L’odierna pagina del Vangelo risponde ad una semplice domanda: «Chi è Gesù?». Giovanni non è la luce, Gesù è la luce. Giovanni non è il Cristo, né Elia, né il profeta. I Giudei aspettavano Gesù il Messia come il nuovo Mosè, come il profeta per eccellenza che avrebbe rinnovato i prodigi dell’esodo. Giovanni battezza con acqua; Gesù, sconosciuto, ma più grande in dignità, è colui che battezza nello Spirito. L’intervento di Gesù nella storia genera attorno a sé un’atmosfera di entusiasmo e di gioia. Gesù è l’iniziatore definitivo di questa gioia che viene dall’alto e che è dono del Padre. Egli sta in mezzo a noi e il suo essere Uomo-Dio rivela un’attenzione speciale ai poveri e agli umili che hanno fede e si abbandonano a Dio, e sottolinea il capovolgimento che l’arrivo del «giorno del Signore» porterà con sé nelle strutture umane. Nella prima lettura troviamo la prefigurazione di Gesù che annuncerà solennemente il compimento di questa Scrittura in lui. Tale lettura descrive la missione del profeta come annunciatore di un messaggio di pace e di liberazione per i miseri e come apportatore della misericordia del Signore. Tutta una linea profetica aveva presentato agli Ebrei il Messia secondo le categorie della potenza, della vittoria, del dominio universale: ciò del resto corrispondeva all’esperienza dell’Esodo, che rimane il punto di riferimento necessario per il Dio dell’alleanza. Nella seconda lettura l’apostolo Paolo delinea l’atteggiamento che deve caratterizzare il cristiano. Egli deve essere lieto e pregare costantemente, convinto che da solo non è capace di fare del bene, ma che gli è possibile soltanto con l’aiuto dello Spirito. Il cristiano sente di vivere sulla terra un’esistenza uguale a quella di qualsiasi altro uomo, ma di avere in più una certezza di salvezza ed un senso della storia che gli permettono di riconoscere in tutti gli avvenimenti il Regno che viene. In questa liturgia al posto del salmo troviamo il Cantico della Beata Vergine. Questo Cantico si ricollega benissimo alla figura dell’Emmanuele che ci viene presentato dal libro del profeta Isaia nel capitolo 7. Il profeta annuncia al re Acaz la nascita di un bambino che salverà il popolo d’Israele. Nello stesso tempo tale bambino è anche segno della punizione che colpirà i giudei. Gli esegeti vedono in Ezechìa una duplice realizzazione. Abi la sposa reale di Acaz darà al mondo Ezechia che sarà l’ideale re davidico che sorgerà nell’avvenire. Gli Israeliti hanno avuto problemi con il riconoscere in Gesù il Messia. Noi, carichi di piena fede riconosciamolo. Tu sei il Cristo, tu sei il Messia promesso che doveva venire.
Antifona d'Ingresso
Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: * rallegratevi. Il Signore è vicino! (Cf. Fil 4, 4.5)
Colletta
—(antica)— Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa' che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che chiami gli umili e i poveri a entrare nel tuo regno di pace, fa' germogliare tra noi la tua giustizia, perché viviamo nella gioia l 'attesa del Salvatore che viene. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 61, 1-2. 10-11
Dal libro del profeta Isaìa Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di grazia del Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.Lc 1,46-50.53-55
RIT: La mia anima esulta nel mio Dio.
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia.
Seconda Lettura
1 Ts 5, 16-24
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 1, 6-8. 19-28 Dal Vangelo secondo Giovanni
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore viene a salvarci e a costruire il suo regno. Chiediamo un segno della sua potenza e della sua misericordia.
Preghiamo insieme e diciamo:
Compi le nostre speranze, Signore.
Per la santa Chiesa, perché il Signore l'aiuti a riscoprire e a vivere la novità del primo Natale nell'attesa del suo avvento glorioso, preghiamo. R.
Per quanti cercano un posto nella vita e nella società, perché sia dato ad ogni uomo il diritto e la possibilità di attuare la propria vocazione personale e sociale, preghiamo. R.
Per coloro che soffrono nell'infermità, nella miseria e nella solitudine, perché sentano nel nostro fraterno aiuto la vicinanza del Signore che viene, preghiamo. R.
Per le nostre comunità, perché nell'attesa del Cristo liberatore compiano opere di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Per noi tutti, perché lo Spirito del Padre ci dia la forza di troncare ogni comportamento ambiguo e di incamminarci con cuore libero e ardente incontro al Signore, preghiamo. R.
O Dio, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero, e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta del Salvatore. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Sulle Offerte
Sempre si rinnovi, o Signore, l'offerta di questo sacrificio che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l'opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! * Ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi». (Cf. Is 35, 4)
—(oppure)— In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete: * a lui non sono degno di slegare il laccio del sandalo. (Gv 1, 26-27)
Dopo la Comunione
Imploriamo, o Signore, la tua misericordia: la forza divina di questo sacramento ci purifichi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Il figlio di Dio viene da una stirpe umana.
L'evangelista dichiara che Gesù è nella linea delle promesse fatte a Davide e quindi figlio di Davide secondo la carne, anche se la sua nascita verginale esclude l'opera dell'uomo. Egli è giuridicamente figlio di Davide solo attraverso Giuseppe, che fisicamente non è suo padre. La figura di Giuseppe è alta e drammatica, scolpita di fede e umiltà. Non è semplice accettare di essere padre di Dio! Giuseppe ha saputo tenere il contegno giusto di fronte al miracolo dell'opera e della parola di Dio. Egli non è né curioso né intimidito, non può spiegarsi ciò che viene da Maria e non vuol scrutare a forza il mistero; si ritira piuttosto in una rispettosa venerazione, lasciando il resto a Dio. Il presente in cui viviamo e la mediazione umana attraverso la vita della Chiesa ci pongono già nella dimensione della presenza del Signore, poiché si desidera ciò che già si possiede: è la dimensione della speranza e dell'attesa cristiana. Nella prima lettura troviamo conferma di questa provenienza umana da parte di Gesù. Dio mantiene fede alla promessa fatta a Davide, raccoglierà di nuovo il gregge disperso e costituirà un germoglio nuovo, re giusto, sotto il quale il popolo riceverà il bene. L'oracolo di salvezza che promette il ritorno dall'esilio, come secondo esodo, nuova liberazione, prefigurazione di quella messianico-escatologica, dà la dimensione della speranza cristiana, che è vita di Dio già presente in noi, perché opera del Messia, unico Salvatore che raccoglierà il popolo in unità e lo porterà alla salvezza. Il salmo 71 richiama all'unzione di Gesù Cristo per annunziare ai poveri un lieto messaggio. Il Figlio di Dio assume pienezza storica nella missione ecclesiale del suo corpo mistico che è la Chiesa.
Antifona d'Ingresso
Verrà il Cristo, il nostro re, * l'Agnello annunciato da Giovanni.
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, o Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo Figlio unigenito ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ger 23, 5-8
Dal libro del profeta Geremìa. «Ecco, verranno giorni oracolo del Signore nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia. Pertanto, ecco, verranno giorni oracolo del Signore nei quali non si dirà più: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d'Egitto!", ma piuttosto: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!"; costoro dimoreranno nella propria terra».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 71
RIT: Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto.
Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri.
Benedetto il Signore, Dio d'Israele: egli solo compie meraviglie. E benedetto il suo nome glorioso per sempre: della sua gloria sia piena tutta la terra. Amen, amen.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Signore, guida della casa d'Israele, che hai dato la Legge a Mosè sul monte Sinai: vieni a liberarci con braccio potente.
Alleluia.
VANGELO
Mt 1, 18-24 Dal Vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore viene a redimerci con la forza della debolezza e della povertà. Affidandoci a lui e al suo misterioso modo di operare, preghiamo insieme e diciamo:
Vieni in nostro aiuto, Signore.
Per la Chiesa, perché come san Giuseppe sia pronta a dire il suo sì anche quando le richieste del Signore le rimangono oscure. Preghiamo:
Per il Papa e i vescovi, perché nel loro servizio alla Chiesa siano confortati dalla sollecita adesione di tutti i fedeli. Preghiamo:
Per quanti sono chiamati alla consacrazione religiosa, perché con generosità rispondano all'invito del Signore e gli diano testimonianza con la loro vita casta, povera e pienamente docile alla sua volontà. Preghiamo:
Per i poveri, gli anziani e coloro che soffrono la solitudine, perché attraverso il nostro amore e la nostra attenzione operosa facciano esperienza che Dio è davvero l'Emmanuele, il Dio con noi. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo a questa eucaristia, perché possiamo accorgerci che Dio continua a compiere meraviglie di grazia per noi e in noi. Preghiamo:
Per i giovani che si preparano al matrimonio. Per quanti sono chiamati a esercitare il diritto e la giustizia.
O Padre, che nell'eucaristia continui a donarci il tuo Figlio, l'Emmanuele, ascolta con paterna benevolenza la preghiera della tua Chiesa, corpo mistico di Cristo, e falle sperimentate ancora i prodigi del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Il sacrificio che celebriamo, o Signore, ci renda graditi al tuo nome, perché possiamo partecipare alla vita eterna del tuo Figlio che, facendosi mortale, ha guarito la nostra mortalità. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
—(oppure)— Il sacrificio che ti presentiamo, o Padre, ci trasformi, per tua grazia, in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Gli sarà dato il nome di Emmanuele, * che significa Dio con noi. (Mt 1, 23)
—(oppure)— Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, * perché possiamo gioire davanti a te con cuore integro. (Cf. Sal 105, 4-5; Is 38, 3) Oppure: Perché non gli avete creduto? * Il battesimo di Giovanni non veniva dagli uomini, ma dal cielo. (Cf. Mt 21, 25)
Dopo la Comunione
—(antica)— Disponi, o Padre, i nostri cuori a ricevere nel tempio vivo della Chiesa la tua misericordia, perché possiamo prepararci con devota esultanza alla festa ormai vicina della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Il sacramento che abbiamo ricevuto, o Signore, santifichi le nostre menti e i nostri cuori e ci renda partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.
La nascita straordinaria di Giovanni Battista trova non rari riscontri nell’Antico Testamento, e prepara all’annunciazione di un’altra nascita non soltanto straordinaria ma soprannaturale, divina: la nascita di Gesù. Per la sua incertezza nella fede Zaccaria resterà muto; Maria invece davanti al grande annuncio trova la forza di offrirsi a Dio come umile ma libero strumento del suo piano di salvezza. Per san Luca, le apparizioni di angeli sono il segno che le barriere antiche tra il cielo e la terra sono cadute o almeno stanno per cadere, come in questo caso, e sta per apparire sulla terra degli uomini un’epifania del mondo celeste. I doni di Dio agli uomini sono gratuiti, ma Dio si riserva, talvolta, di chiedere all’uomo la sua interiore ed esteriore partecipazione alla sua opera. Nella prima lettura ci troviamo di fronte ad una pagina letteraria di tipo classico nella Bibbia: il genere delle annunciazioni, sviluppato sempre su di un cliché identico. Dio manifesta la sua forza e la sua onnipotenza attraverso la scelta di strumenti deboli o incapaci. Il quadro descritto dal libro dei Giudici non fa che continuare l’abbozzo della teologia della salvezza e diventa profezia di quella realtà salvifica futura che avrà nel Redentore la sua piena realizzazione. A titolo informativo, il suddetto libro fa parte della riflessione midrascica della storia, ossia un racconto del passato per interpretare l’attualità. Il midrash designa anzitutto un’attività e un metodo di interpretazione della Scrittura che, andando al di là del senso letterale, scruta il testo in profondità allo scopo di attualizzarlo. Il salmo 70 è una limpida preghiera di una persona anziana che trepida per l’immediato domani. Vi troviamo l’affollarsi di ricordi corredate da qualche angoscia e sventura. In ultima analisi, prevale la supplica fiduciosa che apre alla speranza teologale.
Antifona d'Ingresso
L'Atteso verrà e non tarderà; * non ci sarà più timore sulla nostra terra: * egli è il nostro Salvatore. (Cf. Eb 10, 37)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
O Dio che, con il parto della santa Vergine, hai rivelato al mondo lo splendore della tua gloria, fa' che veneriamo con fede viva e celebriamo con fervente amore il grande mistero dell'incarnazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gdc 13, 2-7. 24-25
Dal libro dei Gudici. In quei giorni, c'era un uomo di Sorèa, della tribù dei Danìti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte"». E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 70
RIT: Canterò senza fine la tua gloria, Signore.
Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
Verrò a cantare le imprese del Signore Dio: farò memoria della tua giustizia, di te solo. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 5-25 Dal Vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso. Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all'angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Illuminati dalla Parola ora ascoltata, facciamo nostra l'invocazione dei profeti e ci uniamo al grido di quanti sono in attesa di salvezza, dicendo:
Vieni, Signore, non tardare.
Con l'annuncio del Precursore hai esaudito la preghiera di secoli: donaci di non pensare mai che le nostre invocazioni restino inascoltate. Preghiamo:
Ci fai vivere ogni giorno l'esperienza del nostro limite: aprici alla fiducia che in quel momento incomincia la tua potenza. Preghiamo:
Ti sei fatto precedere da Giovanni, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli: concedi alle nostre famiglie il dono del dialogo e della concordia. Preghiamo:
Per la tua venuta nel mondo anche la sterilità di Elisabetta sbocciò nella maternità: dona la gioia della fecondità agli sposi che attendono con ansia la nascita di un figlio. Preghiamo:
Hai affondato la tue radici nella nostra storia di debolezza e di peccato: per il pane di questa eucaristia liberarci dal male e poni in noi la novità della tua vita di Figlio. Preghiamo:
Per gli anziani che conosciamo. Per chi sente come un peso il proprio limite.
Signore Gesù, che ti sei fatto nostro fratello, accogli la nostra preghiera e presentala, assieme al tuo sacrificio, al Padre che sempre ti ascolta. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Guarda con bontà, o Signore, i doni che deponiamo sul tuo altare, perché ciò che la nostra povertà ti presenta sia consacrato dalla tua potenza. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ti siano gradite, o Signore, le offerte della tua Chiesa, perché il popolo, che si raduna per celebrare i tuoi misteri, riceva il dono della salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Verrà a visitarci un sole che sorge dall'alto, * per dirigere i nostri passi sulla via della pace. (Cf. Lc 1, 78-79) Oppure: Egli ricondurrà i cuori dei padri verso i figli * e preparerà al Signore un popolo ben disposto. (Cf. Lc 1, 17)
—(oppure)— Il giudice giusto darà la corona di giustizia * a coloro che hanno atteso con amore la sua venuta. (Cf. 2 Tm 4, 8) Oppure: È venuto Giovanni il Battista: * i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. (Cf. Mt 21, 32)
Dopo la Comunione
—(antica)— Ti ringraziamo, Dio onnipotente, per i doni che ci hai dato; suscita in noi il desiderio dei beni promessi, perché con spirito rinnovato possiamo celebrare la nascita del nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
—(oppure)— Signore Dio nostro, questa celebrazione eucaristica, fonte e culmine della vita della Chiesa, ci aiuti a progredire nel cammino della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
«Ancella del Signore», perché Dio è il vero, unico Signore, e colei che in quest’ora diventa signora è sua serva. C’è l’umile riconoscimento della verità, riconoscimento della distanza tra creatore e creatura, tra volontà determinante che esige e crea in sovrana libertà e la volontà determinata di una persona umana la cui volontà consiste nell’adattarsi alla volontà di Dio, per spingere tutto nella direzione del Signore. “Mi avvenga” è ad un tempo disposizione passiva e adesione attiva. Dio ha messo il fattore umano sotto la forma dell’evento e della storia. Nella prima lettura vediamo che la politica suggerita dal profeta era quella della fede in Dio. La strada battuta dal re Acaz era invece quella delle alleanze umane. In questi frangenti drammatici in cui era in gioco la credibilità di Dio e le promesse messianiche, la nascita di un figlio al re doveva garantire il popolo sulla prossima liberazione dai nemici, simbolo di una salvezza futura. Nonostante l’incredulità di Acaz, Isaia promette un segno della presenza di Dio che salva. La figura dell’Emmanuele futuro si presentava così vicina e chiara agli occhi del profeta, che egli poteva valutare attraverso di lui anche gli avvenimenti attuali. Egli vedeva la vergine col bambino e insieme i fatti luttuosi che minacciavano il paese. Il salmo 23 celebra l’ingresso trionfale dell’Arca dell’Alleanza nel Tempio. Tra le molteplici prefigurazioni messianiche additate dalla tradizione emerge quella che nell’ingresso trionfale del re della gloria al di là delle porte eterne, vede annunziata la gloriosa Ascensione di Cristo al Cielo, alla destra del Padre. Apriamo il nostro cuore al Signore, affinché volontà di Dio e volontà umana s’incontrino per vivere in spirito e verità.
Antifona d'Ingresso
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse: * tutta la terra sarà piena della gloria del Signore * e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. (Cf. Is 11, 1; 40, 5; Lc 3, 6)
Atto Penitenziale
Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.
C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Tu hai voluto, o Padre, che all'annuncio dell'angelo la Vergine immacolata concepisse il tuo Verbo eterno, e avvolta dalla luce dello Spirito Santo divenisse tempio della nuova alleanza: fa' che aderiamo umilmente al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 7, 10-14
Dal libro del profeta Isaìa In quei giorni, il Signore parlò ad Àcaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 23
RIT: Ecco, viene il Signore, re della gloria.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli: vieni, e libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 26-38 Dal Vangelo secondo Luca
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La liturgia di questo giorno sottolinea la presenza di Maria nel grande evento dell'incarnazione. Uniti a lei presentiamo al Padre le nostre invocazioni e diciamo:
O Padre, interceda per noi la Madre del tuo Figlio.
Per la santa Chiesa, vergine e madre, che nel tempo continua a generare a Cristo moltitudini di figli, perché si conservi pura da ogni peccato e raggiunga quella santità che in Maria già risplende in modo perfetto. Preghiamo:
Per i fedeli che si preparano alla festa del Natale, perché a imitazione di Maria, vivano in atteggiamento di silenzio interiore per l'ascolto della Parola di Dio. Preghiamo:
Per quanti operano nella pastorale, perché abbiano sempre presente che Dio è l'artefice principale di ogni conversione e che egli si serve di mezzi umili, per compiere i suoi prodigi di salvezza. Preghiamo:
Per i poveri che, come Maria, pongono la loro fiducia solo in Dio, perché abbiano a sperimentare che proprio per loro Gesù è nato come fratello e salvatore. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché la sua fede diventi salda e matura come quella di Maria, che ha creduto senza avere prove e si è abbandonata in Dio senza esitare. Preghiamo:
Per chi tenta di uscire da una situazione di peccato. Per i bambini della parrocchia.
Padre santo, che nel tuo libero progetto di amore verso gli uomini hai voluto unire indissolubilmente Maria all'incarnazione del Verbo, ascolta le nostre preghiere e concedici di ricevere per la fede lo stesso Gesù che la Vergine santissima ha concepito nella carne e ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Guarda, o Signore, quest'unico mirabile sacrificio e concedi che per la partecipazione a questo santo mistero riceviamo i beni che la fede ci fa sperare. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ti presentiamo, o Signore, il sacrificio di lode: concedi che per questo santo scambio di doni maturino in noi i frutti della redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— L'angelo disse a Maria: * «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». (Cf. Lc 1, 31)
—(oppure)— Ecco, il Signore nostro viene con potenza, * perché si aprano gli occhi dei suoi servi. (Cf. Is 40, 10; 35, 5) Oppure: Andate e riferite ciò che avete visto e udito: * ai poveri è annunciata la buona notizia. (Cf. Lc 7, 22)
Dopo la Comunione
—(antica)— O Signore, che ci nutri con i doni del cielo, custodisci con la divina protezione coloro che partecipano ai tuoi misteri perché possano godere la vera pace. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Per la partecipazione ai tuoi sacramenti salvaci, o Signore, e confermaci nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Il Signore è lo sposo che dona l'entusiasmo dell’annuncio.
La strada che percorre Maria da Nazaret ad Ain Karem è quella stessa percorsa dall’arca quando il re Davide la trasportò attraverso il paese di Giuda fino a Gerusalemme. Per quella stessa strada camminerà Gesù quando si metterà risolutamente in viaggio verso Gerusalemme. Tre viaggi, quello dell’arca, di Maria e di Gesù, che segnano tutti lo stesso cammino di Dio diretto verso l’umanità vecchia e bisognosa. Due madri, di ben diversa età, s’incontrano in un unico inno di lode a Dio. Il motivo dell’incontro è per Maria il desiderio di portare aiuto a chi è nel bisogno e di riconoscere il segno dato dal Signore attraverso Elisabetta, inserendosi così nel grande piano di Dio. Chi segue Dio ed è ripieno del suo spirito cammina con cuore generoso e con animo aperto anche per strade faticose. Nella prima lettura troviamo un brano tratto da un libro poco usato nel Lezionario. La lettura di questo libro dev’essere profetico-escatologica. Si tratta dell’amore tra Dio e Israele che si svolge come una storia ricorrente nell’attesa dell’unione idilliaca finale. Col ritorno della primavera, quando le piogge trasformano in prati verdeggianti anche i terreni più aridi della Palestina, lo sposo pastore riporta al paese le greggi che aveva spinto lontano, durante l’inverno, alla cerca di pascoli. È il momento tanto atteso dalla sposa che può rivedere finalmente il suo diletto e bearsi del suo affetto. Tutta un’importante tradizione biblica indica Dio come lo sposo della nazione santa. Nel Nuovo Testamento Gesù è chiamato lo sposo e la Chiesa ne è la sposa. L’uomo deve impegnarsi ad aprire l’anima e accogliere il paterno amore che Dio porta a ciascuno con la totalità dell’attenzione e dell’amore. Quando egli è così preparato all’ascolto, da dare a Dio ciò che egli cerca, ne sente la voce: «Alzati…». Il salmo 32 è un invito a lodare Dio, creatore provvido. Dalle manifestazioni dell’onnipotenza creatrice della divina parola, lo sguardo del salmista si addentra più a fondo nella contemplazione del mistero di Dio: rettitudine e fedeltà, diritto e giustizia appartengono a lui.
Antifona d'Ingresso
Ecco, viene il Signore potente: * sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14; 8, 10)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Esaudisci con bontà le preghiere del tuo popolo, o Padre, perché coloro che si rallegrano per la venuta del tuo Figlio unigenito nella nostra carne possano giungere al premio della vita eterna quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ct 2, 8-14
Dal Cantico dei cantici. Una voce! L'amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. L'amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. Ora l'amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
IN ALTERNATIVA:
Sof 3,14-17
Dal libro del profeta Sofonìa Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 32
RIT: Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo.
Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, con arte suonate la cetra e acclamate.
Il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Emmanuele, nostro re e legislatore: vieni a salvarci, Signore, nostro Dio.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 39-45 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore viene per essere la luce che rischiara il cammino degli uomini. Dal buio delle nostre incertezze e dei nostri sbandamenti, lo invochiamo:
Vieni, luce del mondo.
Per la Chiesa santa, perché quando si vede oppressa, incompresa, diffamata o rifiutata, in lei non venga meno la gioia. Preghiamo:
Per le madri in attesa di un figlio, perché vivano il tempo della gravidanza in rendimento di grazie al Signore, consapevoli di essere collaboratrici nell'opera della creazione. Preghiamo:
Per noi, perché reagiamo allo scetticismo circa la bontà e la possibilità di recupero dell'uomo e crediamo che, per il dono di Dio, ognuno può rinnovarsi e ricominciare. Preghiamo:
Per i cristiani delle nostre comunità, perché trascorrano questi ultimi giorni di avvento nella preghiera e nel raccoglimento e non si lascino prendere dalla mentalità consumistica e borghese. Preghiamo:
Per noi qui raccolti attorno alla mensa eucaristica, perché comunichiamo la gioia di avere incontrato e accolto il Signore con la stessa sollecitudine di Maria. Preghiamo:
Per quanti sentono la vita come un peso opprimente. Per quanti si mettono in viaggio.
O Padre, che nella sollecitudine di Maria verso Elisabetta ci offri un esempio di attenzione premurosa verso i fratelli, in forza di questo pane eucaristico, donaci nuovo slancio interiore, per condividere con gli altri tutto ciò che siamo e abbiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Accetta, o Signore, i doni del nostro servizio deposti sul tuo altare, e fa' che, liberi dagli affanni del mondo, diventiamo ricchi di te, unico nostro bene. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)
—(oppure)— Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell'attesa che si compia la beata speranza e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13) Oppure: Non vi è alcuno più grande di Giovanni, * ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Lc 7, 28)
Dopo la Comunione
—(antica)— La partecipazione ai divini misteri, o Signore, sia per il tuo popolo continua difesa, perché nella piena obbedienza alla tua volontà ottenga in abbondanza la salvezza dell'anima e del corpo. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Questo santo convito ci sostenga, o Dio onnipotente, perché testimoniamo nelle intenzioni e nelle opere la luce della tua verità e l'amore verso i fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Ogni cristiano può cantare il suo Magnificat.
Il canto del Magnificat è la celebrazione gioiosa e riassuntiva di tutta la storia della salvezza che da Maria, dove trova compimento, viene ripresa nelle sue tappe, risalendo fino alle origini. Questa storia che sconvolge le situazioni umane è condotta da Dio senza interruzione con il criterio dell’amore misericordioso a esaltazione degli umili e dei poveri. Ogni persona che sa essere pura magnifica il Signore, come ha fatto Maria. È cosa grande vedere un uomo inginocchiato davanti a Dio! L’uomo in adorazione si trova al suo vero posto, dà il senso della proporzione e della misura. Troviamo la vera relazione fra Dio e l’uomo che deve necessariamente tener presente la distinzione. Se distinguiamo possiamo metterci in relazione e questo vale non soltanto nel rapporto ontologico fra Dio e l’uomo ma anche negli svariati ruoli umani. Nella prima lettura vediamo un altro Magnificat. Anna è la mamma del profeta Samuele. Nel racconto biblico, Anna era una delle due mogli di Elkanàh, essendo Penìnna l’altra. Quest’ultima aveva già dato ad Elkanàh più di un figlio, mentre Anna no. Un giorno Anna si alzò e si recò al Tempio a pregare in silenzio mentre Eli sommo sacerdote in Silo, sedeva sulla porta del medesimo. Ella rientrò a casa. Poco dopo Anna rimase incinta e partorì un figlio, ma non si recò al Tempio ad offrire il sacrificio annuale, promettendo che lo avrebbe portato colà dopo lo svezzamento, progettando di portarlo ad Eli e lasciarlo a lui per essere allevato come un nazireo. Il Signore le ha accordato un figlio in premio della sua ardente richiesta ed ella sente il bisogno di restituirglielo. Offre un sacrificio e poi incontra il sacerdote Eli, che era stato presente alla sua preghiera. Anna e Maria: due creature che hanno il senso di Dio, della sua misericordia e della sua grandezza; tutte e due sono nella gioia perché vivono la vita come dono e partecipazione di Dio. Al posto del salmo troviamo il cantico di Anna che possiamo mettere in sinossi con il Magnificat di Maria. Questo cantico è una preghiera sullo stile dei salmi ed è impostato sul contrasto superbia-umiltà, umiliazione-esaltazione, le virtù che chiediamo anche per noi.
Antifona d'Ingresso
Sollevate, o porte, i vostri frontali, * alzatevi, soglie antiche, * ed entri il re della gloria. (Cf. Sal 23, 7)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che sei il difensore dei poveri, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che sei il rifugio dei deboli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che sei la speranza dei peccatori, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
O Dio, che vedendo l'uomo precipitato nella morte hai voluto redimerlo con la venuta del tuo Figlio unigenito, concedi a coloro che confessano con pietà sincera la sua incarnazione di condividere anche la gloria del redentore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1Sam 1,24-28
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un'èfa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
1Sam 2
RIT: Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s'innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io gioisco per la tua salvezza.
L'arco dei forti s'è spezzato, ma i deboli si sono rivestiti di vigore. I sazi si sono venduti per un pane, hanno smesso di farlo gli affamati. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole, dall'immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa: vieni, e salva l'uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 46-55 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Unendo la nostra lode all'esultanza di Maria, proclamiamo la bontà e la misericordia del Signore, che continua a riversare su di noi doni senza fine. Diciamo insieme:
Sei grande, Signore!
Esaudisci le lacrime di chi ti implora: Per la tua potenza, la sterilità diventa feconda: Capovolgi le situazioni di ingiustizia: Ti ricordi dei poveri: Scegli gli ultimi per le tue parole: Riversi fiumi di misericordia sui peccatori: Blocchi il braccio di chi fa violenza: Deludi le attese dei potenti: Vieni incontro a chi ti cerca: Mantieni la Parola data: Una creatura diventa tua Madre: Il tuo Verbo si fa nostro fratello: Ogni uomo ritrova speranza:
O Padre, tu rinnovi oggi per noi le meraviglie del tuo amore: noi ti riconosciamo santo e mirabile in tutte le tue opere e con Maria, nostra madre e signora, ti presentiamo il sospiro e la preghiera di quanti solo da te aspettano la salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, veniamo con doni al tuo santo altare perché, purificati dalla tua grazia, siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Guarda, o Signore, al sacrificio che il tuo popolo ti offre con viva fede e fa' che ne sperimenti l'efficacia per la salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— L'anima mia magnifica il Signore: * grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente. (Lc 1, 46.49)
—(oppure)— Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo: * egli trasfigurerà il nostro corpo mortale * a immagine del suo corpo glorioso. (Cf. Fil 3, 20-21) Oppure: Le opere da me compiute * testimoniano che il Padre mi ha mandato. (Cf. Gv 5, 36)
Dopo la Comunione
—(antica)— Ci rafforzi, o Signore, la partecipazione al tuo sacramento, perché con opere di giustizia possiamo andare incontro al Salvatore che viene e ottenere il premio della beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ci siamo nutriti, o Signore, dei tuoi sacramenti: fa' che gustiamo nella gioia eterna il mistero che ci conforta nel pellegrinaggio terreno. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Riconoscere gli ambasciatori del Signore.
La nascita dei santi costituisce una gioia per molti, perché il santo è un dono di Dio all’umanità, è un bene per tutti, inizio di rinnovamento e progresso. Ogni opera misericordiosa di Dio è tale che arreca gioia non solo a chi la riceve, ma anche a quelli che sanno riconoscerla e sono pronti ad esaltarla. Il messaggio della salvezza percorrerà spazi sempre più vasti. Gli eventi vanno accolti nel cuore, e chi lo accoglie deve sintonizzarsi interiormente con essi. Nel bambino Giovanni si manifestano la potenza e la mano di Dio. Ci si domanda: perché la potente mano di Dio è con questo bambino? Elisabetta, piena di Spirito Santo, coglie il soffio del nuovo e giudica in modo nuovo. Nella prima lettura troviamo conferma ulteriore in merito a ciò che ci presenta il Vangelo. Non è sempre facile accogliere gli eventi che provengono da Dio. Non è facile scoprire il giorno del Signore, riconoscerne la visita, se il cuore non è riconciliato con Dio. Il peccato fa perdere la testa perché è perduta l’amicizia con Dio. Il Signore viene con il suo giudizio tutti i giorni. Mentre l’amore umano tende a impossessarsi del bene che trova nel suo oggetto, l’amore divino crea il bene nella creatura amata. Noi pure abbiamo i nostri Elia, i nostri Battista, i nostri segni: precedono, preparano con moniti, con richiami di uomini e di cose, di parole e di eventi. Lo Spirito Santo percorre nuove strade, che non sempre è facile capire, ma che occorre scoprire e seguire. Il salmo 24 è una supplica individuale e prepara a riconoscere i propri peccati in una celebrazione comunitaria. Più che di un peccato singolo, il salmista si accusa davanti a Dio della sua condizione di peccatore. Chiediamo anche noi di riconoscere la presenza di Dio, mediante i suoi “ambasciatori” e per fare questo dobbiamo riconoscere la nostra condizione di fragilità spirituale.
Antifona d'Ingresso
Nascerà per noi un bambino * e il suo nome sarà: Dio potente; * in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra. (Cf. Is 9, 5; Sal 71, 17)
Atto Penitenziale
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.
C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, contemplando ormai vicina la nascita del tuo Figlio, rivolgiamo a te la nostra preghiera: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nascendo dalla Vergine Maria e si è degnato di abitare in mezzo a noi. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ml 3, 1-4.23-24
Dal libro del profeta Malachìa. Così dice il Signore: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l'argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'offerta secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 24
RIT: Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Emmanuele, Dio con noi, attesa dei popoli e loro liberatore: vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 57-66 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nell'imminenza delle celebrazioni natalizie intensifichiamo la nostra supplica verso il Salvatore, e in nome di tutti gli uomini, imploriamo:
Vieni, Signore Gesù!
Signore, non sei venuto con il fuoco e la potenza, ma nell'umiltà e nella povertà: concedi alla tua Chiesa di seguirti nella scelta di mezzi poveri e semplici. Preghiamo:
Signore, la tua venuta realizza le promesse dei profeti: fa' che i cristiani riconoscano che questo è l'oggi della salvezza e non si lascino distrarre da desideri mondani. Preghiamo:
Signore, hai dato a Giovanni il compito di prepararti la strada: dona ai missionari forza e speranza di fronte alle difficoltà che incontrano nel preparare i cuori all'incontro con te. Preghiamo:
Signore, la nascita e la crescita di Giovanni lasciarono molti nello sconcerto: fa' che i genitori accolgano con fiducia e docilità il tuo progetto per la vita dei loro figli. Preghiamo:
Signore, ci hai riuniti attorno alla tua mensa: aiutaci in questi giorni a spendere i soldi con semplicità, liberi da ogni conformismo, per poter soccorrerti nei poveri che incontriamo. Preghiamo:
Per quanti in questi giorni si accostano al sacramento della penitenza. Per i gruppi cristiani presenti in parrocchia.
Signore Gesù, che vieni a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, ascolta la preghiera di coloro che hai voluto fratelli e, per la forza del tuo sacramento, concedi loro di essere creature nuove. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Questo sacrificio, nel quale ci fu data la pienezza del culto divino, sia per noi, o Signore, riconciliazione perfetta con te, perché con animo purificato possiamo celebrare la nascita del nostro redentore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
Ecco: sto alla porta e busso. * Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, * io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3, 20) Oppure: A Zaccaria si sciolse la lingua e parlava benedicendo Dio. * Il popolo che udiva, diceva: * «Che sarà mai questo bambino?». * Davvero la mano del Signore era con lui. (Cf. Lc 1, 64.66)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai saziati con il dono del cielo, accordaci la tua pace, perché siamo pronti ad andare incontro con le lampade accese al tuo amatissimo Figlio che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Siamo oggi all'ultimo giorno di attesa che coincide alla Quarta domenica di Avvento. Il brano odierno di Luca indica nell’annunciazione dell’angelo a Maria il compimento della promessa fatta da Dio a Davide e con il richiamo a Giacobbe si vuol vedere in Gesù la realizzazione di tutte le promesse. Durante la sua vita Gesù non si è attribuito volentieri il titolo di «figlio di Davide», per non alimentare un nazionalismo facile e pericoloso. Identificandosi con i «poveri» che attendevano una salvezza spirituale, egli conferma che «la carne non serve a nulla», e che ogni potenza umana non ha consistenza. La sua nascita da una donna vergine mette in risalto la forza dell’intervento di Dio. Nella prima lettura vediamo che il re Davide vuole dare al popolo un centro di culto per rafforzare la sua dinastia, quasi ne fosse lui l’artefice, Dio ricorda che è lui il costruttore di ogni cosa. Davide pensa che la costruzione di una «casa» a Dio propizi in modo definitivo i suoi favori, e lo faccia abitare stabilmente in mezzo al popolo. Ma il profeta di corte è costretto a dirgli che sarà Dio a costruire una casa a Davide, cioè una dinasita che duri per sempre. Nella seconda lettura vediamo il modo di agire di Dio nella storia. Dio si inserisce in un quadro che si è venuto organizzando e modificando nel corso degli anni; e non agisce da solo, ma chiede la collaborazione cosciente e libera della madre, come in seguito farà con gli Apostoli e con tutti i credenti. Dio pone la sua dimora fra gli uomini: le pietre che la costituiscono sono quelli del «sì» incondizionato a Dio; Maria ne è la pietra viva. Poi Giuseppe, la cui disponibilità al piano di Dio assicurerà al bimbo che nascerà da Maria la discendenza regale della stirpe di Davide. Il salmo 88 è una celebrazione regale dell’Alleanza. Celebra l’elezione e unzione regale di Davide, accompagnata da solenni promesse divine. La profezia dell’oracolo davidico solo nel Cristo trova trova la sua pienezza. Quella pienezza ci è data con la nascita del Salvatore. Chiediamo con l'autore santo: vieni, vieni o Salvatore. La terra ti attende, noi ti attendiamo. Ristora le nostre sofferenze, i nostri mali. Sii tu la mia salvezza e io possa essere tuo figlio/a, per l'eternità beata.
Antifona d'Ingresso
Stillate, cieli, dall'alto, * le nubi facciano piovere il Giusto; * si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45, 8)
Colletta
—(antica)— Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio grande e misericordioso, che tra gli umili poni la tua dimora, concedi alla tua Chiesa la fecondità dello Spirito, perché, sull'esempio di Maria, accolga il Verbo della vita e, come madre gioiosa, lo consegni all'attesa delle genti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16
Dal secondo libro di Samuèle
Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va' e di' al mio servo Davide: "Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 88
RIT: Canterò per sempre l'amore del Signore.
Canterò in eterno l'amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza". Gli conserverò sempre il mio amore, la mia alleanza gli sarà fedele».
Seconda Lettura
Rm 16, 25-27
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, a colui che ha il potere di confermarvi nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 26-38 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Invochiamo Dio Padre onnipotente per l'intercessione di Maria, modello di coloro che attendono nella speranza, perché la venuta del Salvatore faccia rifiorire la giustizia, la bontà e la pace.
Rivelaci il tuo volto, Signore.
Per la santa Chiesa, perché sappia animare con la carità evangelica tutti gli sforzi tesi a riunire gli uomini in una sola famiglia, preghiamo. R.
Per tutti i cristiani, perché operando sinceramente per l'unità delle Chiese manifestino la loro chiamata ad essere un solo popolo in Cristo, preghiamo.
Per i responsabili delle nazioni, perché pongano alla base del loro impegno civile, il valore primario della persona umana che Cristo viene a rivelare, preghiamo.
Per coloro che non credono, perché trovino nella nostra accoglienza fraterna uno stimolo a considerare il problema della fede con cuore più aperto e fiducioso, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti nell'imminenza del Natale, perché lo Spirito del Padre ci dia il coraggio di compiere le scelte che il Cristo giudice e salvatore attende da ciascuno e da tutta la comunità, preghiamo. R.
Le preghiere che ti innalziamo, o Padre, in unione con Maria, figlia di Sion, affrettino la venuta del tuo Figlio tra noi e ci ottengano di vivere questi giorni di attesa come ritorno alle sorgenti della nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni che abbiamo deposto sull'altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: * lo chiamerà Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14)
—(oppure)— Ecco la serva del Signore: * avvenga per me secondo la tua parola. (Lc 1, 38)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai dato il pegno della redenzione eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il grande giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il mistero della nascita del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.