, magari, un anno di lavoro. Le vacanze estive sono un periodo di riposo ma possiamo dimenticarci di essere cristiani? Lo spirito non va in vacanza e non possiamo trascurare che proprio lo Spirito ha sempre bisogno di essere alimentato dalla presenza del Signore. Sia il tempo di vacanza anche il tempo di ricupero di tutte le dimensioni spirituali che nell'arco dell'anno forse, qualche volta l'abbiamo trascurato.
Antifona d'Ingresso
Ecco, Dio è il mio aiuto, * il Signore sostiene la mia vita. * A te con gioia oΩrirò sacrifici * e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore, + e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia, * perché, ardenti di speranza, fede e carità, * restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che nella parola e nel pane di vita offri alla tua Chiesa la confortante presenza del Signore risorto, donaci di riconoscere in lui il vero re e pastore, che rivela agli uomini la tua compassione e reca il dono della riconciliazione e della pace. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ger 23, 1-6
Dal libro del profeta Geremìa Dice il Signore: "Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d'Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.22
RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l'anima mia.
Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni.
Seconda Lettura
Ef 2, 13-18
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mc 6, 30-34 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'". Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Con la fiducia filiale che lo Spirito di Cristo suscita nei nostri cuori, innalziamo la comune preghiera a Dio Padre misericordioso.
R. Ascolta, o Padre, la nostra supplica.
Perché la Chiesa sia sempre più comunità di fede, di preghiera e di carità fraterna, preghiamo. R.
Perché non manchino uomini e donne pronti ad accogliere la chiamata di Dio, preghiamo. R.
Perché Dio faccia cadere le armi dalla mano dei violenti, preghiamo. R.
Perché la città degli uomini diventi un luogo di convivenza pacifica e cordiale, preghiamo. R.
Perché lo Spirito del Signore porti salute agli infermi, consolazione agli afflitti, speranza e pace al mondo intero, preghiamo. R.
O Padre, fonte di ogni dono, ti abbiamo manifestato con umile confidenza le nostre intenzioni; nella tua immensa bontà esaudisci la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio di Cristo hai dato compimento alla Legge antica, + accogli e santifica questa nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, perché ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore * giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: * misericordioso e pietoso è il Signore. * Egli dà il cibo a chi lo teme. Oppure: Ecco: sto alla porta e busso. * Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, * io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3, 20)
—(oppure)— Gesù ebbe compassione di loro, * perché erano come pecore senza pastore. (Cf. Mc 6, 34)
Dopo la Comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, + e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, * donagli di passare dall'antica condizione di peccato * alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore.