Quando non si è più capaci di cogliere ciò che è essenziale, quando anche nell'ambito religioso le leggi si moltìplicano e diventano un vero groviglio, quando l'interpretazione arbitraria delle scritture sacre sfocia in mille precetti impraticabili, diventa legittima la domanda che viene rivolta a Gesù: «Maestro qual è il più grande comandamento della legge». La risposta di Gesù è chiara ed inequivocabile: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». L'enunciato di Gesù è importante in tutte le sue parti: Egli, solo Lui, poteva farlo come Redentore, dichiara una importantissima e fondamentale nostra appartenenza e un vincolo sacro: Egli dice: «Il Signore Dio tuo». Descrive così il nostro ritorno, la nostra redenzione che si sta già compiendo in Cristo Gesù. Cuore, anima e mente sono le fibre interiori del nostro essere, le doti mirabili di cui siamo stati dotati e che ci consentono di entrare in comunione con il nostro Creatore e Signore, una comunione che si esprime nell'amore, nella lode, nella perenne gratitudine. La scoperta amorosa della verità su Dio ci fa da guida alla comprensione dell'altro, degli altri, del nostro prossimo. Nella esperienza della paternità di Dio impariamo ad amare anche i nostri fratelli. Quando siamo certi di questo stato di intimità e di comunione con il Signore e con il nostro prossimo, la legge perde i suoi connotati di coercizione e di obbligatorietà per diventare e lampada ai nostri passi luce sul nostro cammino. San Benedetto scrivendo ai suoi Monaci parla della dilatazione del cuore e della corsa sulla via dei comandamenti del Signore. Corriamo anche noi nella via dell'Amore: verso Dio e verso il prossimo.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Atto Penitenziale
Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.
C: Signore, tu sei la via che riconduce al Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, tu sei la verità che illumina i popoli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, tu sei la vita che rinnova il mondo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che per amore continuamente crei e rinnovi il mondo, donaci la gioia di un cuore libero e pacificato, capace di amare te sopra ogni cosa e i l prossimo come noi stessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 22, 20-26
Dal libro dell'Èsodo Così dice il Signore: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d'Egitto. Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l'ascolterò, perché io sono pietoso».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.17
RIT: Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato.
Seconda Lettura
1 Ts 1, 5-10
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell'Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall'ira che viene.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
VANGELO
Mt 22, 34-40 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Al Dio che ha risuscitato Cristo dai morti, rivolgiamo la nostra preghiera perché apra il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. Diciamo insieme:
Illuminaci, o Signore.
Perché la Chiesa aiuti gli uomini a superare i problemi e le difficoltà della vita, alla luce della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché chi ha responsabilità di governo promuova anche la dimensione spirituale degli uomini. Preghiamo:
Perché i sofferenti trovino in Dio e nella risurrezione di Cristo, senso e conforto al loro dolore. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini si accostino a Dio come datore della vita e liberatore da ogni male. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sappia leggere e interpretare la storia quotidiana alla luce della parola di Dio. Preghiamo:
Per le persone vedove della nostra parrocchia. Per chi non crede nella risurrezione dei morti.
O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6) Oppure: Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
—(oppure)— Amerai il Signore tuo Dio * con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima * e con tutta la tua mente. (Mt 22, 37)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Guardare gli eventi alla luce dello Spirito.
Genera sconforto e irritazione il comportamento assurdo del capo della sinagoga che si indigna nel vedere Gesù, che impone le mani e guarisce in giorno di Sabato una povera donna afflitta da diciotto anni da un terribile male. Egli la proclama libera dalla sua infermità e le impone le mani. La reazione della donna «raddrizzata» miracolosamente è quella di glorificare Dio, la reazione del capo della sinagoga è una critica assurda e cieca nei confronti del Cristo. Nella sua ottusità e grettezza, citando a sproposito la scrittura sacra, dichiara che ci sono sei giorni in cui si deve lavorare e non in giorno di sabato. Il Signore definisce da ipocriti tale comportamento e tale giudizio. Quanto Gesù ha fatto non può assolutamente essere paragonato al lavoro umano; Egli sta rivelando ancora una volta la centralità della sua missione nei confronti dell'uomo infermo e peccatore. Egli è colui che guarisce e colui che salva. Lo dichiarerà più esplicitamente in un'altre occasioni: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera» e altrove dice: «sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato». Capita ancora di sentire e leggere critiche assurde e talvolta blasfeme nei confronti di Cristo, della Chiesa e dei suoi ministri e dei suoi fedeli: molto spesso si costata che il lucignolo della ragione umana vorrebbe giudicare e condannare la Luce stessa di Dio! Chiediamo perché possiamo essere sempre consapevoli dell'Onnipotenza di Dio ma anche del dono dell'intelligenza che ciascuno di noi ha ricevuto da Dio.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Rm 8, 12-17
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.67
RIT: Il nostro Dio è un Dio che salva.
Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano. I giusti invece si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia.
Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri.
Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi Dio porta la salvezza. Il nostro Dio è un Dio che salva; al Signore Dio appartengono le porte della morte.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità.
Alleluia.
VANGELO
Lc 13, 10-17 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Con il battesimo abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi, per mezzo del quale possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo Padre. Per questo, con fiducia rivolgiamo al Signore le nostre preghiere. Diciamo insieme:
Padre, ascoltaci.
Perché la Chiesa superi con la libertà della fede, qualsiasi tradizione che offusca lo spirito evangelico e indichi ai fedeli il vero volto di Dio. Preghiamo:
Perché gli uomini siano liberati dalla tentazione di crearsi una propria e riduttiva immagine di Dio, ma lo scoprano come egli si è rivelato in Gesù Cristo. Preghiamo:
Perché nessuna legge o istituzione sia di impedimento al compimento del bene, ma su tutto prevalga il comandamento dell'amore. Preghiamo:
Perché tutti i datori di lavoro si impegnino fattivamente a rispettare la dignità della persona, che viene prima di ogni interesse e profitto economico. Preghiamo:
Perché l'amore verso Dio ci aiuti a vivere la nostra sessualità come dono, che ci rende conformi alla sua immagine. Preghiamo:
Perché la nostra festa sia segno di salvezza. Per un maggiore dialogo della scienza medica con i principi della fede.
Dio di infinita bontà, che nella croce del tuo Cristo hai liberato l'uomo da qualsiasi schiavitù, donaci di vivere sempre in rendimento di grazie e di manifestare al mondo la gioia della salvezza. Per lo stesso cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Immagini di grandezza, di potenza e di gloria ci accompagnano quando pensiamo ai regni umani e ai grandi della terra. Gesù viene ancora una volta a sconvolgere i nostri pensieri dicendoci che il Regno di Dio, infinito nella sua grandezza e in tutte le sue perfezioni e simile a un granellino di senapa gettato nell'orto. L'infinitamente grande diventa infinitamente piccolo! È un monito per noi che siamo caduti nel peccato a causa della superbia per le nostre manìe di grandezza. Ci dice chiaramente che se vogliamo far parte di quel Regno di redenti e di salvati da Cristo dobbiamo sprofondarci negli abissi dell'umiltà vera, diventare come bambini, puri e semplici come colombe. Ci stupisce che poi questa ci venga indicata come la via certa per conseguire la vera grandezza agli occhi del Signore. Quel piccolo seme, quasi invisibile, diventerà un albero fecondo. È la grandezza che s'identifica con la santità. Questo è un discorso che nel nostro mondo risuona arduo e perfino assurdo agli orecchi di molti. È troppo intensa e senza tregua la sfida che abbiamo ingaggiato da tempo per primeggiare l'uno sull'altro. Pare che la virtù dell'umiltà oggi sia quasi improponibile anche perché, tra l'atro, viene spesso confusa con la debolezza o la pusillanimità. La seconda immagine del Regno è il lievito nella massa. Qui il linguaggio di Cristo diventa estremamente impegnativo perché il lievito siamo noi, piccola porzione di eletti in una massa che attende di fermentare nel bene sotto gli impulsi convincenti del buon esempio. Per far questo non possiamo e non dobbiamo far affidamento nelle nostre forze, che risulterebbero inevitabilmente inefficaci, ma solo nella grazia divina che ci fortifica e faconda. Una grande responsabilità e un grande impegno, ma anche un innegabile privilegio ci ha dato Cristo. I primi Dodici hanno cambiato la storia del mondo... e noi?
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Rm 8, 18-25
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.125
RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.
Nell'andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Lc 13, 18-21 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La diffusione del regno di Dio è opera anche delle mani operose dell'uomo. Rivolgiamoci al Padre che tutto porta alla piena realizzazione, dicendo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.
Il regno di Dio è più vasto della Chiesa. Perché il popolo di Dio sia specchio e icona del Cristo salvatore. Preghiamo:
Il mondo è alla ricerca spasmodica della libertà. Perché ogni uomo trovi, nella fede o nell'ascolto della retta coscienza, la verità che pienamente lo realizza. Preghiamo:
Il regno di Dio è come lievito che fermenta la massa. Perché tutti i cristiani fecondino il mondo con la preghiera e la testimonianza operosa. Preghiamo:
Il regno di Dio è già presente tra noi. Perché chi ha scelto il celibato annunci con semplicità e gratuità il primato assoluto di Dio. Preghiamo:
Cristo ha inaugurato il regno. Perché questa nostra celebrazione eucaristica anticipi quello che ancora, nella fede, stiamo aspettando. Preghiamo:
Perché la preghiera sia attesa della rivelazione di Dio. Perché impariamo la pazienza e la fiducia dai nostri contadini.
Il tuo aiuto, o Dio, ci conforti nella partecipazione alla costruzione del tuo regno e ogni nostra opera sia per la santificazione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
XXX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco - SOLENNITA': Tutti i Santi
LETTURE: Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12.
Commento: I veri beati...
Oggi la Chiesa militante, tutti noi ancora in cammino verso la patria beata, ci uniamo alla schiera dei santi. Lo facciamo durante tutto l'anno quando ricorre il «dies natalis», come viene definito il giorno della loro morte, ma non ci è proprio consentito di ricordarli tutti, sia perché nel corso dei secoli fino ai nostri giorni, la Chiesa ha dovuto necessariamente, operare una selezione, sia perché il loro numero, costituisce una schiera, come dice San Giovanni, che nessuno può numerare. Infatti oggi, oltre che ricordare i santi canonizzati ufficialmente dalla Chiesa, ci uniamo a tutti coloro che, spesso in modo nascosto e rimasti anonimi, hanno raggiunto la salvezza. Sicuramente tra questi speriamo di poter annoverare tanti nostri cari, persone semplici, che senza mai assurgere agli onori della cronaca e senza nessuna proclamazione, hanno però servito il Signore con costanze e fedeltà. Li festeggiamo perché volgiamo innanzitutto rendere grazie a Dio, autore e fonte della santità, a Cristo nostro redentore e modello e anche a tutti loro che ci incoraggiano con i loro esempi e intercedono per noi affinché possiamo con loro un giorno godere la stessa gioia nella visione beatifica. Ricordandoli e festeggiandoli. Oggi la Chiesa proclama il vangelo delle beatitudini. Vuole dirci qual'è stato il loro codice di vita, come hanno potuto raggiungere la vera e definitiva beatitudine. Esse vogliono distoglierci dal nostro mondo di distrazioni, di superficialità e di fatuo materialismo. Oggi i nostri occhi, il nostro spirito deve essere rivolto più che mai alla patria che ci attende. Dobbiamo riprendere fiducia e riappropriarci di certezze che solo la fede e la fedeltà vissute possono infonderci. Dobbiamo avere il coraggio di pensare con fermezza che la nostra vocazione comune è una chiamata alla santità. Non è importante che questa sia riconosciuta e proclamata dalla Chiesa, è importante che sia riconosciuta dal Signore, giusto giudice e Padre misericordioso. Sant'Agostino pensando ai santi, meditando sulle loro eroiche virtù, affermava: «Se questi e queste... perché non io?»
Antifona d'Ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi: * con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio.
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che sei venuto a cercare che era perduto, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che sei venuto per dare la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che raccogli nell'unità i tuoi figli dispersi, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia di celebrare in un'unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l 'abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ap 7,2-4.9-14
Dall'Apocalisse di san Giovanni Apostolo. Io, Giovanni, vidi salire dall'oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d'Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all'Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 23
RIT: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Seconda Lettura
1 Gv 3, 1-3
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo. Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Alleluia.
VANGELO
Mt 5, 1-12 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Celebrando oggi il consolante mistero della comunione dei santi, rivolgiamo con piena fiducia le nostre suppliche a colui che può esaudirci al di sopra di ogni nostro desiderio e di ogni nostro merito.
R. Santifica la tua Chiesa, Signore.
Padre santo, che sei in te stesso comunione di amore, benedici la Chiesa radunata nel tuo nome e rendila santa e santificatrice con i doni del tuo Spirito. R.
Padre misericordioso, abbi pietà delle moltitudini che ancora non conoscono il tuo nome, e rivela ad ogni uomo la vocazione alla santità. R.
Padre buono, benedici la famiglia, Chiesa domestica, perché realizzi al suo interno il modello dell'umanità riconciliata nell'amore e irradi intorno a sè il vangelo di pace. R.
Padre dei poveri, suscita in mezzo a noi anime grandi, che sull'esempio dei santi sappiano spogliarsi dei beni della terra per rivestirsi del Cristo tuo Figlio. R.
Dio glorioso, che chiami tutti i tuoi figli ad essere santi e immacolati nell'amore, per l'intercessione di Maria, regina di tutti i santi, converti i peccatori, conferma i credenti e accogli i nostri fratelli defunti nella santa Gerusalemme. R.
Dio fedele, che in Cristo tuo Figlio ci hai dato il maestro e il modello di ogni santità, fà che vivendo nello spirito delle beatitudini, giungiamo a cantare in eterno il cantico nuovo nell'assemblea dei tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti siano graditi, o Signore, i doni che ti offriamo in onore di tutti i Santi: essi, che già godono della tua vita immortale, ci proteggano nel cammino verso di te. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Oggi ci dai la gioia di celebrare la città santa, * la Gerusalemme del cielo che è nostra madre, * dove l'assemblea festosa dei nostri fratelli + glorifica in eterno il tuo nome. ** Verso la patria comune, noi pellegrini sulla terra, sorretti dalla fede, affrettiamo il cammino, * lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa, * che nella nostra debolezza ci doni come sostegno + e modello di vita. ** Per questo dono del tuo amore, * uniti a loro e all'immensa schiera degli angeli, * cantiamo con esultanza + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Beati i puri di cuore: vedranno Dio. * Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. * Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 8-10)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
O Dio, unica fonte di ogni santità, mirabile in tutti i tuoi Santi, fa' che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore, per passare da questa mensa, che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno, al festoso banchetto del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Gesù sarà il Giudice glorioso di tutti gli uomini. Le immagini della parabola presentate da questa liturgia, sono tipiche dei discorsi profetici sul "tempo della fine", tempo insieme nostro e di Gesù che si rivela qui in due inaudite identificazioni, se pur su due piani diversi: lui e Dio, lui e i "poveri". Questa "parabola del giudizio" ha la funzione di mettere i credenti sull'avviso: il discernere o no questa equazione a tre termini, già fin d'ora giudica la tua esistenza. La speranza dei credenti è indirizzata verso l'incontro definitivo con Dio, come invito a una comunione piena, quella comunione alla quale già ci introduce, come a primizia, l'adesione a Cristo, e massimamente la partecipazione alla sua Eucaristia. Ma lui nella sua presenza e nella sua sembianza, nei poveri, nei piccoli, chiamerà i suoi fratelli ad una fede in una presenza diversa da quella eucaristica, ma sicuramente non meno vera ed impegnativa. È in questa prospettiva di fede che oggi facciamo memoria di tutti i fedeli defunti, pensando a loro ancora in attesa dell'incontro finale con Cristo nella beatitudine eterna. Preghiamo per le anime purganti, quelle che, nella luce dello Spirito, non si sentono ancora degne di accedere alla perfetta visione di Dio nel suo Regno di amore e di perfezione. Quello che compiamo in questo giorno non è un semplice gesto di pietà, non è la solita visita ai cimiteri e alle tombe dei nostri defunti a deporre fiori o a ravvivare in noi la loro memoria, è piuttosto una manifestazione di fede e di autentica carità cristiana, mossi dalla certezza che le nostre preghiere, i nostri suffragi, le indulgenze che possiamo lucrare a loro favore, concorrono ad affrettare l'ingresso nel Regno di Dio, nella beatitudine eterna. Possiamo considerare anche utilitaristicamente i nostri suffragi a favore delle anime purganti nel senso che abbiamo la certezza di poter poi godere della loro preghiera per noi quando avranno raggiunto la pienezza della gioia nell'eternità di Dio.
Antifona d'Ingresso
Come Gesù è morto e risorto, * così anche Dio, per mezzo di Gesù, * radunerà con lui coloro che sono morti. * E come in Adamo tutti muoiono, * così in Cristo tutti riceveranno la vita. (Cf. 1 Ts 4, 14; 1 Cor 15, 22)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che a Pietro pentito hai offerto il tuo perdono, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che al buon ladrone hai promesso il paradiso, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Nella tua bontà, o Padre, ascolta le preghiere che ti rivolgiamo, perché cresca la nostra fede nel Figlio tuo risorto dai morti e si rafforzi la speranza che i tuoi fedeli risorgeranno a vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gb 19, 1.23-27
Dal libro di Giobbe. Rispondendo Giobbe prese a dire: «Oh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro, fossero impresse con stilo di ferro e con piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia! Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
IN ALTERNATIVA:
Is 25, 6.7-9
Dal libro del profeta Isaìa In quel giorno, preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l'ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».
oppure
Rm 8, 14-23 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
oppure
Sap 3, 1-9 (III messa) Dal libro della Sapienza Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza resta piena d'immortalità. In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé; li ha saggiati come oro nel crogiolo e li ha graditi come l'offerta di un olocausto. Nel giorno del loro giudizio risplenderanno, come scintille nella stoppia correranno qua e là. Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.
oppure
Ap 21, 1-5. 6-7 Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate». E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose. Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Principio e la Fine. A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell'acqua della vita. Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 26
RIT: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario.
Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
Seconda Lettura
Rm 5, 5-11
Dalla lettera di san Paolo ai Romani. Fratelli, la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno, dice il Signore.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 37-40 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Mt 25, 31-46 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato". Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
oppure
Mt 5, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo. In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, Cristo risorto accoglie e presenta al Padre tutti coloro che muoiono credendo in lui. Domandiamo a Dio che, in Cristo, trasformi il dolore dell'uomo in speranza di vita, dicendo:
Signore della vita, ascoltaci.
Padre misericordioso, aiuta la tua Chiesa a comprendere e testimoniare il valore della vita, perché tutti gli uomini diano un senso cristiano alla loro esistenza. Preghiamo:
Padre buono, accogli nella comunione dei santi i nostri fratelli defunti, che hanno creduto e sperato in te e si sono nutriti del corpo di Cristo, pegno di risurrezione. Preghiamo:
Dio, amante della vita, apri le tue braccia a tutti i fratelli che ogni giorno muoiono a causa dell'ingiustizia, della guerra e della violenza, e annuncia ancora al mondo la tua pace. Preghiamo:
Dio, nostra speranza, sostieni chi è provato dal dolore, dona forza nella sofferenza, conforto nella solitudine, perché ogni cuore canti alla tua bontà. Preghiamo_
Dio, principio e fine della nostra esistenza, insegnaci ad usare saggiamente del tempo che ci dai, servendoti nei nostri fratelli e amandoti con tutte le nostre forze. Preghiamo:
Per i defunti della nostra comunità. Per chi nella nostra comunità è provato dal dolore.
O Dio, ricco di misericordia, accogli nel nome di Cristo, morto e risorto, le nostre preghiere: a tutti i defunti, liberati da ogni colpa, svela il mistero del tuo volto e rendili partecipi della tua vita per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con benevolenza, o Padre, i nostri doni, perché i tuoi fedeli defunti siano associati alla gloria del tuo Figlio, che tutti ci unisce nel grande sacramento del suo amore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui rifulge a noi la speranza della beata risurrezione * e, se ci rattrista la certezza di dover morire, + ci consola la promessa dell'immortalità futura. ** Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; * e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, + viene preparata un'abitazione eterna nel cielo. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Io sono la risurrezione e la vita», dice il Signore. * «Chi crede in me, anche se muore, vivrà; * chiunque vive e crede in me, * non morirà in eterno». (Gv 11, 25-26)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Fa', o Signore, che i tuoi fedeli defunti, per i quali abbiamo celebrato il sacramento pasquale, entrino nella tua dimora di luce e di pace. Per Cristo nostro Signore.
"Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?" L'agire di Dio suona bruciante. Domanda posta nel cuore della nostra esistenza continuamente tentata di incredulità chiede risposte. Ha forse paura oggi la Chiesa di Cristo di guarire in giorno di sabato, di trasmettere la beatificante realtà liberatrice dell'uomo, di farsi credibile sacramento dell'amore smisurato di Dio? La contestazione dell'agire di Dio o del Figlio suo Gesù Cristo o della sua Chiesa, scaturisce quasi sempre da ottusa presunzione, da grettezza mentale o dall'aver assunto atteggiamenti di mera esteriorità che è estranea dalla Verità. Dio è più grande del "sabato", è più grande di ogni umana grandezza, trascende ogni logica e i suoi disegni vanno oltre i confini della umana ragione, senza umiliarla, se illuminata dalla sua stessa grazia. Impariamo oggi che ogni momento è buono per fare del bene, a tutti.
Antifona d'Ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Rm 9, 1-5
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.147
RIT: Celebra il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion, perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli mette pace nei tuoi confini e ti sazia con fiore di frumento. Manda sulla terra il suo messaggio: la sua parola corre veloce.
Annuncia a Giacobbe la sua parola, i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. Così non ha fatto con nessun’altra nazione, non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Lc 14, 1-6 Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore, che ha iniziato in noi la sua opera di salvezza, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Presentiamogli, perciò, le necessità della Chiesa e del mondo, pregando insieme e dicendo:
Padre santo, ascoltaci.
Perché la Chiesa, con la luce dello Spirito, indichi agli uomini il bene presente in ogni situazione concreta, come segno di una società alternativa. Preghiamo:
Perché i nostri governanti si adoperino per promuovere quella libertà che è frutto della ricerca sincera della verità e del bene di ogni cittadino. Preghiamo:
Perché l'indifferenza di fronte alla sofferenza e ai disagi dei popoli in via di sviluppo, si tramuti in solidarietà che dà diritto a tutti di partecipare all'unica mensa del mondo. Preghiamo:
Perché la nostra comunità non ricerchi amicizia e appoggi presso i potenti, ma scopra il volto del Cristo nelle case dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
Perché la forza del pane spezzato dell'eucaristia ci porti a vivere la carità del Cristo per le strade del nostro quartiere. Preghiamo:
Per chi assiste gli ammalati e gli anziani. Per la Caritas diocesana.
Padre, che benedici e proteggi tutti gli uomini non in conformità ai loro meriti, ma alla tua infinita benevolenza, aiutaci a porre piena fiducia e speranza in te che sei unico ed eterno, e vivi e regni con Cristo per i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
—(oppure)— Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)
Dopo la Comunione
Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Il Vangelo di oggi ci invita ad ingaggiare in modo giusto la nostra lotta: non già per ottenere i primi posti ma gli ultimi, è questa la logica di Dio seguita da Cristo e da quanti ne hanno voluto ricalcare le orme. Non è una questione di buona educazione o di tattiche politiche far passar avanti gli altri, ma è una questione di vita o di morte; scegliere l'umiltà è scegliere Dio, è scegliere di entrare per la porta stretta della morte di Cristo per entrare nel banchetto della sua risurrezione. Solo l'umiltà ci porta a conoscere Dio, per cui come dice sant'Ignazio di Loyola il fine ultimo di ogni apostolato è portare gli uomini all'umiltà. La liturgia di oggi ci invita dunque a capovolgere il nostro metro di valutazione onorando e amando i più poveri e facendoci noi stessi poveri, piccoli per sentirci chiamare «amici» da Colui che si è fatto povero per noi. Dio ci ama così come siamo, cioè da "humus", terra, per innalzarci alla sua gloria. E ciò che ha vissuto la Madonna Santissima, ha conosciuto Dio grazie alla sua umiltà perché vuota di sé, ha posto in Dio tutta la sua speranza fino a divenire sua dimora. La prima discepola, seguiamo Lei.
Antifona d'Ingresso
Farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele, * che agirà secondo i desideri del mio cuore. (Cf. 1 Sam 2, 35)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
—(antica)— Custodisci nel tuo popolo, o Signore, lo spirito di cui hai ricolmato il vescovo san Carlo, perché la Chiesa si rinnovi incessantemente e, conformandosi all'immagine del tuo Figlio, manifesti al mondo il volto di Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Signore Dio, che hai arricchito della tua sapienza san N., concedi a noi, con il suo aiuto, di custodirla fedelmente e di professarla con la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Rm 11,1-2.11-12.25-29
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità! Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'ostinazione di una parte d'Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto: «Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l'empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati». Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.93
RIT: Il Signore non respinge il suo popolo.
Beato l'uomo che tu castighi, Signore, e a cui insegni la tua legge, per dargli riposo nei giorni di sventura.
Poiché il Signore non respinge il suo popolo e non abbandona la sua eredità, il giudizio ritornerà a essere giusto e lo seguiranno tutti i retti di cuore.
Se il Signore non fosse stato il mio aiuto, in breve avrei abitato nel regno del silenzio. Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.
VANGELO
Lc 14, 1.7-11 Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: "Cédigli il posto!". Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!". Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, rivolgiamo con fiducia il nostro grazie e la nostra preghiera a Dio Padre per averci donato, in san Carlo Borromeo, un modello di vita evangelica e un pastore buono. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Perché sull'esempio di san Carlo, la Chiesa testimoni la gioia di vivere per Cristo e non cessi mai di annunciare con forza il vangelo a tutti gli uomini. Preghiamo:
Per i nostri vescovi e sacerdoti, perché siano nel mondo voce di chi non ha voce, rifugio per chi è indifeso, conforto per chi vive nella speranza. Preghiamo:
Per tutti i cristiani, perché non si vergognino della fede ricevuta, ma testimonino con entusiasmo il vangelo di Cristo nel lavoro, nella scuola e nella famiglia. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché trasformi la sua fede in opere di carità, e nessuna persona vicina a noi soffra l'indigenza e la solitudine. Preghiamo:
Perché il Signore susciti dalle nostre comunità dei testimoni autentici e fedeli e scelga pastori che guidino con amore e carità la sua Chiesa. Preghiamo:
Per gli ammalati della nostra comunità. Perché il ricordo di ogni guerra generi pace.
O Dio, che in san Carlo Borromeo hai offerto alla Chiesa un'immagine di Cristo buon pastore, apri il nostro cuore alla trasparenza del tuo amore, per essere nel mondo segni della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con bontà, o Signore, i doni che portiamo al tuo altare nella memoria di san Carlo: come l'hai reso glorioso per le sue virtù e per il vigile servizio pastorale, concedi anche a noi, per la potenza di questo sacrificio, di abbondare in frutti genuini di opere buone. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * lodarti e ringraziarti sempre, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** È lui il pastore buono che ha dato la vita per le sue pecore * e continua a pascere il suo gregge + donando alla Chiesa pastori secondo il suo cuore. ** Nella vita di san N. riconosciamo i segni del tuo amore per noi: * nella sua voce, la tua parola, + nei suoi gesti, la tua potenza. ** Per questo dono del tuo amore, * uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza», dice il Signore (T.P. Alleluia). (Gv 10, 10)
—(oppure)— «Questi i segni che accompagneranno * coloro che credono in me», dice il Signore; * «scacceranno i demoni, * imporranno le mani ai malati ed essi guariranno» (T.P. Alleluia). (Cf. Mc 16, 17-18)
Dopo la Comunione
La partecipazione ai santi misteri, o Signore, ci comunichi lo spirito di fortezza che rese san Carlo fedele nel ministero e ardente nella carità verso i fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Il più grande tra voi sia il vostro servo.
Salire in cattedra è l'espressione proverbiale di chi si ritiene maestro, capace di insegnare agli altri e si erge a modello di vita. Ma chi può vantare in modo permanente tali prerogative? Forse per questo, coloro che non sono consapevoli dei propri limiti o, pur conoscendoli, fingono di ignorarli, ricorrono alla spettacolarizzazione nel tentativo di camuffare l'inadeguatezza e soggiogare i discepoli. È ciò che facevano abitualmente gli scribi e i farisei. Imponevano agli altri pesanti precetti che loro non osservavano minimamente. Amavano esibirsi in pubblico per carpire l'ammirazione degli altri, esigevano i primi posti nei conviti e nelle sinagoghe e si facevano chiamare «maestri». La falsità, l'ipocrisia e la vanità pervadevano ormai la loro vita, ciò nonostante Gesù raccomanda: «Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno». C'è il rischio ancora oggi di diventare ciarlatani maldestri della Parola di Dio. È fin troppo facile cadere nell'esibizionismo e nella vanità e nella spettacolarizzazione, anche in campo religioso. Può accadere ancora oggi che tuoniamo moralismi dai nostri pùlpiti e poi infanghiamo di miserie la nostra vita nella più assurda incoerenza. Anche i sacerdoti di Cristo possono cadere nella tentazione di allargare filatteri e frange per far mostra di una dignità che non possiedono e non testimoniano con la vita. Ad ogni cristiano può accadere di guardarsi intorno per condannare e piangere i mali del mondo e ignorare i propri mali, dover essere modelli per i propri figli ed essere incapaci di assolvere a tale dovere. Quanti maestri pretendono di insegnare solo con la voce e non con la forza dell'esempio. Per questo Gesù ci raccomanda la coerenza e ci esorta a non farci chiamare maestri. È prudente e saggio nascondere i titoli e sentirsi invece impegnati costantemente ad essere modelli di verità. È indice di autenticità di fede per tutti non cercare pretesti dalle altrui infedeltà per giustificare le nostre incoerenze. È sempre vero che i peccati e le debolezze degli altri non giustificano le nostre. Molti fedeli invece si dispensano dal dare il dovuto culto a Dio, prendendo a pretesto le miserie dei propri pastori, vere o presunte. La via che Gesù ci indica per non cadere in queste tentazioni è l'umiltà vera, quella che ci fa riconoscere per quel che siamo e ciò che dovremmo essere, che ci predispone ad essere sempre gli ultimi, «abbassati», per essere innalzati da Colui che è la nostra forza. Quel Dio che ci ha chiamati alla nostra personale vocazione, che ci ha affidato la sua vigna, non ci lascia mancare il suo aiuto, a condizione però che non cadiamo nella presunzione di poter assolvere da soli il mandato che Egli ci ha affidato. «Il più grande tra voi sia vostro servo; chi si innalzerà sarà abbassato...».
Antifona d'Ingresso
Non abbandonarmi, Signore, mio Dio, * da me non stare lontano; * vieni presto in mio aiuto, * o Signore, mia salvezza. (Sal 37, 22-23)
Atto Penitenziale
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
C: Signore, che sei l'eterno sacerdote della nuova allenaza, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che ci edifichi come pietre vive nel tempio santo di Dio, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che ci fai concittadini dei anti nel regno dei cieli, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente e misericordioso, + tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; * fa' che corriamo senza ostacoli * verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci lo Spirito del tuo Figlio Gesù, venuto tra noi come colui che serve, affinché riconosciamo in ogni uomo la dignità di cui lo hai rivestito e lo serviamo con semplicità di cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ml 1,14 - 2,2.8-10
Dal libro del profeta Malachia Io sono un re grande, dice il Signore degli eserciti, e il mio nome è terribile fra le nazioni. Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni. Voi vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d'inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete rotto l'alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti. Perciò anch'io vi ho reso spregevoli e abbietti davanti a tutto il popolo, perché non avete osservato le mie disposizioni e avete usato parzialità riguardo alla legge. Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri?
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.130
RIT: Tienimi vicino a te, Signore, nella pace.
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia.
Speri Israele nel Signore, ora e sempre.
Seconda Lettura
1 Ts 2, 7-9. 13
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi Fratelli, siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura delle proprie creature. Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno, vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio. Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Come servi fedeli, vegliate e pregate in ogni momento, per essere degni di comparire davanti al Figlio dell'uomo.
Alleluia.
VANGELO
Mt 23, 1-12 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare ''rabbì'' dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare ''rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ''padre'' sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare ''maestri'', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Rivolgiamoci con fiducia a Dio, fonte della rivelazione, perché ci aiuti ad osservare sempre i suoi comandamenti e a vivere nel suo amore. Preghiamo insieme dicendo:
Insegnaci i tuoi sentieri, Signore.
Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano fedeli alla parola di Dio e la annuncino sempre con verità. Preghiamo:
Per il popolo ebreo, perché veda nel Cristo il compimento pieno alla sua attesa di salvezza. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché nella loro azione legislativa rispettino sempre i diritti e la coscienza degli uomini. Preghiamo:
Per i sofferenti, perché docili all'azione dello Spirito Santo collaborino alla salvezza del mondo. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché non si esaurisca nell'osservanza sterile dei precetti, ma viva costantemente la legge dell'amore. Preghiamo:
Per la purificazione della nostra fede. Perché nessuna legge umana sia contraria alla legge di Dio.
O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Questo sacrificio, o Signore, + sia per te offerta pura, * e per noi dono santo della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Mi indicherai il sentiero della vita, * gioia piena alla tua presenza. (Sal 15, 11) Oppure: Dice il Signore: «Come il Padre, che ha la vita, * ha mandato me e io vivo per il Padre, * così colui che mangia me vivrà per me». (Gv 6, 57)
—(oppure)— Uno solo è il Padre vostro, che è nei cieli; * uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. (Cf. Mt 23, 9.8)
Dopo la Comunione
Rafforza in noi, o Signore, la tua opera di salvezza, + perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita * ci preparino a ricevere i beni che promettono. Per Cristo nostro Signore.