Commento: Dio ha guardato l'umiltà della sua serva.
Lo sguardo misericordioso di Dio Padre, dopo aver visto lo stato miserevole in cui la nostra umanità si era ridotto, si posa su Maria. Per bocca dell'Angelo proclama al mondo il suo splendore e ci fa conoscere l'arcano disegno di averla come Madre del suo Figlio. La piena di grazia, la prossima mamma di Gesù, oggi la contempliamo mentre sollecita sale la montagna per raggiungere la sua parente Elisabetta, anche lei prossima alla maternità. La Madre che già si era definita umile ancella del Signore, ora si propone come serva di Elisabetta. Ancora una volta è l'amore operoso a svelare i misteri di Dio. Elisabetta piena di Spirito Santo, al saluto di Maria esclama: «A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?». La fanciulla che lei conosceva ora viene chiamata Madre del Signore. Ciò che era rimasto nascosto agli occhi degli uomini e che aveva causato un comprensibile turbamento in Giuseppe, il promesso sposo, ora viene proclamato ad alta voce. Sgorga la gioia: in Elisabetta, nel nascituro Giovanni Battista, che sussulta nel grembo materno e in Maria, che intona il suo canto. È la vera gioia messianica che ora esplode in pienezza, prima del canto degli angeli sulla grotta di Betlemme. È in chiaro preannuncio del Natale e lo svelarsi del piano salvifico pensato e voluto da Dio Padre con l'incarnazione del Figlio. L'uomo voleva diventare come Dio, Dio è diventato uno di noi! Ecco la meraviglia dell'evento, ecco il Natale: l'umiltà della Vergine, l'annientamento di Dio nella nostra natura umana. Ecco infine il grande monito per tutti noi, per la nostra umanità, che ancora spesso cade nella trappola dell'orgoglio, che induce al rifiuto di Dio, soprattutto al rifiuto di un Dio Bambino, di una Madre Vergine.
Antifona d'Ingresso
Stillate, cieli, dall'alto, * le nubi facciano piovere il Giusto; * si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45, 8)
Colletta
—(antica)— Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che per attuare il tuo disegno di amore hai scelto l'umile figlia di Sion, dona alla Chiesa di aderire pienamente al tuo volere, perché, imitando l'obbedienza del tuo Figlio, si offra a te in perenne cantico di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Mic 5, 1-4
Dal libro del profeta Michea. Così dice il Signore: «E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui, fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d'Israele. Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. Egli stesso sarà la pace!».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.79
RIT: Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Tu, pastore d'Israele, ascolta, seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci.
Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Seconda Lettura
Eb 10, 5-10
Dalla lettera agli Ebrei. Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 39-48 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Invochiamo Dio Padre onnipotente per l'intercessione di Maria, modello di coloro che attendono nella speranza, perché la venuta del Salvatore faccia rifiorire la giustizia, la bontà e la pace.
Rivelaci il tuo volto, Signore.
Per la santa Chiesa, perché sappia animare con la carità evangelica tutti gli sforzi tesi a riunire gli uomini in una sola famiglia, preghiamo. R.
Per tutti i cristiani, perché operando sinceramente per l'unità delle Chiese manifestino la loro chiamata ad essere un solo popolo in Cristo, preghiamo.
Per i responsabili delle nazioni, perché pongano alla base del loro impegno civile, il valore primario della persona umana che Cristo viene a rivelare, preghiamo.
Per coloro che non credono, perché trovino nella nostra accoglienza fraterna uno stimolo a considerare il problema della fede con cuore più aperto e fiducioso, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti nell'imminenza del Natale, perché lo Spirito del Padre ci dia il coraggio di compiere le scelte che il Cristo giudice e salvatore attende da ciascuno e da tutta la comunità, preghiamo. R.
Le preghiere che ti innalziamo, o Padre, in unione con Maria, figlia di Sion, affrettino la venuta del tuo Figlio tra noi e ci ottengano di vivere questi giorni di attesa come ritorno alle sorgenti della nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni che abbiamo deposto sull'altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: * lo chiamerà Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14)
—(oppure)— Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai dato il pegno della redenzione eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il grande giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il mistero della nascita del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
LETTURE: 2 Sam 7, 1-5.8-11.16; Sal 88; Lc 1, 67-79.
Commento: Il cantico di Zaccaria.
Dinanzi alle meraviglie del Signore, viene spontaneo cantare con accenti poetici. Oggi ascoltiamo l'inno di Zaccaria, il padre di Giovanni Battista. Lo ascoltiamo e preghiamo con lui in vista del Natale. La preghiera al Dio d'Israele va oltre la motivazione della nascita prodigiosa di Giovanni. Dio ha visitato e redento il suo popolo e ha suscitato una salvezza potente, fedele alle sue promesse. Si è ricordato della sua alleanza, del suo giuramento di liberarci dalle mani dei nemici. Ribadisce la missione del suo bambino: sarai chiamato profeta dell'Altissimo e andrai dinanzi al Signore a preparargli le strade. Poi ci lascia intravedere il sole che sorge dall'Alato per rischiarare quelli che sono nelle tenebre e nell'ombra della morte. La missione di Giovanni è intimamente legata a quella di Gesù. È il canto della redenzione ed è diventato il canto perenne dei redenti. Ogni giorno infatti la Chiesa lo canta con tutti coloro che pregano l'Ufficio divino delle lodi. La meraviglia e il canto fanno parte della nostra preghiera di ogni giorno che diventa particolarmente intensa quando come Zaccaria, come Maria, come il vecchio Simeone diventiamo capaci di comprendere al meglio tutto quello che il Signore ha fatto e fa per noi, le meraviglie della sua grazia. Dovremmo spesso perciò benedire il Signore ed esclamare: «Quanto sono grandi le tue opere, Signore, tutto hai fatto con saggezza». Lo dovremmo gridare a Natale.
Antifona d'Ingresso
Ecco ormai la pienezza del tempo: * Dio ha mandato suo Figlio nel mondo. (Cf. Gal 4, 4)
Atto Penitenziale
Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.
C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Affrettati, non tardare, Signore Gesù: la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nella tua misericordia. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 7, 1-5.8-11.16
Dal secondo libro di Samuele Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va', e di' al mio servo Davide: "Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 88
RIT: Canterò per sempre l'amore del Signore.
Canterò in eterno l'amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza". Gli conserverò sempre il mio amore, la mia alleanza gli sarà fedele».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 67-79 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Giunti al termine del periodo di avvento, mentre già pregustiamo la gioia della sua nascita, invochiamo Gesù nostro Salvatore, e diciamo:
O Emmanuele, vieni a salvarci!
Verbo eterno, il tuo popolo ti ha atteso per lunghi secoli, ma alla tua venuta molti non ti hanno riconosciuto: concedi alla Chiesa, tuo nuovo popolo, di riconoscerti nell'umiltà delle tue manifestazioni quotidiane. Preghiamo:
Sole di giustizia, tu vieni a rischiare quelli che stanno nelle tenebre; concedi luce a chi cerca la verità, e ravvedimento a chi ostinatamente la rifiuta. Preghiamo:
Principe della pace, tu porti l'amore nei cuori bruciati dall'odio: soccorri questa nostra umanità oppressa dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla guerra. Preghiamo:
Medico buono, tu vieni a farti carico di tutta la sofferenza umana: dona forza e pazienza a quanti chiami, attraverso la malattia e il dolore, a collaborare alla tua opera di redenzione. Preghiamo:
Figlio di Maria, hai scelto, per nascere, il grembo di una madre: aiuta le donne incinte a non tradire la vita che è iniziata in loro. Preghiamo:
Per l'infanzia abbandonata e sfruttata. Per chi ha sete di contemplazione e di silenzio.
Accogli, Signore Gesù, le preghiere del tuo popolo che attende con gioia il mistero della tua nascita, e per la partecipazione a questa eucaristia rendilo capace di testimoniare la tua presenza di Salvatore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accetta con benevolenza, o Signore, i doni che ti presentiamo, perché noi tuoi fedeli, comunicando al pane della vita e al calice della salvezza, siamo liberati dai peccati e possiamo attendere con cuore puro la gloria del tuo Figlio che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
Benedetto il Signore, Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo. (Lc 1, 68)
Dopo la Comunione
Rinnovati da questo mirabile dono, ti preghiamo, o Signore: come ora pregustiamo l'adorabile natività del tuo Figlio, così possiamo accogliere nella gioia i suoi doni eterni. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Si veglia questa sera per attendere l'Evento. Nel calore delle case i pensieri degli uomini assumono una direzione unica: siamo tutti in viaggio verso una grotta, sentiamo dentro di noi un annuncio misterioso. Fra le migliaia di nascite che avvengono contemporaneamente nel mondo, c'è la nascita di un bimbo chi coinvolge il mondo intero. Nasce in una grotta, ma è il Re dell'universo, nasce povero, ma è il re del cielo. La grotta che l'accoglie sembra una tomba e la sua culla è una mangiatoia, ma Egli è il Signore del mondo. Sentiamo ancora di guerre e di terrorismo, ma Egli è il Signore della pace. Lo annunciano presente nel mondo gli Angeli di Dio; annunziano la pace, cantano l'amore e la gloria del Signore. Accolgono l'invito umili pastori, loro, che sono assuefatti al belare degli agnelli, ben comprendono il vagito del Bambino: Egli si è umiliato nella carne. Siamo invitati anche noi ad entrare numerosi più che mai nelle nostre chiese, con la stessa umiltà di quei pastori. Ciò che è povero, ciò che è piccolo agli occhi della carne, diventa grande a quelli della fede. Anche noi gustiamo nel profondo la gioia di quella nascita nel tempo del Dio eterno: egli si è fatto come noi, per essere uno di noi. Vuole immergersi nella storia del mondo e di ognuno di noi. Egli viene a redimere la storia, a cancellare il peccato e ad infondere una nuova energia vitale, che ricrea l'uomo nella giustizia e nella santità. Il presepio più vero è quello che celebriamo sull'altare: quei frammenti di pane diventano il suo corpo per nutrirci del divino; quel poco vino diventa sangue di quel bimbo che vuole ancora bearci del suo amore.
Antifona d'Ingresso
Il Signore mi ha detto: * «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato». (Sal 2, 7) Oppure: Rallegriamoci tutti nel Signore: * il nostro Salvatore è nato nel mondo. * Oggi la pace vera è scesa per noi dal cielo.
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 9, 1-3. 5-6
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 95
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli.
Seconda Lettura
Tt 2, 11-14
Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito. Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.
VANGELO
Lc 2, 1-14 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Lc 2, 15-20 - Gv 1, 1-18 Dal Vangelo secondo Luca
La messa dell'Aurora
Dal vangelo secondo Luca. Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
-oppure-
La messa del Giorno
Dal vangelo secondo Giovanni. In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il Figlio della Vergine Madre, nato a Betlem, è l'Emmanuele, il Dio con noi. Esultanti nella fede in questa notte santissima (in questo giorno santissimo), ci uniamo a tutti coloro che credono e sperano nella salvezza operata dal Signore.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.
Per la santa Chiesa, che contempla con la Vergine Maria il Verbo fatto carne, perché annunzi con grande gioia che nel mistero del Natale il Signore Gesù è vicino ad ogni uomo, preghiamo. R.
Per quanti cercano la verità, perché da ciascuno di noi, con parole ed opere, ricevano la lieta notizia che oggi è nato il Salvatore, preghiamo. R.
Per gli uomini di poca fede, perché la grande luce che si è manifestata in Cristo inondi la loro coscienza e la loro vita, preghiamo. R.
Per la famiglia umana, perché il Signore Gesù raduni i dispersi, spezzi le catene degli oppressi, porti la speranza agli sfiduciati, sostenga gli operatori di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti, perché accogliendo la grazia di questo giorno viviamo nella fede che Cristo è sempre in mezzo al suo popolo e cammina sulle strade del mondo, preghiamo. R.
Signore Gesù, che vieni a condividere le nostre fatiche e le nostre speranze, infondi nel cuore di ogni uomo la certezza che questa è la vita eterna: conoscere il Padre che ti ha mandato e accogliere te nostro Salvatore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce, e per questo santo scambio di doni trasformaci in Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Il Verbo si fece carne * e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1, 14) Oppure: Oggi, nella città di Davide, * è nato un Salvatore, che è Cristo Signore.
Dopo la Comunione
Signore Dio nostro, che ci doni la grazia di celebrare nella gioia la nascita del redentore, fa' che giungiamo con la santità della vita a condividere la sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Le feste che seguono immediatamente il Natale hanno un nesso evidente con la nascita del Cristo: oggi la lapidazione del Diacono Stefano, primo martire e dopodomani la strage dei Santi bambini Innocenti, ci parlano in modo evidente della sorte che toccherà al Figlio di Dio, nato bambino. Ci parlano del prezzo del nostro riscatto, ci parlano delle trame oscure che gli uomini vanno ordendo da sempre contro di lui. Ci descrivono in anticipo una storia assurda, che si snoda nei secoli. Ci parlano del peccato del mondo e della storia vera della chiesa di Cristo. Si snoda già da oggi quel mirabile ed incessante duello tra le forze del male che vorrebbero chiudere definitivamente in un sepolcro di morte prima il Cristo e poi i suoi seguaci. Tutti i persecutori della chiesa dovrebbero finalmente capire che il sangue dei martiri, da Santo Stefano fino a quello dei nostri giorni, è stato sempre il seme che l'ha fecondata di nuovi figli e l'ha resa sempre più sposa degna del martire divino. Il martirio del Santo di oggi ricalca fedelmente, nei suoi tratti essenziali, quello di Cristo. Ancora una volta viene condannato un innocente, che si "vendica" con il suo perdono. Così egli diventa il vero vincitore e i cieli si aprono su di lui.
Ottava di Natale
Antifona d'Ingresso
Si aprirono le porte del cielo per santo Stefano; * egli è il primo della schiera dei martiri: * ha ricevuto in cielo la corona di gloria.
Atto Penitenziale
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.
C: Signore, tu sei la via che riconduce al Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, tu sei la verità che illumina i popoli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, tu sei la vita che rinnova il mondo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Donaci, o Padre, di esprimere con la vita il mistero che celebriamo nel giorno natalizio di santo Stefano primo martire e insegnaci ad amare anche i nostri nemici sull'esempio di lui, che morendo pregò per i suoi persecutori. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 6,8-12;7,54-60
Dagli Atti degli apostoli. In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al Sinedrio. Tutti quelli che sedevano nel Sinedrio, [udendo le sue parole,] erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 30
RIT: Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi.
Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. Esulterò e gioirò per la tua grazia, perché hai guardato alla mia miseria.
Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori: sul tuo servo fa' splendere il tuo volto, salvami per la tua misericordia.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore; il Signore è Dio, egli ci illumina.
Alleluia.
VANGELO
Mt 10, 17-22 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, preghiamo e ringraziamo il Signore per la testimonianza di santo Stefano primo martire, che come Cristo morì perdonando i suoi uccisori. Diciamo insieme:
Rendici testimoni della tua Parola, o Signore.
Perché la Chiesa testimoni la sua fedeltà a Cristo, anche tra le persecuzioni, le lotte e le sfide cui oggi è sottoposta. Preghiamo:
Perché i diaconi, sull'esempio di Stefano, annuncino al mondo che in mezzo alla morte persiste la vita, in mezzo alla menzogna la verità, in mezzo alle tenebre la luce. Preghiamo:
Perché ogni uomo che cerca e soffre per la verità, possa, come Stefano, sentire la presenza e la vicinanza di Dio e del suo Spirito. Preghiamo:
Perché la speranza della risurrezione rafforzi i fratelli provati dal dolore e dalla malattia. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché prendiamo coscienza di essere membra vive del Corpo di Cristo che è la Chiesa. Preghiamo:
Perché nella nostra comunità si superino divisioni e discordie. Per coloro che si preparano a ricevere il sacramento della cresima.
O Dio, che in santo Stefano ci hai dato un segno della tua misericordia, trasforma la nostra vita, perché possiamo essere nel mondo costruttori di fraternità e di pace. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Ti siano graditi, o Signore, i doni del servizio sacerdotale che oggi ti presentiamo nella gloriosa memoria del santo martire Stefano. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Lapidavano Stefano, che pregava e diceva: * «Signore Gesù, accogli il mio spirito». (At 7, 59)
Dopo la Comunione
Ti rendiamo grazie per i molteplici doni della tua misericordia, o Padre, che ci salvi con la nascita del tuo Figlio e ci allieti con la celebrazione del santo martire Stefano. Per Cristo nostro Signore.
