Quando non si è più capaci di cogliere ciò che è essenziale, quando anche nell'ambito religioso le leggi si moltiplicano e diventano un vero groviglio, quando l'interpretazione arbitraria delle scritture sacre sfocia in mille precetti impraticabili, diventa legittima la domanda che viene rivolta a Gesù: "Maestro qual è il più grande comandamento della legge". La risposta di Gesù è chiara ed inequivocabile: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». L'enunciato di Gesù è importante in tutte le sue parti: Egli, solo Lui, poteva farlo come Redentore, dichiara una importantissima e fondamentale nostra appartenenza e un vincolo sacro: Egli dice: "Il Signore Dio tuo". Descrive così il nostro ritorno, la nostra redenzione che si sta già compiendo in Cristo Gesù. Cuore, anima e mente sono le fibre interiori del nostro essere, le doti mirabili di cui siamo stati dotati e che ci consentono di entrare in comunione con il nostro Creatore e Signore, una comunione che si esprime nell'amore, nella lode, nella perenne gratitudine. La scoperta amorosa della verità su Dio ci fa da guida alla comprensione dell'altro, degli altri, del nostro prossimo. Nella esperienza della paternità di Dio impariamo ad amare anche i nostri fratelli. Quando siamo certi di questo stato di intimità e di comunione con il Signore e con il nostro prossimo, la legge perde i suoi connotati di coercizione e di obbligatorietà per diventare lampada ai nostri passi, luce sul nostro cammino. San Benedetto, scrivendo ai suoi Monaci, parla della dilatazione del cuore e della corsa sulla via dei comandamenti del Signore... Ama allora, e se ami davvero... fai quel che vuoi.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Atto Penitenziale
Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.
C: Signore, tu sei la via che riconduce al Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, tu sei la verità che illumina i popoli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, tu sei la vita che rinnova il mondo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che per amore continuamente crei e rinnovi il mondo, donaci la gioia di un cuore libero e pacificato, capace di amare te sopra ogni cosa e i l prossimo come noi stessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 22, 20-26
Dal libro dell'Èsodo Così dice il Signore: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d'Egitto. Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l'ascolterò, perché io sono pietoso».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.17
RIT: Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato.
Seconda Lettura
1 Ts 1, 5-10
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell'Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall'ira che viene.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
VANGELO
Mt 22, 34-40 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Al Dio che ha risuscitato Cristo dai morti, rivolgiamo la nostra preghiera perché apra il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. Diciamo insieme:
Illuminaci, o Signore.
Perché la Chiesa aiuti gli uomini a superare i problemi e le difficoltà della vita, alla luce della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché chi ha responsabilità di governo promuova anche la dimensione spirituale degli uomini. Preghiamo:
Perché i sofferenti trovino in Dio e nella risurrezione di Cristo, senso e conforto al loro dolore. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini si accostino a Dio come datore della vita e liberatore da ogni male. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sappia leggere e interpretare la storia quotidiana alla luce della parola di Dio. Preghiamo:
Per le persone vedove della nostra parrocchia. Per chi non crede nella risurrezione dei morti.
O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6) Oppure: Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
—(oppure)— Amerai il Signore tuo Dio * con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima * e con tutta la tua mente. (Mt 22, 37)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Guardare gli eventi alla luce dello Spirito.
Genera sconforto ed irritazione il comportamento assurdo del capo della sinagoga che si indigna nel vedere Gesù, che impone le mani e guarisce una povera donna afflitta da tanti anni da un terribile male in giorno di festa. Il Signore la proclama libera dalla sua infermità e le impone le mani. La reazione della donna guarita miracolosamente è quello di glorificare Dio, la reazione del capo della sinagoga invece è una critica assurda e cieca nei confronti del Cristo. Nella sua ottusità e grettezza, citando a sproposito la scrittura sacra, dichiara che ci sono sei giorni in cui si deve lavorare e non in giorno di festa. Il Signore definisce da ipocriti tale comportamento e tale giudizio. Quanto Gesù ha fatto non può assolutamente essere paragonato al lavoro umano; Egli sta rivelando ancora una volta la centralità della sua missione nei confronti dell'uomo infermo e peccatore. Egli è colui che guarisce e colui che salva. Lo dichiarerà più esplicitamente in altre occasioni: "Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera" e altrove dice: "sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato". Càpita ancora di sentire e leggere critiche assurde e talvolta blasfeme nei confronti di Cristo, della Chiesa e dei suoi ministri e dei suoi fedeli: molto spesso si costata che il lucignolo della ragione umana vorrebbe giudicare e condannare la Luce stessa di Dio! Speriamo di non esserne affetti mai.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ef 4, 32 - 5, 8
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni. Fratelli, siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi - come deve essere tra santi - né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - cioè nessun idolatra - ha in eredità il regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l'ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 1
RIT: Facciamoci imitatori di Dio, quali figli carissimi.
Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde. Il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità.
Alleluia.
VANGELO
Lc 13, 10-17 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Con il battesimo abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi, per mezzo del quale possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo Padre. Per questo, con fiducia rivolgiamo al Signore le nostre preghiere. Diciamo insieme:
Padre, ascoltaci.
Perché la Chiesa superi con la libertà della fede, qualsiasi tradizione che offusca lo spirito evangelico e indichi ai fedeli il vero volto di Dio. Preghiamo:
Perché gli uomini siano liberati dalla tentazione di crearsi una propria e riduttiva immagine di Dio, ma lo scoprano come egli si è rivelato in Gesù Cristo. Preghiamo:
Perché nessuna legge o istituzione sia di impedimento al compimento del bene, ma su tutto prevalga il comandamento dell'amore. Preghiamo:
Perché tutti i datori di lavoro si impegnino fattivamente a rispettare la dignità della persona, che viene prima di ogni interesse e profitto economico. Preghiamo:
Perché l'amore verso Dio ci aiuti a vivere la nostra sessualità come dono, che ci rende conformi alla sua immagine. Preghiamo:
Perché la nostra festa sia segno di salvezza. Per un maggiore dialogo della scienza medica con i principi della fede.
Dio di infinita bontà, che nella croce del tuo Cristo hai liberato l'uomo da qualsiasi schiavitù, donaci di vivere sempre in rendimento di grazie e di manifestare al mondo la gioia della salvezza. Per lo stesso cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * lodarti e renderti grazie sempre e in ogni luogo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Tu sei l'unico Dio vivo e vero: * l'universo è pieno della tua presenza, * ma soprattutto nell'uomo, creato a tua immagine, + hai impresso il sigillo della tua gloria. ** Tu lo chiami a cooperare con il lavoro quotidiano al progetto della creazione * e gli doni il tuo Spirito, * perché in Cristo, uomo nuovo, + diventi artefice di giustizia e di pace. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Il Vangelo odierno contiene due brevi parabole sul regno di Dio: il granellino di sènapa e il lievito nella massa di farina. La prima ne sottolinea la crescita in estensione, la seconda ne mostra la profondità. Ciò che importa è l'arbusto pieno di rami, dove si annidano gli uccelli e l'impasto fermentato. Le due immagini riferite al Regno, si fondono insieme: indicano l'aspetto universale del Regno, aperto a tutti gli uomini. “Dio non fa preferenza di persone”, tutti sono accetti. L'intenzione di Gesù è chiara. Siamo alla sua scuola. Siamo suoi discepoli. Egli vuole farci comprendere la sua presenza in noi, il suo vivere in noi. “Il mio regno è in mezzo a voi”. Nella fede infatti abbiamo accolto quel seme e quel lievito - la Parola - non nella pienezza, ma nella crescita. Nella pazienza poi e nella fedeltà quotidiana lo faremo crescere in noi e attorno a noi, fino alla pienezza “della misura che conviene alla piena maturità di Cristo in noi”. Ecco perché queste due parabole ci mettono di fronte a un grande problema personale. E' vero che il granellino di senapa sta crescendo in noi? E' vero che quel poco di lievito sta fermentando sempre di più la nostra vita? Dio continua a operare cose grandi attraverso il nostro piccolo. Continua a rivelare il suo mistero infinito attraverso il nostro, a volte incerto, quotidiano. L'apostolo Paolo ne era convinto e lo esprime così: “La vita che io vivo nella carne, la vivo nella fede di colui che mi ha amato e ha dato la sua vita per me”. Quanto valide queste parole in questi nostri giorni... Possa essere uno sprono nel far fruttificare sempre più in noi i doni divini, nonostante ogni ostilità esteriore.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ef 5, 21-33
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 127
RIT: Beato chi teme il Signore.
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda nell'intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d'ulivo intorno alla tua mensa.
Ecco com'è benedetto l'uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita!
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Lc 13, 18-21 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La diffusione del regno di Dio è opera anche delle mani operose dell'uomo. Rivolgiamoci al Padre che tutto porta alla piena realizzazione, dicendo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.
Il regno di Dio è più vasto della Chiesa. Perché il popolo di Dio sia specchio e icona del Cristo salvatore. Preghiamo:
Il mondo è alla ricerca spasmodica della libertà. Perché ogni uomo trovi, nella fede o nell'ascolto della retta coscienza, la verità che pienamente lo realizza. Preghiamo:
Il regno di Dio è come lievito che fermenta la massa. Perché tutti i cristiani fecondino il mondo con la preghiera e la testimonianza operosa. Preghiamo:
Il regno di Dio è già presente tra noi. Perché chi ha scelto il celibato annunci con semplicità e gratuità il primato assoluto di Dio. Preghiamo:
Cristo ha inaugurato il regno. Perché questa nostra celebrazione eucaristica anticipi quello che ancora, nella fede, stiamo aspettando. Preghiamo:
Perché la preghiera sia attesa della rivelazione di Dio. Perché impariamo la pazienza e la fiducia dai nostri contadini.
Il tuo aiuto, o Dio, ci conforti nella partecipazione alla costruzione del tuo regno e ogni nostra opera sia per la santificazione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui hai voluto rinnovare l'universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. * Pur essendo nella condizione di Dio, egli svuotò se stesso, * e con il sangue versato sulla croce + pacificò il cielo e la terra. ** Per questo fu esaltato sopra ogni creatura * e divenne causa di salvezza eterna + per tutti coloro che gli obbediscono. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
In un'unica festa celebriamo oggi due dei dodici apostoli. Leggiamo i loro nome nell'elenco che l'Evangelista Luca riporta. Ciò è sufficiente per noi per ricordare che sono stati scelti da Cristo per condividere con Lui i tre anni della sua vita terrena per poi, irrorati e fortificati dallo Spirito Santo, essere inviati nel mondo ad annunciare il suo Regno e ad essere testimoni della sua risurrezione. In altra parte della liturgia possiamo ricordare le scarne ed incerte notizie sui due apostoli di oggi. A noi serve piuttosto ricordare la loro interiore fortificazione, operata da Cristo per opera dello Spirito Santo. Serve per attingere coraggio ricordare che uomini deboli ed insicuri come molti di noi, sono stati capaci di adempiere una missione che supera sicuramente le forze umane. Celebriamo perciò in loro la potenza di Dio, la sua indefettibile fedeltà, l'ulteriore conferma che Egli sceglie gli ultimi e i meno adatti secondo le umane valutazioni, per realizzare i suoi più arditi progetti. Non a caso proprio uno dei due, Giuda (da non confondere con l'Iscariota il traditore), chiede a Gesù "Come accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?". È un interrogativo che ogni apostolo si pone, che potrebbe far proprio ogni cristiano. Serve a riconoscere ancora una volta l'assoluta gratuità dei doni divini e le misteriose vie che il Signore percorre nel fare le sue scelte. Possiamo dire soltanto che egli tutto opera con infinita sapienza e amore e ciò deve indurci alla migliore riconoscenza anche per la fede che è giunta a noi per mezzo degli Apostoli. Quando li ricordiamo e festeggiamo, come facciamo quest'oggi, dovremmo con più intensità e fervore pregare per la chiesa, per il Papa, per tutti gli apostoli di oggi, che dovrebbero trarre i migliori esempi dai primi, scelti direttamente da Cristo.
Antifona d'Ingresso
Questi sono uomini santi: il Signore li ha eletti nel suo amore generoso, * ha dato loro una gloria eterna.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che per mezzo degli apostoli ci hai fatto giungere alla conoscenza del tuo nome, per l'intercessione dei santi Simone e Giuda concedi alla tua Chiesa di crescere sempre con l'adesione di nuovi popoli alla fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ef 2, 19-22
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 18
RIT: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.
VANGELO
Lc 6, 12-16 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, redenti da Cristo, siamo diventati familiari di Dio, pietre vive di un unico edificio spirituale. Ben saldi nella fede degli apostoli, eleviamo la nostra supplica dicendo:
Dimora in noi, Signore, col tuo Spirito.
Perché la Chiesa, con umiltà e pace, manifesti la presenza viva del Risorto fra gli uomini. Preghiamo:
Perché i cristiani siano irradiazione del vangelo nel mondo, e la storia della salvezza diventi storia di tutta l'umanità. Preghiamo:
Perché pastori e laici collaborino a far crescere in armonia e santità l'edificio della Chiesa e l'intera famiglia umana. Preghiamo:
Perché gli edifici di culto siano mete dello spirito, e facilitino l'incontro personale con Dio. Preghiamo:
Perché dal cuore dei fedeli l'orazione scorra come un fiume silenzioso e benefico, a lode di Dio e a vantaggio dell'umanità. Preghiamo:
Per le vocazioni giovanili. Per il nostro vescovo.
O Signore, nella gioia di essere concittadini dei santi e tuoi familiari, ti esprimiamo il nostro rendimento di grazie, in unione con Cristo, nostra pietra angolare, che vive con te nella gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Nel glorioso ricordo dei santi apostoli Simone e Giuda, ti preghiamo, o Signore, di accogliere le nostre suppliche e di condurci a celebrare degnamente i santi misteri. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Se uno mi ama, osserverà la mia parola * e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui * e prenderemo dimora presso di lui. (Gv 14, 23)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai accolti alla tua mensa nel ricordo della passione dei santi apostoli Simone e Giuda, per il tuo Spirito operante in questi misteri confermaci sempre nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
Il linguaggio di Gesù, secondo lo stilo proprio orientaleggiante, è spesso permeato di sottili allegorie, non sempre di immediata comprensione, specie per noi non assuefatti a quello stile. Erode, che sta tramando contro di lui, viene definita una volpe per designare la sua astuzia malvagia. Dichiara poi che egli, nonostante le minacce e il reale pericolo, deve compiere la sua missione e ha bisogno di tre giorni. Anche qui il Signore sottintende quanto avverrà dopo la sua morte; egli risorgerà dopo tre giorni. E' il tempo che intercorre tra la morte e la vita. Egli sta compiendo miracoli e prodigi che antìcipano quell'evento. Non dimèntico però del clima ostile che deve respirare nella città santa, Gerusalemme, Gesù ci fa ascoltare il suo lamento accorato nei confronti di quella città e dei suoi abitanti: «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e làpidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». C'è un contrasto terribile tra le cure riservate a quella città e l'ingratitudine e la violenza con cui hanno risposto agli inviati dal Signore. È sempre grave il peccato in ogni sua forma, ma quello dell'ingratitudine ad un amore di predilezione è sicuramente particolarmente doloroso. È il peccato dei prediletti, di un popolo e di una città, che solo per scelta divina dovevano brillare di luce e di grazia e avrebbero dovuto accogliere l'Atteso delle genti come il dono più grande che si potesse desiderare. Invece, anche dinanzi al Figlio di Dio, continua l'ostilità e già sono in atto trame di morte. Siamo invitati ad un attento esame di coscienza per non cadere nel tremendo errore di ricambiare con l'ingratitudine l'infinito amore che è stato riversato nei nostri cuori.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ef 6, 10-20
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 143
RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.
Benedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia.
Mio alleato e mia fortezza, mio rifugio e mio liberatore, mio scudo in cui confido, colui che sottomette i popoli al mio giogo.
O Dio, ti canterò un canto nuovo, inneggerò a te con l'arpa a dieci corde, a te, che dai vittoria ai re, che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli.
Alleluia.
VANGELO
Lc 13, 31-35 Dal Vangelo secondo Luca
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere". Egli rispose loro: "Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme". Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio Padre non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, perché diventassimo figli. Trasformati dal suo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera. Diciamo insieme:
Per il tuo Cristo, ascoltaci, o Signore.
Perché la Chiesa sia il luogo dove tutti trovano salvezza. Preghiamo: Perché il sangue dei martiri rigeneri la fede di molti. Preghiamo: Perché ogni autorità sia a servizio del bene e della pace del mondo. Preghiamo: Perché le nostre città siano luoghi di pace e di fede. Preghiamo: Perché gli annunciatori del vangelo vengano accolti ed ascoltati. Preghiamo: Perché la croce di Cristo sia per tutti il segno della vittoria sulla morte. Preghiamo: Perché l'ateismo teorico e pratico non confonda la fede dei semplici. Preghiamo: Perché Dio doni alla sua Chiesa nuovi profeti. Preghiamo: Perché ogni volto sofferente ci richiami la passione di Gesù. Preghiamo: Perché il cuore del violento si apra alla grazia del Signore. Preghiamo:
Padre santo, che hai fatto di Gerusalemme la città della nostra salvezza, sostieni il tuo popolo che si sforza di seguire le orme del tuo Figlio, perché con lui ti lodi per i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Il giorno di "sabàth" - il giorno di festa.
Chi di voi, se un figlio o un bue gli cadesse in un pozzo, non lo tirerebbe sùbito fuori anche se fosse giorno di festa? L'agire di Dio suona bruciante, domanda posta nel cuore della nostra esistenza, continuamente tentata di incredulità, e che chiede risposte. Ha forse paura oggi la Chiesa di Cristo di guarire in giorno di sabato, di trasmettere la beatificante realtà liberatrice dell'uomo, di farsi credibile sacramento dell'amore smisurato di Dio? La contestazione dell'agire di Dio o del Figlio suo Gesù Cristo o della sua Chiesa, scaturisce quasi sempre da quell'ottusa presunzione, da grettezza mentale o dall'aver assunto atteggiamenti di mera esteriorità che estranea dalla Verità. Dio è più grande del sabato, è più grande di ogni umana grandezza, trascende ogni logica e i suoi disegni vanno oltre i confini della umana ragione, senza umiliarla, se illuminata dalla sua stessa grazia. Chiediamo oggi perché possiamo riconoscere sempre quei segni dei tempi, quella grazia di Dio con la quale Egli continuamente ci orna.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Fil 1, 1-11
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Paolo e Timòteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. È giusto, del resto, che io provi questi sentimenti per tutti voi, perché vi porto nel cuore, sia quando sono in prigionia, sia quando difendo e confermo il Vangelo, voi che con me siete tutti partecipi della grazia. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 110
RIT: Grandi sono le opere del Signore.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in assemblea. Grandi sono le opere del Signore: le ricerchino coloro che le amano.
Il suo agire è splendido e maestoso, la sua giustizia rimane per sempre. Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: misericordioso e pietoso è il Signore.
Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, gli diede l'eredità delle genti.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Lc 14, 1-6 Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore, che ha iniziato in noi la sua opera di salvezza, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Presentiamogli, perciò, le necessità della Chiesa e del mondo, pregando insieme e dicendo:
Padre santo, ascoltaci.
Perché la Chiesa, con la luce dello Spirito, indichi agli uomini il bene presente in ogni situazione concreta, come segno di una società alternativa. Preghiamo:
Perché i nostri governanti si adoperino per promuovere quella libertà che è frutto della ricerca sincera della verità e del bene di ogni cittadino. Preghiamo:
Perché l'indifferenza di fronte alla sofferenza e ai disagi dei popoli in via di sviluppo, si tramuti in solidarietà che dà diritto a tutti di partecipare all'unica mensa del mondo. Preghiamo:
Perché la nostra comunità non ricerchi amicizia e appoggi presso i potenti, ma scopra il volto del Cristo nelle case dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
Perché la forza del pane spezzato dell'eucaristia ci porti a vivere la carità del Cristo per le strade del nostro quartiere. Preghiamo:
Per chi assiste gli ammalati e gli anziani. Per la Caritas diocesana.
Padre, che benedici e proteggi tutti gli uomini non in conformità ai loro meriti, ma alla tua infinita benevolenza, aiutaci a porre piena fiducia e speranza in te che sei unico ed eterno, e vivi e regni con Cristo per i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Per mezzo di Cristo, tuo amatissimo Figlio, * hai creato l'uomo a tua immagine * e lo hai rigenerato a vita nuova. ** Per questo mistero di salvezza ti servono tutte le creature, * ti lodano tutti i redenti e ti benedicono unanimi gli angeli e i santi. * E noi, uniti con gioia a questo immenso coro, + ti celebriamo, cantando senza fine la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Commento: “Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.
Il Vangelo di oggi ci riferisce di un certo "lavoro" che, questa volta, Gesù proibisce egli stesso a tutti, non solo nel giorno di sabato, ma sempre. Entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare, stava a vedere come la gente si sistemava, e vide appunto che tutti miravano ai primi posti. Questo è un lavoro che tutti sappiamo fare molto bene, ed è un lavoro che rende e piace, perché i primi posti, poltrone - diremmo oggi - significano esaltazione, prestigio, onorificenze. Di fronte a questa gara individuale nei confronti degli altri, Gesù propose loro con la parabola degli invitati a nozze di scegliere gli ultimi posti; così che “venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”. La proposta di Gesù non è una semplice regola di educazione, né stratagemma per migliorare la propria posizione. E' invece la rivelazione del giudizio di Dio, che valuta in modo opposto al nostro. E' quanto Gesù ci ha manifestato e quanto ciascuno di noi è chiamato a vivere. Egli ha scelto l'ultimo posto, si è fatto servo di tutti e si è umiliato. Suoi amici sono quanti fanno altrettanto. Questa umiltà è un atteggiamento religioso che ha a che vedere con il posto nel banchetto del Regno di Dio, che umilia il superbo e innalza l'umile, come cantò la Vergine Maria nel suo Magnificat. Solo l'umile dà gloria a Dio e riceve da lui gloria. Il superbo invece dà gloria al proprio io e resiste a Dio. L'ultimo è il posto di Dio: lì troveremo Gesù, nostro Maestro. E questo è il motivo per cui Dio ama gli ultimi. Solo questi partecipano al banchetto del Regno, che la misericordia del Padre imbandisce per il figlio perduto e ora ritrovato.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Fil 1, 18-26
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fratelli, purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene. So infatti che questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all'aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, secondo la mia ardente attesa e la speranza che in nulla rimarrò deluso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù, con il mio ritorno fra voi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 41
RIT: L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Avanzavo tra la folla, la precedevo fino alla casa di Dio, fra canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.
VANGELO
Lc 14, 1.7-11 Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: "Cédigli il posto!". Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!". Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nell'attesa del giorno in cui l'amore di Dio sarà perfetto in noi, rivolgiamo la preghiera al Padre con umiltà e semplicità. Diciamo insieme:
Purifica il tuo popolo, Signore.
Signore, che ti riveli ai semplici e agli umili, dona alla tua Chiesa la forza di vivere e di annunciare la tua unica e grande paternità, che rende tutti gli uomini fratelli amati personalmente da te. Preghiamo:
Signore, che ti riveli nel silenzio, ascolta la preghiera dei poveri che pongono in te ogni speranza, e mostra loro il tuo volto. Preghiamo:
Signore, che ti mostri nel volto dei sofferenti, converti il cuore dei potenti della terra perché collaborino con onestà e prontezza alla perequazione dei beni. Preghiamo:
Signore, che non guardi l'apparenza ma li cuore dell'uomo, aiuta i genitori a educare i figli, non alla provvisorietà dell'effimero, ma alla scelta dei valori morali e religiosi. Preghiamo:
Signore, nascosto in questo pane e questo vino, insegna alla nostra comunità il servizio umile e generoso ai fratelli, sapendo che solo da te viene la vera ricompensa. Preghiamo:
Perché, finché abbiamo tempo, operiamo il bene. Perché interrompiamo la catena delle raccomandazioni.
Signore, che hai mandato il tuo Figlio a salvarci nell'umiltà della natura umana, accogli la preghiera del tuo popolo perché, libero da ogni vano desiderio, trovi in te la sua beatitudine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
XXXI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: bianco - SOLENNITA': Tutti i Santi
LETTURE: Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12.
Commento: Gli amici del cielo.
"Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani". San Giovanni nella sua visione apocalittica ci trasporta in un mondo ultraterreno; ci offre una visione apocalittica che ci riempie il cuore di speranza. Quella moltitudine innumerevole è formata da coloro che ci hanno preceduto e sono nella gloria. Sono i salvati che hanno raggiunto la mèta. È la splendida schiera dei santi che oggi accomuniamo in un'unica festa. Non solo quindi quelli che nel corso dell'anno ricordiamo giorno per giorno, ma tutti coloro che, pur non avendo raggiunto una santità eroica, hanno meritato il premio eterno nella visione beatìfica. Costoro sono i testimoni di quel grande amore che il Padre celeste ci ha manifestato con la redenzione operata da Cristo Gesù. Per quella mirabile opera i santi sono riusciti a conseguire la salvezza. Il divino redentore è il primo autore e il modello sublime della santità. Lui ha tracciato la via, con la forza della sua vita, con la proclamazione delle beatitudini, definiti giustamente la magna carta del cristianesimo. I santi hanno capito la sostanziale differenza tra le proposte del mondo e del maligno e quelle che riguardano il futuro, l'eternità, la beatitudine eterna. Sono loro i veri sapienti. Hanno creduto che conviene affrontare ogni sacrificio, prendere la croce ogni giorno, mettersi fedelmente alla sequela di Cristo, disposti anche al martirio, per poi esultare e rallegrarsi per la incomparabile ricompensa nei cieli. Ci è di conforto sperare e credere che tra quella schiera potrebbero trovarsi tanti nostri parenti, amici e conoscenti. Comunque tutti coloro che sono in Dio formano la Chiesa trionfante, unita a noi, pellegrini sulla terra; sono quindi nostri collaboratori, pregano incessantemente per noi perché è loro grande desiderio averci nella stessa mèta, nello stesso gaudio. Voglia il Signore che un giorno anche noi potessimo essere in quel coro di una moltitudine immensa, che nessuno potrà contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. E cantare in eterno: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Antifona d'Ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi: * con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio.
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che sei venuto a cercare che era perduto, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che sei venuto per dare la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che raccogli nell'unità i tuoi figli dispersi, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia di celebrare in un'unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l 'abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci lo Spirito del tuo Figlio Gesù, venuto tra noi come colui che serve, affinché riconosciamo in ogni uomo la dignità di cui lo hai rivestito e lo serviamo con semplicità di cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 7,2-4.9-14
Dall'Apocalisse di san Giovanni Apostolo. Io, Giovanni, vidi salire dall'oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d'Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all'Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 23
RIT: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Seconda Lettura
1 Gv 3, 1-3
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo. Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Alleluia.
VANGELO
Mt 5, 1-12 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Celebrando oggi il consolante mistero della comunione dei santi, rivolgiamo con piena fiducia le nostre suppliche a colui che può esaudirci al di sopra di ogni nostro desiderio e di ogni nostro merito.
R. Santifica la tua Chiesa, Signore.
Padre santo, che sei in te stesso comunione di amore, benedici la Chiesa radunata nel tuo nome e rendila santa e santificatrice con i doni del tuo Spirito. R.
Padre misericordioso, abbi pietà delle moltitudini che ancora non conoscono il tuo nome, e rivela ad ogni uomo la vocazione alla santità. R.
Padre buono, benedici la famiglia, Chiesa domestica, perché realizzi al suo interno il modello dell'umanità riconciliata nell'amore e irradi intorno a sè il vangelo di pace. R.
Padre dei poveri, suscita in mezzo a noi anime grandi, che sull'esempio dei santi sappiano spogliarsi dei beni della terra per rivestirsi del Cristo tuo Figlio. R.
Dio glorioso, che chiami tutti i tuoi figli ad essere santi e immacolati nell'amore, per l'intercessione di Maria, regina di tutti i santi, converti i peccatori, conferma i credenti e accogli i nostri fratelli defunti nella santa Gerusalemme. R.
Dio fedele, che in Cristo tuo Figlio ci hai dato il maestro e il modello di ogni santità, fà che vivendo nello spirito delle beatitudini, giungiamo a cantare in eterno il cantico nuovo nell'assemblea dei tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti siano graditi, o Signore, i doni che ti offriamo in onore di tutti i Santi: essi, che già godono della tua vita immortale, ci proteggano nel cammino verso di te. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Oggi ci dai la gioia di celebrare la città santa, * la Gerusalemme del cielo che è nostra madre, * dove l'assemblea festosa dei nostri fratelli + glorifica in eterno il tuo nome. ** Verso la patria comune, noi pellegrini sulla terra, sorretti dalla fede, affrettiamo il cammino, * lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa, * che nella nostra debolezza ci doni come sostegno + e modello di vita. ** Per questo dono del tuo amore, * uniti a loro e all'immensa schiera degli angeli, * cantiamo con esultanza + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Beati i puri di cuore: vedranno Dio. * Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. * Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 8-10)
—(oppure)— Uno solo è il Padre vostro, che è nei cieli; * uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. (Cf. Mt 23, 9.8)
Dopo la Comunione
O Dio, unica fonte di ogni santità, mirabile in tutti i tuoi Santi, fa' che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore, per passare da questa mensa, che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno, al festoso banchetto del cielo. Per Cristo nostro Signore.