Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo - Colore: bianco
LETTURE: 2 Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43.
Commento: Tu sei Re!
Tutta la nostra storia è indelebilmente segnata dall'evento Cristo. Tutta la nostra liturgia tende come ad un approdo, ad un culmine, alla scoperta e alla solenne proclamazione della sovranità e regalità del nostro Salvatore e Signore. Così ogni anno concludiamo ed iniziamo l'anno liturgico. Ciò che era stato preannunciato con accenti apocalittici come un personaggio misterioso a lungo atteso e vagheggiato, ora è presente e vivo: ha conquistato il suo trono regale umiliandosi nella carne, scalando un monte e immolandosi per noi sul patibolo della croce. È la conquista del Crocifisso, è la nostra redenzione. Egli aveva affermato che il suo regno non è come quelli del nostro mondo ed infatti egli non ha conquistato poteri umani, non si è dotato di potenza, ma ha conquistato il mondo ed ha affascinato tutti noi a prezzo della sua stessa vita. Una conquista scaturita soltanto dall'amore, dalla misericordia, dalla piena riconciliazione. Alla domanda di Pilato: "sei tu re?" Gesù risponde: "Tu lo dici; io sono re". Egli è il testimone della verità perché è venuto a cancellare la menzogna che ci ha indotto al peccato. Egli è la Voce che ristabilisce il nostro dialogo con Dio dopo averlo interrotto nel primo peccato; ora lo invochiamo chiamandolo Padre. Egli è la via che ci riconduce alla casa paterna dopo il nostro vagabondare nei pascoli immondi. Egli è il re della pace e il Signore dei risorti. La nostra sudditanza è scandita dalla libera e gioiosa adesione al suo vangelo, da una incondizionata fedeltà, da una continua e crescente comunione con lui. Dobbiamo soltanto tendere l'orecchio dell'anima alla sua voce, ai suoi preziosi insegnamenti. Questa è la via per affermare la sua regalità e per espandere e far crescere il suo regno. Ci vuole come testimoni anche quando siamo chiamati a pagarne un prezzo alto, anche quando ci potrebbe costare la vita. I martiri non si sono assoggettati alle angherie dei potenti e prepotenti del mondo per proclamare l'indiscutibile primato di Cristo, la sua divina sovranità. Ma lui lo hanno seguito, servito e imitato. Facciamo anche noi lo stesso.
Antifona d'Ingresso
L'Agnello immolato * è degno di ricevere potenza e ricchezza, * sapienza, forza e onore: * a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. (Ap 5, 12; 1, 6)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che hai voluto ricapitolare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell'universo, * fa' che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, * ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che ci hai chiamati a regnare con te nella giustizia e nell'amore, liberaci dal potere delle tenebre perché, seguendo le orme del tuo Figlio, possiamo condividere la sua gloria nel paradiso. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 5, 1-3
Dal secondo libro di Samuele. In quei giorni, vennero tutte le tribù d'Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d'Israele"». Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un'alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d'Israele.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 121
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d'Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide.
Seconda Lettura
Col 1, 12-20
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
VANGELO
Lc 23, 35-43 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Cristo è il re dell'universo e il Signore della Chiesa. Rivolgiamo a lui la nostra fiduciosa preghiera, perché tutto il mondo si rinnovi nella giustizia e nell'amore.
R. Gesù Signore, ascoltaci.
Per la santa Chiesa, perché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del vangtelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce, preghiamo. R.
Per i pastori del popolo di Dio, vescovi, presbiteri, diaconi, perché siano imitatori di colui che è venuto non per essere servito, ma per servire, preghiamo. R.
Per la società in cui viviamo, perché riconosca in ogni essere umano la presenza del Figlio di Dio, che un giorno verrà a giudicare il mondo, preghiamo. R.
Per tutti i fratelli che portano, come noi, nella loro anima il segno della contraddizione e del peccato, perché non esitino ad affidarsi alla regalità di Cristo, esigente ma liberante, preghiamo. R.
Per gli uomini vicini alla morte, perché illuminati e guidati dalla speranza immortale ricevuta in dono nel Battesimo, si aprano alla contemplazione del volto di Cristo, preghiamo. R.
Signore Gesù, che sulla croce hai spezzato il giogo del peccato e della morte, estendi a tutti noi la tua signoria di grazia e di pace; donaci la certezza che ogni umana fatica è un germe che si apre alla realtà beatificante del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti offriamo, o Padre, + il sacrificio di Cristo per la nostra riconciliazione, * e ti preghiamo umilmente: * il tuo Figlio conceda a tutti i popoli il dono dell'unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu con olio di esultanza * hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell'universo il tuo Figlio unigenito, * Gesù Cristo Signore nostro. ** Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull'altare della croce, * portò a compimento + i misteri dell'umana redenzione; ** assoggettate al suo potere tutte le creature, * offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: * regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, + regno di giustizia, di amore e di pace. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il Signore siede re per sempre: * benedirà il suo popolo con la pace. (Sal 28, 10-11)
—(oppure)— «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». * «Oggi sarai con me nel paradiso». (Lc 23, 42-43)
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita immortale, + fa' che obbediamo con gioia ai comandamenti di Cristo, Re dell'universo, * per vivere senza fine con lui nel regno dei cieli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
XXXIV Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso
LETTURE: Dn 1, 1-6. 8-20; Sal da Dn 3; Lc 21, 1-4.
Commento: L'obolo della vedeva.
Davvero i pensieri di Dio non sono come i nostri, i suoi calcoli sono molto, molto diversi. La ragione principale sta nel fatto che egli vede con gli occhi della sapienza infinita che scruta i cuori e l'intimità dei nostri sentimenti. I nostri calcoli invece sono spesso fatti di numeri e di visioni superficiali o ancor peggio con giudizi temerari. Gesù osserva i ricchi che fanno cadere le loro pesanti monete, facendole risuonare nel grande contenitore di rame posto all'ingresso del tempio. Il suono ne indicava anche l'entità. I due spiccioli della povera vedova erano caduti quasi muti e neanche gli uditi più sensibili avrebbero potuto percepirne l'eco. Lo sguardo di Gesù su quella vedova si posa con compiacenza. «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti». Egli non ha ascoltato e valutato il tintinnìo delle monete, ma ha visto le generosità del cuore: «Questa nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere». Ecco le generosità vera, senza calcolo, offerta con amore. È facile per i ricchi dare ciò di cui sovrabbondano. Il povero invece avrebbe mille motivi per trattenersi qualcosa. Dare tutto è da eroi! Ma apre all'abbandono in Dio che sa provvedere a tutti.
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dn 1, 1-6. 8-20
Dal libro del profeta Daniele
L'anno terzo del regno di Ioiakìm, re di Giuda, Nabucodònosor, re di Babilonia, marciò su Gerusalemme e la cinse d'assedio. Il Signore diede Ioiakìm, re di Giuda, nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, ed egli li trasportò nel paese di Sinar, nel tempio del suo dio, e li depositò nel tesoro del tempio del suo dio. Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe regale o di famiglia nobile, senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni sapienza, istruiti, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, e di insegnare loro la scrittura e la lingua dei Caldèi. Il re assegnò loro una razione giornaliera delle sue vivande e del vino che egli beveva; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. Fra loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa. Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non obbligarlo a contaminarsi. Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. Però egli disse a Daniele: «Io temo che il re, mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e così mi rendereste responsabile davanti al re». Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa: «Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare verdure e da bere acqua, poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con i tuoi servi come avrai constatato». Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni, al termine dei quali si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. Da allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino che bevevano, e diede loro soltanto verdure. Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza, e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. Terminato il tempo, stabilito dal re, entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodònosor. Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa, i quali rimasero al servizio del re; su qualunque argomento in fatto di sapienza e intelligenza il re li interrogasse, li trovava dieci volte superiori a tutti i maghi e indovini che c'erano in tutto il suo regno.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal da Dn 3
RIT: A te la lode e la gloria nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, benedetto il tuo nome glorioso e santo.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso, benedetto sei tu sul trono del tuo regno.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini, benedetto sei tu nel firmamento del cielo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 1-4 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Consapevoli che Dio non ha bisogno dei nostri doni, ma chiede piuttosto l'offerta del nostro cuore, rivolgiamogli le nostre preghiere, dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini, sazi dei beni di questo mondo, non chiudano il loro cuore a Dio, accontentandosi di dargli un culto puramente esteriore. Preghiamo:
Perché i poveri si trovino a loro agio nella Chiesa, accolti e venerati come i semplici del vangelo. Preghiamo:
Perché in questa nostra società consumistica, i cristiani siano esempio di sobrietà nell'uso del denaro e dei beni della terra. Preghiamo:
Perché coloro che vivono ammassati alle periferie delle città, trovino nelle istituzioni civili e religiose i luoghi per il recupero della loro dignità e per l'espressione della loro personalità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità impari a donare sempre con gioia e disinteresse, attuando già al proprio interno l'uguaglianza tra fratelli. Preghiamo:
Perché ogni uomo si senta pienamente accettato e amato da Dio. Per tutti i benefattori della Chiesa e del mondo.
O Dio, Padre di bontà, ogni nostro desiderio è davanti a te. Rendici trasparenti e puri, perché amando la verità, possiamo vivere con cuore libero da ogni inganno e finzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto benedirti e renderti grazie, * Padre santo, sorgente della verità e della vita, * perché in questo giorno di festa + ci hai convocato nella tua casa. ** Oggi la tua famiglia, riunita nell'ascolto della Parola e nella comunione dell'unico pane spezzato, * fa memoria del Signore risorto * nell'attesa della domenica senza tramonto, + quando l'umanità intera entrerà nel tuo riposo. ** Allora noi vedremo il tuo volto * e loderemo senza fine + la tua misericordia. ** Con questa gioiosa speranza, uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
SAN SILVESTRO ABATE, Fondatore del nostro Ordine. La liturgia della Parola che viene proposta in occasione delle celebrazioni dei Santi ci offre la migliore sintesi della loro vita e ciò appare molto logico se pensiamo che la santità, in qualsiasi epoca e da chiunque sia stata vissuta, è sempre l’incarnazione del Vangelo e la pratica eroica di tutte le virtù cristiane. Ecco allora che per San Silvestro Guzzolini ascoltiamo quell’interrogativo di Pietro che ci ricorda il coraggio di tutti coloro che hanno lasciato tutto per seguire il Signore. Proprio in quel “tutto” sta il segreto degli eroi, e sicuramente anche di San Silvestro. Egli ha lasciato umane ricchezze, una probabile carriera, onori già a portata di mano e quanto la vita già gli offriva generosamente. Vivere invece la solitudine in una grotta, le aspre penitenze, darsi anima e corpo al Signore senza riserva per il nostro Fondatore significa conquistare la vera ricchezza. E non soltanto per se, ma per quanti vorranno imitarlo nello stesso genere di vita, fino ai nostri giorni. Egli, illuminato dalla sapienza divina, sa che deve percorrere aspri sentieri e attraversare il deserto; sa bene che per essere di Dio, come viene rivelato a Elia, bisogna dotarsi di una forza speciale e nutrirsi di un cibo speciale. Anche Silvestro da una suadente voce materna ha sentito ripetersi l’invito “prendi e mangia!”. Ha ricevuto dalle mani della Madre celeste l’Ostia santa e ha trovato da quel cibo la forza per andare oltre il deserto, per inoltrarsi nella via luminosa della santità. È la via che ancora è efficace per ogni cristiano, la via che ci unisce sempre più al nostro divin Redentore dotandoci di salutare energia spirituale. Se accolto anche noi con San Paolo e con San Silvestro possiamo dire con grande gioia. “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!”. È la migliore garanzia di cui si sono dotati i santi valida sempre e per tutti. La visione nella fede della risurrezione e del premio finale scandita da Gesù nel Vangelo, ci incoraggia a seguire senza indugi la via dei santi. Ci è di ulteriore conforto la certezza che questi gloriosi eroi che ci hanno preceduto non solo ci hanno indicato la via, ma sicuramente intercedono per noi per facilitarci il conseguimento della stessa mèta. San Silvestro Abate, in modo speciale chiede per tutti noi, per tutti voi quelle grazie che più ci urgono.
OGGI: San Silvestro Abate Fondatore nostro Ordine
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dn 2, 31-45
Dal libro del profeta Daniele In quei giorni, Daniele disse a Nabucodònosor: «Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d'argilla. Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma senza intervento di mano d'uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e d'argilla, e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra. Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. Dovunque si trovino figli dell'uomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li dòmini tutti: tu sei la testa d'oro. Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte d'argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché hai veduto il ferro unito all'argilla fangosa. Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l'altra fragile. Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla fangosa. Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per intervento di una mano, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha fatto conoscere al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal da Dn 3
RIT: A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore. Benedite, angeli del Signore, il Signore.
Benedite, cieli, il Signore. Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore.
Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 5-11 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Viviamo nel tempo intermedio che prepara la definitiva venuta di Cristo. Preghiamo il Signore perché ci insegni a vivere nell'attesa. Diciamo insieme:
Vieni, Signore Gesù!
I regni di questo mondo si avvicendano e passano: solo il regno di Dio resta. Signore, fa' che gli uomini cerchino prima di tutto il tuo regno e la sua giustizia e sappiano relativizzare le vicende di questo mondo. Preghiamo:
La Chiesa di Cristo è il segno posto da Dio come luce e orientamento per il cammino dei popoli. O Signore, aiutala ad adempiere sempre con fedeltà e coraggio la sua missione salvifica. Preghiamo:
Spesso vediamo il consumarsi del tempo con la tristezza di chi sente avvicinarsi la propria fine. Aiutaci, o Signore, a credere che al termine di questa nostra vita ci sei tu che attendi. Preghiamo:
Il nostro mondo è ricco di speranze e promesse per il futuro, ma anche carico di minacce mortali. Fà, o Signore, che portiamo a compimento tutto il bene presente nell'umanità e vinciamo il male con il bene. Preghiamo:
La parola di Dio ci mette in guardia dai falsi profeti. Sostieni, o Signore, la nostra comunità perché non si lasci fuorviare dall'autentico spirito evangelico. Preghiamo:
Perché il Signore ci liberi da ogni idolo. Per i testimoni di Geova del nostro quartiere.
O Dio, che nella tua potenza hai creato ogni cosa e nella tua provvidenza la conduci a compimento, accogli la nostra preghiera e aiutaci a trovare nella tua volontà la nostra pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu con olio di esultanza * hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell'universo il tuo Figlio unigenito, * Gesù Cristo Signore nostro. ** Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull'altare della croce, * portò a compimento + i misteri dell'umana redenzione; ** assoggettate al suo potere tutte le creature, * offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: * regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, + regno di giustizia, di amore e di pace. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
XXXIV Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde
LETTURE: Dn 5, 1-6.13-14.16-17. 23-28; Sal da Dn 3; Lc 21, 12-19.
Commento: La missione della Chiesa.
Siamo nell'ultima settimana del tempo ordinario... alla fine. E Gesù continua ad ammonire i discepoli sul futuro della Chiesa. Egli non stabilisce dei tempi certi per la sua venuta: è piuttosto interessato all'esortazione per non far cadere nell'ingannevole interpretazione di troppi segni; Egli chiede una riflessione interna, profonda. Vi è però una certezza: il tempo della Chiesa è senz'altro il tempo della persecuzione. Ieri come oggi, il cristiano è chiamato sempre a testimoniare la propria fede: anche se questo comporta lo scetticismo altrui e decisioni che sembrano contrarie al sentimento "comune". La sfida di ieri contro il paganesimo è oggi contro il muro dell'indifferenza o, peggio, dell'avversione proclamata. Non possiamo eludere da questa realtà perché la lotta contro il male non è sempre gratificante su questa terra. La speranza cristiana sa, però andare oltre alle aspettative materiali!
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dn 5, 1-6.13-14.16-17. 23-28
Dal libro del profeta Daniele In quei giorni, il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine. Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Dio a Gerusalemme, e il re, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere sull'intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva. Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i suoi ginocchi battevano l'uno contro l'altro. Fu allora introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: «Sei tu Daniele, un deportato dei Giudei, che il re, mio padre, ha portato qui dalla Giudea? Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria. Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e risolvere questioni difficili. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai terzo nel governo del regno». Daniele rispose al re: «Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione. Ti sei innalzato contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. Da lui fu allora mandato il palmo di quella mano che ha tracciato quello scritto. E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres, e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato insufficiente; Peres: il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal da Dn 3
RIT: A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, sole e luna, il Signore. Benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore. Benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore. Benedite, freddo e caldo, il Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 12-19 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nella fugacità del tempo, Dio è presente con il suo amore provvidenziale e salvifico. E anche ora sostiene la nostra preghiera. Con fiducia, quindi, diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini scorgano, al di là degli avvenimenti negativi della vita, la presenza di Dio Padre e di Cristo liberatore. Preghiamo:
Perché la Chiesa, con pazienza vigile e operosa, affronti le inevitabili incomprensioni e le persecuzioni, confortata dalla promessa di Cristo di essere presente fino alla fine dei tempi. Preghiamo:
Perché coloro che, per paura o vergogna, nascondono la propria fede, trovino, nell'esempio dei martiri, il sostegno alla loro debolezza. Preghiamo:
Perché i perseguitati religiosi e politici vivano nella certezza che Dio, grazie alla loro sofferenza, elargirà alla Chiesa e alle nazioni un futuro ricco di benedizioni. Preghiamo:
Perché chi, nella nostra comunità, si sente più solido nella fede, comprenda le difficoltà dei più deboli e li aiuti a crescere valorizzando il positivo che c'è in loro. Preghiamo:
Perché il Signore ci aiuti a soffrire in silenzio. Perché, come cristiani, rifiutiamo ogni privilegio.
Dio onnipotente, che sei il Signore della storia, dirigi le vicende umane per la crescita del tuo regno, e sostieni con la tua forza coloro che lavorano per il tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto renderti grazie, * Signore, Padre santo, + Dio dell'alleanza e della pace. ** Tu hai chiamato e fatto uscire Abramo dalla sua terra per costituirlo padre di tutte le genti. * Hai suscitato Mosè per liberare il tuo popolo + e guidarlo alla terra promessa. ** Nella pienezza dei tempi hai mandato il tuo Figlio, ospite e pellegrino in mezzo a noi, per redimerci dal peccato e dalla morte * e hai donato il tuo Spirito per fare di tutte le nazioni un solo popolo nuovo, * che ha come fine il tuo regno, come condizione la libertà dei tuoi figli, + come statuto il precetto dell'amore. ** Per questi doni della tua benevolenza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
La profezia di Gesù, riportata da San Luca si riferisce ad eventi storici precisi: la distruzione del Tempio avvenuta nel 70 d.C. da parte dell'imperatore romano Tito. La concordia degli evangelisti, seppur con diverse sfumature, nel riportare queste parole di Gesù è chiaro indice che Gesù stesso aveva senz'altro previsto quest'episodio e lo aveva, però, inserito nel grande Mistero della sua morte e passione. La storia di Israele è letta, quindi, alla luce dell'evento e degli insegnamenti di Gesù. Noi, oggi, dovremmo chiedere al Signore perché ci doni questa stessa sapienza per poter leggere la nostra storia nel Mistero di Cristo. Il riferimento a basi certe e sicure della nostra vita comporterà sicuramente, quindi, una conversione piena perché la nostra vita sia pegno della Pasqua Eterna, che è la nostra unica meta sicura.
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dn 6, 11-27
Dal libro del profeta Daniele In quei giorni, alcuni uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al suo decreto: «Non hai approvato un decreto che chiunque, per la durata di trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani». «Ebbene - replicarono al re –, Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere». Il re, all'udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo. Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto emanato dal re non può essere mutato». Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!». Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi dignitari, perché niente fosse mutato riguardo a Daniele. Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò. La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e allo spuntare del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni. Quando fu vicino, il re chiamò Daniele con voce mesta: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?». Daniele rispose: «O re, vivi in eterno! Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male». Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa. Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Abbondi la vostra pace. Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che rimane in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo potere non avrà mai fine. Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra: egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal da Dn 3
RIT: A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, rugiada e brina, il Signore. Benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore. Benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore. Benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 20-28 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La creazione geme nelle doglie del parto, nell'attesa che Dio crei cieli nuovi e terre nuove e la liberi da ogni schiavitù e caducità. Preghiamo dunque Dio, che ha il potere di fare nuova ogni cosa, e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Da ogni divisione religiosa, ideologica e politica che alimenta l'antagonismo, i pregiudizi e la violenza fra i popoli. Preghiamo:
Da ogni paura che la Chiesa ha di essere rinnovata e purificata per vivere in semplicità il vangelo. Preghiamo:
Dalla durezza del cuore che si chiude alle necessità dei nostri fratelli e ai segni di Dio nella nostra vita. Preghiamo:
Dalla tristezza che impedisce di guardare con meraviglia e gratuità le opere del creato e, attraverso di esse, adorare Dio creatore. Preghiamo:
Da tutto ciò che ferisce la nostra comunità, impedendole di vivere serenamente l'amicizia con Dio e bloccando il dialogo e la fiducia fra le persone. Preghiamo:
Dall'egoismo che impedisce il nascere di nuove vite. Dall'accidia che non considera il dolore altrui.
O Dio, principio e fine di ogni cosa, aiutaci a comprendere il tuo piano salvifico e collaboravi docilmente e generosamente, perché l'umanità vada incontro al tuo Cristo benedetto, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
Abbiamo imparato senza sforzi a comprendere l'avvicendarsi delle stagioni attraverso i segni che la natura stessa spontaneamente ci fornisce. Quando il fico comincia a cacciare i propri fiori che saranno il frutto gradevole che conosciamo, diciamo che l'estate è vicina. I fatti che accadono intorno a noi e dentro di noi hanno pure un loro linguaggio. L'avvento del Regno ha le sue concrete manifestazioni nella storia, anche se percepirne i segni, non può essere frutto di un intuito umano. È come un granellino di senapa gettato nel campo, quasi invisibile ad occhio nudo; occorrerà quindi del tempo prima che cresca e diventi un arbusto. Occorre quindi la luce dello Spirito e la divina sapienza per avvertirne la presenza e la crescita. L'arrivo e lo schieramento dell'esercito romano preannuncerà la prossima distruzione di Gerusalemme. L'espandersi del messaggio di Cristo tra le genti, anche se tra inevitabili persecuzioni e lotte, sarà il segno che Dio sta recuperando spazio nella storia del mondo e nei cuori degli uomini. I cambiamenti saranno radicali, le novità importanti e fondamentali esigono che le cose vecchie scompaiano per far posto al nuovo. La Verità esalta e distrugge allo stesso tempo, ma l'unico risultato è appunto l'avvento del Regno, la conferma della storia alle verità perenni di Cristo. Il mondo subirà le sue trasformazioni cosmiche nel corso dei secoli, i cieli e la terra passeranno, ma, Gesù ci dice: "Le mie parole non passeranno". Siamo quindi confortati da verità perenni ed inconfutabili. Una di queste ci ripete, in questi giorni conclusivi dell'anno in cui spesso ascoltiamo profezie di eventi catastrofiche: "Non temete, Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Antifona d'Ingresso
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, * per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 84, 9)
Colletta
Ridesta, o Signore, la volontà dei tuoi fedeli, + perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, * ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dn 7, 2-14
Dal libro del profeta Daniele Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente sul Mare Grande e quattro grandi bestie, differenti l'una dall'altra, salivano dal mare. La prima era simile a un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono strappate le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d'uomo. Poi ecco una seconda bestia, simile a un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: «Su, divora molta carne». Dopo di questa, mentre stavo guardando, eccone un'altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d'uccello sul dorso; quella bestia aveva quattro teste e le fu dato il potere. Dopo di questa, stavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d'una forza straordinaria, con grandi denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna. Stavo osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che proferiva parole arroganti. Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco. Alle altre bestie fu tolto il potere e la durata della loro vita fu fissata fino a un termine stabilito. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d'uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal da Dn 3
RIT: A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore. Benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore. Benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell'acqua, il Signore. Benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 29-33 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il regno di Dio è già presente in mezzo a noi. A noi scoprirlo e accoglierlo, dovunque esso si manifesti. Preghiamo quindi insieme, e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini si adoperino con Dio per l'avvento di un mondo nuovo, senza guerre e violenze, guidato dall'amore, dalla giustizia e dall'uguaglianza tra le persone e tra i popoli. Preghiamo:
Perché la Chiesa si mantenga sempre sposa fedele di Cristo e sia in mezzo al mondo come fiaccola che riscalda e illumina. Preghiamo:
Perché i fragili, gli instancabili e gli sfiduciati trovino, nella parola di Dio che non passa, la stabilità e il conforto alla loro inquietudine. Preghiamo:
Perché questa nostra comunità si costruisca e si consolidi nell'ascolto della parola di Dio e nella certezza di essere piccolo germe della santa Gerusalemme. Preghiamo:
Perché celebriamo questa eucaristia come viatico all'incontro definitivo con il Cristo che ci invita al banchetto del cielo. Preghiamo:
Perché viviamo in questo mondo come ospiti e pellegrini. Per i bambini e i ragazzi del nostro quartiere.
Signore della vita e creatore di ogni cosa, custodisci con paterna bontà la nostra famiglia, perché al sorgere di ogni giorno ti possa lodare con infinita gratitudine, nella certezza che il tuo Cristo verrà. Allora sarà gioia piena nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questi santi doni + che ci hai comandato di offrire in onore del tuo nome, * perché, seguendo i tuoi insegnamenti, diventiamo un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Uniti nell'amore, celebriamo la morte del tuo Figlio, * con fede viva proclamiamo la sua risurrezione, * attendiamo con ferma speranza + la sua venuta nella gloria. ** Per questo mistero di salvezza, * insieme agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Genti tutte, lodate il Signore, * popoli tutti, cantate la sua lode, * perché forte è il suo amore per noi. (Sal 116, 1-2)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci dai la gioia di partecipare ai divini misteri, * non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.
È difficile per noi immaginare come un voce, un invito, un richiamo possa essere decisivo per la vita di una persona. Solo pensando al fascino che Gesù esercitava con tutta la sua persona, e con la sua divina autorità, riusciamo a comprendere come semplici e rozzi pescatori, abbiano potuto, senza esitazione, lasciate le reti, e con esse tutte le loro umane sicurezze, mettersi alla sua sequela. È evidente che l'eco di quanto il Maestro di Nazaret andava facendo e dicendo, fosse arrivato anche sulle spiagge del lago di Tiberiade, anche agli orecchi e al cuore dei due fratelli pescatori Pietro e Andrea. Resta comunque vero che per giungere alla determinazione di "lasciare tutto", cambiare completamente vita, occorre una grandissima fiducia in colui che chiama. A maggior ragione se si pensa che Gesù non fa promesse, non dà sicurezze, non offre compensi, anzi ad uno scriba che esprime il desiderio di volerlo seguire dice: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». A Pietro e ad Andrea ha da scandire solo una proposta, non di immediata comprensione: "Vi farò pescatori di uomini". "Ed essi subito, lasciate le reti lo seguirono". Gesù non si ferma! "Andando oltre vide altri due fratelli". Davvero è andata oltre quella voce suadente: quanti e quante hanno sentito lo stesso invito di Andrea e con la stessa sollecitudine, hanno lasciato tutto per seguirlo. Questo ricordo degli apostoli ci sprona a rendere grazie per la chiamata e per tutte le chiamate. Ringraziamo perché sul fondamento degli apostoli poggia la nostra fede. Ringraziamo tutti coloro che in modi e momenti diversi offrono la stessa loro preziosa testimonianza. Ringraziamo il buon Dio se ciascuno di noi si sente concretamente impegnato a vivere ed annunciare la stessa fede trasmessa da Andrea a da tutti gli apostoli.
Antifona d'Ingresso
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, * il Signore vide due fratelli, Pietro e Andrea, e disse loro: * «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». (Cf. Mt 4, 18-19)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Umilmente ti invochiamo, o Signore: il santo apostolo Andrea, che fu annunciatore del Vangelo e guida per la tua Chiesa, sia presso di te nostro perenne intercessore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Rm 10, 9-18
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato». Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!». Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall'ascolto e l'ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt'altro: «Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 18
RIT: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
VANGELO
Mt 4, 18-22 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio Padre misericordioso ci ha edificati come tempio vivo dello Spirito sul fondamento degli Apostoli. Innalziamo a lui le nostre invocazioni per tutta l'umanità.
R. Rivela al mondo la tua salvezza, Signore.
Per la Chiesa che ti sei acquistata con la croce del tuo Figlio e hai edificato sulla testimonianza degli Apostoli, perché, spoglia di oro e di argento, offra al mondo l'unica ricchezza che possiede: Cristo crocifisso e risorto, preghiamo. R.
Per tutti i discepoli del Vangelo, perché sull'insegnamento degli Apostoli si trovino uniti in una sola fede, in un solo Signore, in un solo Battesimo, preghiamo. R.
Per le gravi disuguaglianze che colpiscono l'umanità, perché le risorse della terra non siano disperse negli sprechi e nelle armi di distruzione, ma l'abbondanza dei popoli ricchi supplisca all'indigenza dei poveri, preghiamo. R.
Per tutti coloro che soffrono persecuzione a causa del nome di Gesù, perché il loro sacrificio sia germe di una nuova primavera di vita cristiana, preghiamo. R.
Per la nostra comunità radunata nel ricordo degli Apostoli, perché spezzando il pane con letizia e semplicità di cuore, lodi il Signore e attiri nuovi fratelli nella Chiesa, preghiamo. R.
Concedi al tuo popolo, o Signore, di ascoltare con religiosa attenzione e di proclamare con fiducia evangelica la parola tramessa dagli Apostoli, perché si affretti l'ora dell'unità di tutte le genti nel Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Dio onnipotente, nella festa di sant'Andrea portiamo questi doni al tuo altare; fa' che, offrendoli, siamo a te graditi e, ricevendoli da te santificati, otteniamo la vita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu hai stabilito la tua Chiesa sul fondamento degli apostoli, * perché sulla terra sia segno visibile della tua santità nei secoli * e trasmetta a tutti gli uomini + gli insegnamenti che sono via al cielo. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti a tutte le schiere degli angeli, * ora e sempre, con cuore riconoscente, + proclamiamo nel canto la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Disse Andrea a Simone, suo fratello: * «Abbiamo trovato il Messia, il Cristo». E lo condusse da Gesù. (Cf. Gv 1, 41-42)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Dopo la Comunione
La comunione al tuo sacramento, o Signore, ci fortifichi, perché, portando in noi i patimenti di Cristo sull'esempio del santo apostolo Andrea, possiamo vivere con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Un "avvento" che potrebbe coglierci distratti.
"Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo". Gli eventi della nostra storia sin dal principio sono contrassegnati da alternanze di fatti intrisi di male e di peccato e da interventi salvifici di Dio. Egli, prima ancora che inviasse il suo Figlio tra noi, è da sempre l'eterno redentore del mondo. Le sue venute hanno sempre significato salvezza e redenzione per l'umanità. Mai però il buon Dio ha fatto violenza alla libertà umana, la sua è sempre una proposta motivata dall'amore gratuito. Proprio per questo però è accaduto e accade ancora che alla sua venuta possiamo trovarci impreparati e distratti dalle solite cose vane e fùtili della vita di ogni giorno. Può ancora accadere che venga un Natale e non ci si accorga del significato e dei coinvolgimenti che quella venuta dovrebbe comportare per ognuno di noi. È in quelle tristi circostanze, a causa di quelle colpevoli distrazioni che la gratuità dell'amore diventa inevitabilmente motivo di giudizio e di condanna. L'invito a vigilare nell'attesa è quindi più che mai urgente. Troppe amare sorprese ci hanno già ripetutamente sconvolti; riusciamo a far finta di niente anche quando il male e la violenza diventa orribile tragedia e dilagano in modo quasi inarrestabile. Come è consolante invece sapere alla luce della fede e della storia sacra che Dio e il suo Figlio Gesù Cristo sono ancora una volta pronti ad intervenire per sanare la storia e redimerci dai nostri mali! È prossimo il suo Natale, è prossimo l'evento della pace!
Antifona d'Ingresso
A te, Signore, innalzo l'anima mia, * mio Dio, in te confido: che io non resti deluso! * Non trionfino su di me i miei nemici! * Chiunque in te spera non resti deluso. (Sal 24, 1-3)
Colletta
—(antica)— O Dio, nostro Padre, + suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, * perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria * a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che per radunare tutti i popoli nel tuo regno hai mandato il tuo Figlio nella nostra carne, donaci uno spirito vigilante, perché, camminando sulle tue vie di pace, possiamo andare incontro al Signore quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 2, 1-5
Dal libro del profeta Isaìa. Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno:"Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 121
RIT: Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: "Andremo alla casa del Signore!". Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d'Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: "Su di te sia pace!". Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene.
Seconda Lettura
Rm 13, 11-14
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Alleluia.
VANGELO
Mt 24, 37-44 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l'altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Nell'attesa del Redentore, rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli, perché venga incontro alle nostre necessità e a quelle di tutti gli uomini.
Visita il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa pellegrina nel mondo, perché faccia parte a tutti gli uomini della speranza che illumina il suo cammino e risvegli in loro l'attesa della salvezza, preghiamo. R.
Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza, perché la nostra preghiera e la nostra fraternità facciano rifiorire la fiducia e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo. R.
Per le nostre comunità cristiane, perché la vicinanza del Signore ci stimoli a vincere l'egoismo e la menzogna per vivere nella verità e nell'amore, preghiamo. R.
Per le giovani generazioni, perché vedano nel Cristo il modello dell'umanità nuova, a cui devono ispirarsi per le grandi scelte della vita, preghiamo. R.
Per tutti noi, perché nella realtà quotidiana ci incontriamo con il Signore che un giorno verrà come giudice della storia, preghiamo. R.
Tu ci riveli, o Padre, che quanto più grande è la nostra attesa, tanto più ricco sarà il tuo dono; accogli queste nostre suppliche e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio il bene inestimabile della speranza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, il pane e il vino, + dono della tua benevolenza, * e concedi che il nostro sacrificio spirituale + compiuto nel tempo * sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il Signore donerà il suo bene * e la nostra terra darà il suo frutto. (Sal 84, 13)
—(oppure)— Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore verrà. (Mt 24, 42)
Dopo la Comunione
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.