È la festa del discepolo prediletto del Signore, "il discepolo che Gesù amava", colui che nell'ultima cena pose il suo capo sul petto del Signore percependone l'intensità dei palpiti, colui che ai piedi della croce si sentirà ripetere da Gesù morente: "figlio, ecco tua Madre". È insieme a S. Pietro uno dei primi testimoni oculari della risurrezione di Cristo. È lui l'autore del quarto Vangelo e di due splendide lettere che inneggiano alla carità e all'amore e del libro dell'Apocalisse. Possiamo definirlo il grande teologo che afferma in modo inequivocabile la divinità del Cristo. È anche l'apostolo che, pur non narrandoci l'ultima cena, meglio degli altri approfondisce il mistero eucaristico e la teologia del pane di vita. Coglie in profondità anche il significato recondito del disegno divino della incarnazione e redenzione del Verbo che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi, perché noi diventassimo figli di Dio. È lui a riferirci del Cristo Luce del mondo, è ancora lui che parla di segni più che di miracoli per smuovere alla fede autentica i suoi lettori. Viene da pensare che la sua prima fonte, dopo l'esperienza personale diretta, sia stata la Vergine Madre, non perché la citi particolarmente, ma per la profondità con cui tratta di Cristo e dei suoi misteri. Dobbiamo molta gratitudine a questo apostolo ed evangelista per le grandi verità che ci ha insegnato, formano ora il prezioso bagaglio della rivelazione a cui tutta la chiesa si ispira.
Ottava di Natale
Antifona d'Ingresso
Questi è Giovanni, * che nella cena posò il capo sul petto del Signore, * apostolo beato che conobbe i segreti del cielo * e diffuse nel mondo intero le parole della vita.
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che perdoni molto a chi molto ama, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che per mezzo del santo apostolo Giovanni ci hai dischiuso le misteriose profondità del tuo Verbo, donaci intelligenza e sapienza per comprendere l'insegnamento che egli ha fatto mirabilmente risuonare ai nostri orecchi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Gv 1, 1-4
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 96
RIT: Gioite, giusti, nel Signore.
Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Una luce è spuntata per il giusto, una gioia per i retti di cuore. Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.
VANGELO
Gv 20, 2-8 Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, nella festa dell'apostolo Giovanni, presentiamo con fede a Dio Padre le nostre suppliche per la Chiesa e per il mondo. Diciamo insieme:
Insegnaci l'amore, o Signore.
Perché per mezzo dei pastori della Chiesa, il mondo creda che il Signore è presente e ama ogni uomo con amore infinito. Preghiamo:
Perché nella Chiesa i sacerdoti e i diaconi rispondano con gioia, come il discepolo Giovanni, all'appello d'amore di Cristo. Preghiamo:
Perché le comunità cristiane non si stanchino di costruire la pace dove trionfa la guerra, di vivere la condivisione dove c'è la fame, di proclamare la giustizia secondo lo spirito del vangelo dove il forte minaccia il debole. Preghiamo:
Perché come Giovanni ci lasciamo guidare dalla Parola di Cristo per crescere nell'amore verso Dio, riconoscendolo nel volto del fratello. Preghiamo:
Perché il vangelo di Giovanni sia per la nostra comunità un valido confronto, per un incontro personale e comunitario con Cristo. Preghiamo:
Per le vocazioni di speciale consacrazione. Per gli annunciatori del vangelo.
O Dio, che continuamente ci inviti all'ascolto della tua Parola, fa' che sull'esempio di Giovanni, tuo apostolo ed evangelista, ti possiamo seguire con umiltà di cuore e sincerità di vita. Te lo chiediamo per cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Santifica, o Signore, i doni che ti offriamo e fa' che attingiamo la conoscenza viva del mistero del Verbo eterno da questo santo convito, che fu per il tuo apostolo Giovanni fonte di rivelazione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nel mistero adorabile del Natale * egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, * per assumere in sé tutto il creato + e sollevarlo dalla sua caduta. ** Generato prima dei secoli, cominciò a esistere nel tempo, * per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre, + e ricondurre a te l'umanità dispersa. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti a tutti gli angeli, * cantiamo esultanti + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. * Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. (Gv 1, 14.16)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, per questo mistero che abbiamo celebrato fa' che il tuo Verbo fatto carne, annunciato dal santo apostolo Giovanni, dimori sempre in noi. Per Cristo nostro Signore.
È molto significativa la festa di oggi. Si ode un pianto ed un lamento ed è il pianto straziato di madri alle quali vengono strappati via i propri figli in tenera età che vengono poi barbaramente trucidati. Una storia senza fine. È la festa degli innocenti di tutti i tempi uccisi con Cristo e per Cristo, immedesimati con Lui nel martirio e assunti con lui nella gloria dei santi.. Davvero il Verbo incarnato, il salvatore dl mondo, ha coinvolto e coinvolge ancora nella sua passione tutti i dolori del mondo, tutte le vittime innocenti. Già un salmista, prima della venuta del Signore, affermava: "le mie lacrime nell'otre tuo raccogli". Una storia che non finisce mai di stupirci e di inquietarci: il dolore e le sofferenze umane assunte a valore salvifico come quelle di Cristo. Per questo Sant'Agostino asseriva che bisogna che aggiungiamo del nostro ai patimenti di Cristo. Queste realtà, intrise di mistero e pregnanti di umane realtà, ci aiutano a leggere in modo diverso la storia del mondo e la nostra storia personale. Apre una squarcio sulla tremenda realtà del dolore umano e soprattutto sul dolore dell'innocente, quello che maggiormente ci turba e ci sconvolge. Pur restando un mistero, ora possiamo comprendere, alla luce di Cristo e di tutta la storia della sua chiesa che la sofferenza e il martirio ci innestano a lui nella croce e nella gloria.
Ottava di Natale
Antifona d'Ingresso
I santi Innocenti furono uccisi per Cristo, Agnello senza macchia, * e in cielo lo seguono cantando sempre: Gloria a te, o Signore.
Atto Penitenziale
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
C: Signore, che sei la pienezza di verità e di grazia, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che ti sei fatto povero per arricchirci, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che sei venuto a fare di noi il tuo popolo santo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che oggi nei santi Innocenti sei stato glorificato non a parole ma con il martirio, concedi anche a noi di esprimere nella vita la fede che professiamo con le labbra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Gv 1,5 - 2,2
Dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo. Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 123
RIT: Chi dona la sua vita risorge nel Signore.
Se il Signore non fosse stato per noi, quando eravamo assaliti, allora ci avrebbero inghiottiti vivi, quando divampò contro di noi la loro collera.
Allora le acque ci avrebbero travolti, un torrente ci avrebbe sommersi; allora ci avrebbero sommersi acque impetuose.
Siamo stati liberati come un passero dal laccio dei cacciatori. Il nostro aiuto è nel nome del Signore: egli ha fatto cielo e terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama la candida schiera dei martiri.
Alleluia.
VANGELO
Mt 2, 13-18 Dal Vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, eleviamo al Padre la nostra preghiera, perché per mezzo di Cristo, il grande innocente, trovino significato e redenzione le sofferenze di chi, ogni giorno nel mondo, soffre la persecuzione e la morte. Diciamo insieme:
Apri il nostro cuore, o Signore.
Signore, tu avevi promesso la sazietà agli affamati e la ricchezza ai poveri; ma la fame nel mondo non cessa di crescere, perché non condividiamo i nostri beni. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la gioia e la solidarietà a chi soffre; ma la disperazione è ancora presente nel mondo, perché noi non prestiamo attenzione a chi si trova nella tristezza. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la liberazione degli oppressi; ma il potere continua a schiacciare, sul nascere, la vita di tanti innocenti, e sulla terra spuntano sempre nuove forme di schiavitù. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la pace; ma le guerre seminano ancora morte e sofferenza, e tante madri piangono la distruzione delle loro famiglie e la morte dei loro cari. Preghiamo:
Signore, tu avevi promesso la concordia e la felicità; ma l'egoismo è ancora prepotentemente vivo nei nostri rapporti sociali, nella nostra vita di ogni giorno. Preghiamo:
Per i bambini sofferenti della nostra comunità. Per le nostre mamme, perché educhino con amore i loro figli.
O Dio, amante della vita, accogli fra le tue braccia tutti gli innocenti del mondo, vittime dell'odio, e concedi a noi di testimoniarti con una vita docile allo Spirito e fedele al vangelo di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni dei tuoi servi fedeli e purifica coloro che celebrano con devozione i tuoi misteri, fonte di salvezza anche per quelli che ancora non ti conoscono. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Sono stati redenti tra gli uomini * come primizie per Dio e per l'Agnello * e lo seguono ovunque vada. (Cf. Ap 14, 4)
Dopo la Comunione
O Padre, concedi con abbondanza la tua salvezza ai fedeli nutriti dei tuoi santi misteri nella festa dei martiri Innocenti che, ancora incapaci di confessare il nome del tuo Figlio, per la sua nascita furono coronati di grazia celeste. Per Cristo nostro Signore.
Anche la vergine immacolata, la madre del Cristo, si sottopone umilmente al rito della purificazione, lei che non aveva mai contratto nessuna impurità. Una indubbia lezione di umiltà. È ancora più significativa invece la presentazione al tempio del bambino Gesù. Prima che lo additasse al mondo Giovanni Battista come l'agnello che toglie il peccato dal mondo, sono gli stessi Maria e Giuseppe a presentarlo ufficialmente all'intera umanità. È un gesto sacerdotale quell'offerta, che troverà il pieno compimento ai piedi della croce, quando il bambino sarà la vittima di espiazione da presentare al Padre. Un uomo giusto e timorato di Dio, il vecchio Simeone, illuminato dallo Spirito Santo e certo, per quella luce divina, che non sarebbe morto senza aver prima veduto il Messia del Signore, prende tra le braccia il bambino e, traboccante di gioia, benedice Dio con il suo cantico. Ora che i suoi occhi hanno visto la “salvezza”, non ha più nulla da chiedere a Dio e nulla ha ancora da sperare dalla vita, ora è pronto per andare nella pace eterna. Egli ha compreso che è sorta la luce attesa da tutte le genti, il messia è venuto. Si rivolge poi alla Madre santissima, a Maria: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». In queste misteriose parole il Santo vecchio Simeone sintetizza la missione del Cristo, come ultima e suprema testimonianza dell'infinito amore misericordioso di Dio, segno di contraddizione per coloro che non comprenderanno quell'amore e svela poi il ruolo e compartecipazione piena della Madre al martirio del Figlio suo: per questo una spada le trafiggerà l'anima: avverrà ai piedi della croce.
Ottava di Natale
Antifona d'Ingresso
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, 16)
Atto Penitenziale
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.
C: Signore, Figlio di Dio, che nascendo da Maria Vergine ti sei fatto nostro fratello, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, Figlio dell'uomo, che conosci e comprendi la nostra debolezza, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, Figlio primogenito del Padre, che fai di noi una sola faniglia, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Onnipotente e invisibile Dio, che nella venuta del Cristo, vera luce, hai vinto le tenebre del mondo, volgiti a noi con sguardo sereno, perché possiamo celebrare con lode unanime la nascita gloriosa del tuo unico Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Gv 2, 3-11
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo. Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: "Lo conosco", e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi come lui si è comportato. Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera. Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 95
RIT: Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Il Signore ha fatto i cieli; maestà e onore sono davanti a lui, forza e splendore nel suo santuario.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.
VANGELO
Lc 2, 22-35 Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: "Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore" - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele". Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Come popolo di Dio in cammino verso la piena rivelazione del Signore Gesù, ci rivolgiamo al Padre con fiducia, dicendo insieme:
Dona la salvezza, Signore.
Alla Chiesa che ha la missione di illuminare le genti: Agli uomini che camminano nelle tenebre: Agli anziani che attendono la tua venuta: A chi è nel dubbio e invoca la luce dello Spirito: A chi ti offre la propria vita con generosità e gratuità: Al povero che mette la sua speranza in te: Alle persone che amano senza chiedere la ricompensa: Ai malati che collaborano con te alla redenzione del mondo: Ai bambini nati in quest'anno: A chi pretende di averti conosciuto a sufficienza: A chi non riconosce Gesù come tuo figlio: A chi è ormai stanco di aspettare un segno da te: A chi pensa di poter vivere anche senza di te:
Padre santo, che nel tuo Figlio ci hai dato la salvezza e la via per giungere a te, aiutaci a rivelare al mondo con la nostra vita, tutto l'amore che hai per l'umanità. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i nostri doni in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, * verrà a visitarci un sole che sorge dall'alto. (Cf. Lc 1, 78) Oppure: Ecco, egli è qui, come segno di contraddizione, * affinché siano svelati i pensieri di molti cuori. (Lc 2, 34-35)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, fa' che la forza inesauribile di questi santi misteri ci sostenga in ogni momento della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Una famiglia davvero speciale quella che oggi ci viene additata a modello. Il primo protagonista è lo stesso Gesù, il figlio di Dio, concepito da Maria per opera dello Spirito Santo. La stessa Madre è davvero speciale, è la donna senza macchia di peccato, è la prescelta da Dio stesso per essere la genitrice del Verbo. È speciale anche San Giuseppe, uomo giusto, padre, senza essere genitore, sposo senza essere marito. Eppure entrando nel vivo della loro storia emergono situazioni e virtù non dissimili da quelle che siamo chiamati a vivere e praticare tutti noi nel contesto di una qualsiasi umana normale famiglia. La vita di Gesù è stata una vita travagliata sin dalla sua nascita e della sua prima infanzia. Non l'hanno risparmiato né prove né persecuzioni e sappiamo bene come si è conclusa la sua esperienza terrena. La madre sua Maria ha condiviso in tutto e con rara intensità le sofferenze del figlio suo. Ha sperimentato i dubbi di Giuseppe, la persecuzione di Erode, l'esilio in Egitto, il misterioso silenzio di lunghi anni e poi le contestazioni e le trame contro il suo Gesù. Una mamma vera come tante altre, che contempliamo, nel momento finale, ai piedi della croce con il suo figlio morente tra le braccia. Giuseppe ha svolto il suo ruolo nascosto ed umile da uomo giusto, saggio ed operoso, nell'esercizio di un umile mestiere, nella consapevolezza che le grandi opere di Dio passano anche attraverso gli umili gesti di un povero falegname. Se così è, quanti esempi abbiamo da assumere, quanta luce emana da quell'umile casetta di Nàzaret, quante grazie possiamo attenderci da una famiglia così speciale, ma anche così esperta di vita vera. Quante nostre famiglie dovrebbero fare continuo spirituale pellegrinaggio in quella casa per raccogliere virtù ed esempi salutari.
Ottava di Natale
Antifona d'Ingresso
I pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe * e il bambino adagiato nella mangiatoia. (Lc 2, 16)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa' che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 1, 20-22. 24-28
Dal primo libro di Samuèle Al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, «perché - diceva - al Signore l'ho richiesto». Quando poi Elkanà andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il suo voto, Anna non andò, perché disse al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia svezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre». Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.83
RIT: Beato chi abita nella tua casa, Signore.
Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe. Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato.
Seconda Lettura
1 Gv 3, 1-2. 21-24
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo. Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 2, 41-52 Dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Riuniti con la famiglia di Nazareth, modello e immagine dell'umanità nuova, innalziamo al Padre la nostra preghiera, perché tutte le famiglie diventino luogo di crescita nella sapienza e nella grazia.
R. Rinnova le nostre famiglie, Signore.
Per la santa Chiesa di Dio, perché esprima al suo interno e nei rapporti con il mondo il volto di una vera famiglia, che sa amare, donare, perdonare, preghiamo. R.
Per la famiglia, piccola Chiesa, perché ispiri ai vicini e ai lontani quella fiducia nella Provvidenza, che aiuta ad accogliere e a promuovere il dono della vita, preghiamo. R.
Per i genitori e i figli, perché nell'intesa profonda e nello scambio reciproco sappiano costruire un'autentica comunità domestica, che cresce nella fede e nell'amore, preghiamo. R.
Per i fidanzati, perché nella realtà unica e irripetibile del loro amore, sentano la presenza di Dio Padre, che li ha fatti incontrare e li guiderà sempre in ogni momento della loro vita, preghiamo. R.
O Dio, che in Gesù, Giuseppe e Maria ci hai dato una viva immagine della tua eterna comunione di amore, rinnova in ogni casa le meraviglie del tuo Spirito, perché le nostre famiglie possano sperimentare la continuità della tua presenza. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti offriamo, o Signore, il sacrificio di riconciliazione e, per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, ti preghiamo di rendere salde le nostre famiglie nella tua grazia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il nostro Dio è apparso sulla terra * e ha vissuto fra gli uomini. (Cf. Bar 3, 38)
—(oppure)— «Figlio, perché ci hai fatto questo? * Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». * Gesù rispose loro: «Non sapevate che io devo occuparmi * delle cose del Padre mio?». (Lc 2, 48-49)
Dopo la Comunione
Padre clementissimo, che ci nutri con questi sacramenti, concedi a noi di seguire con fedeltà gli esempi della santa Famiglia, perché, dopo le prove della vita, siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore.