XV Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37.
Commento: Chi è il mio prossimo?
La liturgia della parola di questa domenica è molto ricca e molto attuale. Mosè afferma che la parola di Dio è molto vicina all'uomo. Non occorre andare a cercarla lontano perché essa è nel suo stesso cuore, nella sua coscienza. Nella seconda lettura San Paolo, scrivendo ai Colossési, rivela la vera essenza della persona di Gesù, immagine del Dio invisibile. Per mezzo di Lui sono state create tutte le cose. Egli è prima di tutto e tutte le cose sussistono in Lui. Nella parabola del buon samaritano Gesù ci presenta un esempio meraviglioso di amore verso il prossimo, anzi verso il nemico. Come il dottore della legge, anche noi siamo tentati a volte a chiederci: Chi è il mio prossimo? Siamo pronti a dimostrarci pieni di preoccupazione per le persone lontane, per i bisognosi del mondo, per combattere la fame nei vari continenti... senza poi accorgerci che intorno a noi, forse tra i nostri familiari o parenti vi sono di quelli ai quali neghiamo amore, aiuto e comprensione. È facile amare chi è lontano che non disturba la nostra vita... ma quanto è difficile donarci disinteressatamente a chi vive al nostro fianco che con le proprie esigenze potrebbe portare pesanti cambiamenti ai nostri programmi di vita. Voglia il Signore aprirci gli occhi! Ogni uomo è nostro prossimo perché figlio dello stesso Padre, ma la nostra carità e comprensione deve iniziare in famiglia, nella comunità, tra i parenti, nelle nostre associazioni, in parrocchia e così estenderci sempre di più in tutte le direzioni. Accade spesso che uscendo di casa ci mettiamo una maschera di perbenismo da cui ci liberiamo appena rientrati tra le mura domestiche dove ci sentiamo in dovere di essere nervosi, irascibili, intrattabili. Quale ipocrisia! Gesù ce la rimprovera pesantemente come a moderni farisei...
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Padre misericordioso, che nel comandamento dell'amore hai portato a compimento la legge e i profeti, donaci un cuore capace di misericordia affinché, a immagine del tuo Figlio, ci prendiamo cura dei fratelli che sono nel bisogno e nella sofferenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dt 30, 10-14
Dal libro del Deuteronomio. Mosè parlò al popolo dicendo: "Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l'anima. Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: "Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?". Non è di là dal mare, perché tu dica: "Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?". Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 18
RIT: I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti.
Più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante.
Seconda Lettura
Col 1, 15-20
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi. Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Lc 10, 25-37 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: "Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso". Gli disse: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno". Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?". Quello rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' così".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Con la fiducia filiale che lo Spirito di Cristo suscita nei nostri cuori, innalziamo la comune preghiera a Dio Padre misericordioso.
R. Ascolta, o Padre, la nostra supplica.
Perché la Chiesa sia sempre più comunità di fede, di preghiera e di carità fraterna, preghiamo. R.
Perché non manchino uomini e donne pronti ad accogliere la chiamata di Dio, preghiamo. R.
Perché Dio faccia cadere le armi dalla mano dei violenti, preghiamo. R.
Perché la città degli uomini diventi un luogo di convivenza pacifica e cordiale, preghiamo. R.
Perché lo Spirito del Signore porti salute agli infermi, consolazione agli afflitti, speranza e pace al mondo intero, preghiamo. R.
O Padre, fonte di ogni dono, ti abbiamo manifestato con umile confidenza le nostre intenzioni; nella tua immensa bontà esaudisci la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto benedirti e renderti grazie, * Padre santo, sorgente della verità e della vita, * perché in questo giorno di festa + ci hai convocato nella tua casa. ** Oggi la tua famiglia, riunita nell'ascolto della Parola e nella comunione dell'unico pane spezzato, * fa memoria del Signore risorto * nell'attesa della domenica senza tramonto, + quando l'umanità intera entrerà nel tuo riposo. ** Allora noi vedremo il tuo volto * e loderemo senza fine + la tua misericordia. ** Con questa gioiosa speranza, uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5) Oppure: Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
—(oppure)— Il buon samaritano ebbe compassione. * "Va' e anche tu fa' lo stesso". (Cf. Lc 10, 37)
Dopo la Comunione
† Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l'opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore.
XV Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: Prv 2, 1-9; Sal 33; Ef 4, 1-6; Mt 19,27-29.
Commento: La vite e i tralci...
Ci fa da guida in questo giorno particolarmente solenne per noi monaci e per tutta la chiesa, la splendida immagine evangelica della vite e dei tralci. La leggiamo nel contesto monastico e ci lasciamo guidare dallo stesso Patriarca S. Benedetto. Egli con un linguaggio altamente teologico e biblico vede la vita del monaci come un faticoso e gioioso "ritorno" a Dio, da cui ci eravamo allontananti per la disobbedienza. Il ritorno, come accadde al popolo d'Israele, implica una liberazione dalla schiavitù, un passaggio attraverso le acque del mare rosso, un lungo percorso nel deserto e l'approdo finale nella terra promessa. È un cammino di conversione e di salvezza, è un prodigioso innesto alla vite nuova che è Cristo. È la splendida esperienza di veder rinverdita l'esistenza, è ancora una gioiosa corsa verso Cristo con "il cuore dilatato". La vita del monaco, ma ciò vale anche per ogni cristiano, mediante l'ascolto, la preghiera, la lettura sapienziale della parola di Dio, la ricerca incessante della perfezione e la sequela di Gesù, è proposta e vissuta come una gioiosa esperienza pasquale. Ciò scaturisce come naturale esigenza dell'innesto alla vite: per essere con Cristo dobbiamo essere disposti a seguirlo coraggiosamente ovunque, fino alla croce, fino al sepolcro per avere così la certezza che l'innesto ha prodotto il suo splendido frutto, la vita nuova in Cristo, la nostra personale risurrezione. In questa prospettiva la preghiera e il lavoro, che scandiscono essenzialmente la vita del monaco, ma che ogni cristiano in situazioni diverse sperimenta quotidianamente, diventano motivi di fecondità e di gioia. La sua Regola, non solo ha ispirato ed ispira ancora la vita di migliaia di monaci in ogni parte del mondo, ma ha fatto il suo ingresso in ogni ambiente, nelle famiglie, nelle caserme, ultimamente nelle fabbriche e ovunque si trovano adunate persone che cercano un sano equilibrio nelle mutue relazioni e una vera santificazione del lavoro; per questo le Abbazie e i Monasteri a loro volta si stanno aprendo sempre più all'accoglienza per operare un nuovo e vitale innesto tra la vita del mondo e quella dei consacrati. Per ricordare e rinsaldare questo innesto, già operato gloriosamente nei secoli passati, S. Benedetto è stato proclamato meritatamente Patrono d'Europa. Anche questo è un innesto che deve però trovare ancora la piena realizzazione in altre realtà della vita sociale. Molti, pare, vogliano ignorare le radici storiche e religiose che hanno evangelizzato e civilizzato la nostra Europa. Speriamo di non dover costatare che il distacco dalla vite feconda non riduca i tralci alla essiccazione e alla sterilità.
Per i monaci: Solennità
Antifona d'Ingresso
Fu un uomo dalla vita venerabile, Benedetto di nome e per grazia; * abbandonata la casa e i beni del padre, desiderando piacere solo a Dio, * ricercò la comunione con lui.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che hai costituito il santo abate Benedetto maestro insigne di coloro che dedicano la vita alla scuola del servizio divino, concedi a noi di nulla anteporre al tuo amore, per correre con cuore libero e ardente nella via dei tuoi precetti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Prv 2, 1-9
Dal libro dei Proverbi Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, se appunto invocherai l'intelligenza e rivolgerai la tua voce alla prudenza, se la ricercherai come l'argento e per averla scaverai come per i tesori, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio, perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza. Egli riserva ai giusti il successo, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, vegliando sui sentieri della giustizia e proteggendo le vie dei suoi fedeli. Allora comprenderai l'equità e la giustizia, la rettitudine e tutte le vie del bene.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 33
RIT: Gustate e vedete com'è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.
Seconda Lettura
Ef 4, 1-6
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini. Fratelli, Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
VANGELO
Mt 19,27-29 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Gv 15, 1-8 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli» .
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Vivere uniti a Cristo è il segreto di una vita feconda e felice. Benedetto da Norcia, innestato nella vera vite del vangelo, ha dato frutti che ancor oggi fanno sentire la loro fragranza in tutto l'Occidente. Per questo preghiamo:
Salva il tuo popolo, Signore.
Dalla tua Chiesa salga a te la lode perenne, fatta di preghiera e di servizio, di liturgia e di vita. Ti preghiamo:
Gli Ordini monastici e religiosi siano sempre ricchi di vocazioni, come piante vigorose e feconde. Ti preghiamo:
I popoli d'Europa sappiano armonizzare tra loro, diffondendo pace e progresso tra le genti. Ti preghiamo:
I tuoi figli ti offrano la primizia del loro tempo, saggiamente dosando preghiera e lavoro. Ti preghiamo:
Rendi noi, qui riuniti, docili tralci nelle tue mani anche quando viene il momento della potatura, che tu saggiamente decidi. Ti preghiamo:
Perché l'Europa riscopra le sue matrici cristiane. Per i superiori degli ordini religiosi.
O Dio, che per la potenza del tuo amore ci hai inseriti nel mistero salvifico di Cristo, non permettere che ci separiamo mai da te, ma fa' che diamo frutti di vita eterna. Te lo chiediamo in nome di Gesù, vita nostra, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con bontà, o Signore, le offerte che ti presentiamo nella festa di san Benedetto, e fa' che, sul suo esempio, cerchiamo te solo, per meritare nel tuo servizio i doni dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, * nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai formato secondo il tuo cuore * Il tuo servo fedele san Benedetto, * per farne il padre e il maestro * di una moltitudine immensa di figli. Partecipe dello spirito di tutti i giusti, * fu pervaso, nell'estasi, dal tuo divino splendore. * E nell'intima contemplazione della tua luce, * dilatato il cuore negli spazi dell'amore, trovò angusta ogni cosa creata, * alla scuola del Cristo nostro Signore. In lui con gioia ineffabile * i monaci esultano in cielo e in terra, * e, uniti ai cori di tutti gli Angeli, * cantano senza fine linno della tua lode:
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12, 42)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai dato il pegno della vita eterna, fa' che, seguendo gli insegnamenti di san Benedetto, celebriamo fedelmente la tua lode e amiamo i fratelli con carità sincera. Per Cristo nostro Signore.
Dinanzi alla minaccia di una invasione dei vicini, Àcaz, re di Giuda, lo leggiamo nella prima lettura, è preso dallo sgomento e dalla paura. Dio invia il suo profeta Isaìa a rivelargli l'inefficace macchinazioni dei nemici. Gerusalemme non sarà presa, anzi viene annunziato che Èfraim, che sta marciando con gli alleati contro Giuda, presto cesserà di essere popolo. Il profeta chiede la fede nei progetti di Dio senza la quale il suo annunzio diventerà senza effetto. Anche Gesù nel brano evangelico chiede fede alle città e villaggi dove ha compiuto un maggior numero di miracoli e di guarigioni meravigliose. La durezza di cuore degli abitanti li rende responsabili dinanzi alla parola di Dio risuonata ai loro orecchi non per la voce di un profeta ma del Profeta, il Signore Gesù. Dinanzi a tante opere portentose anche le città pagane di Tiro e Sidòne si sarebbero convertite e invece Cafàrnao è come altre località, rimangono nella loro incredulità. La parola del Signore parla oggi a noi che viviamo nel cuore della cristianità e forse non riusciamo a far trasparire nella vita quella ricchezza spirituale che il battesimo ci ha donato e forse abbiamo quasi a noia tanti doni di grazia. E' certo questo, che quando vediamo un neoconvertito vivere nel suo fervore tutta la profondità della vita cristiana, ne sentiamo quasi invidia e fastidio. E' il caso di San Paolo che veniva guardato con sospetto e deve assaporare la diffidenza da parte dei fratelli che dubitavano della sua conversione. Chiediamo al Signore un animo grande e generoso, capace di accogliere il dono di Dio, ma anche la conversione di quanti vivono ai margini della Chiesa perché si faccia festa per loro in cielo ma anche in terra.
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 7, 1-9
Dal libro del profeta Isaia. Nei giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozìa, re di Giuda, Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelìa, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunciato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Èfraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano gli alberi della foresta per il vento. Il Signore disse a Isaìa: «Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Tu gli dirai: "Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumanti, per la collera di Resin, degli Aramei, e del figlio di Romelìa. Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelìa hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl. Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà! Perché capitale di Aram è Damasco e capo di Damasco è Resin. Capitale di Èfraim è Samarìa e capo di Samarìa il figlio di Romelìa. Ancora sessantacinque anni ed Èfraim cesserà di essere un popolo. Ma se non crederete, non resterete saldi" ».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 47
RIT: Dio ha fondato la sua città per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio. La tua santa montagna, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina, è la capitale del grande re. Dio nei suoi palazzi un baluardo si è dimostrato.
Ecco, i re si erano alleati, avanzavano insieme. Essi hanno visto: atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.
Là uno sgomento li ha colti, doglie come di partoriente, simile al vento orientale, che squarcia le navi di Tarsis.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 20-24 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, il Signore ci ha chiamati ad essere sale della terra e luce del mondo, testimoniando la nostra fede e la certezza che Dio opera in ogni evento della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché il Papa, i patriarchi e i vescovi annuncino con gioia a tutto il mondo la salvezza di Cristo e le meraviglie che ha fatto per noi. Preghiamo:
Perché tutti quelli che lavorano nella politica internazionale ricerchino, nelle alleanze e negli accordi, soprattutto la giustizia e la pace. Preghiamo:
Perché tutti i cristiani sappiano vedere gli eventi della loro vita con gli occhi della fede, e siano testimoni di speranza. Preghiamo:
Perché la fede che abbiamo ricevuto non divenga ostacolo al dialogo e all'accoglienza del nostro prossimo. Preghiamo:
Perché il miracolo dell'eucaristia che stiamo celebrando ci apra alla bontà e alla misericordia del Padre. Preghiamo:
Per tutti i nati di questo giorno. Per quelli che abbiamo considerato peggiori di noi.
Signore nostro Dio, aiutaci, ad essere nel mondo annunciatori della salvezza del tuo Figlio Gesù Cristo, e strumenti docili dello Spirito che lavora a costruire il tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Il popolo di Israele (lo leggiamo nella prima lettura della messa di oggi) si è allontanato da Dio. E Dio si serve dell'Assìria per punire il suo popolo. Ma questa nazione si leva in superbia quasi che fosse solo per la sua forza che potesse eseguire la spedizione punitiva. Inoltre alla superbia aggiunge anche la crudeltà e la volontà di sterminio. Dio non approva questi sentimenti e fa predìre dal profeta una punizione disastrosa, la peste che falcerà la vita del fior fiore delle sue milizie. La Parola di Dio ci spinge a fare la nostra riflessione. La sua validità è perenne. Non potrebbe essere questo passo un avviso per chi ha potere e responsabilità di guida? Se il potere viene da Dio, questo va esercitato non tanto come affermazione personale con tutte le deviazione che le passioni umane possono suggerire, ma in spirito di servizio: Chi avrà bene amministrato merita lode. Comprendere queste verità e orientare secondo il loro dettame la nostra vita è molto difficile. E' grazia del Signore che va impetrata con la preghiera e con il desiderio grande di penetrare nei segreti di Dio. Secondo la parola del vangelo questa comprensione esige la rinuncia alla alterigia per farci piccoli non solo dinanzi agli altri ma anche nel nostro cuore. Allora ci troveremmo nel numero di quanti, potrebbero essere illuminati dal Signore e entrare nella conoscenza del suo mistero, che si svela ai piccoli. Voglia il Signore mantenere ogni uomo nella verità della propria piccolezza per meritare la rivelazione delle realtà grandi. Viene così anticipato quello che ci sarà riservato in cielo dove né occhio vide, né orecchio udì, né mente mai può immaginare quello che Dio tiene preparato per chi lo ama!
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 10, 5-7. 13-16
Dal libro del profeta Isaia. Così dice il Signore: Oh! Assiria, verga del mio furore, bastone del mio sdegno! Contro una nazione empia io la mando e la dirigo contro un popolo con cui sono in collera, perché lo saccheggi, lo depredi e lo calpesti come fango di strada. Essa però non pensa così e così non giudica il suo cuore, ma vuole distruggere e annientare non poche nazioni. Poiché ha detto: «Con la forza della mia mano ho agito e con la mia sapienza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli e ho saccheggiato i loro tesori, ho abbattuto come un eroe coloro che sedevano sul trono. La mia mano ha scovato, come in un nido, la ricchezza dei popoli. Come si raccolgono le uova abbandonate, così ho raccolto tutta la terra. Non vi fu battito d'ala, e neppure becco aperto o pigolìo». Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia? Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna e una verga sollevare ciò che non è di legno! Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà una peste contro le sue più valide milizie; sotto ciò che è sua gloria arderà un incendio come incendio di fuoco.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 93
RIT: Il Signore non respinge il suo popolo.
Calpestano il tuo popolo, Signore, opprimono la tua eredità. Uccidono la vedova e il forestiero, massacrano gli orfani.
Dicono: «Il Signore non vede, il Dio di Giacobbe non intende». Intendete, ignoranti del popolo: stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l'orecchio, forse non sente? Chi ha plasmato l'occhio, forse non vede? Colui che castiga le genti, forse non punisce, lui che insegna all'uomo il sapere?
Poiché il Signore non respinge il suo popolo e non abbandona la sua eredità, il giudizio ritornerà a essere giusto e lo seguiranno tutti i retti di cuore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 25-27 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù è la rivelazione di Dio. Avviciniamoci a lui con cuore di bambini per scoprire l'amore del Padre. Diciamo insieme:
Cambia il cuore del tuo popolo, Signore.
Perché il Papa, i vescovi, i sacerdoti siano piccoli, poveri e ultimi, davanti al Signore e davanti al loro popolo, per saper rivelare la salvezza di Dio. Preghiamo:
Perché gli uomini della politica si adoperino particolarmente a favore dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
Perché i carcerati sentano accanto il Signore che libera ogni uomo, e trovino nella società il rispetto e la solidarietà. Preghiamo:
Perché nelle piccole e grandi cose della nostra giornata siamo attenti alla voce di Dio che chiama, pronti a rispondere «eccomi» con la nostra vita. Preghiamo:
Perché sappiamo pregare e sentire Dio presente nel nostro cuore come il fuoco misterioso che ci dà la vita. Preghiamo:
Per le persone che hanno scelto la vita contemplativa. Per i bambini che vivono accanto a noi.
Signore, che chiami ogni uomo per solo dono del tuo amore, guardare oggi davanti a te come poveri, bisognosi di tutto, e donaci il tuo Spirito che ci fa comprendere ogni parola del tuo Figlio, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * lodarti e renderti grazie sempre e in ogni luogo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Tu sei l'unico Dio vivo e vero: * l'universo è pieno della tua presenza, * ma soprattutto nell'uomo, creato a tua immagine, + hai impresso il sigillo della tua gloria. ** Tu lo chiami a cooperare con il lavoro quotidiano al progetto della creazione * e gli doni il tuo Spirito, * perché in Cristo, uomo nuovo, + diventi artefice di giustizia e di pace. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
XV Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: Is 26, 7-9. 12. 16-19; Sal 101; Mt 11, 28-30.
Commento: Imparate da me!
La liturgia della parola oggi ci si presenta come un grande respiro di speranza e di fiducia nel Signore. Meravigliosa è la preghiera di Isaìa che esprime in modo mirabile il suo anelito verso il Signore da cui attende la salvezza anche se nella vita, la sofferenza è stata compagna inseparabile, paragonabile a quella di una donna nelle doglie del parto. Purtroppo, lontano da Dio, anziché dare vita a qualche cosa di nuovo, si genera solo vento perché manca il suggello del Signore. Ma la speranza dòmina su tutto e quindi il profeta afferma con decisione che per virtù dell'Altissimo di nuovo vivranno i tuoi morti e risorgeranno i cadaveri. Il salmo responsoriale riafferma quanto il profeta annunziava: una ricostruzione del popolo d'Israele per virtù del suo Dio a cui renderanno gloria tutti i re e i popoli della terra: Annunzio meraviglioso che si verifica nella Chiesa del Signore aperta, a tutte le nazioni. Quasi a completare questo quadro di speranza per la affaticata umanità, in balìa di sofferenze personali, familiari, nazionali e mondiali, risuona l'invito del Signore Gesù che apre a tutti, in particolare a chi sente maggiormente il peso della via, il suo Cuore. Venite a me! A volte forse si ha paura di andare al Signore temendo che Egli ci chieda troppo... eppure egli afferma che il suo giogo è dolce e leggero. Possiamo gustare questa gioia rispondendo all'invito di andare a Lui, nelle nostre angosce, sia nell'Eucaristia, presente nelle nostre chiese, sia ascoltando o leggendo la parola del Signore che diventa come rugiada luminosa e quindi capace di darci ristoro e sostegno nel faticoso cammino quotidiano.
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 26, 7-9. 12. 16-19
Dal libro del profeta Isaia. Il sentiero del giusto è diritto, il cammino del giusto tu rendi piano. Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi, Signore, noi speriamo in te; al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio. Di notte anela a te l'anima mia, al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca, perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra, imparano la giustizia gli abitanti del mondo. Signore, ci concederai la pace, perché tutte le nostre imprese tu compi per noi. Signore, nella tribolazione ti hanno cercato; a te hanno gridato nella prova, che è la tua correzione per loro. Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nei dolori, così siamo stati noi di fronte a te, Signore. Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori quasi dovessimo partorire: era solo vento; non abbiamo portato salvezza alla terra e non sono nati abitanti nel mondo. Ma di nuovo vivranno i tuoi morti. I miei cadaveri risorgeranno! Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere. Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 101
RIT: Il Signore dal cielo ha guardato la terra.
Tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo di generazione in generazione. Ti alzerai e avrai compassione di Sion: è tempo di averne pietà, l'ora è venuta! Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre e li muove a pietà la sua polvere.
Le genti temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria, quando il Signore avrà ricostruito Sion e sarà apparso in tutto il suo splendore. Egli si volge alla preghiera dei derelitti, non disprezza la loro preghiera.
Questo si scriva per la generazione futura e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore: «Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, dal cielo ha guardato la terra, per ascoltare il sospiro del prigioniero, per liberare i condannati a morte».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 28-30 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, accettare il giogo di Cristo significa scoprire la libertà, la gioia e la pace. Per questo, preghiamo insieme e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Dio, fonte dell'unità, fà maturare i gemiti dello Spirito presenti nel mondo verso Cristo, principio e fine di ogni cosa. Preghiamo:
Dio giusto, rendi la tua Chiesa ovunque lievito di liberazione, capace di vedere le ingiustizie e di svegliare i rassegnati. Preghiamo:
Dio dei nostri padri, aiuta il tuo popolo a testimoniare al mondo che tu sei vicino ad ogni uomo con amore fedele. Preghiamo:
Dio Salvatore, dà ad ogni uomo che lavora la certezza di costruire un mondo nuovo con te. Preghiamo:
Dio consolatore, aiuta i poveri, i malati, gli ultimi, con il dono della fiducia in te. Preghiamo:
Per i giovani del nostro quartiere alla ricerca di una loro identità. Per chi è tentato dal potere, dal denaro e dalla gloria.
Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto lodarti e ringraziarti, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, * in ogni momento della nostra vita, nella salute e nella malattia, nella sofferenza e nella gioia, * per Cristo tuo servo e nostro redentore. ** Nella sua vita mortale * egli passò beneficando e sanando + tutti coloro che erano prigionieri del male. ** Ancora oggi, come buon samaritano, * si fa prossimo a ogni uomo, piagato nel corpo e nello spirito, * e versa sulle sue ferite + l'olio della consolazione e il vino della speranza. ** Per questo dono della tua grazia, * anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale * del tuo Figlio crocifisso e risorto. ** E noi, insieme agli angeli e ai santi, * cantiamo con voce unanime + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
XV Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: Is 38, 1-6.21-22.7-8; Sal da Is 38; Mt 12, 1-8.
Commento: Il Figlio dell'uomo è signore del sabato.
La nostra riflessione oggi è suggerita dal brano del vangelo che ci presenta una situazione di scandalo da parte degli scrupolosi osservatori della Legge, avrebbero scandalizzato gli apostoli il mondo cogliendo spighe e mangiandone il frumento. Non è lecito far questo di sabato, secondo la tradizione ebraica: si manca a riposo del giorno di festa. Gesù prende le difese dei suoi discepoli ai quali aveva fatto notare, come certe norme non appartengono alla legge del Signore ma alle tradizioni degli uomini. Porta anche l'esempio di Dàvid che si fa dare dal sacerdote Abìatar i pani dell'offerta per sfamare i suoi uomini o anche il modo di agire dei sacerdoti che in giorno di sabato offrono sacrifici senza mancare alla legge. Ma in particolare Gesù vuol richiamare i suoi contemporanei come tutti noi, così proclivi al giudizio e alla condanna, a sentimenti di misericordia per gli altri almeno nella misura in cui la invochiamo per noi. Ci aiuti il Signore a essere meno spietati verso i nostri simili che giudichiamo troppo frequentemente nella colpa. Gesù si dichiara padrone del sabato, ma anche della vita. Dinanzi alla morte nessuno di noi si può dichiarare coraggioso. Nemmeno il re Ezechìa che all'annunzio della imminente morte, si volge alla preghiera ricordando la sua fedeltà alla legge del Signore. Il suo pianto è abbondante. Dio ha misericordia di lui e gli promette ancora quindici anni di vita e la liberazione dai suoi nemici. Dio non solo è padrone del sabato, ma anche della vita.
Antifona d'Ingresso
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, * il Signore lo ha colmato dello spirito * di sapienza e d'intelligenza; * gli ha fatto indossare una veste di gloria (T.P. Alleluia). (Cf. Sir 15, 5)
Colletta
Dio onnipotente, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo del santo vescovo Bonaventura, di essere illuminati dalla sua eminente sapienza e di imitare il suo serafico ardore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 38, 1-6.21-22.7-8
Dal libro del profeta Isaia. In quei giorni Ezechìa si ammalò mortalmente. Il profeta Isaìa, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: «Così dice il Signore: "Da' disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai"». Ezechìa allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore dicendo: «Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che è buono ai tuoi occhi». Ed Ezechìa fece un gran pianto. Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaìa dicendo: «Va' e riferisci a Ezechìa: "Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d'Assiria; proteggerò questa città"». Isaìa disse: «Si vada a prendere un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà». Ezechìa disse: «Qual è il segno che salirò al tempio del Signore?». «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto. Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz». E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal da Is 38
RIT: Tu, Signore, hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione.
Io dicevo: «A metà dei miei giorni me ne vado, sono trattenuto alle porte degli inferi per il resto dei miei anni».
Dicevo: «Non vedrò più il Signore sulla terra dei viventi, non guarderò più nessuno fra gli abitanti del mondo.
La mia dimora è stata divelta e gettata lontano da me, come una tenda di pastori. Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, mi hai tagliato dalla trama.
Il Signore è su di loro: essi vivranno. Tutto ciò che è in loro è vita del suo spirito. Guariscimi e rendimi la vita».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mt 12, 1-8 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù Cristo è la buona notizia, l'agnello che ci salva, il tempio del nostro incontro con Dio, la voce di ogni preghiera. Per lui e con lui ci rivolgiamo al Padre, dicendo:
Donaci la tua vita, Signore.
Per la Chiesa tutta, perché irradi nel mondo la notizia e la gioia della pasqua, Cristo salvatore e liberatore. Preghiamo:
Per tutti i popoli che soffrono la fame e le migrazioni, perché il Signore ascolti il loro grido e aiuti noi a praticare la giustizia e la fratellanza. Preghiamo:
Per chi si sente oppresso da leggi ingiuste e miopi, perché trovi la forza e la dignità della coscienza illuminata dalla tua parola. Preghiamo:
Per chi soffre per la morte, la lontananza, il distacco dalle persone care, perché trovi conforto nella speranza cristiana e nell'amicizia delle nostre comunità. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché celebri la domenica nella gratuità della lode al Signore e nella generosità verso i fratelli. Preghiamo:
Per chi non ha ancora incontrato un volto misericordioso. Per chi si lascia facilmente andare al giudizio e alla condanna degli altri.
Dio onnipotente, accogli le preghiere che ti rivolgiamo con la voce dello Spirito Santo, e mettici in cammino per seguire i passi del tuo Figlio Gesù, salvatore nostro, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Sia a te gradito, o Dio, il sacrificio che ti offriamo con gioia nella memoria di san N., che ci ha insegnato a offrirti tutta la nostra vita in un unico canto di lode. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno (T.P. Alleluia). (Cf. Lc 12, 42)
—(oppure)— Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo (T.P. Alleluia). (Cf. Sal 1, 2-3)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti di Cristo, pane vivo, nella memoria di san N., formaci alla scuola del Vangelo, perché conosciamo la tua verità e la viviamo nella carità fraterna. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Ascolta,Signore, le suppliche dei poveri.
E' il ritornello del salmo responsoriale, salmo 9B, in cui il povero chiede aiuto al Signore contro i soprusi e le prepotenze dei ricchi. Con atto di fiducia si rivolge a Dio: "Eppure tu vedi, Signore, l'affanno e il dolore, tutto tu guardi e prendi nelle tue mani". La denuncia di ingiustizie e di oppressione dei poveri viene anche dalla pericope del profeta Michea. Da quando il mondo esiste, ci sono stati sempre prepotenti e superbi che hanno fatto pesare il loro tornaconto su gente povera. Peccati che la Scrittura spesso stigmatizza e per i quali minaccia castighi che giungono fino alle invasioni nemiche e deportazioni. Oggi questo peccato è messo più in luce da un senso di uguaglianza che la società proclama. Sono peccati che si commettono con il lavoro nero, con evasioni dal fisco, con favoritismi, con l'usura e altre forme di accaparrarsi ciò che non ci appartiene, a di privati e dello Stato. Si avrebbe il diritto di sperare che il numero crescente di indagati dalla giustizia ponesse un freno a tanta bramosia di ricchezze. Sembra invece che l'ingordigia abbia il sopravvento sul senso di giustizia in troppi pubblici e privati amministratori. Per San Paolo questa sfrenata e indebita corsa mammona è idolatria. Desta meraviglia l'incoerenza di certe coscienze. Ci si dichiara cristiani e ci si comporta in pieno contrasto con la dottrina del vangelo. Quando poi le macchinazioni vengono alla luce, allora, mortificati ripetono con Michea: "E' finita! Siamo del tutto rovinati!" Servisse questo ad altri a vivere nella giustizia umana e divina! Il brano del vangelo in cui si manifesta il progetto dei farisei di uccidere Gesù per le sue affermazioni, secondo loro, contrarie alla legge, offre all'evangelista l'occasione per fermarsi sulla profezia di Isaia quella del servo di Dio che si realizza nella mansuetudine anche dinanzi a minacce di morte: per dar tempo alla conversione, "non spezzerà la canna infranta, non spegnerà il lucignolo fumigante". E mentre i farisei coltivano propositi di morte, egli, seguìto da molti malati e infermi, tutti guarisce, raccomandando il silenzio. Che differenza tra la vita vuota dei nemici del Signore che non sanno che accusare e la misericordia di Gesù che lenisce le ferite della natura umana!
Antifona d'Ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto, * al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16, 15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, + concedi a tutti coloro che si professano cristiani * di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Mic 2, 1-5
Dal libro del profeta Michèa. Guai a coloro che meditano l'iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell'alba lo compiono, perché in mano loro è il potere. Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono. Così opprimono l'uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità. Perciò così dice il Signore: «Ecco, io medito contro questa genìa una sciagura da cui non potranno sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perché sarà un tempo di calamità. In quel tempo si intonerà su di voi una canzone, si leverà un lamento e si dirà: "Siamo del tutto rovinati; ad altri egli passa l'eredità del mio popolo, non si avvicinerà più a me, per restituirmi i campi che sta spartendo!". Perciò non ci sarà nessuno che tiri a sorte per te, quando si farà la distribuzione durante l'assemblea del Signore».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 9
RIT: Non dimenticare i poveri, Signore!
Perché, Signore, ti tieni lontano, nei momenti di pericolo ti nascondi? Con arroganza il malvagio perseguita il povero: cadano nelle insidie che hanno tramato!
Il malvagio si vanta dei suoi desideri, l'avido benedice se stesso. Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore: «Dio non ne chiede conto, non esiste!»; questo è tutto il suo pensiero.
Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza. Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente.
Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, li guardi e li prendi nelle tue mani. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei l'aiuto.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
VANGELO
Mt 12, 14-21 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Maria è l'ideale di purezza e di fede cui tutti guardiamo. A lei uniti, presentiamo fiduciosi le nostre necessità al Signore, dicendo:
O Dio, venga a noi il tuo regno.
Perché la Chiesa sia una sposa sempre più pura e fedele. Preghiamo:
Perché le persone consacrate riscoprano quotidianamente la bellezza della loro vocazione e la loro fecondità spirituale. Preghiamo:
Perché sappiamo portare Gesù a chi soffre e a chi lo cerca pur non sapendolo. Preghiamo:
Perché la parola di Dio penetri profondamente in noi e rinnovi radicalmente la nostra vita. Preghiamo:
Perché nella nostra giornata diamo sufficiente spazio all'adorazione e al silenzio interiore. Preghiamo:
O Dio, che in Maria ci hai dato un modello perfetto di santità, accogli le nostre suppliche per intercessione di questa Madre tenerissima e del suo Figlio Gesù, che è morto per noi e con te vive e regna nei secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera + e trasformali in cibo spirituale * per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, + per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio. ** Egli è la tua parola vivente: * per mezzo di lui hai creato tutte le cose, lo hai mandato a noi salvatore e redentore, * fatto uomo per opera dello Spirito Santo + e nato dalla Vergine Maria. ** Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo, * egli, nell'ora della passione, stese le braccia sulla croce, * morendo distrusse la morte + e proclamò la risurrezione. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + la tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
—(oppure)— Dice il Signore: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * rimane in me e io in lui".
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni, + fa' che per la celebrazione di questi santi misteri * cresca in noi il frutto della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde
LETTURE: Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42.
Commento: La parte migliore.
Il valore di una persona ai nostri giorni la si misura dalle capacità di cui è dotata e soprattutto dall'efficienza. Su questa scia è maturata una nuova eresìa moderna quella che chiamiamo efficientismo. È stata violentemente contestata dallo stesso Signore: egli ha dato il massimo del suo amore nell'immolazione e nell'immobilità totale della croce. Ciò nonostante, noi continuiamo a pensare che anche nei confronti del Signore possiamo esprimerci al massimo quando il nostro agire per lui può esprimersi al meglio. Siamo quasi istintivamente tifosi di Marta che si occupa e si preoccupa per molte cose, che vuole con zelo dare la migliore accoglienza al Signore e ai suoi discepoli. Saremmo tentati anche noi di rimproverare Maria che, prostrata ai piedi di Gesù, si bea delle sue parole e della sua presenza. Spesso i devoti, gli asceti, i mistici sono ritenuti dei fannulloni. Anche nei confronti di noi monaci, chiusi nei nostri monasteri, spesso isolati dal mondo, molti ci chiedono che cosa facciamo lì, dentro. Simpatica la risposta di un giovane monaco che rimbalzò la domanda, chiedendo ad un visitatore: «Ma voi che fate fuori?». È difficile effettivamente per le persone del nostro secolo capire ed approvare un mondo che non conoscono, il mondo dello spirito, lo spendere la vita per Cristo, mettersi in un atteggiamento di continuo e docile ascolto del Signore per cercare di conoscere e compiere la sua volontà. Il Signore Gesù ha posto con chiarezza cosa significhi guadagnare o perdere la propria vita: i consacrati, i religiosi, le religiose, i più ferventi cristiani danno l'impressione di perdere la propria vita per donarla senza riserve a Dio, ma poi il mondo ne resta affascinato quando scorge la santità autentica, anche se non sempre sa trarne le dovute conseguenze. Per fortuna abbiamo molti testimoni e santi al di fuori del mondo cosiddetto "religioso" e San Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato, con tante beatificazioni e canonizzazioni dei laici ha dimostrato che la santità non è più confinata nei conventi o riservata a particolari categorie, ma può essere raggiunta da chiunque cera davvero Dio, anche da una semplice mamma o da due coniugi. Ecco allora che le due sorelle, protagoniste del vangelo di oggi, più che vederle in contrapposizione o competizione tra loro, le dobbiamo vedere come due modi diversi di dare la migliore accoglienza a Cristo o servendolo a tavola o ascoltando la sua Parola. Resta comunque inconfutabile che Maria si è scelta la parte migliore, in lei predòmina il bisogno di un nutrimento che alimenta la sua anima.
Antifona d'Ingresso
Ecco, Dio è il mio aiuto, * il Signore sostiene la mia vita. * A te con gioia oΩrirò sacrifici * e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore, + e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia, * perché, ardenti di speranza, fede e carità, * restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, nella casa di Betania tuo Figlio Gesù ha conosciuto il premuroso servizio di Marta e l'adorante silenzio di Maria: fa' che nulla anteponiamo all'ascolto della sua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gn 18, 1-10
Dal libro della Genesi. In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fa' pure come hai detto". Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce". All'armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: "Dov'è Sara, tua moglie?". Rispose: "È là nella tenda". Riprese: "Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 14
RIT: Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l'innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre.
Seconda Lettura
Col 1, 24-28
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi. Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono, e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.
VANGELO
Lc 10, 38-42 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: "Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". Ma il Signore le rispose: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Con la fiducia filiale che lo Spirito di Cristo suscita nei nostri cuori, innalziamo la comune preghiera a Dio Padre misericordioso.
R. Ascolta, o Padre, la nostra supplica.
Perché la Chiesa sia sempre più comunità di fede, di preghiera e di carità fraterna, preghiamo. R.
Perché non manchino uomini e donne pronti ad accogliere la chiamata di Dio, preghiamo. R.
Perché Dio faccia cadere le armi dalla mano dei violenti, preghiamo. R.
Perché la città degli uomini diventi un luogo di convivenza pacifica e cordiale, preghiamo. R.
Perché lo Spirito del Signore porti salute agli infermi, consolazione agli afflitti, speranza e pace al mondo intero, preghiamo. R.
O Padre, fonte di ogni dono, ti abbiamo manifestato con umile confidenza le nostre intenzioni; nella tua immensa bontà esaudisci la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio di Cristo hai dato compimento alla Legge antica, + accogli e santifica questa nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, perché ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore * giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria * quando hai mandato il tuo Figlio + a prendere su di sé la nostra debolezza; ** in lui, nuovo Adamo, hai redento l'umanità decaduta, * e con la sua morte + ci hai resi partecipi della vita immortale. ** Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina * e nell'eternità si allietano davanti al tuo volto. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: * misericordioso e pietoso è il Signore. * Egli dà il cibo a chi lo teme. Oppure: Ecco: sto alla porta e busso. * Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, * io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3, 20)
—(oppure)— Una sola cosa è necessaria; * Maria ha scelto la parte migliore. (Cf. Lc 10, 42)
Dopo la Comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, + e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, * donagli di passare dall'antica condizione di peccato * alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore.