Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
20 - 26 Maggio 2018
Tempo Pasquale Pentecoste, Colore rosso
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 3

Domenica 20 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-20.html

Domenica di Pentecoste - Colore: rosso - SOLENNITA': Pentecoste

LETTURE: At 2, 1-11; Sal.103; Gal 5, 16-25; Gv 15, 26-27; 16, 12-15.

Commento: Vieni, Santo Spirito...

 È molto bello che l'Amore di Dio, riversato oggi sulla sua Chiesa nascente, nella persona degli apostoli, radunati in preghiera con Maria nel cenacolo, si manifesti in lingue di fuoco. Noi siamo soliti dire che l'amore brucia, è vero: purifica rinnova, santifica e vivifica perché quel fuoco viene da Dio ed è per tutti noi. Scese quel giorno, in quella prima pentecoste, ma ripete la sua azione per sempre, sino alla fine dei tempi. L'amore di Dio è lo Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità, è l'essenza e la perfezione dell'amore, perché sgorga dal cuore del Padre e del Figlio suo Gesù Cristo. È il Paràclito, il Consolatore, l'Avvocato, la Verità, l'Energia vitale per ognuno e per la Chiesa. Ci era stato promesso come garanzia di una unione indissolubile con Cristo e con il Padre. I primi ad essere interiormente trasformati furono gli stessi apostoli: prima pavidi, ignari, deboli poi resi impavidi ed araldi coraggiosi, pronti a tutto, fino al martirio. Il cammino della Chiesa dai suoi esordi, costantemente sarà guidato da quello Spirito, supererà ogni insidia, conserverà integro il deposito della fede, sarà segno visibile di unità e di pace. Le forze degli inferi non prevarranno contro di essa. Con quello stesso Spirito una schiera, che nessuno può contare, ha conseguito la santità fino all'eroismo. Spira ancora quello Spirito sulla Chiesa di oggi e sugli uomini del mondo, segnando il cammino dell'umanità sulle vie della sapienza e della concordia. Molti, è vero, camminano ancora a luci spente o si affidano alle tenue luce della ragione umana, ma sta crescendo il bisogno di luce autentica, di amore vero, di solidarietà operativa, di giustizia a tutto campo. Pare che la Pentecoste di quest'anno ci colga particolarmente assetati di luce e di verità. Urge quello Spirito per il nostro mondo dopo i fallimenti di ogni genere. Urge alla Chiesa, sempre bisognosa di rinnovamento, sempre protesa a nuove illuminazioni dello Spirito. Urge ai pastori e ai presbiteri perché siano testimoni di verità con la parola e con l'esempio. Urge a coloro che governano le sorti del mondo perché diventino operatori di pace. Urge alle famiglie affinché attingano amore autentico e siano capaci di fedeltà e di indissolubilità. Urge ad ogni credente in Cristo perché non abbia a mancare l'obiettivo finale della propria esistenza. Urge a chi scrive questi pensieri affinché sappia diffondere speranza e dare luce ai cuori. "Vieni Spirito Santo, accendi in noi il fuoco del tuo amore"...

DOMENICA di PENTECOSTE

Antifona d'Ingresso

Messa del giorno

Lo Spirito del Signore riempie l'universo; * egli, che tutto abbraccia, * conosce ogni linguaggio. Alleluia. (Cf. Sap 1, 7)
Oppure:
L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori * per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi. Alleluia. (Cf. Rm 5, 5; 8, 11)

Atto Penitenziale

Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

C: Signore, che asceso alla destra del Padre, ci fai dono del tuo Spirito, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che sostieni ogni cosa, con la potenza della tua parola, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, re dell'universo e dominatore dei secoli, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio di misericordia, che in Cristo offri a ogni uomo il tuo perdono per ricondurlo alla sua originaria bellezza, fa' che la nostra vita, per il dono dello Spirito, annunci sempre l'incrollabile fedeltà del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 2, 1-11

Dagli Atti degli Apostoli
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.103

RIT: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda Lettura

Gal 5, 16-25

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

SEQUENZA

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 26-27; 16, 12-15
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Lo Spirito del Signore, atteso e invocato, discende oggi sulla Chiesa, per compiere anche nel nostro tempo i grandi prodigi della Pentecoste.
Apriamoci alla sua azione, per annunziare e testimoniare a tutti la potenza liberatrice della Pasqua di risurrezione.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. Rinnovaci, o Padre, nel tuo Santo Spirito.

Per la Chiesa diffusa nel mondo,
perché abbia la coscienza viva
di essere il popolo messianico
che ha come legge la carità e come caratteristica la libertà dei figli,
a cui è affidato l'annunzio del Vangelo, preghiamo. R.

Per il papa, successore di Pietro,
e per tutti i vescovi che formano con lui il collegio apostolico,
perché animati dalla sapienza e dalla forza dello Spirito
annunzino in ogni linguaggio la Parola che salva, preghiamo. R.

Per tutti i figli di Dio,
perché consapevoli della dignità profetica, sacerdotale e regale
a loro comunicata dallo Spirito del Signore,
diventino sempre più un Vangelo vivente,
leggibile dai vicini e dai lontani, preghiamo. R.

Per ogni uomo che ama la verità,
soffre per la giustizia, lotta per la causa della libertà e della pace,
perché lo Spirito Santo rinnovi i suoi prodigi
e rianimi i cuori alla speranza, preghiamo. R.

Per gli uomini e le donne
quotidianamente impegnati in ogni campo dell'attività umana,
perché siano consapevoli che ad ognuno di loro
è consegnato un dono e un messaggio dello Spirito
per la costruzione del mondo nuovo, preghiamo. R.

O Padre, fonte prima di ogni rinnovamento nell'amore,
fa' che in ogni lingua, popolo e cultura
risuoni l'annunzio gioioso della fede apostolica
e il tuo Santo Spirito rechi al mondo
la forza rigenerante della Pasqua del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Manda, o Padre, lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio, perché riveli pienamente ai nostri cuori il mistero di questo sacrificio e ci apra alla conoscenza della verità tutta intera. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tu Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell'unica fede.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l'umanità esulta su tutta la terra, e con l'assemblea degli angeli e dei santi, canta l'inno della tua gloria:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Tutti furono colmati di Spirito Santo, * e cominciarono a parlare delle grandi opere di Dio. * Alleluia. (Cf. At 2, 4.11)

—(oppure)—
Quando verrà lo Spirito della verità, * vi guiderà alla verità tutta intera. Alleluia. (Cf. Gv 16, 13)

Dopo la Comunione

O Dio, che doni alla tua Chiesa la comunione ai beni del cielo, custodisci in noi la tua grazia, perché resti sempre vivo il dono dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto e questo cibo spirituale giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 21 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-21.html

VII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gen 3, 9-15.20; Sal. 86; Gv 19,25-34.

Commento: «Tutto è possibile per chi crede».

La mancanza di fede spegne la speranza e nel nostro mondo troppo spesso sentiamo dire, dinanzi ai nostri mali più gravi, sia fisici che spirituali, non c’è più nulla da fare. È una esplicita sollecitazione alla resa, è una terribile mortificazione del nostro spirito, è un incentivo a subire continue sconfitte. Ciò vale, e non sempre, solo a livello puramente umano. Cristo è venuto a smentire tale triste convinzione, dimostrandoci con i suoi prodigi, che dove arde la fede, nulla è impossibile all’onnipotenza divina. Questa supera infinitamente le nostre deduzioni più logiche, va oltre i nostri limiti e orienta la nostra speranza oltre i confini di ogni umano potere. Il presupposto è la fede viva e sincera. Giunge a noi come dono gratuito di Dio, ma spetta a noi alimentarla in continuità. Il vangelo di oggi ci offre un esempio dove emerge da una parte l’umana fragilità e dall’altra la potenza di Cristo. Sono ancora deboli i suoi discepoli, che non riescono a scacciare un demonio che ha invasato un povero fanciullo epilettico. È ancora più debole il fanciullo che, oltre il male fisico che l’affligge, subisce l’invasione diabolica, È debole anche le fede del padre che dubita che Gesù possa davvero aiutarlo e compiere il prodigio che pur tanto desidera. Gli dice infatti: «se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Quel “se” dubitativo denuncia i limiti della sua fede. L’evidenza e la gravità del male talvolta ci appaiono più grandi della potenza divina e questo dubbio ci nega l’accesso a Dio. La fede trascende la ragione, la illumina e la orienta verso le eterne verità di Dio. Ci consente di scoprire la sua infinita bontà e ci convince di poterne godere nella nostra esperienza terrena. «Tutto è possibile per chi crede» ci ripete Gesù. “Accresci la nostra fede”, imploriamo insieme agli apostoli. Affinché la nostra preghiera sia efficace dobbiamo però far morire la dea ragione, l’idolo che abbiamo intronizzato sull’altare del nostro cuore e nel nostro mondo. Dobbiamo assumere un atteggiamento di umiltà, che ci consenta di diventare anime oranti. «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». I demoni più nascosti, più subdoli, perciò più difficili da scacciare, si annidano dentro di noi, si camuffano come doti e virtù, si mascherano di progresso e di modernità, mentre invece segnano i nostri limiti e ci privano di spazi di libertà autentica e di visioni consolanti per il nostro spirito. San Paolo ci ripete: “Cercate le cose di lassù e non quelle della terra”.

Antifona d'Ingresso

I discepoli erano perseveranti e concordi * nella preghiera, insieme a Maria, la Madre di Gesù. (At 1, 14)

Colletta

Dio, Padre di misericordia, il tuo Figlio unigenito, morente sulla croce, ci ha donato la sua stessa Madre, la beata Vergine Maria, come nostra Madre; concedi che la tua Chiesa, sorretta dal suo amore, sia sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e raccolga nel suo grembo l'intera famiglia degli uomini. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gen 3, 9-15.20

Dal libro della Genesi

[Dopo che l'uomo ebbe mangiato del frutto dell'albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

At 1, 12-14

Dagli Atti degli Apostoli

[Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal. 86

RIT: Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Sui monti santo egli l'ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda ».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vergine felice,
che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa
che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Gv 19,25-34
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli e sorelle, accanto al Figlio morto e risorto Maria continua la sua missione di Madre della Chiesa e di ciascuno di noi. Con questa fiducia innalziamo a Dio la nostra preghiera.
Preghiamo dicendo insieme: Per intercessione di Maria, ascoltaci, o Signore.

1. Tu che hai posato il tuo sguardo sull'umile donna di Nazaret, fa' che anche noi sappiamo rivolgere la nostra attenzione ai più piccoli e ai più dimenticati nella nostra società. Noi ti preghiamo:
2. Tu che non deludi le attese di quanti confidano nella tua parola, fa' che per l'impegno di tutti i credenti si instauri in questo mondo una convivenza più giusta e più umana. Noi ti preghiamo:
3. Tu che disperdi i superbi e rovesci i potenti dai loro troni, illumina le menti e converti i cuori di quanti hanno la responsabilità dei popoli e delle nazioni. Noi ti preghiamo:
4. Tu che colmi di beni gli affamati e rimandi i ricchi a mani vuote, fa' che la scortesia dell'egoismo, dello spreco e dell'indifferenza sia superata dalla civiltà della giustizia e della solidarietà fra i popoli. Noi ti preghiamo:
5. Tu che sei fedele alla tua misericordia, ricordati di quanti sono feriti nel corpo e nello spirito e converti i nostri cuori alla fraterna carità. Noi ti preghiamo:

Signore Dio, che hai voluto Maria partecipe della gloria del tuo Figlio risorto, fa' che per sua intercessione possiamo un giorno anche noi godere della pienezza di vita nella gloria dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le nostre offerte e trasformale in sacramento di salvezza, perché con la potenza di questo sacrificio e per l'amorevole intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, cooperiamo più strettamente al disegno della redenzione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * renderti grazie, o Padre, per le meraviglie che hai operato nei tuoi santi; * ma è ancor più dolce e doveroso, in questa memoria della beata Vergine Maria, + magnificare il tuo amore per noi con il suo stesso cantico di lode. ** Grandi cose hai fatto, o Signore, per tutti i popoli della terra * e hai prolungato nei secoli l'opera della tua misericordia * quando hai guardato l'umiltà della tua serva + e per mezzo di lei ci hai donato il Salvatore del mondo, il tuo Figlio Gesù Cristo, Signore nostro. ** In lui le schiere degli angeli, unite in eterna esultanza, * adorano la tua immensa grandezza. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea * e c'era la madre di Gesù. * Questo fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; * manifestò la sua gloria * e i suoi discepoli credettero in lui. (Cf. Gv 2, 1.11)

—(oppure)—
Dall'alto della croce, * Gesù disse al discepolo amato: * «Ecco tua madre!». (Cf. Gv 19, 26-27)

Dopo la Comunione

O Signore, che in questo sacramento ci hai dato il pegno di redenzione e di vita, fa' che la tua Chiesa, con l'aiuto materno della Vergine Maria, porti a tutti i popoli l'annuncio del Vangelo e attiri sul mondo l'effusione del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 22 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-22.html

VII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gc 4, 1-10; Sal 54; Mc 9, 30-37.

Commento: Un disegno che trascende la ragione.

“I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. Il profeta Isaia, ispirato da Dio, ha una chiara percezione, che enuncia in modo solenne e categorico: la mente umana non potrà mai accedere in pienezza negli arcani disegni divini. Comprendiamo quindi il timore e l’imbarazzo degli apostoli quando sentono dire dal loro maestro, nel quale avevano riposto tutte le loro speranze, non escluso le future grandezze secondo alcuni di loro, che egli dovrà essere consegnato nella mani degli uomini e subire da loro la morte. È sconvolgente dover apprendere che il Figlio di Dio, che aveva ripetutamente manifestato la sua potenza con segni e prodigi, dovesse arrendersi alla prepotenza degli uomini e subire da loro la peggiore sconfitta. L’annuncio di Cristo appare talmente inverosimile nella sua prima parte, da non convincere neanche quando egli preannuncia infine la sua risurrezione. Non ci scandalizza perciò il fatto che gli apostoli, quasi a voler dimenticare quell’annuncio, di morte si proiettino verso il futuro, come l’avevano immaginato loro sin dal principio, e si mettano a discutere chi di loro dovesse essere il primo nel regno. Quanto è difficile per noi uscire dalla gabbia dei nostri pensieri, dagli schemi precostituiti e ritenuti indiscutibili, ed elevarci verso i disegni di Dio! Come sono miopistiche le nostre vedute e quanto ci affascinano la gloria e il potere. Gesù interviene a correggere quei fatui pensieri così poveri e così distorti: «Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti». Altro che gloria, primati e potere! Gesù parla di umiltà e di servizio; vuole dirci che per essere i primi dobbiamo assumere la veste del servo e dello schiavo, sempre pronti ad accogliere e mai a comandare. Egli stesso, con il sacrificio della croce e con l’umiliazione fino alla morte di croce, ci offrirà il più sublime esempio. Ci offrirà la sua vita per manifestarci il primato del suo amore.

Antifona d'Ingresso

Io nella tua fedeltà ho confidato; * esulterà il mio cuore nella tua salvezza, * canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12, 6)

Atto Penitenziale

Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.

C: Pietà di noi, Signore.
A: Contro di te abbiamo peccato.
C: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
A: E donaci la tua salvezza

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Il tuo aiuto, Dio onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, + perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà * e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 4, 1-10

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Gente infedele! Non sapete che l'amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»? Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice:
«Dio resiste ai superbi,
agli umili invece dà la sua grazia».
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall'animo indeciso, santificate i vostri cuori. Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 54

RIT: Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà.

Chi mi darà ali come di colomba
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
In fretta raggiungerei un riparo
dalla furia del vento, dalla bufera.

Disperdili, Signore, confondi le loro lingue.
Ho visto nella città violenza e discordia:
giorno e notte fanno la ronda sulle sue mura.

Affida al Signore il tuo peso
ed egli ti sosterrà,
mai permetterà che il giusto vacilli.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Cristo crocifisso e risorto, servo e salvatore di tutti, è la sapienza di Dio e la misura del suo amore per noi. Nel desiderio di uniformarci a lui, umile e giusto, invochiamo l'aiuto del Signore, dicendo:

Donaci, Padre, la sapienza di Cristo!

Quando siamo tentati di imporre più che proporre la verità del vangelo:
Quando il mondo ci affascina con le sue esibizioni di potenza e di vita facile:
Quando dobbiamo prendere decisioni importanti per noi e per la collettività:
Quando vorremmo primeggiare e servirci degli altri:
Quando ci sentiamo impotenti di fronte alla sofferenza che colpisce gli innocenti:
Quando avvertiamo sgomento di fronte alla morte dei nostri cari:
Quando il carico dei sacrifici giornalieri ci spaventa:
Quando chi è nell'angustia ha bisogno del nostro aiuto fraterno e gratuito:
Quando i bambini hanno bisogno della nostra tenerezza:

O Dio onnipotente, il Signore Gesù, morto e risorto per noi, per primo e in modo sublime ci ha mostrato la via del servizio. Fà che la percorriamo con amore, umili collaboratori del tuo regno. Te lo chiediamo per Cristo, servo dell'umanità, che ora siede con te nella gloria per i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, in obbedienza al tuo comando + celebriamo questi misteri: * fa' che i doni offerti in onore della tua gloria + ci conducano alla salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Annuncerò tutte le tue meraviglie. * In te gioisco ed esulto, * canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9, 2-3)

—(oppure)—
O Signore, io credo che tu sei il Cristo, * il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11, 27)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, * il pegno di salvezza ricevuto in questi misteri * ci conduca alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 23 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-23.html

VII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: Gc 4, 13-17; Sal 48; Mc 9, 38-40.

Commento: Chi non è contro di noi è per noi.

Quando riteniamo di essere gli unici depositari della verità rischiamo di cadere nell’assolutismo e nel peggiore integralismo. Tutti gli altri che non sono come noi e con noi diventano i nostri avversari. Anche sul piano religioso si incorre in tale rischio facendo così della propria fede un monopolio e della propria religiosità una setta. Gli apostoli sono ben consapevoli di godere di particolari privilegi; è stato il loro maestro a chiamarli uno ad uno, ha dato loro il potere di scacciare i demoni e di compiere prodigi in suo nome. Ritengono perciò che nessun altro possa e debba ripetere le loro gesta e se altri lo fanno, stanno commettendo un abuso che bisogna reprimere subito. Questa la mentalità degli apostoli, ben diversa quella di Cristo. La sua è una missione universale che nessuno esclude. Si è definito luce del mondo e nessuno ha mai escluso dalla sua bontà e misericordia. Anzi, la sua predilezione è per i malati nel corpo e nello spirito, per i peccatori e per i lontani. Sa cogliere in ciascuno ogni germe di bene e nessuno mai resta escluso dal suo amore. Si addolora quando deve costatare resistenze e rifiuti. Piange su Gerusalemme perché non lo ha riconosciuto come Messia e Figlio di Dio. Oggi prendendo lo spunto dalla ingiustificata indignazione dei suoi discepoli che hanno visto uno estraneo scacciare demoni egli proclama solennemente: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi». Così egli afferma l’universalità del suo mandato, la piena apertura al mondo e la serena visione del bene, che non può avere una fonte diversa da Dio stesso. San Giovanni ci detta la regola d’oro per riconoscere dove Egli si nasconde e si rivela: “Dov’è carità e amore lì c’è Dio”. Questa verità ci apre ad un sano ecumenismo e ci consente di scoprire ciò che ci unisce più di ciò che ci divide. Sono ancora troppi coloro che riconoscono il bene solo se tinto di colori ben identificati e lo rifiutano se ritenuto estraneo alle proprie appartenenze. Dovremmo mai dimenticare che “Chi non è contro di noi è con noi”.

Antifona d'Ingresso

Io nella tua fedeltà ho confidato; * esulterà il mio cuore nella tua salvezza, * canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12, 6)

Colletta

Il tuo aiuto, Dio onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, + perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà * e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 4, 13-17

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Ora [mi rivolgo] a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni», mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare.
Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello». Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo.
Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 48

RIT: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Ascoltate questo, popoli tutti,
porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo,
voi, gente del popolo e nobili,
ricchi e poveri insieme.

Perché dovrò temere nei giorni del male,
quando mi circonda la malizia
di quelli che mi fanno inciampare?
Essi confidano nella loro forza,
si vantano della loro grande ricchezza.

Certo, l’uomo non può riscattare se stesso
né pagare a Dio il proprio prezzo.
Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita:
non sarà mai sufficiente
per vivere senza fine e non vedere la fossa.

Vedrai infatti morire i sapienti;
periranno insieme lo stolto e l’insensato
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO

Mc 9, 38-40
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio interviene liberamente nella storia, scegliendo a volte testimoni inaspettati. Invero, chi opera il bene e confessa il nome di Gesù è già nella verità. Fiduciosi ripetiamo:

Padre, ascoltaci nel nome di Gesù!

Fa' che la Chiesa sappia rispondere alle attese profonde dell'uomo d'oggi, donandogli la tua pace. Ti preghiamo:

Fa' che il dialogo fra i cristiani e i rappresentanti delle altre religioni continui fraternamente per il bene dell'umanità. Ti preghiamo:

Fa' che la nostra nazione non si spaventi per il male diffuso e proclamato, ma confidi nella bontà silenziosa di molti. Ti preghiamo:

Fa' che i nostri schemi pastorali siano sempre completati dalla tua meravigliosa onnipotenza. Ti preghiamo:

Fa' che tutti i frammenti di bene sparsi nel mondo siano raccolti insieme nell'unico pane che offriamo a te. Ti preghiamo:

Per chi si interroga sul cristo e sulla Chiesa.
Per chi fa il bene silenziosamente.

La tua grazia, Signore, porti a compimento il bene presente in ogni uomo, perché con il Cristo tuo Figlio, principio e sintesi di ogni cosa, l'umanità tutta canti all'infinita tua grandezza per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, in obbedienza al tuo comando + celebriamo questi misteri: * fa' che i doni offerti in onore della tua gloria + ci conducano alla salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Annuncerò tutte le tue meraviglie. * In te gioisco ed esulto, * canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9, 2-3)

—(oppure)—
O Signore, io credo che tu sei il Cristo, * il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11, 27)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, * il pegno di salvezza ricevuto in questi misteri * ci conduca alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 24 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-24.html

VII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: Gc 5, 1-6; Sal 48; Mc 9, 41-50.

Commento: Eliminare la cause del male.

Anche i gesti di amore apparentemente meno significanti, come quello di dare un bicchiere di acqua, se compiuti nel nome del Signore, saranno motivo di merito e oggetto di ricompensa. Lo stesso Gesù aveva detto: «Date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio». Facendoci poi pregustare il momento del giudizio finale, convoca alla gioia eterna tutti coloro che lo hanno riconosciuto nei poveri, negli affamati e negli assetati, ritenendo fatto a se quello che hanno dato a quei miseri. Guai però a farsi complice del male o indurre altri all’errore. Questo severo ammonimento vale per tutti, ma particolarmente per i suoi discepoli. Essi debbono essere luce del mondo e sale della terra. Hanno quindi il compito e la missione di guidare tutti al bene. Lo scandalo è esattamente il contrario: è il tradimento della propria vocazione, significa non solo cedere al male, ma addirittura coinvolgere e spingere gli altri nello stesso baratro. Le condanne che Gesù preannuncia per tali nefandezze sono particolarmente gravi: l’autore dello scandalo deve essere gettato nel mare con al collo una macina girata da asino; gettato con due piedi nella Geenna, nel fuoco eterno. È da credere che egli vuole più che comminare condanne, far comprendere la gravità dello scandalo e con quel linguaggio simbolico, voglia dirci che deve essere assolutamente cancellato dalla vita dei suoi discepoli. È per questo che dobbiamo essere disposti anche a privarci di una mano, di un piede o anche di un occhio, piuttosto che scandalizzare qualcuno. Giustamente viene posta un’attenzione speciale per i piccoli. Gesù dice che i loro angeli vedono sempre il volto del Padre, li predilige per la loro purezza, innocenza e semplicità e quindi vuole ergere una particolare protezione nei loro confronti affinché nessuno osi infangare la loro innocenza. Costatiamo invece che proprio nei loro confronti ai nostri giorni c’è un accanimento selvaggio, un vero e proprio bombardamento di fango, che vorrebbe sporcarli e travolgerli. Ancora una volta gli adulti, che dovrebbero essere i loro protettori ed educatori, tramano invece contro la loro splendida innocenza. Questo è lo scandalo, una miseria da cancellare dal nostro mondo.

Antifona d'Ingresso

Io nella tua fedeltà ho confidato; * esulterà il mio cuore nella tua salvezza, * canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12, 6)

Colletta

Il tuo aiuto, Dio onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, + perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà * e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 5, 1-6

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 48

RIT: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Questa è la sorte di chi confida in se stesso,
l’avvenire di chi si compiace nelle sue parole:
come pecore sono avviati agli inferi,
sarà loro pastore la morte.

Scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza:
gli inferi saranno la loro dimora.
Ma Dio potrà riscattarmi,
mi strapperà dalla mano della morte.

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere,
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore con sé non porta nulla,
né scende con lui la sua gloria.

Nella sua vita si diceva fortunato:
“Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene”.
Andrà con la generazione dei suoi padri
che non vedranno mai più la luce.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Accogliete la parola di Dio
non come parola di uomini,
ma, qual è veramente, come parola di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Mc 9, 41-50
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La via della santità passa attraverso le cose di ogni giorno, i mille «si» che possiamo dire per amore di Cristo e del prossimo. Chiediamo a Dio di accompagnarci su questa strada e invochiamolo dicendo:

Padre, convertici all'amore!

Perché i cristiani sentano la gioia e la grandezza di essere sale della terra. Preghiamo:

Perché la Chiesa sia un focolare di carità per i bisogni di tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché chi chiede in nome di Cristo non trovi mai chiusa la porta di chi può dare con generosità. Preghiamo:

Perché noi per primi sappiamo rinunciare con decisione a tutto ciò che, anche minimamente, ostacola la pratica della nostra fede. Preghiamo:

Perché l'eucaristia che riceviamo ci dia la forza di fare il bene con tutto noi stessi: mani, piedi, occhi, mente, cuore e volontà. Preghiamo:

Per chi si sente appagato nella sua autosufficienza.
Per chi non sa uscire da una situazione di peccato.

O Dio, che sei benefattore dei poveri e speranza dei peccatori, fa' che doniamo e riceviamo con gioia, lieti di comunicare il tuo amore per ogni vivente. Te lo chiediamo perché siamo di Cristo ed egli è tuo e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, in obbedienza al tuo comando + celebriamo questi misteri: * fa' che i doni offerti in onore della tua gloria + ci conducano alla salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Annuncerò tutte le tue meraviglie. * In te gioisco ed esulto, * canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9, 2-3)

—(oppure)—
O Signore, io credo che tu sei il Cristo, * il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11, 27)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, * il pegno di salvezza ricevuto in questi misteri * ci conduca alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 25 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-25.html

VII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gc 5, 9-12; Sal 102; Mc 10, 1-12.

Commento: L’indissolubilità dell’amore coniugale.

I grandi disegni divini, manifestati all’uomo sin dalle sue origini, come dono di verità con la rivelazione, hanno un valore eterno. Ciò è particolarmente valido per quelle leggi che riguardano la vita stessa dell’uomo sin dal concepimento e la perpetuazione della stessa nel mondo: “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola». Si tratta di un disegno divino che in Cristo è sancito da un sacramento. Non può quindi essere ridotto ad un semplice contratto umano. La natura stesa dell’amore, quando trae la sua origine dalla fonte che è Dio, è di per se indissolubile e sacro; unisce infatti definitivamente due esseri umani di sesso diverso, i quali s’impegnano irrevocabilmente per tutta la vita come testimoni del dono divino e ministri della vita. Le umane debolezze dei contraenti, possono essere superate con la grazia che Cristo ha annesso al sacramento: egli si fa garante dei coniugi se vivono nella fede autentica il sacramento che celebrano. Il ripudio, concesso da Mosè in gravi casi di infedeltà, ha avuto origine dalla durezza del cuore degli Israeliti, non era questo però il disegno primordiale di Dio. La fedeltà non è una virtù insita nel cuore dell’uomo, può essere però acquisita e vissuta come dono di grazia. Se ancora oggi costatiamo un crescendo disfacimento della famiglia, un numero impressionante di divorzi, di separazioni e di coniugi in situazioni ambigue o irregolari, lo dobbiamo principalmente ad un vistoso calo di fede, ma anche ad una più generalizzata perdita di valori, quali la fedeltà, l’amore, l’altruismo, il sacrificio, la sessualità, la stessa vita. In un mondo dove tutto è provvisorio, dove predomina l’usa e getta, gli impegni seri e definitivi fanno sempre più paura. Dovremmo dedurre che la durezza del cuore di un tempo oggi si è trasformata in debolezza e paura dell’essere umano. Come sempre però dovremmo dedurre che alla base di tutto c’è una mancanza di religiosità autentica.

Antifona d'Ingresso

Io nella tua fedeltà ho confidato; * esulterà il mio cuore nella tua salvezza, * canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12, 6)

Colletta

Il tuo aiuto, Dio onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, + perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà * e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 5, 9-12

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra e non fate alcun altro giuramento. Ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 102

RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 1-12
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Se la sapienza umana ci dice che l'amicizia è un tesoro prezioso, la sapienza divina ci ricorda che radice di ogni benevolenza è Dio stesso, lento all'ira e grande all'amore. Confidando pienamente in lui, con cuore di figli, chiediamo:

Conservaci, Padre, nel tuo amore!

Perché la Chiesa sia sempre più l'assemblea di coloro che si amano intensamente nel nome del Signore. Preghiamo:

Perché i giovani, così sensibili ai valori dell'amicizia, sappiano farne il fulcro di un mondo nuovo, più solidale e pacificato. Preghiamo:

Perché le coppie cristiane, sperimentino, nelle situazioni concrete di ogni giorno, l'efficacia del loro sacramento e siano segni di speranza per chi vive in difficoltà. Preghiamo:

Perché le persone divorziate e separate trovino, nella bontà di chi vive loro intorno, l'immagine della misericordia e del perdono di Dio. Preghiamo:

Perché questa eucaristia purifichi il cuore dell'uomo dall'idolo della sensualità e da ogni vana agitazione. Preghiamo:

Per i figli delle famiglie separate.
Per tutti coloro che operano per la promozione della famiglia.

O Signore, che in Gesù Cristo hai stretto la tua alleanza con l'uomo, guida i nostri passi sulla via dell'unità, e fa' che le nostre amicizie di quaggiù siano preludio della comunione con la beata Trinità. Per Cristo, nostro amico e difensore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, in obbedienza al tuo comando + celebriamo questi misteri: * fa' che i doni offerti in onore della tua gloria + ci conducano alla salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Annuncerò tutte le tue meraviglie. * In te gioisco ed esulto, * canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9, 2-3)

—(oppure)—
O Signore, io credo che tu sei il Cristo, * il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11, 27)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, * il pegno di salvezza ricevuto in questi misteri * ci conduca alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 26 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-26.html

VII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gc 5, 13-20; Sal 140; Mc 10, 13-16.

Commento: Gesù e i bambini.

L’evangelista Marco, come è suo stile, ci offre dei quadri stupendi della vita di Cristo. La scena di oggi, Gesù circondato da bambini, ha ispirato ripetutamente l’iconografia cristiana. Suscita ammirazione e tenerezza in tutti noi. Alle braccia aperte di Cristo, pronte ad accoglierli e a benedirli, fa riscontro l’atteggiamento burbero dei discepoli, che animati da falso zelo, vorrebbero allontanare quei bimbi. Li ritengono molesti e incapaci di comprendere gli insegnamenti del Signore, troppo grandi e seri per loro. Gesù invece ammira in loro il candore, la loro spontaneità e la loro innocenza, li prende fra le sue braccia e li benedice. Li propone a tutti come modelli per entrare nel regno di Dio. Chi di noi non rimpiange talvolta quella beata innocenza, quella semplicità di cuore, che ci rendeva gradevole la vita e spontanea la fede e la preghiera? Da adulti ci siamo maledettamente complicata la vita, con le nostre manie di grandezza, con la nostra presunzione di poterci gestire da soli, con tutti i nostri interiori inquinamenti. Dio invece da sempre apprezza ciò che umile e piccolo, egli si è fatto piccolo per noi e si è scelta una madre povera e umile. Egli esalta gli umili e rimanda a mani vuote i superbi. Solo chi possiede queste virtù, innate nei bambini, sa accogliere con semplicità i doni di Dio. La fragilità, propria dell’infanzia, da noi adulti spesso detestata, consente un atteggiamento di dipendenza, sprona alla fiducia verso gli altri, da cui attendiamo aiuto e protezione, spontaneamente fa tendere cuore e mani verso chi è più forte di noi perché ci guidi e ci sostenga. Essere presi tra le braccia costituisce sempre un motivo di gioia e di interiore sicurezza. Queste sono le migliori predisposizioni per rivolgerci al nostro Dio e instaurare con lui una vera comunione, per riconoscerlo come padre buono e premuroso nei nostri confronti. La piccola Teresa di Lisieux è maestra di quella spiritualità che s’ispira all’infanzia dello spirito e prende lo spunto proprio dalle parole di Gesù. È una semplice ed efficace via alla santità, che conserva integro il suo fascino anche ai nostri giorni.

Antifona d'Ingresso

L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori * per mezzo dello Spirito che abita in noi (T.P. Alleluia). (Cf. Rm 5, 5)

Colletta

O Dio, che sempre esalti i tuoi servi fedeli con la gloria della santità, infondi in noi il tuo santo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di san Filippo [Neri]. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 5, 13-20

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. Elìa era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 140

RIT: La mia preghiera stia davanti a te come incenso.

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.

Poni, Signore, una guardia alla mia bocca,
sorveglia la porta delle mie labbra.
A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi;
in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 13-16
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù, durante la sua vita terrena, ha dimostrato particolare predilezione verso i poveri e gli abbandonati. Chiediamogli ora di poterlo imitare, dicendo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Tu che hai guarito gi ammalati, accolto i bambini e dato speranza agli oppressi, aiuta la Chiesa ad unire il suo impegno spirituale ad opere concrete di carità apostolica. Preghiamo:

Tu che conosci ciò che vive nel cuore dell'uomo, fa' che tanti giovani che si sono allontanati dalla Chiesa, trovino in pastori paterni e accoglienti una valida risposta alla loro ricerca religiosa. Preghiamo:

Tu che in san Filippo Neri ci dai un esempio di fede gioiosa e premurosa, fa' che siamo lieti di poteri riconoscere e servire nei nostri fratelli più bisognosi. Preghiamo:

Tu che per tanti sei vissuto nel silenzio di Nazaret, aiutaci a trovare nella preghiera il necessario alimento al nostro impegno quotidiano. Preghiamo:

Tu che ami tutto ciò che è bello e armonioso, fa' che attraverso la natura e l'arte, il nostro cuore si avvicini sempre di più a te. Preghiamo:

Per l'oratorio (o il patronato) della nostra parrocchia.
Per i gruppi di volontariato.

O Dio, padre di amore, che vuoi la felicità dei tuoi figli, fa' che sotto la guida dello Spirito Santo diffondiamo sempre attorno a noi gioia e serenità nel tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli questo sacrificio di lode, o Signore, e fa' che sull'esempio di san Filippo siamo sempre lieti di donare la vita a gloria del tuo nome e a servizio dei fratelli. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella festosa assemblea dei santi risplende la tua gloria, * e il loro trionfo + celebra i doni della tua misericordia. ** Nella vita di san N. [dei santi N. e N.] ci offri un esempio, * nella comunione con lui [con loro] un vincolo di amore fraterno, * nella sua [loro] intercessione + aiuto e sostegno. ** Confortati da così grande testimonianza, * affrontiamo il buon combattimento della fede, * per condividere al di là della morte la stessa corona di gloria, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli e a tutti i santi del cielo, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Come il Padre ha amato me, * anche io ho amato voi. * Rimanete nel mio amore (T.P. Alleluia). (Gv 15, 9)

—(oppure)—
O Signore, io credo che tu sei il Cristo, * il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11, 27)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, fa' che a imitazione di san Filippo desideriamo sempre questo cibo che ci dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 27 maggio 2018    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2018-05-27.html

Domenica della SS.Trinità - Colore: bianco - SOLENNITA':

LETTURE: Dt 4, 32-34. 39-40; Sal.32; Rm 8, 14-17; Mt 28, 16-20.

Commento: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Sant'Agostino passeggiava lungo la spiaggia meditando sul grande mistero della Trinità. Vede un bambino che, scavata un buca nella sabbia, vi versava l'acqua che attingeva con una conchiglia dal mare. - Che fai, bambino mio? Voglio mettere il mare in questa buca...- E' impossibile... mettere il mare così vasto in una buca così piccola...- E allora... come puoi tu richiudere nella tua piccola testa Dio così infinito?... E l'angelo sparì. Non è possibile alla nostra corta e limitata intelligenza penetrare e scrutare il mistero. Sarebbe bello poterci tuffare in esso e scoprire le meravigliose armonie di amore che intercorrono tra il Padre e il Figlio, e tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Chi ha solo intravisto queste altezze e questa profondità della sapienza di Dio non ha saputo fare altro che balbettare... Nessuna mente al mondo può immaginare, nessuna lingua può esprime quello che Dio tiene pronto per i suoi figli! Più che indagare, si accresca in noi la gioia di accogliere la Parola di Gesù che ci rivela il Dio, Uno e Trino, parlandoci ripetutamente della vita trinitaria che è amore: Il Padre manda nel mondo il suo Figlio Gesù per amore verso le sue creature, il Figlio offre se stesso in sacrificio di espiazione per amore dell'uomo peccatore, lo Spirito Santo, spirito di amore, diffonde nel cuore dell'uomo la tenerezza di figli adottivi del Padre... Nella pratica della vita cristiana spesso viene adombrato questo mistero: All'inizio della giornata e di ogni azione importante ci segniamo con il segno della croce in cui esprimiamo, a volte inconsciamente, i due misteri principali della fede: Unità e Trinità di Dio e Incarnazione, passione morte e risurrezione del Signore Gesù. Convinti di essere tempio del Dio vivente, sarebbe un prezioso frutto della solennità odierna se riuscissimo ad adorare in noi stessi questo nostro Dio che dimora presso di noi, se lo amiamo e fare con attenzione, devozione e intelligenza il segno della croce.

Della Santissima Trinità

Antifona d'Ingresso

Sia benedetto Dio Padre * e l'unigenito Figlio di Dio * e lo Spirito Santo; * perché grande è il suo amore per noi.

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che perdoni molto a chi molto ama, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero ineffabile della tua vita, fa' che nella confessione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l'unico Dio in tre persone. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che in Cristo Sposo e Signore chiami l'umanità all'alleanza nuova ed eterna, fa' che la tua Chiesa, radunata per la celebrazione del banchetto nuziale, possa conoscere e gustare la gioia rigenerante del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 4, 32-34. 39-40

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.32

RIT: Beato il popolo scelto dal Signore.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda Lettura

Rm 8, 14-17

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.

Alleluia.

VANGELO

Mt 28, 16-20
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi,
rivolgiamo la nostra unanime preghiera a Dio Padre,
che ha rivelato al mondo il suo grande amore
nel dono del Figlio unigenito e dello Spirito Santo.

R. Signore Dio nostro, ascoltaci.

Per la santa Chiesa,
perché attesti al mondo intero la sua realtà di popolo di Dio,
convocato dall'amore del Padre, per mezzo di Cristo,
nella comunione di un solo Spirito, preghiamo. R.

Per tutti i popoli della terra,
perché illuminati dalla sapienza dello Spirito
riconoscano in Gesù Cristo l'inviato del Padre,
e siano radunati nell'unica Chiesa, preghiamo. R.

Per tutti coloro che sono nella sofferenza e nella prova,
perché sperimentino l'amore del Padre
e la presenza consolante dello Spirito di Cristo, preghiamo. R.

Per tutti gli uomini
lacerati e sconvolti dalle violenze e dai conflitti,
perché mediante l'azione dello Spirito
si sentano figli dell'unico Padre e fratelli in Cristo,
che nel suo sangue ha fatto pace fra cielo e terra, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché la grazia del Battesimo,
conferitoci nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
cresca e fruttifichi con un'adesione sempre più convinta e operosa, preghiamo. R.

Guarda, o Padre, al volto del tuo Figlio,
e accogli la preghiera di questa tua famiglia,
perché fortificata dal dono dello Spirito,
diventi segno e primizia dell'umanità
partecipe del mistero uno e trino del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Santifica, Signore nostro Dio, i doni del nostro servizio sacerdotale sui quali invochiamo il tuo nome, e per questo sacrificio fa' di noi un'offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con il tuo unico Figlio e con lo Spirito Santo, sei un solo Dio, un solo Signore, non nell'unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza.
Quanto hai rivelato della tua gloria, noi lo crediamo, e con la stessa fede, senza differenze, lo affermiamo del tuo Figlio e dello Spirito Santo.
E nel proclamare te Dio vero ed eterno, noi adoriamo la Trinità delle Persone, l'unità della natura, l'uguaglianza della maestà divina.
Gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, non cessano di esaltarti uniti nella stessa lode:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Voi siete figli di Dio: * egli ha mandato nei nostri cuori * lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». (Cf. Gal 4, 6)

—(oppure)—
Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli * nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. (Mt 28,19)

Dopo la Comunione

Signore Dio nostro, la comunione al tuo sacramento e la professione della nostra fede in te, unico Dio in tre persone, siano per noi pegno di salvezza dell'anima e del corpo. Per Cristo nostro Signore.