...del mistero di Cristo, morto e risorto. Testimoni... da allora ad oggi. Siamo oggi a due settimane dalla Pasqua e le letture, la Parola di Dio risentono ancora del clima di festa, del clima di gioia pasquale per la risurrezione di Gesù. Luca nella prima lettura dagli Atti degli Apostoli ci racconta di Pietro che dopo la discesa dello Spirito Santo non ha più paura. Prima le porte del Cenacolo erano serate, chiuse per paura, oggi Pietro esce dal Cenacolo, comincia a predicare, comincia a dare testimonianza, e con parole dure contro i giudei, contro i farisei... «Voi avete ucciso l'autore della vita!» E Pietro sottolinea un paradosso: Pilato, un pagano, mosso da un senso innato di rettitudine, di giustizia, si è adoperato fino alla fine per liberare Gesù, per preservarlo dalla condanna a morte. Invece i capi del popolo eletto lo hanno crocifisso. Ma Pietro continua a parlare, senza paura, senza timore. E alcuni credono, si convertono. Chiedono: «che cosa dobbiamo fare? Come riparare il peccato?» «Pentitevi, pentitevi e cambiate vita». Anche a noi, oggi risuonano queste stesse parole di Pietro. Noi siamo presenti, per mezzo della liturgia a quell'evento. A noi oggi, come allora, san Pietro dice: «pentitevi e cambiate vita». E forse non si tratta solo della confessione, non si tratta di un semplice pentimento. Si tratta del cambiar vita, del cambiare le nostre visioni, i nostri ideali, le nostre strade... per sostituire le nostre con quelle di Cristo. Non è una cosa semplice e non è immediata. È un processo che ha un inizio, che parte, inizia, per non finire più, se non in Dio. Perché quanto più ci avviciniamo al Signore, quanto più gli siamo vicini, tanto più ci accorgiamo quanta strada abbiamo ancora davanti, quanto abbiamo ancora da camminare... Nel Vangelo invece vediamo Gesù che accompagna nel Cenacolo i suoi, Gesù è in mezzo ai suoi discepoli. Cristo non ci lascia soli come non ha lasciato soli gli apostoli. Dopo la sua risurrezione appare loro molte volte. Nei quaranta giorni tra la Pasqua e l'Ascensione continua ad essere con loro. Parla con loro, mangia, rimprovera la loro incredulità, risolve i dubbi... Tutto questo per rafforzare la loro fede, tutto questo per rinsaldarli, rènderli più convinti. Fare di loro missionari, testimoni. E il Vangelo si conclude proprio così: «Di questo voi siete testimoni». Testimoni della morte, della risurrezione, dell'amore, testimoni e servitori del Vangelo di Cristo. Questo è il compito che Gesù lascia ai discepoli, lo lascia a tutti coloro che lo vogliono seguire. Alla fine della messa noi usciamo di Chiesa, torniamo alle nostre case, ai nostri impegni, ma dobbiamo uscire da qui cambiati, trasformati dall'incontro con Cristo, diversi, come i discepoli di Emmaus, che, senza guardare che era notte, senza guardare la fatica del ritorno, senz'indugio tornano a Gerusalemme per annunziare la buona novella. Che cosa impariamo oggi, che cosa ci insegna la Liturgia della parola... La prima cosa, credo, dovrebbe essere proprio quella dell'ammonimento di Pietro: Pentitevi e cambiate vita. A questo Gesù aggiunge: siate i miei testimoni. Ed è proprio questo che ci chiede oggi il Signore, di essere suoi testimoni, testimoni che la vita ha un senso, che la vita ha un fine, uno scopo, una direzione precisa che è Cristo Gesù. Non è vero che il male è più forte del bene, non è vero che la morte è la fine di tutto, non è vero che la vita non ha senso... Noi siamo testimoni del bene, della vita senza fine, siamo qui per guadagnarcela. Se cerchiamo con tutte le forze di essere suoi testimoni, testimoni del suo amore che egli riversa nei nostri cuori, quell'amore sarà in noi veramente perfetto e la sua pace, la pace che egli ci dona, dimorerà in noi. La Madre del nostro Maestro ci aiuti in questo. :)
Antifona d'Ingresso
Acclamate Dio, voi tutti della terra, * cantate la gloria del suo nome, * dategli gloria con la lode. Alleluia. (Sal 65, 1-2)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Esulti sempre il tuo popolo, o Dio, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e come ora si allieta per la ritrovata dignità filiale, così attenda nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri i nostri cuori all'intelligenza delle Scritture, perché diventiamo i testimoni dell'umanità nuova, pacificata nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 3, 13-15. 17-19
In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l'autore della vita, ma Dio l'ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.4
RIT: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Quando t'invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell'angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».
In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.
Seconda Lettura
1 Gv 2, 1-5
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli.
Alleluia.
VANGELO
Lc 24, 35-48 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il regno dei cieli è opera gratuita del Signore, ma anche nostro solidale impegno; preghiamo perché ogni uomo partecipi responsabilmente alla causa della salvezza.
R. Venga il tuo regno, Signore.
Perché la comunità cristiana custodisca la fede pasquale dei padri e dia testimonianza del rinnovamento nello Spirito attraverso le opere di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Perché ogni famiglia condivida i doni di verità e di grazia che ha ricevuto e anche nell'uso dei beni materiali renda ragione della speranza che splende nel Cristo risorto, preghiamo. R.
Perché ogni cristiano che riconosce il Cristo nella Parola e nel Pane spezzato, sappia vederlo sulle strade del mondo, lo soccorra ferito e bisognoso, lo accolga povero e forestiero, preghiamo. R.
Perché tutti i rinati nel Battesimo rifiutino ogni forma di violenza e di menzogna, e aderiscano alla regalità del Cristo Signore nei pensieri e nelle opere, preghiamo. R.
Perché, conclusa la celebrazione liturgica della Messa, sia tutta la nostra vita ad annunziare nel mondo la riconciliazione e la pace, preghiamo. R.
O Dio, nostro Padre, che in Cristo risorto hai dato inizio alla creazione nuova, fà che i figli della Chiesa, con la grazia dello Spirito Santo, annunzino la perenne novità del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno; * nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli * la conversione e il perdono dei peccati. Alleluia. (Cf. Lc 24, 46-47)
Dopo la Comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.
Nel Signore risorto l'umanità è riportata alla speranza, speranza eterna, che a causa del peccato si era spenta. L'avvenimento della Pasqua riguarda tutti gli uomini. In Gesù tutti ritrovano il senso compiuto della loro esistenza. Questa speranza cresce ogni volta che celebriamo e riceviamo il sacramento di salvezza: l'eucaristia, dove la Pasqua di Gesù si ripresenta e diviene efficace. Nella prima lettura incontriamo il diacono Stefano. Opera in lui la forza, la grazia e il potere di Gesù risorto, con il quale è crollato l'antico mondo dei segni sacri. Gesù è il nuovo luogo sacro (tempio, altare, sacrificio, sacerdote), il compimento delle antiche tradizioni. Purtroppo, la testimonianza coraggiosa e chiara di Stefano non suscita accoglienza ma reazione. È il terribile mistero della nostra libertà che si può opporre all'annunzio del vangelo. È Gesù Cristo che dobbiamo accogliere nella fede. Chi crede, già assimila Gesù come Pane di vita. Possiamo sempre avere fame di quel Pane che ci da la vita eterna.
Antifona d'Ingresso
È risorto il buon pastore * che ha dato la vita per le sue pecore, * e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.
Colletta
Dio onnipotente, fa' che, spogliati dell'uomo vecchio con le sue passioni ingannevoli, viviamo come veri discepoli di Cristo, al quale ci hai resi conformi con i sacramenti pasquali. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 6, 8-15
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio. Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato». E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.118
RIT: Beato chi cammina nella legge del Signore.
Anche se i potenti siedono e mi calunniano, il tuo servo medita i tuoi decreti. I tuoi insegnamenti sono la mia delizia: sono essi i miei consiglieri.
Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi decreti. Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie.
Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 22-29 Dal Vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
L'opera di Dio che Cristo ci ha chiesto di compiere è la fede in lui. Con questa fiducia, supplichiamo Dio per noi e per tutti, dicendo:
Donaci il cibo che dura in eterno, Signore.
Per la Chiesa, perché per la forza dello Spirito Santo proclami dappertutto con coraggio il messaggio evangelico di Cristo Gesù. Preghiamo:
Per i credenti in Cristo, perché comprendano che l'opera essenziale da compiere è permeare tutta la vita di una fede più pura e generosa. Preghiamo:
Per tutti gli uomini che sono impegnati nelle opere del progresso sociale e della pace, perché sappiano orientarsi al Cristo per rispondere pienamente ai veri bisogni dell'uomo. Preghiamo:
Per tutti coloro che soffrono la fame e la sete, perché trovino solidarietà nelle istituzioni sociali e nelle decisioni coraggiose dei responsabili. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché superiamo la continua tentazione del formalismo religioso e della superficialità consumistica. Preghiamo:
Per coloro che hanno il compito di esercitare la giustizia. Per i popoli in via di sviluppo.
O Dio misericordioso, che ti riveli attraverso i segni e gli interventi salvifici di coloro che ti cercano senza interesse o calcolo, fa' che aderiamo con fede al tuo Figlio Gesù che ci hai donato come cibo che dura per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Salgano a te, o Signore, * le nostre preghiere insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché, purificati dal tuo amore, * possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— O Dio, nostro Padre, per questo memoriale dell'immenso amore del tuo Figlio fa' che tutti gli uomini possano gustare il frutto della redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. * Non come la dà il mondo, io la do a voi», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 27)
—(oppure)— Questa è l'opera di Dio: * che crediate in colui che egli ha mandato. Alleluia. (Gv 6, 29)
Dopo la Comunione
—(antica)— Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Guida con bontà, o Signore, la tua Chiesa, nutrita da questo santo convito, perché, retta dalla tua mano sicura, cresca nella libertà e perseveri nell'integrità della vita cristiana. Per Cristo nostro Signore.
Nel sacramento di Battesimo, dove ha operato la Pasqua di Gesù, abbiamo ricevuto una grazia che deve crescere. Aumenterà il distacco dal peccato, la liberazione interiore, e così potremo ereditare i beni promessi, cioè la vita eterna, alla quale Dio ci ha aperto l'ingresso proprio a partire dal lavacro battesimale che ci ha resi suoi figli. Il mistero di questa verità lo esprime oggi diacono Stefano nella prima lettura. Con la lucidità e la forza, che gli provengono dallo Spirito Santo, egli esprime un giudizio rigoroso e pertinente su quanti hanno messo a morte Gesù. La chiusura del cuore e il tradimento del resto hanno accompagnato tutta la storia del Popolo di Dio. Il santo diacono non teme la reazione dei suoi, con tutte le conseguenze, inclusa la lapidazione e la morte: sostenuto dalla fede e dalla visione di Gesù risorto, rinnova in sé la passione e l'atteggiamento di perdono del Crocifisso e come lui dalla Croce pare dire "non sanno quel che fanno. Noi, forti dello Spirito Santo e soprattutto dell'Eucaristia, di cui la manna non fu che un anticipo, un'allusione del vero pane del cielo, possiamo affrontare lo stesso combattimento spirituale. Questi è Gesù, e viene dato dal Padre, come fonte di vita per gli uomini. Il grande prodigio, che la fede sa cogliere e ammirare, è Lui.
Antifona d'Ingresso
Lodate il nostro Dio, * voi che lo temete, piccoli e grandi, * perché si è compiuta la salvezza, * la forza e il regno del nostro Dio * e la potenza del suo Cristo. Alleluia. (Cf. Ap 19, 5; 12, 10)
Colletta
O Dio, che apri la porta del regno dei cieli a coloro che sono rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo, accresci nei tuoi fedeli la grazia del Battesimo, perché liberati da ogni peccato possano ereditare i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 7, 51-59; 8,1
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l'avete osservata». All'udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì. Sàulo approvava la sua uccisione.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.30
RIT: Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me, Signore, una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi.
Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. Io confido nel Signore. Esulterò e gioirò per la tua grazia.
Sul tuo servo fa' splendere il tuo volto, salvami per la tua misericordia. Benedetto il Signore, che per me ha fatto meraviglie di grazia.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Io sono il pane della vita, dice il Signore: chi viene a me non avrà fame.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 30-35 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore Gesù si è proclamato il vero pane di vita. In questa preghiera universale possiamo invocarlo con la stessa supplica degli abitanti di Cafarnao:
Signore, donaci sempre questo pane.
Per tutti i credenti in Cristo, perché sazino la loro fame e sete con il cibo di vita eterna che egli ha donato. Preghiamo:
Per ogni uomo che cerca di estinguere la fame e la sete nella realtà mondane, perché senta questo appello a saziarsi del pane del cielo. Preghiamo:
Per i fratelli che sono perseguitati nelle varie parti del mondo a causa della loro fede, perché la Chiesa tutta li sostenga con la sua preghiera e solidarietà. Preghiamo:
Per coloro che perseguitano i credenti, perché si ravvedano e si convertano contemplando l'esempio cristiano dei martiri. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché impariamo, sull'esempio di Stefano, a perdonare a coloro che ci fanno del male. Preghiamo:
Per chi è connivente con il male. Per chi pretende sempre miracoli.
O Signore, che ti sei rivelato superiore a Mosè per il tuo pane di vita elargito a noi come vera manna celeste, fa' che attingiamo da questo tuo banchetto di immortalità una vita sempre più abbondante. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Invochiamo la tua clemenza, o Signore, celebrando il memoriale della nostra salvezza: questo sacramento del tuo amore sia per noi segno di unità e vincolo di carità. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Se siamo morti con Cristo, * crediamo che anche vivremo con lui. Alleluia. (Rm 6, 8) Oppure: Io sono il pane della vita: * chi viene a me non avrà più fame * e chi crede in me non avrà più sete. Alleluia. (Gv 6, 35)
—(oppure)— Se siamo morti con Cristo, * crediamo che anche vivremo con lui. Alleluia. (Rm 6, 8) Oppure: Io sono il pane della vita; * chi viene a me non avrà più fame * e chi crede in me non avrà più sete. Alleluia. (Gv 6, 35)
Dopo la Comunione
—(antica)— Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Nella tua misericordia, o Padre, donaci la grazia di adorare con fede viva, in questi santi misteri, il Signore Gesù, nel cui nome hai voluto che ogni ginocchio si pieghi e ogni uomo trovi la salvezza. Per Cristo nostro Signore.
"Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò...". Il Signore, buon pastore, non può respingere le sue pecore che, disperse per i pascoli, sono richiamate ad entrare nell'unico ovile che protegge e rassicura... Il Signore, pane di vita, non può sottrarsi alla mensa alla quale accorriamo affamati... se anche siamo scomposti e maldestri, abbiamo in noi la grazia della fede, dono che sostiene la nostra preghiera, che ci fa comprendere che il Signore è seduto accanto a noi, per volontà del Padre e per suo desiderio ardente. Lo Spirito ci comunica queste verità, ci conduce come Chiesa attraverso situazioni che non possono trovarci silenti e privi di bene: come vera famiglia radicata in Cristo siamo chiamati ad andare di paese in paese per diffondere la sua parola, a prostrarci cantando inni al Signore, ad esortare per vedere e lodare insieme il suo mirabile agire sugli uomini. Papa Francesco ce lo ricorda in continuazione... di non essere Chiesa chiusa. Siamo eredi di una forza di amore e di donazione che ci rende vivi; "Dio ci ha salvati mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna". Tutto è divenuto prezioso per il dono che Cristo ha fatto di sé, e tutto possiamo rendere prezioso se anche noi ci doniamo come carne che si consuma per nutrire la Chiesa. Vi fu grande gioia nell'ascoltare la voce dello Spirito e ancora oggi può esserci se rispondiamo ai richiami che ci invitano a superare il nostro limite, se, come i discepoli di un tempo, vediamo il Signore che colma il cuore di gioia. Dio Padre ci ha consegnato a Cristo che con il suo braccio legato al nostro, ci strattona nella corsa sulla pista della croce; ... "questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno".
Antifona d'Ingresso
Della tua lode è piena la mia bocca: * tutto il giorno canto il tuo splendore; * cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra. Alleluia. (Sal 70, 8.23)
Colletta
Assisti, o Padre, la tua famiglia, e a quanti nella tua bontà hai donato la grazia della fede concedi di aver parte all'eredità eterna nella risurrezione del tuo Figlio unigenito. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 8, 1-8
Dagli Atti degli Apostoli In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samarìa. Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere. Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola. Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.65
RIT: Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».
«A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terraferma; passarono a piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza dòmina in eterno.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, dice il Signore, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 35-40 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù ci invita a fare l'esperienza della fede come visione, cioè come esperienza di vita eterna. Chiediamo di poterlo seguire con gioia, dicendo:
Guidaci alla tua conoscenza, Signore.
Perché i missionari e gli evangelizzatori siano sostenuti dalla grazia dello Spirito, per superare ogni persecuzione e difficoltà. Preghiamo:
Perché i persecutori della fede cristiana si ravvedano e scoprano la potenza di speranza e di progresso del messaggio evangelico. Preghiamo:
Perché i cristiani separati nelle varie chiese o confessioni ritrovino l'unità della fede, attraverso un'esperienza autentica del Cristo del vangelo. Preghiamo:
Perché la nostra comunità parrocchiale abbia a cuore specialmente gli ultimi e dia visibile testimonianza che Dio ha per tutti progetti di bontà e di salvezza. Preghiamo:
Perché noi qui presenti, saziati così spesso dal pane di vita eterna, possiamo sperimentare l'attrazione del Padre che ci ama. Preghiamo:
Per chi ha fame di verità e di amore. Per chi oggi morirà
O Padre misericordioso, che sazi col pane della vita eterna coloro che attrai per affidarli al Cristo; rendici degni di vedere il tuo Figlio perché, credendo in lui, abbiamo parte alla risurrezione finale. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Santifica, o Signore, i doni che portiamo davanti a te in rendimento di grazie; fa' che la tua parola cresca in noi e renda fecondi i nostri cuori di frutti spirituali. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il Signore è risorto e ha fatto splendere su di noi la sua luce: egli ci ha redenti con il suo sangue. Alleluia. Oppure: Chiunque vede il Figlio e crede in lui ha la vita eterna. Alleluia. (Cf. Gv 6, 40)
—(oppure)— Il Signore è risorto e ha fatto splendere su di noi la sua luce: * egli ci ha redenti con il suo sangue. Alleluia. Oppure: Chiunque vede il Figlio e crede in lui * ha la vita eterna. Alleluia. (Cf. Gv 6, 40)
Dopo la Comunione
—(antica)— Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere, perché la partecipazione al mistero della redenzione sia per noi aiuto nella vita presente e ci ottenga la gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— O Padre, che in questi sacramenti ci comunichi la forza del tuo Spirito, fa' che impariamo a cercare te sopra ogni cosa, per portare in noi l 'immagine del Cristo crocifisso e risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento: Cristo ha dato la salvezza a tutti i popoli.
I giorni pasquali hanno rivelato la grandezza dell'amore, che li ha suscitati: Cristo è morto ed è risorto a motivo della sua carità per gli uomini. Egli è il dono che il Padre ci ha fatto. Nella colletta della messa di oggi chiediamo di accogliere pienamente questo dono, così da essere intimamente sciolti dalla relazione con il male e di aderire non solo con l'intenzione e il proposito ma con la vita alla parola di Dio, che è Gesù stesso. Chi crede riceve Cristo, Pane vivo disceso dal cielo, riceve la sua carne data in sacrificio per la vita del mondo e quindi riceve la vita che preserva dalla morte. Riceviamo con fede l'Eucaristia. È la fede la prima condizione per prendere parte alla mensa del Signore, per stabilire un'intimità con Gesù il cui mistero è quello di essere il Figlio di Dio, inviato dal Padre.
Antifona d'Ingresso
Cantiamo al Signore perché ha mirabilmente trionfato. * Mia forza e mio canto è il Signore, * egli è stato la mia salvezza. Alleluia. (Cf. Es 15, 1-2)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che in questi giorni pasquali ci hai rivelato in modo singolare la grandezza del tuo amore, fa' che accogliamo pienamente il tuo dono, perché, liberati dalle tenebre dell'errore, aderiamo sempre più agli insegnamenti della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 8, 26-40
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa. Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va' avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:"Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita". Rivolgendosi a Filippo, l'eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù. Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c'era dell'acqua e l'eunùco disse: «Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunùco, ed egli lo battezzò. Quando risalirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.65
RIT: Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode; è lui che ci mantiene fra i viventi e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. A lui gridai con la mia bocca, lo esaltai con la mia lingua.
Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 44-51 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nell'eucaristia, Gesù si dona a noi come la carne immolata per la vita del mondo. Con la fede in questo mistero di redenzione, preghiamo dicendo:
Attiraci verso il tuo Figlio, o Padre.
Padre misericordioso, che chiami alla salvezza mediante la partecipazione al mistero di morte e di vita di Cristo, dona ai battezzati di riscoprire il significato e il valore del loro battesimo come sigillo della fede. Preghiamo:
Padre buono, che hai stabilito Gesù come Salvatore di tutti gli uomini, concedi che la sua bontà novella superi le barriere razziali, culturali e religiose. Preghiamo:
Padre santo, che continui a donarci la Parola che illumina, dà alla tua Chiesa di ispirare la catechesi alle pure sorgenti della Scrittura e dell'insegnamento apostolico. Preghiamo:
Padre giusto, che attendi con ansia il ritorno di coloro che si sono allontanati da te, rendici solleciti verso le situazioni di peccato e di ingiustizia del nostro ambiente. Preghiamo:
Padre nostro, che ci raduni attorno alla mensa del tuo Figlio, concedici di fare delle nostre eucarestie, soprattutto festive, una comunione di vita con il Cristo, feconda di sacrificio per il progresso del mondo. Preghiamo:
Per coloro che stanno approfondendo la loro fede. Per la stampa cattolica.
O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lascino ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, fa' che nessun ostacolo c'impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Guarda con bontà, Padre santo, questo nostro sacrificio in cui ti offriamo l'Agnello senza macchia, e donaci di pregustare la gioia della Pasqua eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Cristo è morto per tutti, * perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, * ma per colui che è morto e risorto per loro. Alleluia. (2 Cor 5, 15)
—(oppure)— Io sono il pane della vita. * Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. Alleluia. (Gv 6, 48.51)
Dopo la Comunione
—(antica)— Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio onnipotente, fa' che, sostenuti dalla forza di questo sacramento, impariamo a cercare sempre te sopra ogni cosa e a portare in questa vita l'immagine dell'uomo nuovo. Per Cristo nostro Signore.
Siamo sempre liberi di scegliere, ma anche il Signore è libero di proporsi in modo forte e decisivo quando il cuore si indurisce. Non possiamo riconoscerlo subito se non comprendiamo più la Misericordia, se il linguaggio dell'amore diventa per noi indecifrabile, ma... ardiamo dal desiderio di sapere chi è che ci avvolge di calda luce e ci attrae così fortemente. Per soddisfare questa conoscenza dobbiamo accettare di essere presi per mano perché è davvero difficile 'vedere' nella sofferenza in cui vive un cuore irrigidito. Ci viene chiesto di attendere nella fede pregando incessantemente in un dialogo intimo e vivo con il Risorto che ci è vicino come ha promesso. Così vicino che, accostandoci alla mensa possiamo vederlo e mangiarlo, assimilarlo ed essere assimilati da lui per un meraviglioso mistero di fusione tra finito e infinito. Sant'Efrem dice: Ha trasferito "il genere umano nella casa della vita" perché "chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui". Allora sei la mia casa, o Signore, in Te amo rientrare quando l'affanno consuma la pace, quando la stanchezza affievolisce il passo, ma anche quando le tue creature mi danno gioia e il mio cuore si dilata in un mondo nel quale è stata vinta la morte. Per la tua Risurrezione, o Cristo, gioiscono i cieli e la terra; è l'inevitabile canto di lode della natura redenta dal tuo sangue che è donata e si dona in un circolo infinito di amore... "Venite, offriamo il nostro amore come sacrificio grande e universale, eleviamo cantici solenni e rivolgiamo preghiere a colui che offrì la sua croce in sacrificio a Dio per rendere ricchi tutti noi del suo inestimabile tesoro".
Antifona d'Ingresso
L'Agnello immolato * è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, * onore, gloria e benedizione. Alleluia. (Ap 5, 12)
Colletta
Dio onnipotente, che ci hai fatto conoscere la grazia della risurrezione del Signore, donaci di rinascere a vita nuova per la forza del tuo Spirito di amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 9, 1-20
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Sàulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damàsco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damàsco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Sàulo, Sàulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Sàulo allora si alzò da terra, ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damàsco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda. C'era a Damàsco un discepolo di nome Ananìa. Il Signore in una visione gli disse: «Ananìa!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, va' nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Sàulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». Rispose Ananìa: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. Inoltre, qui egli ha l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d'Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». Allora Ananìa andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Sàulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damàsco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.116
RIT: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode.
Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui, dice il Signore.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 52-59 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù si è manifestato a Paolo come il Signore perseguitato nei fratelli credenti, per inculcarci il senso del corpo mistico. La nostra preghiera diventa universale, dicendo:
Signore della gloria, salva tutti gli uomini.
Per la Chiesa, perché rimanga sempre in stato di conversione vera, e lo manifesti in tutte le sue strutture e le sue opere. Preghiamo:
Per tutti coloro che continuano a perseguitare i credenti, perché la luce del Signore risorto li folgori anche attraverso la testimonianza eroica dei martiri. Preghiamo:
Per le istituzioni e le iniziative catecumenali delle nostre comunità, create per l'evangelizzazione dei credenti, perché siano veramente ispirate al modello biblico della Chiesa delle origini. Preghiamo:
Per i giovani dei nostri gruppi ecclesiali, perché si accostino con frequenza all'eucaristia, e da essa siano stimolati a una più profonda comunione tra di loro e a una disponibilità maggiore verso tutti. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo all'eucaristia, perché facciamo di essa una rinnovata esperienza di comunione trinitaria ed ecclesiale. Preghiamo:
Per i sacerdoti ostacolati e incompresi nella loro attività pastorale. Per gli anziani della parrocchia.
O Dio ineffabile nei tuoi disegni, che trasformi i persecutori in apostoli, suscita nella Chiesa una rinnovata testimonianza di fede eroica, perché, come dalla morte di Stefano scaturì la conversione di Paolo, così dal seme dei nuovi martiri rifiorisca oggi una vita cristiana autentica. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Il sacrificio che ti presentiamo, o Padre, ci trasformi, per tua grazia, in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Cristo crocifisso è risorto dai morti * e ci ha redenti. Alleluia. Oppure: Questo è il pane disceso dal cielo. * Chi mangia questo pane vivrà in eterno. Alleluia. (Gv 6, 58)
—(oppure)— Cristo crocifisso è risorto dai morti * e ci ha redenti. Alleluia. Oppure: Questo è il pane disceso dal cielo. * Chi mangia questo pane vivrà in eterno. Alleluia. (Gv 6, 58)
Dopo la Comunione
—(antica)— O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Santifica e rinnova, o Padre, i tuoi fedeli, che hai convocato a questa mensa, ed estendi a tutti gli uomini la libertà e la pace donate sulla croce. Per Cristo nostro Signore.
Commento: La Chiesa cresceva, ricolma del conforto dello Spirito Santo.
Pietro va in “visita pastorale” alle comunità della costa palestinese. Il senso della sua presenza si manifesta attraverso il suo operare: portando liberazione nel nome del Signore, suscita la fede. La risurrezione è per eccellenza, la parola “scandalosa” di Dio (6,62). Solo l'intelligenza dello Spirito apre la comprensione e l'accettazione del mistero di Dio. L'offerta che Gesù fa di se stesso come pane di vita, come carne da mangiare e sangue da bere, è giudicata “dura”, difficile da accettare, e viene rifiutata, perché non è capita nel suo significato profondo. Restano però fedeli a Gesù gli apostoli: la loro fede è espressa e interpretata da Pietro. In realtà anche un apostolo non crede che Gesù abbia parola di vita eterna, non lo riconosce come “il santo di Dio”. E' Giuda che lo tradirà, anzi che ha già incominciato a tradirlo. Noi invece, umilmente prostrati nella richiesta di aumentare la nostra fede con Pietro diciamo: Signore, da chi andremo, tu solo hai parole di vita, e di vita eterna.
Antifona d'Ingresso
Sepolti con Cristo nel Battesimo, * con lui siete anche risorti * mediante la fede nella potenza di Dio, * che lo ha risuscitato dai morti. Alleluia. (Col 2, 12)
Colletta
O Dio, che nel fonte battesimale hai rinnovato coloro che credono in te, custodisci tutti i rinati in Cristo perché, vinto ogni assalto del male, conservino fedelmente la grazia della tua benedizione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 9, 31-42
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero. E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore. A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità – nome che significa Gazzella – la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro. Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva. La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.115
RIT: Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?
Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli.
Ti prego, Signore, perché sono tuo servo; io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 60-69 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù è il Santo di Dio, che ci invita ad un banchetto dove si manifesta la veracità della nostra fede in lui. Rivolgiamoci a Dio, dicendo:
Donaci la fede, o Padre.
Perché i ministri della Chiesa siano apostoli della consolazione dello Spirito, per la crescita nella fede e nel timore del Signore. Preghiamo:
Perché i vescovi nelle loro visite pastorali trovino accoglienza aperta e generosa e possano animare le chiese locali alla comunione, al servizio e all'impegno di evangelizzazione. Preghiamo:
Perché i credenti sappiano riconoscere nei segni sacramentali di oggi i gesti prodigiosi degli apostoli, che risanano e risuscitano i malati e i caduti nel male. Preghiamo:
Perché coloro che si scandalizzano del duro linguaggio della fede e del vangelo della croce, comprendano che le parole di Cristo sono sorgenti di vita eterna. Preghiamo:
Perché noi qui presenti facciamo l'esperienza di Pietro nell'appellarci alle parole di vita eterna del Cristo, ogniqualvolta siamo tentati di incredulità o di fuga. Preghiamo:
Per il parroco. Per le associazioni caritative della parrocchia.
Padre santo, che ci doni di poter venire al tuo Figlio nell'esperienza di una fede che non è frutto della logica della carne ma della potenza dello Spirito, rendici degni del mistero di vita che tanto spesso celebriamo e viviamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, Padre misericordioso, le offerte di questa famiglia, perché con l'aiuto della tua protezione custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Il sacrificio che ti offriamo, o Signore, ci purifichi, e renda coloro che sono uniti in un solo Battesimo partecipi degli stessi misteri. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Padre, prego per quelli che crederanno in me, * perché tutti siano una cosa sola, * e il mondo creda che tu mi hai mandato», dice il Signore. * Alleluia. (Cf. Gv 17, 20-21) Oppure: Signore, da chi andremo? * Tu hai parole di vita eterna. Alleluia. (Gv 6, 68)
—(oppure)— «Padre, prego per quelli che crederanno in me, * perché tutti siano una cosa sola, * e il mondo creda che tu mi hai mandato», dice il Signore. Alleluia. (Cf. Gv 17, 20-21) Oppure: Signore, da chi andremo? * Tu hai parole di vita eterna. Alleluia. (Gv 6, 68)
Dopo la Comunione
—(antica)— Custodisci con instancabile amore, o Padre, il popolo che hai salvato, perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
—(oppure)— Nutriti dai sacramenti del tuo Cristo, ti preghiamo, o Signore: rinnova nella tua Chiesa la grazia della santità che tu le hai donato, e concedi a coloro che si gloriano del nome cristiano di servirti nell'unità della fede. Per Cristo nostro Signore.
Gesù si propone come il buon Pastore. Sùbito ci appare una bella icona. Suggerisce aperte campagne con pascoli rigogliosi in un ambiente invitante. Tutto in un clima rilassante. Il contatto con la natura propone una simbiosi che allarga lo spirito. Le pecore sono al sicuro, proprio perché c'è il pastore, il buon pastore, che vigila costantemente. Gesù prende molto spesso spunto dalla natura per fornire delle immagini che vanno però ben oltre la realtà che Egli richiama. Il buon pastore di Gesù dona la sua vita per le sue pecore. È un gesto generoso, di vero e puro amore; significa donazione completa. Gesù, però non è mai banale nelle sue affermazioni; pone sempre una questione che va oltre. Richiede da noi molta attenzione. Il Buon Pastore dona la sua vita non semplicemente come gesto supremo di amore. Gesù proclama la sua divinità quando dice che Lui stesso ha il potere di offrire la sua vita, per poi riprenderla. Gesù è l'autore della vita; lui è la Vita stessa. È una dichiarazione ma anche un annuncio e una profezia sul suo Mistero Pasquale. La sua Passione e Resurrezione non sono allora eventi tragici ed ineluttabili di una missione impossibile. Non è lo scontrarsi nella realtà terrena di un piano divino. Non è un infrangersi di una missione preparata da tempo. Il Mistero Pasquale appartiene alla logica di Dio non alla logica dell'uomo. È donazione completa che essendo divina è condivisa dal Padre, come Donatore e dal Figlio, come Donato nello Spirito. È un mistero profondo che è trinitario e che non trova sbavature tra il comando del Padre e l'obbedienza del Figlio; due realtà che coincidono. Non c'è abbandono, non c'è dimenticanza nella Croce; anzi nel silenzio del Padre è presente tutta l'opera Trinitaria. Gesù si proclama vero Dio con l'immagine del Pastore. Non è un Dio nascosto e lontano; le sue pecore conoscono la sua voce. Gesù china la divinità all'uomo per comunicare questo amore infinito; custodisce, difende le sue pecore. Parla loro con amore, infonde fiducia e coraggio. La sua voce è rassicurante; le pecore quando sentono la voce amica del Buon pastore sanno che ormai possono essere tranquille. Gesù si mostra vicino agli uomini; si proclama vero Dio e vero uomo, proprio perché in Lui albergano veri sentimenti umani. Ascoltiamo la sua voce, accettiamo questo Dono di infinito amore per metterci accanto a Lui nella Morte e Resurrezione. Sentiamoci veramente sicuri e protetti dalla sua Guida, che ama per l'eternità.
Antifona d'Ingresso
Dell'amore del Signore è piena la terra; * dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia. (Sal 32, 5-6)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi fedeli giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio, nostro Padre, che in Cristo buon pastore ti prendi cura delle nostre infermità, donaci di ascoltare oggi la sua voce, perché, riuniti in un solo gregge, gustiamo la gioia di essere tuoi figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 4, 8-12
In quei giorni, Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.117
RIT: La pietra scartata dai costruttori ora è pietra d'angolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Seconda Lettura
1 Gv 3,1-2
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.
VANGELO
Gv 10, 11-18 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Siamo nati per conoscere, amare e servire il Signore. Solo la fedeltà a questa fondamentale vocazione può darci la pace. Preghiamo per essere degni della nostra chiamata.
R. O Pastore eterno, guida e proteggi i tuoi figli.
Perché i pastori della Chiesa, ispirati da vera carità, conoscano ciascuna delle anime loro affidate, avvicinino i lontani, siano pronti a dare la vita per il proprio gregge, preghiamo. R.
Perché quanti hanno udito o udranno la voce del Signore che li chiama a seguirlo per il servizio e l'edificazione del suo popolo, corrispondano docilmente al dono dello Spirito, preghiamo. R.
Perché tutti i figli di Dio sentano in alta misura il valore della vita e della persona umana e non perdano mai il grande dono della libertà che il Cristo ha conquistato, preghiamo. R.
Perché i vescovi, i presbiteri e tutti i ministri della Chiesa che si sono addormentati nel Signore, siano eternamente beati insieme ai fratelli che nel nome di Cristo guidarono ai pascoli della vita eterna, preghiamo. R.
O Padre, che in Cristo tuo Figlio ci hai offerto il modello del vero Pastore che dà la vita per il suo gregge, fà che ascoltiamo sempre la sua voce e camminiamo lietamente sulle sue orme nella via della verità e dell'amore. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È risorto il buon pastore * che ha dato la vita per le sue pecore, * e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.
—(oppure)— Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore. * Alleluia. (Gv 10, 14-15)
Dopo la Comunione
O Dio, pastore buono, custodisci nella tua misericordia il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio e conducilo ai pascoli della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.